Ristorante vegetariano
di
Writer bx
genere
tradimenti
Tempo fa, tra i vari stand presenti in una manifestazione enogastronomica, c’era quello di un nuovo ristorante vegetariano che aveva attirato la mia attenzione per la presenza di una donna il cui viso mi intrigava, poco dopo, forse incoraggiata dal mio sguardo, mi ha avvicinato per pubblicizzarmi il locale, era una ragazza alta un metro e settanta centimetri, mora, un bel corpo esile con un bel seno, un viso dolce e delle labbra carnose, credo che avesse da poco compiuti i 40 anni.
Dovevo andare via, le chiesi scusa anche se un po’ mi dispiaceva, mi diede un bigliettino del ristorante che gestiva con una sua amica e mi congedò.
Nei giorni seguenti pensavo spesso a Lei, ogni tanto guardavo il bigliettino dove c’era il numero del ristorante e un numero di cellulare con un nome, Raffaella, lo memorizzai e sulla foto del profilo comparve il suo volto.
Ero sempre più desideroso di rivederla così decisi di prenotare un tavolo e portare a cena mia moglie che ha sempre apprezzato un certo tipo di alimentazione.
Chiamo e prenoto per la sera successiva.
Il ristorante distava non più di 20 minuti da casa, ci accolse proprio Raffaella, dunque era lei, era molto sensuale nel suo abito da lavoro con la camicia bianca leggermente sbottonata che lasciava intravedere la scollatura, dei jeans scuri elasticizzati, ci fece accomodare non dando modo a mia moglie di capire della nostra precedente conoscenza, ci presentò Martina, la socia, un ragazza giovane, poco più che ventenne, alta, leggermente in carne e con delle forme apprezzabili che attirarono le attenzioni saffiche di mia moglie.
Quella situazione mi stava eccitando, ci accomodammo in un tavolo da dove potevo osservare Raffaella indaffarata al bancone mentre mia moglie aveva la visione della piccola sala del ristorante.
Mangiammo, con mio grande stupore, molto bene, a fine serata Raffaella si avvicinò al tavolo presentandoci Martina con la quale mia moglie si intrattenne a chiacchierare mentre mi ero alzato per andare a pagare il conto.
“Sapevo che saresti venuto!” mi disse sorridendo.
“Ero curioso di provare la cucina vegetariana” replicai “ e anche mia moglie è molto felice di essere venuta” le dissi voltandomi verso il tavolo dove le due donne stavano prendendo confidenza.
Dell’attrazione verso il mondo femminile di mia moglie ne sono venuto da subito a conoscenza, lei non sa del mio sapere, mi eccito a pensarla con altre donne ma di lei e delle sue avventure parlerò in altri racconti.
“C’è sintonia tra di loro, meglio così” mi disse Raffaella, il suo sguardo si era rivolto verso le due donne che si dirigevano in cucina.
Raffaella mi sorrise compiaciuta, “credo che ci vedremo più spesso” mi disse sicura di sé.
Attesi in macchina mia moglie per circa 20 minuti, arrivò accompagnata da Martina e, dopo essersi abbracciate e compiaciute per la conoscenza, si salutarono.
“Sono stata proprio bene questa sera, hai fatto proprio una scelta azzeccata, sono due ragazze molto simpatiche, alla mano, so che non è il tipo di alimentazione che preferisci e ti sono grata per il sacrificio che hai fatto, in futuro posso venire anche con le mie amiche se tu non vorrai o non potrai”.
Parlava con un tono di voce che conoscevo, era il suo tipico tono di voce da arrapata, mi mise la mano in mezzo alle gambe constatando la mia eccitazione, mi fece fermare con la macchina, mi liberò l’uccello dai pantaloni e mi praticò uno dei rari pompini di cui mi deliziava quando il suo stato di eccitazione era elevato; mi godetti la sua bocca calda pensando anche a Raffaella, venni in bocca a mia moglie senza preavvertirla e facendola trasalire dalla rabbia, fortunatamente il suo buon umore ebbe quasi subito il sopravvento chiedendomi scusa per il suo scatto d’ira.
