Gli energumeni - Parte 1 - L'incontro
di
Cantu
genere
gay
Era il 10 agosto, faceva un caldo porco anche se erano le 19.00, finalmente quella lunga giornata di lavoro era passata e grazie al cielo era anche l’ultima prima delle ferie.
Ero appena arrivato a casa, stanco ma felice, la prima cosa che feci fu quella di spogliarmi per andarmi a fare la doccia.
Una volta spogliato, dalla mia camera passai per il corridoio prima di andare in bagno, li passai vicino all’alto specchio che avevo comprato all’ikea qualche anno prima, tornai indietro e mi guardai, amavo il colore della mia pelle, bianca come la neve anche se delicatissima, infatti, dovevo sempre mettere la protezione solare nelle zone scoperte, anche d’’inverno.
Mi guardavo e mi ammiravo, passando con lo sguardo da su, guardandomi i capelli lunghi fino a metà schiena a giù, mi soffermai a guardare il pene, in quel momento moscio.
Ho un bel pene, veramente grosso, peccato che non lo uso, sono solamente passivo, anzi, passiva.
Da sempre chi veniva a conoscenza di questo mi diceva che era sprecato e la cosa non mi dava per nulla fastidio, anzi, ne ero consapevole, e rispondevo con un secco “lo so!”.
Non ho grande esperienza in fatto di uomini, anzi, non ho proprio esperienza se non per una singola volta in cui feci un pompino ad un mio amico.
Ho 26 anni e cominciava a pesarmi il fatto di essere consapevole di essere passivo ma di non fare nulla per soddisfare le mie voglie se non con dei grossi dildo che avevo comprato a Barcellona anni prima.
La cosa che mi piaceva di quei dildo è che erano marroni, come se appartenessero a degli uomini di colore e quando mi penetravano li sentivo tantissimo in fondo.
All’inizio mi facevano male e a me quel dolore piaceva un sacco, mi faceva impazzire.
Da qualche tempo avevo notato che ogni volta che mi penetravo, il mio pene rimaneva moscio e questa cosa mi faceva impazzire, mi piaceva essere così.
Continuavo ad ammirarmi allo specchio, io mi piaccio tantissimo, sono alto 1,76, fisico definito ma magro, culetto sodo per via degli squat che faccio ogni mattina, occhi castani, il pezzo forte, però, secondo me, sono i capelli lunghi fino a metà schiena, mi piacciono perchè nelle mie fantasie sto a pecora con l’uomo che mi tira i capelli e mi scopa a pecorina.
A proposito di uomini, non scopo mai per 3 motivi: il primo è che non so se sarei in grado di fare quello che nelle mie fantasie faccio, la troia, il secondo è che cerco solo determinati tipi di uomini, quelli di colore e il terzo è che sono abituato a fare il santarellino.
Questa cosa del santarellino col tempo, nella mia testa, stava venendo meno e da 5 anni Michele, un mio amico, il mio migliore amico, stava provando ad aiutarmi.
Michele l’ho incontrato per caso in farmacia, un giorno in cui per una promozione, si vendevano col 50% di sconto le protezioni solari di quella marca che usavo da sempre.
Di fronte a quello scaffale, entrambi pieni di scatole di protezione solare cominciammo a parlare.
Da li nacque un’amicizia talmente forte che oggi posso dire tranquillamente che è mio fratello.
Col tempo si fece crescere anche lui i capelli e in 5 anni era riuscito a farli arrivare appena sotto le spalle.
Michele è alto quanto me su per giù, leggermente più scuro di carnagione ma sempre molto bianco, gli occhi e il capelli castano scuro, sembravamo quasi gemelli a quel punto, visi angelici, movimenti eleganti ma non effeminati e tutte le caratteristiche fisiche che ho descritto prima.
Spesso i nostri amici ci chiamavano “i gemelli” oppure “Nick e Mick”.
Non ho reso la vita semplice a Mick quando provava a farmi sbloccare, le mie paure erano i miei peggiori nemici.
L’ho sempre ammirato e ringraziato per tutta la pazienza che ha avuto con me, gli voglio proprio bene.
Continuando a guardarmi allo specchio mi girai ad ammirare il mio sedere, lo amavo, mi abbassai a pecora dando il sedere allo specchio e con la mano sinistra scostai una natica in modo da vedere allo specchio il riflesso del mio ano, amavo guardarmelo anche se mi rattristava guardarlo in quanto anche se dilatato era merito dei dildo e non di cazzi veri come per Mick.
Mi rialzai e mi andai a fare la doccia, finita la doccia presi i dildo e cominciai a giocare, mi distesi sulla schiena e con la mano destra ficcai dentro quello grosso fallo di colore di 25 cm, amavo quella sensazione.
Godevo e immaginavo che il porno attore Dredd fosse su di me a chiavarmi quando all’improvviso cominciò a squillarmi il telefono, era Mick:
— ehi cucciolo che fai?
— Cucciolo ciao, ho il dildo in culo ahahhahaa
— Quale? Quello che chiami Dredd o l’altro?
— Dredd, mamma mia cosa darei per farmi scopare da lui
— Fantasie a parte cucciolo, che facciamo questa sera? Ti cominciano le ferie…
— Andiamo a ballare? Ahhhhh siiii
— Smetti di incularti con quel coso finto? Comunque va bene, andiamo a ballare, magari questa sera finalmente ti fai inculare.
— Lo sai tesoro, solo se trovo l’uomo di colore come piace a me
Mi interruppe facendomi la smorfia e poi aggiunse:
— Ti faccio vedere io stasera cosa faccio, ti giuro domani mattina non potrai camminare.
— Speriamo amore, ma che vuoi fare?
— Niente, poi ti dico, vengo da te a vestirmi fra 2 ore
— Ok, a dopo
A quel punto finii quello che stavo facendo, venni sul mio petto e mi riposai un pochettino, mi addormentai.
Driiiiin, mi svegliò il campanello di casa
— Cazzo che ore sono? Dissi a me stesso parlando ad alta voce svegliandomi di soprassalto
Controllai il telefono, erano le 21.30
Andai a guardare dal videocitofono, era Mick
Aprii e salì su.
— Ma che dormivi?
— Si cavolo, mi sono addormentato come un cretino
— Dai svegliati che questa sera ti faccio scopare
— Ma si può sapere che hai fatto?
— Si, dammi il computer
Gli passai il mio portatile, lo aprì e vidi che andò su un sito di incontri
— Che hai fatto scemo
— Guarda qui
Girò il computer e vidi un annuncio, lessi ad alta voce:
“Io e il mio amico cerchiamo un cazzo nero per ognuno, se vuoi vederci e scoparci presentati questa sera alla discoteca della circonvallazione, io e il mio amico indosseremo delle t-shirt rosa shock… a stasera”
— ma sei scemo? Tanto non funzionerà
Dissi ridendo
— che ne sai? Magari funziona… e se funziona ti fai scopare
— Vediamo…
— Se non ti fai scopare giuro che non ti parlo più
— Ahahhahaha
— Sono serio
— Va bene cucciolo
—Ti amo di bene
Sotto consiglio di Mick non cenammo in quanto secondo lui quella sera avremmo dovuto fare tanto sesso ed essendo entrambi passivi avremmo dovuto essere super puliti, indossammo la t-shirt rosa e dei pantaloncini di jeans bianchi, scarpe bianche e andammo in discoteca.
Arrivammo relativamente presto e all’entrata c’erano solamente poche persone, la fila durò solamente pochi minuti.
All’entrata due buttafuori di colore, alti almeno due metri, muscolosissimi, due bodybuilder
— Mammamia che boni, ti giuro da loro mi fare mettere incinta giuro
Dissi eccitato a Mick
— Chi non lo farebbe
Rispose ridendo
I due Buttafuori risvegliarono in me, ma credo anche in Mick, voglie che nemmeno sapevo di avere.
Uno dei due, aveva i capelli rasati cortissimi, il viso completamente rasato se non per una barbetta anch’essa cortissima circolare che partiva da sopra al labbro fino a ricollegarsi al pizzetto, alto due metri almeno, canottiera e jeans neri, ogni bicipite era quanto tutti i muscoli del nostro corpo messi assieme… le labbra poi, super carnose.
