Quel giorno la mia vita da pensionato scapolo cambiò in meglio 3.

di
genere
etero

dopo cena eravamo andati subito a letto per vederci un film in tv comodamente ed eravamo abbracciati strettamente. Tutto sarebbe andato per il meglio ma non se ne può pensare una per stare sereni, felici ed infatti qualcosa ci giunse a turbare il nostro idillio: Ludmilla sentì d'improvviso dei lancinanti dolori all'inguine e, dato che l'acuto dolore cresceva velocemente, chiamai il 118 che in pochi minuti arrivò e rapidamente diaggnosticò "appendicite" e la povera mia bambolona finì subito all'Ospedale e poco dopo era in sala operatoria perchè le asportassero l'appendice. Io sul corridoio angosciato attendevo il responso del chirurgo. Tutto andò bene comunque e, dopo tre giorni di controllo serrato, la mia Ludmilla potè ritornare a casa ma rimaneva il problema che doveva riprendere le energie fisiche ed il Medico di famiglia le aveva prescritto intramuscolari vitaminiche ed altro. Ludmilla non sapeva che io avevo imparato a fare punture nei miei vent'anni durante il servizio militare e le spiegai come andavano praticate correttamente. Avevo già preso le due scatole e le mostrai come si preparava la siringa, come si massaggiava la natica scelta prima di infilare l'ago nel punto della natica giusto. Lei era tesissima e mi riferiva cosa andava provando nel pensare al doloroso ago ma...sorpresa... lei sentì il massaggiare ma affatto l'introduzione del temuto ago nella natica e, quando rimassaggiai nuovamente la parte lesa, mi disse che facevo bene a massaggiare ancora prima di infilare l'ago ma dovetti contraddirla perchè il suo bel culo era stato già foracchiato dall'ago ed il farmaco interamente iniettato ma lei poi ammise di non essersi affatto accorta dell'iniezione praticatale da me. Il mio orgoglio fu gratificato dal suo complimento e, dopo che avevo rimesso a posto il necessario per la puntura, lei volle rigraziarmi prendendosi il batacchione in bocca ed eseguendo un favoloso bocchino. Mi fece stragodere ed al termine le proposi, se non le causavo dolori sulla zona operata, di ricambiare con una sentita leccata di figa ma lei mi rispose che a quel punto valeva la pena di rischiare per i punti di sutura e potevamo provare a scopare fino alla fine della venuta. Ero un pò contrario ma lei seppe incantarmi con i suoi sinuosi movimenti del favoloso corpo ed io le scaricai dentro più sborrate ed infine le dissi che "mi arrendevo!" ed infatti stramazzai sul lettone e lei mi si strinse a se, quasi riuscendo anche se involontariamente, ad eccitarmi nuovamente e scoparla di nuovo ma...e se il mio cuoricino non reggeva lo sforzo?.
scritto il
2025-08-23
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