La mattina seguente cominciai a scrivere a Raffaella trovando terreno fertile, le nostre conversazioni non erano spinte ma ci piaceva sentirci, la sera spesso mi trattenevo sul divano con la scusa di guardare la TV per scrivere con lei, credo che mia moglie facesse la stessa cosa con Martina, vedevo la luce in camera da letto accesa fino a tardi.
Quei periodo mia moglie era sempre di buon umore e distratta, cosa insolita per lei, era anche più desiderosa del solito nel fare sesso.
Dopo alcune settimane ritornammo a cena al ristorante di Raffaella, mia moglie era spesso distratta, il suo sguardo era di sovente rivolto verso la cucina mentre io cercavo di scorgere Raffaella indaffarata in sala, di tanto in tanto i nostri sguardi si incrociavano; solo a fine serata abbiamo potuto salutare le ragazze, vidi mia moglie alzarsi quasi di scatto dalla sedia e andare incontro a Martina, parlavano tenendosi per mano senza rendersi conto del loro gesto, Raffaella sorrideva.
Aspettai fuori mia moglie in compagnia di Raffaella, le chiesi di vederci, mi rispose di attendere le mosse di mia moglie e Martina, in macchina la mia signora mi disse che lunedì, giorno di chiusura del Ristorante, Martina sarebbe venuta da noi per insegnarle qualche ricetta.
“Ma io lavoro fino a tardi” le dissi “non posso esserci”.
“Non preoccuparti, penso a tutto io, lavora tranquillo” replicò.
Mi sorprendeva il suo spirito d’iniziativa, non era da lei, evidentemente l’attrazione verso quella ragazza era intensa tale da stravolgere il suo modo di essere.
La mattina seguente Raffaella mi scrisse per invitarmi a casa sua la mattina del lunedì.
Quel lunedì ero uscito di casa al solito orario per non dare sospetti, dovevo solo attendere il messaggio di Raffaella per raggiungerla, mi diressi verso il mare distante 20 km da casa, scesi a fare colazione, poi feci una camminata fumandomi una sigaretta in attesa del messaggio che non tardò ad arrivare, alle 9.30 mi aspettava a casa.
Abitava in un piccolo appartamento sopra il Ristorante, mi accolse con un bacio sulla guancia, era in tuta con i capelli raccolti, aveva un filo di trucco, era molto sensuale, mi ha fatto accomodare e subito la prima sorpresa, numerose foto in cui erano ritratte lei e Martina, sentivo che rideva “Stiamo insieme da un paio d’anni, era la mia cameriera ma poi abbiamo scoperto il suo talento in cucina e le ho dato un ruolo di responsabilità, la nostra è una coppia aperta, non posso pensare di vincolare una ragazza di vent’anni in una relazione seria, deve fare le sue esperienze, ha una forte attrazione per le donne più grandi di lei come tua moglie e mi ha fatto capire che la voleva, per me nulla in contrario, per te?”.
“No no, non ho nulla in contrario ma non avevo capito che stavate insieme” replicai timoroso che mia moglie potesse scoprire la mia attrazione verso Raffaella.
“Non preoccuparti, Martina non sa nulla di te e non le ho fatto parola, non sempre riesce a mantenere i segreti, tua moglie non sospetterà nulla e poi, ricordi, la prima volta al Ristorante ti ho detto che sapevo che saresti venuto?”
“Si, ricordo” risposi.
“Il tuo sguardo è stato eloquente e avevo capito di piacerti come tu piaci a me!”
Si era avvicinata per baciarmi, le sue labbra carnose si erano adagiate sulle mie procurandomi sensazioni intense di piacere, il calore della sua lingua completava la bellezza di quel bacio dolcissimo.