L’altro invece, sempre altissimo quanto l’amico, barba definita sulle guance, una barbetta circolare corta che partiva da sopra le labbra e si collegava al pezzetto un pochino più lungo, i dreadlocks lunghissimi fino a sopra il fondoschiena, anche lui, come l’amico, indossava una canottiera e dei jeans neri.
Feci fatica a distogliere lo sguardo da loro.
Pagammo ed entrammo, erano entrate pochissime persone, ci sarebbero volute almeno un paio d’ore per vedere la discoteca piena.
Andammo al bancone a prendere una cosa da bere e mentre facevamo la fila ci sentimmo toccare la spalla da dietro, ci girammo e vedemmo un ragazzo di colore.
— Ciao, siete quelli dell’annuncio?
— ciaoooo
Comincio ad urlare Mick, poi si rivolse a me e disse:
— te l’avevo detto che avrebbe funzionato
— Ho visto che indossate le maglie rosa shock e mi sono avvicinato, allora che volete fare? Volete il cazzo oppure no?
Disse il ragazzo sfiorandosi il pacco
— allora, innanzitutto quanto hai il cazzo? Qui siamo ingordi
Disse Mick
— 18 centimetri
Disse il ragazzo fiero
— troppo poco, ciao ciao!
Rispose Mick girandosi
— ma sei scemo? Sei stato poco educato cucciolo
— Hai visto com’era? Non mi piaceva
— Si ma almeno inventa una scusa senza fargli venire i complessi
Non mi rispose, mi prese per mano e con i cocktail in mano andammo a ballare nella pista semivuota, in quel momento le canzoni di Britney regnavano sovrane e noi come al solito tendevamo a voler essere i protagonisti.
Poco dopo attorno a noi si presentarono due ragazzini, a malapena maggiorenni, di colore e cominciarono a toccarci il culo.
Ci girammo di scatto, appena mick li vide cominciò a sorridere.
— ciao, piacere io sono Mick e lui è Nick
— Ciao, noi siamo Johnatan e Jack
— Cazzo siete carini, quanto avete grosso il cazzo?
— Vedo che non perdete tempo… io 22 e lui 24
— Fammi vedere una foto
Disse Mick interessato…
— Facciamo di meglio, te li facciamo vedere live.
Ci presero per mano e ci portarono in bagno e una volta li uscirono i cazzi…
— che meraviglia
Dissi io felice
— il tuo amico se ne intende
Disse uno dei due a Mick, Mick sorrise e poi si girò verso di me
— ti piacciono?
—Si caspita, dal vivo sono ancora più belli
Uno dei due di colpo mi afferrò la testa interrompendo la conversazione e disse:
— dai basta chiacchierare succhiami il cazzo troia
Guardai Mick e gli feci l’occhiolino, lui capì subito.
Mi inginocchiai e cominciai a succhiare quel poderoso cazzone, Mick fece lo stesso, poi si staccò e disse:
— ma tu sei Johnatan o Jack?
— Che te ne fotte troia, succhia e stai zitta
Tirò i capelli indietro a Mick e glielo ficcò tutto in gola, cominciando a dare forti colpi d’anca e facendo soffocare Mick.
Il mio cominciò a fare lo stesso. Soffocavo e poderosi fiotti di saliva uscivano fuori dai lati della bocca.
Il tizio di Mick si girò verso il mio e disse:
— A ste due troie piace forte, guarda
Afferrò il cazzo alla base e glielo ficcò con violenza nella gola di Mick cominciando a scopare fortissimo la gola del mio amico spingendolo con la testa verso il muro
— Guarda com’è troia, guarda, guarda qui che puttana, ti piace eh?
Così dicendo gli sputò in faccia.
Il mio cominciò a fare lo stesso con la differenza che mentre con una mano mi teneva la nuca, con le anche mi scopava violentemente la bocca e con la bocca mi sputava e insultava, con la mano destra cominciò a darmi schiaffi.
Ad un certo punto i due cominciarono a parlottare fra loro, poi sfilarono i grossi cazzi dalle nostre bocche e dissero:
— Baciatevi puttane
Obbedimmo senza fiatare, quando la mia bocca era vicina a quella di Mick gli dissi, grazie cucciolo, è il giorno più bello della mia vita, cominciammo poi a baciarci e a scambiarci la saliva mista al precum dei due tizi.
Senza che ce l’aspettassimo il mio tizio mi tirò per i capelli alzandomi e portando la mia faccia vicino alla sua, il tizio di Mick fece li stesso e una volta vicini ci dissero:
— Giratevi che vi inculiamo
Felici io e Mick ci girammo, ci baciammo nuovamente e nel frattempo cominciammo a sbottonarci i pantaloncini. Restammo in perizoma e i due cavalieri che non avevano nulla di un cavaliere li abbassarono, il mio tizio nel farlo mi diede uno schiaffo e disse:
— Puttana come ti inculo col perizoma? Non capisci un cazzo…
Mi spinse la testa contro il muro, mi tirò il culo in fuori e cominciò a cercare il buco con le dita.
Fu in quel momento che d’un tratto non li sentimmo più dietro di noi, come se una forza sovrannaturale li avesse tirati indietro, ci girammo con i buchi ancora esposti e attorno a noi dei ragazzi si segavano, altri credo ci stessero giudicando e i buttafuori si stavano trascinando via i due ragazzi che stavano per incularci.
Uno di loro, quello con i dreadlock ci guardò e disse:
— Voi due, vestitevi e venite con noi.
Eseguimmo, avevamo la faccia piena di umori, attraversammo la discoteca fra le risate di alcuni e le pacche sul culo di altri, devo dire che quella situazione, anche se umiliante, mi piaceva un sacco.
Il camminò della vergogna terminò di fronte ad una porta di colore verde scuro vicino il bancone, entrammo, chiusero la porta e una volta dentro notai che quello era un ufficio, ci fecero accomodare in due divani, io e Mick in uno e i due cazzoni un altro.
— Ma che cazzo fate si può sapere? Ora chiamiamo la polizia — Disse il buttafuori con i capelli corti di colore incazzato come una belva
—Perchè? — Disse uno dei due che stava per incularci
—perché? Stavate violentando loro due
Mi alzai di scatto e dissi: —Nooooo ma che dite, non stavano per violentarci, eravamo d’accordo
Le facce dei due inculatori si fecero più serene alle mie parole.
—Non è quello che ci hanno riferito i testimoni
—Ma guardi, le assicuro che non stavano per violentarci, abbiamo pubblicato un annuncio in quanto questa sera avevamo particolarmente voglia, le assicuro che a me piace così il sesso…
—Anche a me — Disse Mick sorridendo
—Quindi potete lasciarli andare —Aggiunsi io
— Siete sicuri? — Disse l’altro energumeno con i dreadlock che fino a quel momento non aveva parlato.
—Sì — Dicemmo in coro io e Mick.
—Bene — rispose — andate via e non fatevi vedere più, ste cose si fanno in privato.
I due ragazzi si alzarono di scatto e scapparono correndo.
— Queste cose si fanno in privato — ripetè mr. dreadlock guardandoci
— Guardi, finalmente ero riuscito a fare sbloccare il mio amico e ad esaudire il desiderio di prendere un vero e grosso cazzo nero nel culo e lei ci ha rovinato tutto, che palle — disse d’improvviso Mick
I due tizi si fissarono e cominciarono a ridere
— che cazzo ridete, ora siamo rimasti con la voglia di cazzo
—Capite che il bagno non è il luogo adatto? Disse quello con la testa rasata
—Si, lo capisco ma lei ora mi deve spiegare dove trovo almeno due grossi cazzi neri stasera, cazzo ho voglia di prenderlo nel culo — rispose Mick
I due cominciarono a ridere ancora più forte…
— Beh se pensate che quei due cazzi erano grossi allora non avete capito un cazzo seriamente — disse l’energumeno con i dreadlocks —Guardate qui — Aggiunse con lo sguardo malizioso
Fece uscire il cazzo fuori dai Jeans neri.
Il cazzo era moscio, ma già da moscio era enorme.
