L'incidente in farmacia. Capitolo 1.

di
genere
confessioni


Sono una giovane farmacista in una farmacia di periferia, una giovane donna snella con lunghi capelli ramati... il cappotto medico bianco mi rende extra "sexy" come pensano alcuni personaggi. Le mie orecchie sono semplicemente abituate a sentirlo e addirittura a crederci, anche se a dire il vero, almeno per me, non capisco quale sia il significato preciso del termine, questo “sexy”. Un concetto vago e più precisamente indefinito, non è vero, che ognuno può intendere esattamente come vuole! E mio cappotto bianco solo, mmm… è sarebbe come una specie di armatura, che dovrebbe rendere ogni comune mortale lasua un essere unisessuale. Nel senso che non importa chi tratti, uomini o donne, in breve - persone. Ecco perché lo è bianco, è un simbolo di purezza e neutralità, in un certo senso un simbolo di indifferenza: addio ai piaceri frivoli mondani, concentrandosi sul dramma, il cui contenuto principale è semplicemente quello di mantenere una persona in vita, non importa come e per quanto tempo. Ma che contraddizione e dissonanza mentale c'è qui, in questa farmacia e dentro di me! Perché sotto questo cappotto cova un fuoco più caldo della lava, che non posso spegnere. Perche in realtà non è così facile, perché sotto questo guscio, questo cappotto bianco, rimani ancora un essere con un genere: una donna o un uomo con i propri desideri che non possono essere estinti solo pensando...Quindi, comunque sono ancora single e senza figli, felice, nonostante i miei 35 anni, senza trovare l'amore puro e santo che mi legherebbe a qualcuno per sempre... Ma forse sono felice proprio per il fatto di essere single, perche mi godo le mie libertà. Naturalmenete sono arrapata per gran parte della notte e del giorno, e quindi mi masturbo come un maiale (che mi vero dire soddisfa molto meglio delle "corse" casuali). Quindi, in superficie, sono come agnello trattenuto…no pensi?
Ho pensato per molto tempo che forse qualcosa che non andava in me: perche lavoro qui, perché vivo cosi, perché non riesco a trovare il mio amore, questa forza grande e forte che mi porta nella vita sulle sue ali…mille domandi! Finché non ho trovato i libri di Morelli, che sto legendo molto. Li leggo per trovare le risposte alle mie domande, che ora sono diventate per me una sorta di …forse anche come un vangelo o guida spirituale, che non solo mi calmano, ma mi aiutano anche a vivere in un certo modo e mi cambiano ancora più fiducioso, cosa che alcuni considerano addirittura arroganza. Perché i suoi pensieri sono davvero delle "uova d'oro" che si scontrano nella mia testa come delle palle da biliardo...crack- crack!, che per anni ho mantenuto in panico nella mia testa: cosa c'è dopo, cosa c'è dopo!? Ma in realtà tutto dipende dalla prospettiva delle cose, dalla tecnica giusta e dal mirare a quelle "palle da biliardo" per mandarle con precisione nel canestro, pimgo! Ma non bisogna fare altro, basta vivere, dice Morelli, di cui sfoglio i libri anche al lavoro, perché in genere nella nostra farmacia vengono relativamente pochi clienti, e cosi ho molto tempo libero per leggere. E guarda cosa lui dice a riguardo:
Dobbiamo smettere di credere che esista amore puro e amore sporco, amore divino e amore infernale, amore santo e amore profano. L'amore è attrazione, lussuria, piacere... e tutto qui! Amiamo infatti non perché ci piace qualcuno, ma semplicemente perché l'amore è salito sulla scena e ha scelto la persona giusta per noi, pronta a commuovere la nostra anima, accenderla, condurci alla prosperità. Pertanto, in amore, più che mai, dobbiamo imparare a essere soli: l'amore deve far nascere un essere sconosciuto che vive dentro di noi, non legarci a qualcuno per sempre. –
scritto il
2025-09-02
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