Resta con me, ancora

di
genere
saffico

È passata una settimana dall'ultima volta che ci siamo viste. Mi manca il suo odore. Ogni pensiero che mi riporta a lei fa battere più forte il cuore. Sto andando da lei oggi, sperando che sia sola. Mentre salgo le scale, sento l’eccitazione crescere, il desiderio di vederla e di sentire la sua presenza che mi scalda dall’interno. Arrivo sul pianerottolo, la porta è socchiusa ed entro lentamente, quasi trattenendo il respiro. L’odore della sua casa mi avvolge subito, familiare e accogliente.
"Ehiii sono arrivata!" grido, cercando di rompere il silenzio e di farle capire che sono lì, con tutto il mio entusiasmo. Non risponde nessuno. Il silenzio è interrotto solo dai rumori di doccia provenienti dal bagno. Mi avvicino piano, appoggiando la mano sulla porta, e busso.
Sento un flebile "Entra". Apro piano la porta, e la vedo: sotto la doccia, mentre si lava i capelli. L’acqua scivola lungo le sue spalle e i riflessi del vapore rendono tutto ovattato e quasi magico.
"Ti sembra modo di accogliere le persone?" le dico scherzando.
"Dai, non rompere mi dovevo lavare i capelli."
"Mmhh ok" rispondo. Mi sforzo di mantenere il contatto visivo con lei, ma non posso evitare di guardarla lavarsi mentre si accarezza il seno con le mani insaponate. Il tempo sembra rallentare e ogni piccolo gesto diventa ipnotico. "Non ci riesci proprio a resistermi, vero?"
Mi sgama sempre. Sorrido, sentendo un brivido lungo la schiena.
"Vuoi entrare?" Non me lo faccio ripetere e mi spoglio di foga. Quasi inciampo mentre mi tolgo le scarpe, e lei ride, un suono leggero che mi fa sorridere ancora di più. Entro in doccia con lei, e l’acqua calda ci avvolge, creando una sensazione di intimità e vicinanza.
"Ciao" mi dice in maniera sensuale.
"Ciao" le rispondo baciandola mentre inserisco la mia lingua dentro la sua bocca. Inizia a gemere subito mentre ci abbracciamo e i nostri corpi nudi e bagnati si toccano. La spingo verso il muro e inizio a succhiare i capezzoli. Lei ansima, e sento l’intensità del nostro desiderio crescere. Le metto due dita dentro.
"Oh cazzo sì" dice gemendo.
"Mmm si oh sì, continua."
Continuo e vado più velocemente, più forte, mentre bacio il suo corpo. Mi prende la testa e mi porta alla sua vagina. Gliela lecco e sento le sue gambe indebolirsi.
"Oh dio si mmmm"
"Oh mamma mia cazzo si."
Muove il bacino avanti e indietro, contro il muro e verso la mia faccia. Si accascia sul piatto doccia. Io in ginocchio mi accascio con lei, sentendo il calore e la vicinanza di ogni parte dei nostri corpi.
"Voglio scoparti, non voglio venire da sola" mi dice. Sa esattamente come eccitarmi di più con le parole. Ci incastriamo: la mia gamba destra sulla sua gamba sinistra e viceversa. Le nostre vagine a contatto. Iniziamo a scopare. Ci stringiamo e ansimiamo insieme. Ci stacchiamo e inizio a muovermi su e giù in modo da sfregare la mia vagina sulla sua. Lei mi tiene un po' per i fianchi e un po' stringendo il mio seno.
"Sto godendo tantissimo, cazzo."
"Mmmm si," dice tra un gemito e l'altro.
"Sto per venire mmm."
"Anche io, sono vicina mmmm," risponde.
Esplode in un gemito finale che fa venire anche me. La bacio, stanca ma serena. Il calore tra noi si diffonde e tutto il resto sembra svanire.
"Ti amo" le dico, sentendo che ogni parola è vera.
"Ti amo" mi risponde, e il suo sguardo lo conferma.
Continuiamo a baciarci e sfiorarci dolcemente. Voglio stare con lei, ogni giorno della mia vita. Il mondo fuori può aspettare; qui dentro siamo solo noi, e ogni gesto, ogni respiro condiviso, è un piccolo miracolo di intimità e amore.
scritto il
2025-09-07
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