Con Mick ci guardammo, eravamo eccitati, di colpo ci trovammo inginocchiati a bramare quel cazzo…
— che cazzo fate? Non vi ho detto che ve l’avrei dato, siete proprio troie — disse il tizio con il grosso cazzo di fuori
— Lo sappiamo che siamo troie, ecco perchè ci piace quel mostro
—Lo voglio — dissi eccitato
Il tizio conservò il mostro e disse: — Non avete ancora visto quello del mio amico
— Li voglio cazzo, li voglio, vi prego scopateci
L’energumeno col cazzo nelle mutande disse divertito: — Veramente li volete?
—si — dicemmo in coro come le troie
—Allora appena chiude la discoteca ci vediamo all’uscita
—Perchè non ora?
—Perchè dobbiamo lavorare troia.
— ok — sempre in coro ma delusi
Poi si avvicinarono e porsero la mano destra
— Piacere, io sono Dakarai — disse il ragazzo con i capelli corti
— Io sono Ulysses, piacere — disse mr. dreadlocks
—Io sono Mick
—Io Nick
—Ci vediamo all’entrata, disse Dakarai, vi faremo vedere cosa è in grado di fare un grosso cazzo nero…
—Entreranno facilmente, vuole vedere? —Disse Mick girandosi e provando a mettersi a pecorina
—Non me ne fotte nulla, tanto in qualsiasi caso ormai ve lo piantiamo nel culo… Puttane, vedete di farvi trovare — disse Dakarai
Uscirono e ci lasciarono li.
— Cazzo cos’è appena successo, disse Mick
—Sono troppo eccitato — dissi — non mi sentivo così da una vita — poi aggiunsi — Non vedo l’ora, ma li hai visti? Sono almeno due metri, super muscolosi, sono bagnatissima
—cucciola siamo proprio fortunate
Mick si avvicinò e mi baciò, poi disse — Finalmente, non vedo l’ora di prenderlo nel culo accanto a te cucciolo, non vedo l’ora di condividere gli stessi cazzi, di avere il culo rotto nello stesso momento tuo
—Anch’io, il mio sogno sta per realizzarsi
Lo baciai e poi trascinandomelo uscimmo dall’ufficio.
Erano le 6,15 del mattino quando uscimmo dalla discoteca, avevamo ballato tutta la notte ma avevamo deciso di non bere più in quando poi avremmo dovuto farci scopare e volevamo essere coscienti.
La serata passò con gente di colore che aveva visto l’annuncio e veniva a provocarci, purtroppo o per fortuna dovemmo rifiutarci.
La musica alle 6,00 spaccate fu staccata e noi come due cagne in calore andammo fuori all’entrata ad aspettare.
Alle 6,45 si avvicinò Dakarai
—ci siete puttane?
—Sei solo tu?
—No arriva anche Ulysses
—Sono tutta bagnata, dissi io
—Ora vedi come ti faccio bagnare io puttana
—Non ho mai preso un vero cazzo nel culo —Dissi sfacciatamente guardandolo negli occhi, poi aggiunsi — Il primo che voglio prendere è il tuo, sei troppo bono
— Ma se quando siamo entrati in bagno avevate i buchi esposti ed erano talmente aperti prima di prenderlo nel culo che si sentiva l’eco
—Nel mio caso è merito dei dildoni che ho, nel suo di cazzi veri…
—Va bene, come vuoi, tanto a turno vi scopiamo entrambi
Nel frattempo arrivò Ulysses sorridendo. Mise il braccio attorno alle spalle di Mick, Dakarai attorno alle mie spalle e allontanandoci dalla discoteca attraversammo il parcheggio.
Appena prima di arrivare alla macchina dei due tizi, un’auto si avvicinò, abbassò il finestrino e ridendo disse:
— Mi raccomando, non fategli male, siete sempre i soliti due porci
—Non posso promettertelo capo.
Chiuse il finestrino e andò via.
—Chi era? — Dissi incuriosito
— Il proprietario della discoteca — disse Dakarai — preferite venire a casa mia o avete altro posto?
— Andiamo a casa mia — dissi ridendo,
— Possiamo fare casino? Urlerete un bel pò — rispose Ulysses
—Si, state tranquilli, ci stanno solo vecchi sordi nel mio palazzo.
—Noi siamo tranquilli, non siamo noi che dobbiamo prendere due nerchie enormi nel culo
Cominciammo tutti a ridere. Ci avvicinammo alla loro auto, ci fecero accomodare dietro e loro davanti, diedi l’indirizzo, partimmo…
Poco dopo fummo sotto il mio palazzo, parcheggiarono l’auto ed entrammo prima nel portone e poi nell’ascensore, nell’ascensore io e Mick cominciammo a baciarci e lui disse
—Non vedo l’ora di baciarti mentre tutti e due ce l’abbiamo nel culo
Arrivammo al piano, Ulysses aprì le porte dell’ascensore, Dakarai mi afferrò per i capelli e trascinandomi disse: — apri sta cazzo di porta troia di merda che devi svuotarmi coglioni — Poi disse ad Ulysses — sai che mi ha detto? Che non l’ha mai preso nel culo e per primo vuole che lo inculo io.
Cominciarono a ridere di gusto mentre le loro mani cominciavano a palparci, i loro pacchi erano evidentemente molto gonfi.
Con la testa bassa per via di Dakarai che mi teneva per i capelli aprii la porta, una volta aperta entrammo e Ulysses disse:
— Dove ci mettiamo?
—Sul letto — rispose Mick
Ulysses e Mick si avviarono per la camera da letto e io sempre con i capelli tirati da Dakarai feci per seguirli
— Non hai capito, non fai un passo senza che prima te lo pianto nel culo puttana
—Ma almeno fatti fare un pompino
Mi diede uno schiaffo e tirandomi i capelli indietro disse:
—chi comanda qui?
Mi sputò in faccia
—tu, comandi tu uomo
— Brava la puttana, abbassa i pantaloni e mettiti a pecora, apri il culo con le mani
—Ok
Mi lasciò i capelli e io eseguii, lui si spogliò, era un vero dio, era abnorme, altissimo, super muscoloso e un cazzo mostruoso di almeno 25 cm
.
Avvicinò le mani alle mie natiche e con forza spalancò la mia figa anale, sputò 3 volte dentro facendo centro tutte e 3 le volte.
— pronta vacca? —Disse alzandosi e piegandosi dietro di me?
Non feci in tempo a rispondere che sentii un dolore lancinante
Ahhhhhhhhhhhhhhhhhh urlai come un disperato, non mi diede il tempo che in un solo colpo mi fu tutto dentro.
—saluta il vicino troia — disse Dakarai
—Cosa? — Dissi scioccato.
Mi girai di scatto e vidi la porta che dava sulla scala aperta e il mio dirimpettaio scioccato intento a guardarci.
Lui continuando l’inculata si girò a salutarlo e disse: — lo scusi, oggi urlerà un pochino
Poi con un pugno chiuse la porta facendo un gran fracasso.
Non ebbi la forza di dire nulla e in quel momento vidi Mick Uscire dalla camera da letto, che sorridendo disse
Grandissimo Dakarai, rompi il culo al mio amichetto
Dakarai per risposta disse: — zitta puttana, fra poco rompo il culo pure a te.
In quel momento si avvicinò Ulysses a Mick, era tutto nudo, lo abbassò mettendogli la mano sulla testa e Mick cominciò a succhiare.
Dakarai nel frattempo mi sfondava e io con le lacrime agli occhi, provando un dolore lancinante, continuavo ad incitarlo.
— ahhh si inculami, rompimi il culo, ahia siiii, ti prego continua
—Uly senti? Mi prega
Ulysses cominciò a sfondare in modo violento la gola di Mick e Dakarai a sfondarmi la figa anale.
Dopo 10 minuti di martellamento e dolore cominciai a venire dal mio cazzo ancora moscio.
Ero completamente sottomessa.
Mi sfilai il suo cazzo dal culo, comandando io per un secondo e girandomi afferrai il cazzo con la mano destra, in quel momento notò la sborra sul pavimento e disse — Puttana sei già venuta? Ancora c’è n’è strada per far venire me
Mi avvicinai al cazzo e cominciai a succhiarlo pesantemente. Lui più succhiavo più mi sfondava la gola spingendo con le mani attorno alle mie orecchie.
