La vicina punita
di
63Chicco
genere
etero
Era una settimana che facevo le notti e quella stupida vicina continuava a tenere il volume della radio alto e non riuscivo a riposare bene. Quella mattina però ad un certo punto sentì suonare il citofono, era lei....si era chiusa fuori di casa e non sapeva come rientrare mi chiese se potevo scavalcare il divisorio del balcone e aprirle la porta di casa.
Ero scocciato e stanco ma il suo viso sempre strafottente mi fece venire un'idea. Le dissi di aspettare fuori che avrei cercato di scavalcare e aprire. Presi dal mio cassetto dello scotch da pacchi mi misi una tuta e mi avviai per risolvere il problema....
Ci misi veramente un attimo, aperta la porta appena lei varcò la soglia le presi le mani e le arrotolai lo scotch attorno per immobilizzarla e stessa cosa feci con la bocca.
La radio era accesa la trascinai in camera da letto e la buttai sopra, il suo corto vestito si alzò e mi accorsi del suo minuscolo perizoma bianco feci in modo di mettermi tra le sue gambe scostai appena le mutandine e cominciai a giocare con la sua fighetta.
Non aveva scelta, i chili di differenza e la paura nei suoi occhietti mi davano il vantaggio, dopo pochi movimenti delle mie dita la sua fighetta era già bella bagnata, sentivo il suo mugolio e anche le sue gambe non mi stringevano più allora avvicinai la mia bocca e con la lingua mi dedicai al clitoride mentre le dita continuavano a muoversi velocemente dentro di lei....
Bastarono pochi minuti e esplose in un godimento favoloso bagnando la mia bocca e il lenzuolo....sembrava stravolta. Mi abbassai i pantaloni della tuta ero anch'io eccitato, lei mi guardò vedendo che il mio cazzo non era lunghissimo ma molto molto largo...vidi un po' di paura nello sguardo ma non perdi tempo e glielo infilai tutto di colpo....sì abituò in poco tempo ai miei movimenti e sembrò quasi assecondarlo così le tolsi lo scotch dalle mani e poi dalla bocca....
Mi disse subito:"è grosso mi stai allargando fai pianoooo" ma intanto si accarezzava il seno la porcella....
La sentì urlare e venne ancora una volta non resistevo più neppure io.
Lo tolsi lo avvicinai alla sua bocca e la riempii di cremina calda....
Non avevo ancora finito la punizione doveva continuare ancora un po' la mandai a farmi il caffè e guardando quel culetto andare via....mi venne una grandiosa idea.....
Dovevo allargare anche quel buchetto li
Ero scocciato e stanco ma il suo viso sempre strafottente mi fece venire un'idea. Le dissi di aspettare fuori che avrei cercato di scavalcare e aprire. Presi dal mio cassetto dello scotch da pacchi mi misi una tuta e mi avviai per risolvere il problema....
Ci misi veramente un attimo, aperta la porta appena lei varcò la soglia le presi le mani e le arrotolai lo scotch attorno per immobilizzarla e stessa cosa feci con la bocca.
La radio era accesa la trascinai in camera da letto e la buttai sopra, il suo corto vestito si alzò e mi accorsi del suo minuscolo perizoma bianco feci in modo di mettermi tra le sue gambe scostai appena le mutandine e cominciai a giocare con la sua fighetta.
Non aveva scelta, i chili di differenza e la paura nei suoi occhietti mi davano il vantaggio, dopo pochi movimenti delle mie dita la sua fighetta era già bella bagnata, sentivo il suo mugolio e anche le sue gambe non mi stringevano più allora avvicinai la mia bocca e con la lingua mi dedicai al clitoride mentre le dita continuavano a muoversi velocemente dentro di lei....
Bastarono pochi minuti e esplose in un godimento favoloso bagnando la mia bocca e il lenzuolo....sembrava stravolta. Mi abbassai i pantaloni della tuta ero anch'io eccitato, lei mi guardò vedendo che il mio cazzo non era lunghissimo ma molto molto largo...vidi un po' di paura nello sguardo ma non perdi tempo e glielo infilai tutto di colpo....sì abituò in poco tempo ai miei movimenti e sembrò quasi assecondarlo così le tolsi lo scotch dalle mani e poi dalla bocca....
Mi disse subito:"è grosso mi stai allargando fai pianoooo" ma intanto si accarezzava il seno la porcella....
La sentì urlare e venne ancora una volta non resistevo più neppure io.
Lo tolsi lo avvicinai alla sua bocca e la riempii di cremina calda....
Non avevo ancora finito la punizione doveva continuare ancora un po' la mandai a farmi il caffè e guardando quel culetto andare via....mi venne una grandiosa idea.....
Dovevo allargare anche quel buchetto li
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