Michela e la frusta.
di
Maroflowers
genere
sadomaso
Michela 39 anni, medico e grande amante della frusta.
Una volta alla settimana, il mercoledì, chiudo lo studio nel pomeriggio e mi reco dalla mia amica Fania, 45 anni, che è sempre ben felice di ricevermi.
Scopo della visita: farmi frustare, il numero di colpi pattuito minimo è di 25 ma, talvolta,mi viene la voglia di superare il mio record che è di 49 colpi, per migliorare la mia volontà e determinazione.
Oggi è il giorno, mi preparo doccia, bidet, trucco e outfit: stivali neri alla coscia con tacco 14, cintura alta in vita, guanti lunghi, per il collare ci vorrà ancora un po’ di tempo, non sono ancora pronta per diventare sua schiava da ultimo pelliccia sintetica a coprire il tutto.
Arrivò a casa di Fania che mi accoglie sempre con piacere, un bacio sulle guance, mi tolgo la pelliccia e scendiamo al piano di sotto dove vengo legata polsi e caviglie di fronte ad un enorme specchio.
Amo essere in questa posizione perché mi permette di vedere Fania e il piacere/terrore della frustata in arrivo, concordiamo la parola chiave e si comincia.
I primi colpi li assorbo senza fiatare ma l'eccitazione comincia a salire, devo rimanere concentrata e contare i colpi uno a uno.
Poi comincio ad emettere un suonò prima del numero, concentrarsi è sempre più difficile, l'autocontrollo diventa sempre più difficile e la mia figa sempre più bagnata.
Siamo intorno al ventesimo colpo, inzio a piangere e sento gli umori vaginali scendere lungo le gambe divaricate, nonostante questo mi sforzo di rimanere lucida e di contare, giunti a 25 Fania mi chiede delle mie intenzioni, rispondo che oggi è giorno da record quindi che continui.
Il dolore è sempre più insopportabile, ma l'ho scelto io e non devo tornare indietro:”Ahh! Trentacinque,trentasei”, sono sempre più bagnata e sto per cedere ma devo continuare.
Arriviamo a 49 il prossimo colpo sarà record “cinquanta” dico trionfante e, con la parola chiave comunicò a Fania di fermarsi.
Lei, con il cellulare, mi fotografa il posteriore pieno di segni rossi e, per me, motivo di orgoglio, appena mi libera devo sfogare tutta la mia eccitazione.
Le salto letteralmente addosso baciandola sulla bocca e cercando avidamente le grandi labbra, la lecco fino a consumarmi la lingua, lei mi ribalta e ci avvinghiamo in un 69 infuocato, poi figa contro figa lei viene per la prima volta e io non le conto più.
Ora devo pulire tutta la stanza fradicia di umori,”perché almeno questo è tuo compito" ripete sempre Fania.
Dopo due ore di lavoro posso tornare a casa, credo che la prossima volta le rivelerò che la amo e che voglio diventare sua schiava.
Una volta alla settimana, il mercoledì, chiudo lo studio nel pomeriggio e mi reco dalla mia amica Fania, 45 anni, che è sempre ben felice di ricevermi.
Scopo della visita: farmi frustare, il numero di colpi pattuito minimo è di 25 ma, talvolta,mi viene la voglia di superare il mio record che è di 49 colpi, per migliorare la mia volontà e determinazione.
Oggi è il giorno, mi preparo doccia, bidet, trucco e outfit: stivali neri alla coscia con tacco 14, cintura alta in vita, guanti lunghi, per il collare ci vorrà ancora un po’ di tempo, non sono ancora pronta per diventare sua schiava da ultimo pelliccia sintetica a coprire il tutto.
Arrivò a casa di Fania che mi accoglie sempre con piacere, un bacio sulle guance, mi tolgo la pelliccia e scendiamo al piano di sotto dove vengo legata polsi e caviglie di fronte ad un enorme specchio.
Amo essere in questa posizione perché mi permette di vedere Fania e il piacere/terrore della frustata in arrivo, concordiamo la parola chiave e si comincia.
I primi colpi li assorbo senza fiatare ma l'eccitazione comincia a salire, devo rimanere concentrata e contare i colpi uno a uno.
Poi comincio ad emettere un suonò prima del numero, concentrarsi è sempre più difficile, l'autocontrollo diventa sempre più difficile e la mia figa sempre più bagnata.
Siamo intorno al ventesimo colpo, inzio a piangere e sento gli umori vaginali scendere lungo le gambe divaricate, nonostante questo mi sforzo di rimanere lucida e di contare, giunti a 25 Fania mi chiede delle mie intenzioni, rispondo che oggi è giorno da record quindi che continui.
Il dolore è sempre più insopportabile, ma l'ho scelto io e non devo tornare indietro:”Ahh! Trentacinque,trentasei”, sono sempre più bagnata e sto per cedere ma devo continuare.
Arriviamo a 49 il prossimo colpo sarà record “cinquanta” dico trionfante e, con la parola chiave comunicò a Fania di fermarsi.
Lei, con il cellulare, mi fotografa il posteriore pieno di segni rossi e, per me, motivo di orgoglio, appena mi libera devo sfogare tutta la mia eccitazione.
Le salto letteralmente addosso baciandola sulla bocca e cercando avidamente le grandi labbra, la lecco fino a consumarmi la lingua, lei mi ribalta e ci avvinghiamo in un 69 infuocato, poi figa contro figa lei viene per la prima volta e io non le conto più.
Ora devo pulire tutta la stanza fradicia di umori,”perché almeno questo è tuo compito" ripete sempre Fania.
Dopo due ore di lavoro posso tornare a casa, credo che la prossima volta le rivelerò che la amo e che voglio diventare sua schiava.
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Commenti dei lettori al racconto erotico