Il mio primo posto di blocco

di
genere
esibizionismo

Incontri mancati, piani saltati, ma finalmente stasera siamo riusciti ad organizzarci. Uno dei nostri soliti incontri fatti di poche parole, sempre uguali, ma molto piacere.
Stasera per farti una sorpresa ho deciso di non indossare nessun intimo sotto i vestiti e per questo ho messo qualcosa che ti permetta con facilità di accedere al mio corpo: una gonna a jeans sopra il ginocchio, aderente e a vita alta, un semplice body nero a maniche lunghe e delle comode scarpe da tennis.
Salgo in macchina e mi accingo a percorrere la strada che tante volte ho fatto per venire da te. Sono un po’ sovrappensiero, ho la mente proiettata a ciò che faremo tra poco tanto che non mi accorgo di star spingendo un po’ troppo il piede sull’acceleratore e di aver superato una macchina dei carabinieri appostata in una via secondaria…
Ecco che vedo dallo specchietto retrovisore delle luci blu e capisco di stare per essere fermata al mio primo posto di blocco.
Cerco di mantenere la calma, una vampata di calore sale da dentro e si ferma sulle mie guance, abbasso leggermente il finestrino e penso che per fortuna indosso la cintura…
L’uomo si avvicina alla portiera della mia macchina, indossa la sua uniforme, ha una barba curata, delle labbra sottili, un naso importante e degli occhi scuri molto autoritari.
Intimorita cerco di dire qualcosa, le parole mi escono dalla bocca leggermente tremolanti e l’uomo non riuscendo a capire mi ordina di aprire maggiormente il finestrino. A questo punto mi chiede come mai avessi superato la velocità standard da mantenere in città…
Cerco di inventarmi una scusa, ma non mi riesce e dico semplicemente la verità, stavo andando a trovare un mio amico ed ero un po’ distratta. Lui mi guarda, non distoglie lo sguardo e accenna ad un sorriso malizioso, sento di avvampare ancora di più.
-Un amico ha detto… va bene, ma quando si mette alla guida non deve mettersi a fantasticare. Ha bevuto prima di mettersi in auto? Rispondo d’istinto con un convinto no, ma a quanto pare non basta per convincerlo della mia assoluta sincerità.
-Scenda dalla macchina, voglio capirlo da me se ha bevuto o meno…
Abbasso lo sguardo e porto la mano al gancio della cintura per slacciarla e quando lo rialzo mi accorgo di avere gli occhi addosso, sullo scollo della maglia. Apro lo sportello, scendo dall’auto e sento i suoi occhi percorrere tutta la mia figura, non si era accorto della gonna e si sofferma a guardarne i dettagli.
-Mi assicuro che i suoi riflessi siano nella norma, segua il mio dito con gli occhi…
Eseguo gli ordini, prende una piccola torcia e mi fa fare lo stesso, mi fa aprire le braccia e poi stendere in avanti, si avvicina al mio corpo come se volesse sentire con i suoi sensi tracce di alcool su di me.
-Divarichi leggermente le gambe… Non capisco il perché di questo ordine e questo traspare dalla mia espressione -Non si preoccupi, semplici controlli. Sfila dalla sua cintura il manganello che poggia sulla mia spalla e fa scivolare lungo il petto, sui fianchi fino ad arrivare alle cosce passandolo prima sulla parte esterna e poi su quella interna. Mi irrigidisco e certo di chiudere le gambe… -Non ho ancora finito con questo, si giri e poggi le mani sul cofano.
Sono molto imbarazzata ma non mi sembra il caso di fare storie e così mi volto e mi posiziono secondo la sua volontà. Non vedo cosa fa, ma sento la plastica fredda che scorre sui miei vestiti, sale e si sofferma sui fianchi per poi percorrere tutta la schiena.
Dopo il distacco nessuna altra sensazione per un paio di secondi…
Sento il suo respiro quasi sul mio collo e il calore del suo corpo avvicinarsi sempre di più, io spingo il mio verso la macchina proprio per evitare il contatto ma è inevitabile.