D’improvviso Dakarai mi prese e mi mise sulla spalla come un sacco di patate, si avvicinò ad Ulysses e mettendo la mano sulla spalla dell’amico disse: — inculiamole sul letto e poi ce le scambiamo
Ulysses trascinò Mick nel letto, lo mise a pecorina, Dakarai fece lo stesso e mi mise vicinissimo a Mick, ci toccavamo, poi tutti e due senza avvisarci ci incularono.
Cominciammo a baciarci e io dissi — Cucciolo è il giorno più bello della mia vita — cazzo Dakarai che sei uomo, continua e vai più forte
— Hai sentito che ha detto la troia? — Disse Dak — è il giorno più bello della sua vita
Iniziarono a ridere di gusto con Ulysses.
Dopo 10 minuti di pensante chiavata Ulysses disse: —Facciamo a cambio, devo punire la tua troia che non mi ha voluta per prima.
— Ok bro, fagli male, tanto gli piace — rispose l’amico
Dakarai si staccò e prendendo Mick si misero per lungo sul letto e cominciò a chiavarselo a cucchiaio alzandogli la gamba.
Uly mi fece sdraiare sulla schiena e spingendo le mie gambe dietro la mia testa, fissandomi negli occhi me lo piantò nel culo in maniera violenta — Ti faccio male? — Disse con l’aria arrabatta
—No, ahhh — risposi gemendo
— Ora? — Cominciò a scoparmi ancora più forte
—Ora? Aggiunse urlando
—Nooo —risposi godendo
— Ora?
—Noooooo, ahhhhh ahhhhh
L’inculata si faceva sempre più aggressiva e forte.
—Ora? —Disse provando letteralmente a spaccarmi in due come un martello pneumatico.
—Siiiiii — risposi in piena estasi
I due uomini cominciarono a ridere fra i nostri gemiti, poi Uly disse Dakarai:
— Guarda, più faccio forte e gli faccio male più si eccita e gli diventa duro
Mi guardai fra le loro risate e vidi il mio pene completamente in erezione. Ero eccitatissimo e lui provava sempre di più a scoparmi con forza.
— guarda che sei vacca, non mi era mai capitata una cosa del genere cazzo, e ne ho inculate di troie — disse Ulysses — poi mi sputò in viso
Continuavano la monta fra insulti, risate, batti 5, sputi e i nostri gemiti.
D’improvviso cominciai a venire senza toccarmi nemmeno questa volta e in modo di godere buttai la testa indietro e trovai il cazzo di Mick davanti alla mia faccia, d’istinto l’afferrai e cominciai a succhiarlo.
— La troia vuole due cazzi, vieni che facciamo un doppietta prima a questa e poi all’altra. — Disse Uly a Dak.
Dakarai si staccò lasciando una voragine in Mick che ne approfittò per prendere fiato.
Uly si distese di Schiena, Dak mi prese di peso, e mi impalò sul cazzo di Uly facendo aderire la mia schiena ai suoi addominali da gigante, poi mi alzò le gambe e facendo un minimo sforzo me lo piantò pure nel culo.
Cominciarono a montarmi come nei porno, io godevo, gemevo ed urlavo come una zoccola
— insultatemi, ditemi che sono troia, Cucciolo dammi il cazzo — dissi a Mick in piena estasi, Mick si avvicinò e me lo piantò in bocca.
— sei una puttana rottainculo —Disse scopandomi violentemente Dak
— Vacca di merda — Aggiunse Uly
— Visto che sei vacca, da ora, ad ogni colpo di cazzo devi fare come le mucche — Disse Uly ridendo.
Dakarai si accodò alla risata di Uly e dandomi uno schiaffo disse: —Fai quello che ha detto il mio amico puttana
Io in preda all’eccitazione, avendo perso ogni tipo di inibizione, cominciai a fare quanto chiesto. — Muuuuuu, muuuuuuu
Nel frattempo i due grossi cazzi neri mi penetravano con foga fra le risate dei due tori — Vai troia, continua
—Muuuu, muuuuuu, ahhh siiiii
Uly mi diede uno schiaffo e disse — Devi solo fare come le vacche troia di merda.
Ero eccitatissimo, stavo per esplodere
— Muuuu, muuuu, muuuuu muuuuu, muuuu,
D’improvviso cominciai a venire e a tremare, i miei occhi si rivoltarono all’indietro, ormai ero completamente aperta e stavo avendo l’orgasmo anale più potente della mia vita.
Mi presero e ancora in pieno orgasmo sfilarono i loro grossi cazzi dal mio culo e mi poggiarono sul letto, poi presero di forza Mick che capendo quanto gli stava per accadere fece un sorriso. Per lui riservarono lo stesso trattamento.
Dopo 5 minuti, il tempo che mi ci volle per riprendermi, mi avvicinai a Mick e gli misi il cazzo ancora duro in bocca.
Poco dopo cominciarono a far muggire pure lui, fino a quando anche lui non venne di culo.
Si alzarono, facendoci ricordare quanto fossero alti e possenti e dissero in coro:— inginocchiatevi che sborriamo
Obbedimmo, e in men che non si dica cominciò a piovere sborra sulle nostre facce, ridevamo con le lingue di fuori, eravamo felici come non mai.
Con Mick cominciammo a baciarci e a scambiarci la sborra dei due tori. Una volta terminato ci alzammo.
— Cazzo ragazzi, siete stati fantastici — Disse Mick
—Sono sconvolto ma soddisfatto, avete esaudito ogni singolo desidero da troia che avevo, guarda che buco di culo che mi avete fatto, grazie — dissi rivolgendomi prima a Mick e poi ai due tori
I loro sguardi si placarono, col fiatone Dakarai mi prese delicatamente il mento e disse: — Scusate se sono stato aggressivo e vi ho trattato male
— Già scusateci ragazzi — Aggiunse Ulysses.
— Siete stati magnifici, sono serio, la più bella scopata della mia vita, dobbiamo ripetere —Disse Mick.
Mi alzai e baciai prima Dak e poi Uly nella bocca, Uly in quel momento disse: — Scusa Nick
— Ma va sei stato magnifico, grazie di avermi spaccato il culo
Mick si alzò e li baciò in bocca, poi disse: — cazzo, sono le 10 del mattino, volete fare una doccia? —Dissi sorridente
— Certo, grazie — Dissero assieme
— poi mangiamo qualcosa e se vi va potete fermarmi a dormire, anche se non so se ci entriamo tutti e quattro nel letto
In quel momento Dak guardò Uly e facendosi dei segni strani con la faccia disse: —Ci farebbe tanto piacere
— Non è che siete fidanzati o sposati? Cos’erano quelle facce? —Disse Mick in modo serio.
— no macché, col lavoro che facciamo capita sempre di trovare qualcuno da scopare per cui niente legami — Disse Uly
Dak aggiunse — di solito però andiamo via dopo aver aperto per bene i culi
—E come mai oggi volete rimanere a dormire? Dissi io guardando Dak negli occhi
Lui mi mise la mano attorno alle spalle e disse: — Ci fate tanta simpatia, non capita spesso di trovare delle brave persone, brave anche a letto e che esaudiscano ogni tua più piccola perversione, di solito quando diciamo di fare il verso delle vacche si incazzano
— è stata una delle mie parti preferite — dissi sorridendo
— ma quindi scopate sempre assieme voi due — disse Mick curioso
— molto spesso, il 90% delle volte — rispose Dak — adesso andiamo a fare la doccia — aggiunse
Così dicendo, sempre con il possente braccio attorno al collo, cominciando ad incamminarci per il bagno, guardò Uly e Mick, che nel frattempo avevano ricominciato a fare sesso ma molto più dolcemente, e disse: — Io e Nick andiamo per primi, poi andate voi due
Ulysses staccò le sue labbra da Mick e fece ok con il pollice gigante.
Prima di andare via mi divincolai dalla stretta di Dak, corsi da Mick, spostai Uly e gli dissi: —Grazie di aver insistito — lo baciai e tornai da Dak.
Inutile dire che mi entrò dentro anche sotto la doccia.
Una volta finito di fare tutto si fecero le 11, loro, nudi si distesero sul mio letto matrimoniale, io mi misi a dormire nudo su Dak e Mick, pure nudo su Uly.
Ci addormentammo fra le loro braccia possenti.