Mi fece accomodare sulla poltrona ponendosi in ginocchio sopra di me continuando a baciarmi con dolcezza, quasi contemporaneamente si era abbassata la zippo della felpa, sfilandosela e rimanendo solo con un reggiseno sportivo di color grigio chiaro riempito da un seno importante che poco dopo mi si mostrò in tutto il suo incanto, le mie mani se ne impadronirono con dolci carezze, di seguito la mia bocca e la mia lingua ne assaporarono la morbidezza e il sapore dolce dei capezzoli, i miei gesti erano accompagnati dalle carezze delle sue mani in mezzo ai capelli, la tenerezza del suo sguardo piacevolmente godurioso mi ammaliava, le sue mani si intrufolavano dentro i miei abiti accarezzandomi il torace e stimolando i capezzoli.
Mi spogliò lentamente, poi fu il suo turno, si sistemò nuovamente sul divano sopra di me ma questa volta eravamo nudi, sentivo la carezza della peluria della sua vulva sul mio ventre mentre il mio uccello era bramoso di lei, lo prese in mano e se lo portò dentro, dopo una lieve espressione di dolore cominciò a muovere lentamente il bacino sopra di me, stringendomi con le braccia il collo e con gli occhi chiusi si godeva la penetrazione, sentivo muoversi la mia asta dentro di lei, sentivo il glande sfregare le sue pareti intime, mi deliziavo del tocco della carezza della sua peluria, la aiutavo a muoversi appoggiando le mani con delicatezza sui suoi glutei, di tanto in tanto la sua bocca cercava la mia, la sua lingua si intrecciava alla mia, sentivo che aumentava i suoi movimenti e il suo ansimare era più evidente, la sua bocca era socchiusa, l’espressione sempre più goduriosa, ora con i suoi occhi carichi di passione mi fissava, accelerava ancora di più, ho sentito il suo bacino tremare uno, due, tre volte in preda all’orgasmo, la sua presa stringere la mia spalla tanto da farmi male, il suo bacino si scosse per la quarta volta accompagnato da un gemito più intenso.
Mi baciò dolcemente e poi si alzò, mi accompagnò nel letto facendomi distendere su di un lato, si pose di schiena e alzando la gamba sinistra si fece di nuovo possedere dal mio membro, questa volta il ritmo lo dettavo, con il bacino accompagnava i miei movimento, con la mano sinistra le accarezzavo i seni, si stimolava il clitoride per accentuare il suo piacere, percepivo il suo orgasmo arrivare nuovamente accompagnato da gemiti ancora più accentuati, non mi fermavo, mi piaceva stare dentro di lei perché lo facevamo con dolcezza, quasi da innamorati, sentii il suo orgasmo inondare il mio membro.
Si scostò, mi fece distendere con la testa sul cuscino, si sistemò i capelli e lentamente, prima osservandolo e poi accarezzandolo, si avvicinò con la bocca al mio uccello cominciandolo a baciare lungo l’asta fino a scendere ai testicoli e al perineo, sentivo il calore della sua lingua stimolare i miei punti erogeni, risalì sopra lentamente facendolo pulsare ancora di più, si avvicinò al glande che inumidì con la saliva e lentamente lo prese tutto in bocca, vedevo l’asta scomparire e poi riuscire dalla sua bocca, godere del calore che emanava, il suo fare era appassionato, dolce ma deciso, vedere il membro posseduto dalla sua bocca mi inebriava, sentivo la mia goduria arrivare accompagnata dal mio ansimare sempre più forte, si staccò con la bocca cominciando a masturbarmi con decisione ma sempre con la sua solita dolcezza fino ad accogliere l’arrivo del mio godere con una smorfia di compiacimento.
Dopo avermi ripulito si sistemò nel letto di fianco appoggiandosi con la testa sul mio petto e addormentandosi. Ammiravo il suo corpo sinuoso, la sua bellezza e la sua freschezza, non era la prima volta che mi chiedevo se sposare mia moglie fosse stata la scelta giusta, risposta non me la davo anche se la conoscevo. Avevo paura che con Raffaella potesse nascere una storia importante a cui non mi sentivo pronto.