Poggia una mano sulla mia spalla facendomi voltare e la prima cosa che noto è il suo sguardo in fiamme, la situazione lo ha eccitato…
-Da ciò che vedo sembra tutto apposto, ma per sicurezza voglio sottoporla all’alcool test ugualmente, si metta in ginocchio… Sono scioccata e mi sottraggo al suo ordine dicendogli che non credo sia necessario mettermi in ginocchio per il test in questione. Abbasso un po’ gli occhi e noto un rigonfiamento sul cavallo dei pantaloni e capisco tutto. Mi accendo di un tratto e senza che me lo ripeta mi metto in ginocchio, lui comincia a slacciare la cintura, apre il bottone del pantalone ed io avvicino le mani per abbassare la zip ma me lo vieta. Lo tira fuori ed è già duro, irresistibile… automaticamente mi avvicino con il viso e alzo lo sguardo
-Sapevo di aver fermato una puttanella… Prende il suo cazzo con una mano e lo strofina sul mio viso, sulle labbra e sento il suo calore che mi fa eccitare da morire.
Non resisto e schiudo le labbra, voglio sentirne il sapore, tiro fuori la lingua che si appoggia sulla punta e gli gira intorno per poi scendere e percorrere tutta la lunghezza. Vedo che tira indietro la testa e per questo lo guido con le mani per farlo appoggiare al cofano della macchina. Abbasso ancora di più i suoi pantaloni e mi fiondo su di lui, gioco ancora un po’ con la lingua per bagnarlo tutto. Porto una mano tra le sue gambe per toccarlo più giù, sento il calore delle sue palle che stringo leggermente e di rimando un suo profondo sospiro… capisco che gli piace. Arriva il momento di far scambiare ruolo alla mano e alla lingua: la prima sale sul cazzo per afferrarlo e scorrere con delicatezza su e giù per tutta la lunghezza, mentre la seconda scende sulle palle ad accrescerne il calore con la saliva. Il suo respiro si fa più pesante e con la mano e la lingua seguo il ritmo del suo piacere. Sento scendere le sue mani su di me, mi accarezzano i capelli e li raccolgono per tirarmi su e portarmi con la bocca sul suo cazzo -Apri la bocca… Spalanco le labbra e tiro fuori la lingua giusto in tempo per sentire tutto il suo cazzo dentro, spinge fino in fondo con il bacino, cerco di assecondare i suoi colpi avvolgendolo con le labbra e scendendo più che posso. Lo sento arrivare in gola e lo mantengo dentro finché non mi manca il respiro continuando così per un paio di volte fino a quando non mi allontana da lui, mi prende tra le sue braccia e mi gira quasi spingendomi sul cofano sul quale cado fermandomi con le mani…
-Prima quando facevo finta di perquisirti ho notato che non indossi le mutandine sotto la gonna… L’afferra e la porta tutta su lasciandomi soltanto con il body che lascia scoperto tutto il culo e fa intravedere la mia figa, per l’occasione bella liscia, già tutta bagnata.
Sposta il body che in parte era finito in mezzo al culo e mi fa sentire il suo cazzo duro, lo struscia per un paio di volte fra le natiche e poi lo fa scivolare fra le cosce simulando le spinte di un rapporto. Sento le sue mani sui fianchi che mi accarezzano e stringono, una si ferma lì mentre l’altra scende sulla mia figa ed inizia a toccarmi… due dita si muovono lungo le labbra un paio di volte per poi soffermarsi sul clitoride e muoversi velocemente in quel punto. Questi movimenti rudi mi fanno sobbalzare e ansimare, ma il suo ardore non si ferma qui, mi fa scivolare dentro due dita che mi fanno gemere di piacere. Le muove dentro veloci, da esperto da farmi impazzire di piacere e devo supplicarlo di scoparmi.
-Mi vuoi dentro di te piccola troia? Ansimando rispondo di sì e senza aver finito di pronunciarlo è già dentro di me, duro e caldo lo sento arrivare fino in fondo, sento il rumore dei nostri corpi che si scontrano colpo dopo colpo, sento le sue mani stringermi la carne e darmi qualche schiaffo sul culo, sento il suo piacere ed il mio crescere fino a quando le spinte si fanno più lievi e un forte calore mi invade…
Ho il respiro corto, il piacere mi invade, chiudo gli occhi e… supero la macchina dei carabinieri senza essere fermata e mi dirigo verso casa tua già calda ed eccitata.
scritto il
2025-11-23
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