Se il racconto ti è piaciuto, oppure hai consigli o suggerimenti da darmi, lasciami un commento o scrivimi a caligolaricola@gmail.com
Mi fa sempre piacere leggere le opinioni di chi mi legge!
Ero appena arrivato a casa, stanco ma felice, la prima cosa che feci fu quella di spogliarmi per andarmi a fare la doccia.
Una volta spogliato, dalla mia camera passai per il corridoio prima di andare in bagno, li passai vicino all’alto specchio che avevo comprato all’ikea qualche anno prima, tornai indietro e mi guardai, amavo il colore della mia pelle, bianca come la neve anche se delicatissima, infatti, dovevo sempre mettere la protezione solare nelle zone scoperte, anche d’’inverno.
Mi guardavo e mi ammiravo, passando con lo sguardo da su, guardandomi i capelli lunghi fino a metà schiena a giù, mi soffermai a guardare il pene, in quel momento moscio.
Ho un bel pene, veramente grosso, peccato che non lo uso, sono solamente passivo, anzi, passiva.
Da sempre chi veniva a conoscenza di questo mi diceva che era sprecato e la cosa non mi dava per nulla fastidio, anzi, ne ero consapevole, e rispondevo con un secco “lo so!”.
Non ho grande esperienza in fatto di uomini, anzi, non ho proprio esperienza se non per una singola volta in cui feci un pompino ad un mio amico.
Ho 26 anni e cominciava a pesarmi il fatto di essere consapevole di essere passivo ma di non fare nulla per soddisfare le mie voglie se non con dei grossi dildo che avevo comprato a Barcellona anni prima.
La cosa che mi piaceva di quei dildo è che erano marroni, come se appartenessero a degli uomini di colore e quando mi penetravano li sentivo tantissimo in fondo.
All’inizio mi facevano male e a me quel dolore piaceva un sacco, mi faceva impazzire.
Da qualche tempo avevo notato che ogni volta che mi penetravo, il mio pene rimaneva moscio e questa cosa mi faceva impazzire, mi piaceva essere così.
Continuavo ad ammirarmi allo specchio, io mi piaccio tantissimo, sono alto 1,76, fisico definito ma magro, culetto sodo per via degli squat che faccio ogni mattina, occhi castani, il pezzo forte, però, secondo me, sono i capelli lunghi fino a metà schiena, mi piacciono perchè nelle mie fantasie sto a pecora con l’uomo che mi tira i capelli e mi scopa a pecorina.
A proposito di uomini, non scopo mai per 3 motivi: il primo è che non so se sarei in grado di fare quello che nelle mie fantasie faccio, la troia, il secondo è che cerco solo determinati tipi di uomini, quelli di colore e il terzo è che sono abituato a fare il santarellino.
Questa cosa del santarellino col tempo, nella mia testa, stava venendo meno e da 5 anni Michele, un mio amico, il mio migliore amico, stava provando ad aiutarmi.
Michele l’ho incontrato per caso in farmacia, un giorno in cui per una promozione, si vendevano col 50% di sconto le protezioni solari di quella marca che usavo da sempre.
Di fronte a quello scaffale, entrambi pieni di scatole di protezione solare cominciammo a parlare.
Da li nacque un’amicizia talmente forte che oggi posso dire tranquillamente che è mio fratello.
Col tempo si fece crescere anche lui i capelli e in 5 anni era riuscito a farli arrivare appena sotto le spalle.
Michele è alto quanto me su per giù, leggermente più scuro di carnagione ma sempre molto bianco, gli occhi e il capelli castano scuro, sembravamo quasi gemelli a quel punto, visi angelici, movimenti eleganti ma non effeminati e tutte le caratteristiche fisiche che ho descritto prima.
Spesso i nostri amici ci chiamavano “i gemelli” oppure “Nick e Mick”.
Non ho reso la vita semplice a Mick quando provava a farmi sbloccare, le mie paure erano i miei peggiori nemici.
L’ho sempre ammirato e ringraziato per tutta la pazienza che ha avuto con me, gli voglio proprio bene.
Continuando a guardarmi allo specchio mi girai ad ammirare il mio sedere, lo amavo, mi abbassai a pecora dando il sedere allo specchio e con la mano sinistra scostai una natica in modo da vedere allo specchio il riflesso del mio ano, amavo guardarmelo anche se mi rattristava guardarlo in quanto anche se dilatato era merito dei dildo e non di cazzi veri come per Mick.
Mi rialzai e mi andai a fare la doccia, finita la doccia presi i dildo e cominciai a giocare, mi distesi sulla schiena e con la mano destra ficcai dentro quello grosso fallo di colore di 25 cm, amavo quella sensazione.
Godevo e immaginavo che il porno attore Dredd fosse su di me a chiavarmi quando all’improvviso cominciò a squillarmi il telefono, era Mick:
— ehi cucciolo che fai?
— Cucciolo ciao, ho il dildo in culo ahahhahaa
— Quale? Quello che chiami Dredd o l’altro?
— Dredd, mamma mia cosa darei per farmi scopare da lui
— Fantasie a parte cucciolo, che facciamo questa sera? Ti cominciano le ferie…
— Andiamo a ballare? Ahhhhh siiii
— Smetti di incularti con quel coso finto? Comunque va bene, andiamo a ballare, magari questa sera finalmente ti fai inculare.
— Lo sai tesoro, solo se trovo l’uomo di colore come piace a me
Mi interruppe facendomi la smorfia e poi aggiunse:
— Ti faccio vedere io stasera cosa faccio, ti giuro domani mattina non potrai camminare.
— Speriamo amore, ma che vuoi fare?
— Niente, poi ti dico, vengo da te a vestirmi fra 2 ore
— Ok, a dopo
A quel punto finii quello che stavo facendo, venni sul mio petto e mi riposai un pochettino, mi addormentai.
Driiiiin, mi svegliò il campanello di casa
— Cazzo che ore sono? Dissi a me stesso parlando ad alta voce svegliandomi di soprassalto
Controllai il telefono, erano le 21.30
Andai a guardare dal videocitofono, era Mick
Aprii e salì su.
— Ma che dormivi?
— Si cavolo, mi sono addormentato come un cretino
— Dai svegliati che questa sera ti faccio scopare
— Ma si può sapere che hai fatto?
— Si, dammi il computer
Gli passai il mio portatile, lo aprì e vidi che andò su un sito di incontri
— Che hai fatto scemo
— Guarda qui
Girò il computer e vidi un annuncio, lessi ad alta voce:
“Io e il mio amico cerchiamo un cazzo nero per ognuno, se vuoi vederci e scoparci presentati questa sera alla discoteca della circonvallazione, io e il mio amico indosseremo delle t-shirt rosa shock… a stasera”
— ma sei scemo? Tanto non funzionerà
Dissi ridendo
— che ne sai? Magari funziona… e se funziona ti fai scopare
— Vediamo…
— Se non ti fai scopare giuro che non ti parlo più
— Ahahhahaha
— Sono serio
— Va bene cucciolo
—Ti amo di bene
Sotto consiglio di Mick non cenammo in quanto secondo lui quella sera avremmo dovuto fare tanto sesso ed essendo entrambi passivi avremmo dovuto essere super puliti, indossammo la t-shirt rosa e dei pantaloncini di jeans bianchi, scarpe bianche e andammo in discoteca.
Arrivammo relativamente presto e all’entrata c’erano solamente poche persone, la fila durò solamente pochi minuti.
All’entrata due buttafuori di colore, alti almeno due metri, muscolosissimi, due bodybuilder
— Mammamia che boni, ti giuro da loro mi fare mettere incinta giuro
Dissi eccitato a Mick
— Chi non lo farebbe
Rispose ridendo
I due Buttafuori risvegliarono in me, ma credo anche in Mick, voglie che nemmeno sapevo di avere.
Uno dei due, aveva i capelli rasati cortissimi, il viso completamente rasato se non per una barbetta anch’essa cortissima circolare che partiva da sopra al labbro fino a ricollegarsi al pizzetto, alto due metri almeno, canottiera e jeans neri, ogni bicipite era quanto tutti i muscoli del nostro corpo messi assieme… le labbra poi, super carnose.
