Continuazine della cognata pudica

di
genere
incesti

A volte mi domando cosa succederebbe in famiglia se si venisse a scoprire l'intesa sessuale che si è venuta a creare fra me e mia cognata, certo non sarebbe un giorno sereno, ma penso anche che, con la mia prudenza unita al carattere riservato di mia cognata R. non ho motivo di preoccuparmi.
Ricordo ancora la prima volta che ebbi la sensazione che a quella signora, schiva e austera non gli ero indifferente,.Fu in occasione del matrimonio di un parente al quale fummo invitati, lei d'accordo con la sorella decisero che sarebbe venuta con noi.
Dopo la funzione religiosa ci recammo nel ristorante di un famoso hotel per consumare il pranzo nuziale al quale fummo invitati. Il pranzo andò per le lunghe tanto che si era fatto buio, finiti i soliti convenevoli, ci accingemmo al ritorno, lei si sedette sul sedile posteriore della macchina, forse per stare più comoda o per sgranchirsi le gambe allungò un piede fino a affiancare il cambio delle marce. Ogni qualvolta dovevo cambiare marcia ero costretto a toccare il suo piede il quale calzava un grazioso paio di sandali con tacco e mi dava modo di sfiorare la sua pelle, R... non si ritraeva affatto da quella posizione, anzi, sono convinto che gradiva il contatto, "naturalmente, il cambio di marcia era molto frequente". Stavamo quasi per raggiungere casa e le luci della cittadina illuminavano anche l'interno della macchina, accortasi che si notava la posizione del piede lei lo ritrasse immediatamente per non farsi scoprire dalla sorella.
Quella sera capii che mia cognata dalla doppia personalità, era una donna che fingeva di essere frigida ma aveva gli stessi desideri di tutti gli esseri umani. In seguito ho capito che il suo comportamento era dettato dalla morbosa gelosia del marito, quindi cercava in tutti i modi di non dare motivo al marito di essere geloso. Al mattino seguente la chiamai per telefono , al sentire la mia voce chiuse il telefono, ci rimasi male, pensai, non vuole che si parli di ieri sera.
Iniziai la solita giornata di lavoro non smettendo di pensare del perché mi aveva chiuso il telefono, dopo qualche ora sento suonare il telefono, rispondo, era lei, La quale mi chiede scusa per aver chiuso il telefono, e aggiunse , Ho chiuso perché I... "il marito" era ancora a casa.
E da questi gesti che capii che lei mi invitava a osare.

Questa è l'anti storia di un rapporto che continua in segreto, per fortuna il personaggio che mia cognata è riuscita a crearsi aiuta a non destare sospetti. Godiamo entrambi delle fiducia di tutti, per cui i nostri incontri avvengono senza destare sospetti.
L'ultimo incontro è stato tre giorni fa: sono andato a trovarla a casa ,cera ancora sua figlia, la quale mi dice come mai zio? Di rimando dico, son venuto a prendere tua madre per portarla a casa nostra della zia, Bene, dice la figlia, perché anche io sto per uscire, e presa la borsetta se ne va. appena chiusa la porta dell'entrata, come un magnete ci siamo attratti l'un l'altro. ci siamo abbracciati e abbiamo cominciato a baciarci come due ventenni, la mia mano come un automa si è intrufolata tra le cosce facendosi strada verso quel cespuglio tanto agognato, .Non avere fretta gioia mia, mi sussurra, abbiamo tutto il tempo e mi guida verso la camera da letto. Il letto era ancora sfatto, mi accingo a togliergli la vestaglia, e me la trovo d'avanti con il seno in libertà e con una una mutandine nera che a stento riesce a coprire un generoso ciuffo nero.
Anche se quel corpo non testimonia più giovinezza, è in grado ancora di trasmettere un forte desiderio di sesso. Mi inginocchio le abbasso le mutandine a mezza gamba e comincio a leccare intorno e dentro la figa, continuo, continuo fin quando non sento gli umori del desiderio inondargli la vagina, lei si aggrappò ai miei capelli, come per impadronirsi tutto di me, ansimando di piacere si lasciò cadere sul letto, allora gli sfilai le mutande lasciandola completamente nuda , mi tolsi solo i calzoni e gli slip, avevo il cazzo nella massima espressione erettiva, Ma non volli consumare subito quei momenti di estasi, così cominciai a baciare tutto il suo corpo , lei era in estasi mi lasciava fare quel che volevo. Mi accinsi per un 69 che lei accettò , mentre io leccavo e gli facevo un ditalino lei si impossessava del mia cazzo e cominciò succhiare con tale trasporto e avidità,da smentire tutte le convinzioni che mi ero fatto in passato.Non aspettai di godergli in bocca, anche se lei lo avrebbe preferito, la girai ,e lei acconsentì feci scivolare un po di umori dalla vagina all'ano e cominciai a penetrare quel buco, il cazzo entrava e usciva dal buco dell'ano meravigliosamente, entrava forzando le pareti dell'ano ma in profondità. Entrambi partecipavamo a quel sogno in egual maniera. Prima di esaurire i nostri desideri lei si giro dicendomi voglio che mi ami guardanti negli occhi e così avvenne, mentre i nostri sguardi si incrociavano scopavamo appassionatamente; ad un tratto lei con un gemito di piacere conficcò le unghie nella schiena, lasciandosi andare con un. godo adesso, adesso, e entrambi ci lasciammo andare, abbandonandoci in un dolce attimo. irripetibile.
di
scritto il
2014-04-09
1 3 . 6 K visite
Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.