La mia mail è writerbx72@yahoo.com dove potermi scrivere per commentare i miei racconti, per dialogare, scambiarci idee e quant’altro
Saluti da Writer bx
Dovevo andare via, le chiesi scusa anche se un po’ mi dispiaceva, mi diede un bigliettino del ristorante che gestiva con una sua amica e mi congedò.
Nei giorni seguenti pensavo spesso a Lei, ogni tanto guardavo il bigliettino dove c’era il numero del ristorante e un numero di cellulare con un nome, Raffaella, lo memorizzai e sulla foto del profilo comparve il suo volto.
Ero sempre più desideroso di rivederla così decisi di prenotare un tavolo e portare a cena mia moglie che ha sempre apprezzato un certo tipo di alimentazione.
Chiamo e prenoto per la sera successiva.
Il ristorante distava non più di 20 minuti da casa, ci accolse proprio Raffaella, dunque era lei, era molto sensuale nel suo abito da lavoro con la camicia bianca leggermente sbottonata che lasciava intravedere la scollatura, dei jeans scuri elasticizzati, ci fece accomodare non dando modo a mia moglie di capire della nostra precedente conoscenza, ci presentò Martina, la socia, un ragazza giovane, poco più che ventenne, alta, leggermente in carne e con delle forme apprezzabili che attirarono le attenzioni saffiche di mia moglie.
Quella situazione mi stava eccitando, ci accomodammo in un tavolo da dove potevo osservare Raffaella indaffarata al bancone mentre mia moglie aveva la visione della piccola sala del ristorante.
Mangiammo, con mio grande stupore, molto bene, a fine serata Raffaella si avvicinò al tavolo presentandoci Martina con la quale mia moglie si intrattenne a chiacchierare mentre mi ero alzato per andare a pagare il conto.
“Sapevo che saresti venuto!” mi disse sorridendo.
“Ero curioso di provare la cucina vegetariana” replicai “ e anche mia moglie è molto felice di essere venuta” le dissi voltandomi verso il tavolo dove le due donne stavano prendendo confidenza.
Dell’attrazione verso il mondo femminile di mia moglie ne sono venuto da subito a conoscenza, lei non sa del mio sapere, mi eccito a pensarla con altre donne ma di lei e delle sue avventure parlerò in altri racconti.
“C’è sintonia tra di loro, meglio così” mi disse Raffaella, il suo sguardo si era rivolto verso le due donne che si dirigevano in cucina.
Raffaella mi sorrise compiaciuta, “credo che ci vedremo più spesso” mi disse sicura di sé.
Attesi in macchina mia moglie per circa 20 minuti, arrivò accompagnata da Martina e, dopo essersi abbracciate e compiaciute per la conoscenza, si salutarono.
“Sono stata proprio bene questa sera, hai fatto proprio una scelta azzeccata, sono due ragazze molto simpatiche, alla mano, so che non è il tipo di alimentazione che preferisci e ti sono grata per il sacrificio che hai fatto, in futuro posso venire anche con le mie amiche se tu non vorrai o non potrai”.
Parlava con un tono di voce che conoscevo, era il suo tipico tono di voce da arrapata, mi mise la mano in mezzo alle gambe constatando la mia eccitazione, mi fece fermare con la macchina, mi liberò l’uccello dai pantaloni e mi praticò uno dei rari pompini di cui mi deliziava quando il suo stato di eccitazione era elevato; mi godetti la sua bocca calda pensando anche a Raffaella, venni in bocca a mia moglie senza preavvertirla e facendola trasalire dalla rabbia, fortunatamente il suo buon umore ebbe quasi subito il sopravvento chiedendomi scusa per il suo scatto d’ira.