L’altro invece, sempre altissimo quanto l’amico, barba definita sulle guance, una barbetta circolare corta che partiva da sopra le labbra e si collegava al pezzetto un pochino più lungo, i dreadlocks lunghissimi fino a sopra il fondoschiena, anche lui, come l’amico, indossava una canottiera e dei jeans neri.
Feci fatica a distogliere lo sguardo da loro.
Pagammo ed entrammo, erano entrate pochissime persone, ci sarebbero volute almeno un paio d’ore per vedere la discoteca piena.
Andammo al bancone a prendere una cosa da bere e mentre facevamo la fila ci sentimmo toccare la spalla da dietro, ci girammo e vedemmo un ragazzo di colore.
— Ciao, siete quelli dell’annuncio?
— ciaoooo
Comincio ad urlare Mick, poi si rivolse a me e disse:
— te l’avevo detto che avrebbe funzionato
— Ho visto che indossate le maglie rosa shock e mi sono avvicinato, allora che volete fare? Volete il cazzo oppure no?
Disse il ragazzo sfiorandosi il pacco
— allora, innanzitutto quanto hai il cazzo? Qui siamo ingordi
Disse Mick
— 18 centimetri
Disse il ragazzo fiero
— troppo poco, ciao ciao!
Rispose Mick girandosi
— ma sei scemo? Sei stato poco educato cucciolo
— Hai visto com’era? Non mi piaceva
— Si ma almeno inventa una scusa senza fargli venire i complessi
Non mi rispose, mi prese per mano e con i cocktail in mano andammo a ballare nella pista semivuota, in quel momento le canzoni di Britney regnavano sovrane e noi come al solito tendevamo a voler essere i protagonisti.
Poco dopo attorno a noi si presentarono due ragazzini, a malapena maggiorenni, di colore e cominciarono a toccarci il culo.
Ci girammo di scatto, appena mick li vide cominciò a sorridere.
— ciao, piacere io sono Mick e lui è Nick
— Ciao, noi siamo Johnatan e Jack
— Cazzo siete carini, quanto avete grosso il cazzo?
— Vedo che non perdete tempo… io 22 e lui 24
— Fammi vedere una foto
Disse Mick interessato…
— Facciamo di meglio, te li facciamo vedere live.
Ci presero per mano e ci portarono in bagno e una volta li uscirono i cazzi…
— che meraviglia
Dissi io felice
— il tuo amico se ne intende
Disse uno dei due a Mick, Mick sorrise e poi si girò verso di me
— ti piacciono?
—Si caspita, dal vivo sono ancora più belli
Uno dei due di colpo mi afferrò la testa interrompendo la conversazione e disse:
— dai basta chiacchierare succhiami il cazzo troia
Guardai Mick e gli feci l’occhiolino, lui capì subito.
Mi inginocchiai e cominciai a succhiare quel poderoso cazzone, Mick fece lo stesso, poi si staccò e disse:
— ma tu sei Johnatan o Jack?
— Che te ne fotte troia, succhia e stai zitta
Tirò i capelli indietro a Mick e glielo ficcò tutto in gola, cominciando a dare forti colpi d’anca e facendo soffocare Mick.
Il mio cominciò a fare lo stesso. Soffocavo e poderosi fiotti di saliva uscivano fuori dai lati della bocca.
Il tizio di Mick si girò verso il mio e disse:
— A ste due troie piace forte, guarda
Afferrò il cazzo alla base e glielo ficcò con violenza nella gola di Mick cominciando a scopare fortissimo la gola del mio amico spingendolo con la testa verso il muro
— Guarda com’è troia, guarda, guarda qui che puttana, ti piace eh?
Così dicendo gli sputò in faccia.
Il mio cominciò a fare lo stesso con la differenza che mentre con una mano mi teneva la nuca, con le anche mi scopava violentemente la bocca e con la bocca mi sputava e insultava, con la mano destra cominciò a darmi schiaffi.
Ad un certo punto i due cominciarono a parlottare fra loro, poi sfilarono i grossi cazzi dalle nostre bocche e dissero:
— Baciatevi puttane
Obbedimmo senza fiatare, quando la mia bocca era vicina a quella di Mick gli dissi, grazie cucciolo, è il giorno più bello della mia vita, cominciammo poi a baciarci e a scambiarci la saliva mista al precum dei due tizi.
Senza che ce l’aspettassimo il mio tizio mi tirò per i capelli alzandomi e portando la mia faccia vicino alla sua, il tizio di Mick fece li stesso e una volta vicini ci dissero:
— Giratevi che vi inculiamo
Felici io e Mick ci girammo, ci baciammo nuovamente e nel frattempo cominciammo a sbottonarci i pantaloncini. Restammo in perizoma e i due cavalieri che non avevano nulla di un cavaliere li abbassarono, il mio tizio nel farlo mi diede uno schiaffo e disse:
— Puttana come ti inculo col perizoma? Non capisci un cazzo…
Mi spinse la testa contro il muro, mi tirò il culo in fuori e cominciò a cercare il buco con le dita.
Fu in quel momento che d’un tratto non li sentimmo più dietro di noi, come se una forza sovrannaturale li avesse tirati indietro, ci girammo con i buchi ancora esposti e attorno a noi dei ragazzi si segavano, altri credo ci stessero giudicando e i buttafuori si stavano trascinando via i due ragazzi che stavano per incularci.
Uno di loro, quello con i dreadlock ci guardò e disse:
— Voi due, vestitevi e venite con noi.
Eseguimmo, avevamo la faccia piena di umori, attraversammo la discoteca fra le risate di alcuni e le pacche sul culo di altri, devo dire che quella situazione, anche se umiliante, mi piaceva un sacco.
Il camminò della vergogna terminò di fronte ad una porta di colore verde scuro vicino il bancone, entrammo, chiusero la porta e una volta dentro notai che quello era un ufficio, ci fecero accomodare in due divani, io e Mick in uno e i due cazzoni un altro.
— Ma che cazzo fate si può sapere? Ora chiamiamo la polizia — Disse il buttafuori con i capelli corti di colore incazzato come una belva
—Perchè? — Disse uno dei due che stava per incularci
—perché? Stavate violentando loro due
Mi alzai di scatto e dissi: —Nooooo ma che dite, non stavano per violentarci, eravamo d’accordo
Le facce dei due inculatori si fecero più serene alle mie parole.
—Non è quello che ci hanno riferito i testimoni
—Ma guardi, le assicuro che non stavano per violentarci, abbiamo pubblicato un annuncio in quanto questa sera avevamo particolarmente voglia, le assicuro che a me piace così il sesso…
—Anche a me — Disse Mick sorridendo
—Quindi potete lasciarli andare —Aggiunsi io
— Siete sicuri? — Disse l’altro energumeno con i dreadlock che fino a quel momento non aveva parlato.
—Sì — Dicemmo in coro io e Mick.
—Bene — rispose — andate via e non fatevi vedere più, ste cose si fanno in privato.
I due ragazzi si alzarono di scatto e scapparono correndo.
— Queste cose si fanno in privato — ripetè mr. dreadlock guardandoci
— Guardi, finalmente ero riuscito a fare sbloccare il mio amico e ad esaudire il desiderio di prendere un vero e grosso cazzo nero nel culo e lei ci ha rovinato tutto, che palle — disse d’improvviso Mick
I due tizi si fissarono e cominciarono a ridere
— che cazzo ridete, ora siamo rimasti con la voglia di cazzo
—Capite che il bagno non è il luogo adatto? Disse quello con la testa rasata
—Si, lo capisco ma lei ora mi deve spiegare dove trovo almeno due grossi cazzi neri stasera, cazzo ho voglia di prenderlo nel culo — rispose Mick
I due cominciarono a ridere ancora più forte…
— Beh se pensate che quei due cazzi erano grossi allora non avete capito un cazzo seriamente — disse l’energumeno con i dreadlocks —Guardate qui — Aggiunse con lo sguardo malizioso
Fece uscire il cazzo fuori dai Jeans neri.
Il cazzo era moscio, ma già da moscio era enorme.
