L'accensione della scintilla erotica
di
Godereccio
genere
bondage
Il film 50 sfumature di rosso ha fatto scuola. C'è un legame a filo rosso tra il sesso e il dolore e non c'è sesso veramente arrapante senza che la femmina urli dal dolore. Una sera mi trovai a cena in una trattoria "casereccia", di quelle dove non è necessario entrare in cravatta e nemmeno il bon ton. Ad un tavolo c'erano dei tipi tutt'altro che raffinati, in tutto una decina, che stavano "festeggiando" con una contadina (?) maialona, disponibile a farsele fare di tutti i colori. Dentro al locale pubblico, dovevano contenersi e non esagerare. Tuttavia le mettevano le mani su per le cosce alla tipa, in modo assai spudorato e poi passavano a tastarle le tette senza remore. La maialona la prendeva allegramente, ridendo in modo sguaiato. La scena alla quale assistevo era decisamente motivo di turbamento per me. Una femmina tanto maiala e allegra non me l'ero mai immaginata. Con la faccia come il culo mi sono intrufolato nell'allegra brigata, trovando irresistibile poter infilare la mano tra le cosce di una femmina del genere o anche tra le zinne che richiedevano un reggiseno fuori misura. Stavo con una femmina forse più porca di quella maiala che se la stavano massacrando di tastate una decina di porconi più me stesso, ma l'ho lasciata sola al tavolo. Non immaginavo che di lì a poco il branco di trogloditi se ne sarebbe andato in luogo privato a continuare in modo molto più troculento e doloroso per quella maialona. Io mi sono aggregato, fregandomene della figura del cazzo che stavo facendo con la porcona che mi ero portato a cena, lasciandola sola in un posto decisamente poco raccomandabile. Mi interessava molto di più assistere a quel che avrebbero fatto a quella maialona credo sessantenne o giù di lì.
Il luogo era una specie di tinello, come si suole dire bucolicamente. Attrezzato per in bondage. Alla maialona hanno legato le mani e le gambe per metterla alla pecorina su un tavolo di legno. Ha smesso di ridere quando hanno cominciato a prenderla a cinghiate sulle cosce, con le cinte di cuoio che si toglievano dai pantaloni. Qualcuno per farle più male la colpiva dalla parte della fibia metallica, facendola urlare di brutto. Le arrivavano decine di cinghiate tutte insieme rendendole le cosce livide e con i segni rossi sanguinolenti delle fortissime "frustate" a sangue. Io non mi sono sottratto dal darle pure le mie di cinghiate, ma la soddisfazione di sapere se ha farla strillare fosse la mia di frustata e le altre 10, la porcona non me la dava. Strillava a raffica. Non ha tardato ad arrivare il momento del sollevamento della gonna e dello strattarle via le mutande a quella femmina, che non si capiva più se era godereccia o stava svenendo dal dolore estremo, ansimando. Tra le chiappe è apparso lo sfintere anale in tutta la sua lubricità. Finiti gli urli per le cinghiate si è sentita lei che ha raccomandato di lubrificarle l'entrata anale col burro. Alla "ultimo tango a parigi". A sguainare per primo il cazzo è stato quello che ce l'aveva più grosso e lungo. In meno che non si dica se la è ingroppata, facendola strillare in modo disumano, per molti minuti, fino che le ha sborrato dentro e inevitabilmente glielo ha dovuto sfilare dal culo. Il bello è che gocciando di lacrime dagli occhi per il dolore atroce che deve aver sentito con quella canna di dura carne da 6 centimetri di diametro e 24 di lunghezza, la porcona dava segni di goduria e mentre piangeva, rideva ancora sguaiata. NOn ha riso per molto, perchè mentre stava alla pecorina uno dei grezzi bestioni le ha infilato la mano in vagina per un fisting da confini della realtà. Di nuovo l'urlo acutissimo mentre le era entrato in vagina una mano che sembrava una pala escavatrice attaccata ad un polso peloso che a metà braccio era grosso come un tronco d'albero. La manovra l'ha fatta pisciare sotto dal dolore. Le è uscito un litro di liquido. Io le ho infilato la mano in bocca tanto per infilare qualcosa da qualche parte pure io. Altri le hanno infilato il cazzo in bocca sborrandole dentro abbondantemente, facendola quasi strozzare. Per la quantità di sborra ingurgitata ha finito per vomitare. Però il bello è che trovava divertente la cosa e persino erotico, che qualcuno tentasse di infilarle una grossissima melanzana in culo, che ovviamente non ne voleva sapere di entrare. Il fisting vaginale qualcuno voleva farglielo, ma le usciva il sangue dalla vagina in modo osceno. Per la brutta slabbrata avuta dall'inserzione del nerboroto braccio, che l'aveva fatta pisciare sotto. Mentre mi chiedevo quanto sarebbe durata ancora la tortura alla maialona, la maialona è stata liberata dalle corde a mani e piedi e dalla posizione alla pecorina. Il bondage sarebbe cominciato di lì a poco. Lei era atteggiata al godereccio, pur coi lacrimoni, quando l'hanno appesa alla