La mattina seguente cominciai a scrivere a Raffaella trovando terreno fertile, le nostre conversazioni non erano spinte ma ci piaceva sentirci, la sera spesso mi trattenevo sul divano con la scusa di guardare la TV per scrivere con lei, credo che mia moglie facesse la stessa cosa con Martina, vedevo la luce in camera da letto accesa fino a tardi.
Quei periodo mia moglie era sempre di buon umore e distratta, cosa insolita per lei, era anche più desiderosa del solito nel fare sesso.
Dopo alcune settimane ritornammo a cena al ristorante di Raffaella, mia moglie era spesso distratta, il suo sguardo era di sovente rivolto verso la cucina mentre io cercavo di scorgere Raffaella indaffarata in sala, di tanto in tanto i nostri sguardi si incrociavano; solo a fine serata abbiamo potuto salutare le ragazze, vidi mia moglie alzarsi quasi di scatto dalla sedia e andare incontro a Martina, parlavano tenendosi per mano senza rendersi conto del loro gesto, Raffaella sorrideva.
Aspettai fuori mia moglie in compagnia di Raffaella, le chiesi di vederci, mi rispose di attendere le mosse di mia moglie e Martina, in macchina la mia signora mi disse che lunedì, giorno di chiusura del Ristorante, Martina sarebbe venuta da noi per insegnarle qualche ricetta.
“Ma io lavoro fino a tardi” le dissi “non posso esserci”.
“Non preoccuparti, penso a tutto io, lavora tranquillo” replicò.
Mi sorprendeva il suo spirito d’iniziativa, non era da lei, evidentemente l’attrazione verso quella ragazza era intensa tale da stravolgere il suo modo di essere.
La mattina seguente Raffaella mi scrisse per invitarmi a casa sua la mattina del lunedì.
Quel lunedì ero uscito di casa al solito orario per non dare sospetti, dovevo solo attendere il messaggio di Raffaella per raggiungerla, mi diressi verso il mare distante 20 km da casa, scesi a fare colazione, poi feci una camminata fumandomi una sigaretta in attesa del messaggio che non tardò ad arrivare, alle 9.30 mi aspettava a casa.
Abitava in un piccolo appartamento sopra il Ristorante, mi accolse con un bacio sulla guancia, era in tuta con i capelli raccolti, aveva un filo di trucco, era molto sensuale, mi ha fatto accomodare e subito la prima sorpresa, numerose foto in cui erano ritratte lei e Martina, sentivo che rideva “Stiamo insieme da un paio d’anni, era la mia cameriera ma poi abbiamo scoperto il suo talento in cucina e le ho dato un ruolo di responsabilità, la nostra è una coppia aperta, non posso pensare di vincolare una ragazza di vent’anni in una relazione seria, deve fare le sue esperienze, ha una forte attrazione per le donne più grandi di lei come tua moglie e mi ha fatto capire che la voleva, per me nulla in contrario, per te?”.
“No no, non ho nulla in contrario ma non avevo capito che stavate insieme” replicai timoroso che mia moglie potesse scoprire la mia attrazione verso Raffaella.
“Non preoccuparti, Martina non sa nulla di te e non le ho fatto parola, non sempre riesce a mantenere i segreti, tua moglie non sospetterà nulla e poi, ricordi, la prima volta al Ristorante ti ho detto che sapevo che saresti venuto?”
“Si, ricordo” risposi.
“Il tuo sguardo è stato eloquente e avevo capito di piacerti come tu piaci a me!”
Si era avvicinata per baciarmi, le sue labbra carnose si erano adagiate sulle mie procurandomi sensazioni intense di piacere, il calore della sua lingua completava la bellezza di quel bacio dolcissimo.