Con Mick ci guardammo, eravamo eccitati, di colpo ci trovammo inginocchiati a bramare quel cazzo…
— che cazzo fate? Non vi ho detto che ve l’avrei dato, siete proprio troie — disse il tizio con il grosso cazzo di fuori
— Lo sappiamo che siamo troie, ecco perchè ci piace quel mostro
—Lo voglio — dissi eccitato
Il tizio conservò il mostro e disse: — Non avete ancora visto quello del mio amico
— Li voglio cazzo, li voglio, vi prego scopateci
L’energumeno col cazzo nelle mutande disse divertito: — Veramente li volete?
—si — dicemmo in coro come le troie
—Allora appena chiude la discoteca ci vediamo all’uscita
—Perchè non ora?
—Perchè dobbiamo lavorare troia.
— ok — sempre in coro ma delusi
Poi si avvicinarono e porsero la mano destra
— Piacere, io sono Dakarai — disse il ragazzo con i capelli corti
— Io sono Ulysses, piacere — disse mr. dreadlocks
—Io sono Mick
—Io Nick
—Ci vediamo all’entrata, disse Dakarai, vi faremo vedere cosa è in grado di fare un grosso cazzo nero…
—Entreranno facilmente, vuole vedere? —Disse Mick girandosi e provando a mettersi a pecorina
—Non me ne fotte nulla, tanto in qualsiasi caso ormai ve lo piantiamo nel culo… Puttane, vedete di farvi trovare — disse Dakarai
Uscirono e ci lasciarono li.
— Cazzo cos’è appena successo, disse Mick
—Sono troppo eccitato — dissi — non mi sentivo così da una vita — poi aggiunsi — Non vedo l’ora, ma li hai visti? Sono almeno due metri, super muscolosi, sono bagnatissima
—cucciola siamo proprio fortunate
Mick si avvicinò e mi baciò, poi disse — Finalmente, non vedo l’ora di prenderlo nel culo accanto a te cucciolo, non vedo l’ora di condividere gli stessi cazzi, di avere il culo rotto nello stesso momento tuo
—Anch’io, il mio sogno sta per realizzarsi
Lo baciai e poi trascinandomelo uscimmo dall’ufficio.
Erano le 6,15 del mattino quando uscimmo dalla discoteca, avevamo ballato tutta la notte ma avevamo deciso di non bere più in quando poi avremmo dovuto farci scopare e volevamo essere coscienti.
La serata passò con gente di colore che aveva visto l’annuncio e veniva a provocarci, purtroppo o per fortuna dovemmo rifiutarci.
La musica alle 6,00 spaccate fu staccata e noi come due cagne in calore andammo fuori all’entrata ad aspettare.
Alle 6,45 si avvicinò Dakarai
—ci siete puttane?
—Sei solo tu?
—No arriva anche Ulysses
—Sono tutta bagnata, dissi io
—Ora vedi come ti faccio bagnare io puttana
—Non ho mai preso un vero cazzo nel culo —Dissi sfacciatamente guardandolo negli occhi, poi aggiunsi — Il primo che voglio prendere è il tuo, sei troppo bono
— Ma se quando siamo entrati in bagno avevate i buchi esposti ed erano talmente aperti prima di prenderlo nel culo che si sentiva l’eco
—Nel mio caso è merito dei dildoni che ho, nel suo di cazzi veri…
—Va bene, come vuoi, tanto a turno vi scopiamo entrambi
Nel frattempo arrivò Ulysses sorridendo. Mise il braccio attorno alle spalle di Mick, Dakarai attorno alle mie spalle e allontanandoci dalla discoteca attraversammo il parcheggio.
Appena prima di arrivare alla macchina dei due tizi, un’auto si avvicinò, abbassò il finestrino e ridendo disse:
— Mi raccomando, non fategli male, siete sempre i soliti due porci
—Non posso promettertelo capo.
Chiuse il finestrino e andò via.
—Chi era? — Dissi incuriosito
— Il proprietario della discoteca — disse Dakarai — preferite venire a casa mia o avete altro posto?
— Andiamo a casa mia — dissi ridendo,
— Possiamo fare casino? Urlerete un bel pò — rispose Ulysses
—Si, state tranquilli, ci stanno solo vecchi sordi nel mio palazzo.
—Noi siamo tranquilli, non siamo noi che dobbiamo prendere due nerchie enormi nel culo
Cominciammo tutti a ridere. Ci avvicinammo alla loro auto, ci fecero accomodare dietro e loro davanti, diedi l’indirizzo, partimmo…
Poco dopo fummo sotto il mio palazzo, parcheggiarono l’auto ed entrammo prima nel portone e poi nell’ascensore, nell’ascensore io e Mick cominciammo a baciarci e lui disse
—Non vedo l’ora di baciarti mentre tutti e due ce l’abbiamo nel culo
Arrivammo al piano, Ulysses aprì le porte dell’ascensore, Dakarai mi afferrò per i capelli e trascinandomi disse: — apri sta cazzo di porta troia di merda che devi svuotarmi coglioni — Poi disse ad Ulysses — sai che mi ha detto? Che non l’ha mai preso nel culo e per primo vuole che lo inculo io.
Cominciarono a ridere di gusto mentre le loro mani cominciavano a palparci, i loro pacchi erano evidentemente molto gonfi.
Con la testa bassa per via di Dakarai che mi teneva per i capelli aprii la porta, una volta aperta entrammo e Ulysses disse:
— Dove ci mettiamo?
—Sul letto — rispose Mick
Ulysses e Mick si avviarono per la camera da letto e io sempre con i capelli tirati da Dakarai feci per seguirli
— Non hai capito, non fai un passo senza che prima te lo pianto nel culo puttana
—Ma almeno fatti fare un pompino
Mi diede uno schiaffo e tirandomi i capelli indietro disse:
—chi comanda qui?
Mi sputò in faccia
—tu, comandi tu uomo
— Brava la puttana, abbassa i pantaloni e mettiti a pecora, apri il culo con le mani
—Ok
Mi lasciò i capelli e io eseguii, lui si spogliò, era un vero dio, era abnorme, altissimo, super muscoloso e un cazzo mostruoso di almeno 25 cm
.
Avvicinò le mani alle mie natiche e con forza spalancò la mia figa anale, sputò 3 volte dentro facendo centro tutte e 3 le volte.
— pronta vacca? —Disse alzandosi e piegandosi dietro di me?
Non feci in tempo a rispondere che sentii un dolore lancinante
Ahhhhhhhhhhhhhhhhhh urlai come un disperato, non mi diede il tempo che in un solo colpo mi fu tutto dentro.
—saluta il vicino troia — disse Dakarai
—Cosa? — Dissi scioccato.
Mi girai di scatto e vidi la porta che dava sulla scala aperta e il mio dirimpettaio scioccato intento a guardarci.
Lui continuando l’inculata si girò a salutarlo e disse: — lo scusi, oggi urlerà un pochino
Poi con un pugno chiuse la porta facendo un gran fracasso.
Non ebbi la forza di dire nulla e in quel momento vidi Mick Uscire dalla camera da letto, che sorridendo disse
Grandissimo Dakarai, rompi il culo al mio amichetto
Dakarai per risposta disse: — zitta puttana, fra poco rompo il culo pure a te.
In quel momento si avvicinò Ulysses a Mick, era tutto nudo, lo abbassò mettendogli la mano sulla testa e Mick cominciò a succhiare.
Dakarai nel frattempo mi sfondava e io con le lacrime agli occhi, provando un dolore lancinante, continuavo ad incitarlo.
— ahhh si inculami, rompimi il culo, ahia siiii, ti prego continua
—Uly senti? Mi prega
Ulysses cominciò a sfondare in modo violento la gola di Mick e Dakarai a sfondarmi la figa anale.
Dopo 10 minuti di martellamento e dolore cominciai a venire dal mio cazzo ancora moscio.
Ero completamente sottomessa.
Mi sfilai il suo cazzo dal culo, comandando io per un secondo e girandomi afferrai il cazzo con la mano destra, in quel momento notò la sborra sul pavimento e disse — Puttana sei già venuta? Ancora c’è n’è strada per far venire me
Mi avvicinai al cazzo e cominciai a succhiarlo pesantemente. Lui più succhiavo più mi sfondava la gola spingendo con le mani attorno alle mie orecchie.