Mi fece accomodare sulla poltrona ponendosi in ginocchio sopra di me continuando a baciarmi con dolcezza, quasi contemporaneamente si era abbassata la zippo della felpa, sfilandosela e rimanendo solo con un reggiseno sportivo di color grigio chiaro riempito da un seno importante che poco dopo mi si mostrò in tutto il suo incanto, le mie mani se ne impadronirono con dolci carezze, di seguito la mia bocca e la mia lingua ne assaporarono la morbidezza e il sapore dolce dei capezzoli, i miei gesti erano accompagnati dalle carezze delle sue mani in mezzo ai capelli, la tenerezza del suo sguardo piacevolmente godurioso mi ammaliava, le sue mani si intrufolavano dentro i miei abiti accarezzandomi il torace e stimolando i capezzoli.
Mi spogliò lentamente, poi fu il suo turno, si sistemò nuovamente sul divano sopra di me ma questa volta eravamo nudi, sentivo la carezza della peluria della sua vulva sul mio ventre mentre il mio uccello era bramoso di lei, lo prese in mano e se lo portò dentro, dopo una lieve espressione di dolore cominciò a muovere lentamente il bacino sopra di me, stringendomi con le braccia il collo e con gli occhi chiusi si godeva la penetrazione, sentivo muoversi la mia asta dentro di lei, sentivo il glande sfregare le sue pareti intime, mi deliziavo del tocco della carezza della sua peluria, la aiutavo a muoversi appoggiando le mani con delicatezza sui suoi glutei, di tanto in tanto la sua bocca cercava la mia, la sua lingua si intrecciava alla mia, sentivo che aumentava i suoi movimenti e il suo ansimare era più evidente, la sua bocca era socchiusa, l’espressione sempre più goduriosa, ora con i suoi occhi carichi di passione mi fissava, accelerava ancora di più, ho sentito il suo bacino tremare uno, due, tre volte in preda all’orgasmo, la sua presa stringere la mia spalla tanto da farmi male, il suo bacino si scosse per la quarta volta accompagnato da un gemito più intenso.
Mi baciò dolcemente e poi si alzò, mi accompagnò nel letto facendomi distendere su di un lato, si pose di schiena e alzando la gamba sinistra si fece di nuovo possedere dal mio membro, questa volta il ritmo lo dettavo, con il bacino accompagnava i miei movimento, con la mano sinistra le accarezzavo i seni, si stimolava il clitoride per accentuare il suo piacere, percepivo il suo orgasmo arrivare nuovamente accompagnato da gemiti ancora più accentuati, non mi fermavo, mi piaceva stare dentro di lei perché lo facevamo con dolcezza, quasi da innamorati, sentii il suo orgasmo inondare il mio membro.
Si scostò, mi fece distendere con la testa sul cuscino, si sistemò i capelli e lentamente, prima osservandolo e poi accarezzandolo, si avvicinò con la bocca al mio uccello cominciandolo a baciare lungo l’asta fino a scendere ai testicoli e al perineo, sentivo il calore della sua lingua stimolare i miei punti erogeni, risalì sopra lentamente facendolo pulsare ancora di più, si avvicinò al glande che inumidì con la saliva e lentamente lo prese tutto in bocca, vedevo l’asta scomparire e poi riuscire dalla sua bocca, godere del calore che emanava, il suo fare era appassionato, dolce ma deciso, vedere il membro posseduto dalla sua bocca mi inebriava, sentivo la mia goduria arrivare accompagnata dal mio ansimare sempre più forte, si staccò con la bocca cominciando a masturbarmi con decisione ma sempre con la sua solita dolcezza fino ad accogliere l’arrivo del mio godere con una smorfia di compiacimento.
Dopo avermi ripulito si sistemò nel letto di fianco appoggiandosi con la testa sul mio petto e addormentandosi. Ammiravo il suo corpo sinuoso, la sua bellezza e la sua freschezza, non era la prima volta che mi chiedevo se sposare mia moglie fosse stata la scelta giusta, risposta non me la davo anche se la conoscevo. Avevo paura che con Raffaella potesse nascere una storia importante a cui non mi sentivo pronto.
La mia mail è writerbx72@yahoo.com dove potermi scrivere per commentare i miei racconti, per dialogare, scambiarci idee e quant’altro
Saluti da Writer bx
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