D’improvviso Dakarai mi prese e mi mise sulla spalla come un sacco di patate, si avvicinò ad Ulysses e mettendo la mano sulla spalla dell’amico disse: — inculiamole sul letto e poi ce le scambiamo
Ulysses trascinò Mick nel letto, lo mise a pecorina, Dakarai fece lo stesso e mi mise vicinissimo a Mick, ci toccavamo, poi tutti e due senza avvisarci ci incularono.
Cominciammo a baciarci e io dissi — Cucciolo è il giorno più bello della mia vita — cazzo Dakarai che sei uomo, continua e vai più forte
— Hai sentito che ha detto la troia? — Disse Dak — è il giorno più bello della sua vita
Iniziarono a ridere di gusto con Ulysses.
Dopo 10 minuti di pensante chiavata Ulysses disse: —Facciamo a cambio, devo punire la tua troia che non mi ha voluta per prima.
— Ok bro, fagli male, tanto gli piace — rispose l’amico
Dakarai si staccò e prendendo Mick si misero per lungo sul letto e cominciò a chiavarselo a cucchiaio alzandogli la gamba.
Uly mi fece sdraiare sulla schiena e spingendo le mie gambe dietro la mia testa, fissandomi negli occhi me lo piantò nel culo in maniera violenta — Ti faccio male? — Disse con l’aria arrabatta
—No, ahhh — risposi gemendo
— Ora? — Cominciò a scoparmi ancora più forte
—Ora? Aggiunse urlando
—Nooo —risposi godendo
— Ora?
—Noooooo, ahhhhh ahhhhh
L’inculata si faceva sempre più aggressiva e forte.
—Ora? —Disse provando letteralmente a spaccarmi in due come un martello pneumatico.
—Siiiiii — risposi in piena estasi
I due uomini cominciarono a ridere fra i nostri gemiti, poi Uly disse Dakarai:
— Guarda, più faccio forte e gli faccio male più si eccita e gli diventa duro
Mi guardai fra le loro risate e vidi il mio pene completamente in erezione. Ero eccitatissimo e lui provava sempre di più a scoparmi con forza.
— guarda che sei vacca, non mi era mai capitata una cosa del genere cazzo, e ne ho inculate di troie — disse Ulysses — poi mi sputò in viso
Continuavano la monta fra insulti, risate, batti 5, sputi e i nostri gemiti.
D’improvviso cominciai a venire senza toccarmi nemmeno questa volta e in modo di godere buttai la testa indietro e trovai il cazzo di Mick davanti alla mia faccia, d’istinto l’afferrai e cominciai a succhiarlo.
— La troia vuole due cazzi, vieni che facciamo un doppietta prima a questa e poi all’altra. — Disse Uly a Dak.
Dakarai si staccò lasciando una voragine in Mick che ne approfittò per prendere fiato.
Uly si distese di Schiena, Dak mi prese di peso, e mi impalò sul cazzo di Uly facendo aderire la mia schiena ai suoi addominali da gigante, poi mi alzò le gambe e facendo un minimo sforzo me lo piantò pure nel culo.
Cominciarono a montarmi come nei porno, io godevo, gemevo ed urlavo come una zoccola
— insultatemi, ditemi che sono troia, Cucciolo dammi il cazzo — dissi a Mick in piena estasi, Mick si avvicinò e me lo piantò in bocca.
— sei una puttana rottainculo —Disse scopandomi violentemente Dak
— Vacca di merda — Aggiunse Uly
— Visto che sei vacca, da ora, ad ogni colpo di cazzo devi fare come le mucche — Disse Uly ridendo.
Dakarai si accodò alla risata di Uly e dandomi uno schiaffo disse: —Fai quello che ha detto il mio amico puttana
Io in preda all’eccitazione, avendo perso ogni tipo di inibizione, cominciai a fare quanto chiesto. — Muuuuuu, muuuuuuu
Nel frattempo i due grossi cazzi neri mi penetravano con foga fra le risate dei due tori — Vai troia, continua
—Muuuu, muuuuuu, ahhh siiiii
Uly mi diede uno schiaffo e disse — Devi solo fare come le vacche troia di merda.
Ero eccitatissimo, stavo per esplodere
— Muuuu, muuuu, muuuuu muuuuu, muuuu,
D’improvviso cominciai a venire e a tremare, i miei occhi si rivoltarono all’indietro, ormai ero completamente aperta e stavo avendo l’orgasmo anale più potente della mia vita.
Mi presero e ancora in pieno orgasmo sfilarono i loro grossi cazzi dal mio culo e mi poggiarono sul letto, poi presero di forza Mick che capendo quanto gli stava per accadere fece un sorriso. Per lui riservarono lo stesso trattamento.
Dopo 5 minuti, il tempo che mi ci volle per riprendermi, mi avvicinai a Mick e gli misi il cazzo ancora duro in bocca.
Poco dopo cominciarono a far muggire pure lui, fino a quando anche lui non venne di culo.
Si alzarono, facendoci ricordare quanto fossero alti e possenti e dissero in coro:— inginocchiatevi che sborriamo
Obbedimmo, e in men che non si dica cominciò a piovere sborra sulle nostre facce, ridevamo con le lingue di fuori, eravamo felici come non mai.
Con Mick cominciammo a baciarci e a scambiarci la sborra dei due tori. Una volta terminato ci alzammo.
— Cazzo ragazzi, siete stati fantastici — Disse Mick
—Sono sconvolto ma soddisfatto, avete esaudito ogni singolo desidero da troia che avevo, guarda che buco di culo che mi avete fatto, grazie — dissi rivolgendomi prima a Mick e poi ai due tori
I loro sguardi si placarono, col fiatone Dakarai mi prese delicatamente il mento e disse: — Scusate se sono stato aggressivo e vi ho trattato male
— Già scusateci ragazzi — Aggiunse Ulysses.
— Siete stati magnifici, sono serio, la più bella scopata della mia vita, dobbiamo ripetere —Disse Mick.
Mi alzai e baciai prima Dak e poi Uly nella bocca, Uly in quel momento disse: — Scusa Nick
— Ma va sei stato magnifico, grazie di avermi spaccato il culo
Mick si alzò e li baciò in bocca, poi disse: — cazzo, sono le 10 del mattino, volete fare una doccia? —Dissi sorridente
— Certo, grazie — Dissero assieme
— poi mangiamo qualcosa e se vi va potete fermarmi a dormire, anche se non so se ci entriamo tutti e quattro nel letto
In quel momento Dak guardò Uly e facendosi dei segni strani con la faccia disse: —Ci farebbe tanto piacere
— Non è che siete fidanzati o sposati? Cos’erano quelle facce? —Disse Mick in modo serio.
— no macché, col lavoro che facciamo capita sempre di trovare qualcuno da scopare per cui niente legami — Disse Uly
Dak aggiunse — di solito però andiamo via dopo aver aperto per bene i culi
—E come mai oggi volete rimanere a dormire? Dissi io guardando Dak negli occhi
Lui mi mise la mano attorno alle spalle e disse: — Ci fate tanta simpatia, non capita spesso di trovare delle brave persone, brave anche a letto e che esaudiscano ogni tua più piccola perversione, di solito quando diciamo di fare il verso delle vacche si incazzano
— è stata una delle mie parti preferite — dissi sorridendo
— ma quindi scopate sempre assieme voi due — disse Mick curioso
— molto spesso, il 90% delle volte — rispose Dak — adesso andiamo a fare la doccia — aggiunse
Così dicendo, sempre con il possente braccio attorno al collo, cominciando ad incamminarci per il bagno, guardò Uly e Mick, che nel frattempo avevano ricominciato a fare sesso ma molto più dolcemente, e disse: — Io e Nick andiamo per primi, poi andate voi due
Ulysses staccò le sue labbra da Mick e fece ok con il pollice gigante.
Prima di andare via mi divincolai dalla stretta di Dak, corsi da Mick, spostai Uly e gli dissi: —Grazie di aver insistito — lo baciai e tornai da Dak.
Inutile dire che mi entrò dentro anche sotto la doccia.
Una volta finito di fare tutto si fecero le 11, loro, nudi si distesero sul mio letto matrimoniale, io mi misi a dormire nudo su Dak e Mick, pure nudo su Uly.
Ci addormentammo fra le loro braccia possenti.
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