trave del bondage vero e proprio facendole passare la corda sotto le ascelle e sospendendola da terra vestita. Quello che le avevano fatto patire fino allora era solo l'antipasto!!! Della serie due olivette e una fettina di salame, in un pranzo da matrimonio da 10 portate, ancora da servire. Gliele hanno fatte di tutti i colori portandola al limite dello svenimento. Aghi da siringa infilati nei capezzoli, passando da parte a parte del capezzolo e da parte a parte anche della mammella sotto al capezzolo, facendola strillare urlando a squarciagola bastaaaaa! Ma più diceva bastaaaa, più gliene facevano di più dolorose di manovre cruentissime. Fino a tarda notte, praticamente per più di 5 ore, l'hanno fatta urlare a squarciagola. Poi l'hanno presa a basonate sulle gambe e finalmente hanno detto basta. Incredibilmente la maiala si era accessa tanto da chiedere di essere ancora sodomizzata con cazzo aventi misure meno disumane. Si è fatto avanti un burino con fisico taurino che ha sfoderato un bel 5 x 20, che le è entrato in culo facendole solo stringere i denti e poi sbuffare al su e giù ritmico con colpi di reni che avrebbero sfondato una porta della cantina in spesso castagno. Incredibile ma vero, la maialona è venuta urlando dal piacere insopportabile, questa volta, in quanto le è durato parecchi minuti facendola squirtare. Una vera femmina quella gran maialona. Come se ne trovano poche, credo in città. TRA QUELLE MARGOLLE con la taglia s, che vanno la mattina a fare le cassiere in banca. Che se avessero ricevuto quella sorta di bondage estremo, che si è fatta fare, "allegramente" la maialona di campagna, sarebbero state portate via morte e senza più una goccia di sangue in corpo. Per lo sbudellamento interno ricevuto con emorragie interne da film: "la ninfa plebea" interpretato magistralmente dalla arrapantissima attrice, che è il caso di non nominare, perchè fece una scena nella quale un ipersuperextra militare cazzuto scopandola la sfondò letteralmente, uccidendola sul "colpo". (Colpo di cazzo). Morale della favola: femmine come quella contadina si che sono femmine, disposte a patire dolori più dolorosi di quelli inflitti nelle torture medievali di parecchio, pur di godere alla fine orgasmi con squirting da fontana di trevi. Vederle in azione nell'ambiente di campagna in modo truculento e da shock psichico, è irraccontabile. Il mio racconto credo che renda si è no il 2% di quello che è avvenuto veramente. Riprendendo con una telecamera, quando lo vai a rivedere svieni dal deliquio che certe scene procurano. Attrici con le quali girare a mo' di fiction un film del genere non ce ne sono. Dove la trovi più la campagnola (?) godereccia con le tette da 10a misura, le cosce da sballo, il fisico non da abitino misura s ma da misura xxl, tuttavia da sballo da guardare?
Il luogo era una specie di tinello, come si suole dire bucolicamente. Attrezzato per in bondage. Alla maialona hanno legato le mani e le gambe per metterla alla pecorina su un tavolo di legno. Ha smesso di ridere quando hanno cominciato a prenderla a cinghiate sulle cosce, con le cinte di cuoio che si toglievano dai pantaloni. Qualcuno per farle più male la colpiva dalla parte della fibia metallica, facendola urlare di brutto. Le arrivavano decine di cinghiate tutte insieme rendendole le cosce livide e con i segni rossi sanguinolenti delle fortissime "frustate" a sangue. Io non mi sono sottratto dal darle pure le mie di cinghiate, ma la soddisfazione di sapere se ha farla strillare fosse la mia di frustata e le altre 10, la porcona non me la dava. Strillava a raffica. Non ha tardato ad arrivare il momento del sollevamento della gonna e dello strattarle via le mutande a quella femmina, che non si capiva più se era godereccia o stava svenendo dal dolore estremo, ansimando. Tra le chiappe è apparso lo sfintere anale in tutta la sua lubricità. Finiti gli urli per le cinghiate si è sentita lei che ha raccomandato di lubrificarle l'entrata anale col burro. Alla "ultimo tango a parigi". A sguainare per primo il cazzo è stato quello che ce l'aveva più grosso e lungo. In meno che non si dica se la è ingroppata, facendola strillare in modo disumano, per molti minuti, fino che le ha sborrato dentro e inevitabilmente glielo ha dovuto sfilare dal culo. Il bello è che gocciando di lacrime dagli occhi per il dolore atroce che deve aver sentito con quella canna di dura carne da 6 centimetri di diametro e 24 di lunghezza, la porcona dava segni di goduria e mentre piangeva, rideva ancora sguaiata. NOn ha riso per molto, perchè mentre stava alla pecorina uno dei grezzi bestioni le ha infilato la mano in vagina per un fisting da confini della realtà. Di nuovo l'urlo acutissimo mentre le era entrato in vagina una mano che sembrava una pala escavatrice attaccata ad un polso peloso che a metà braccio era grosso come un tronco d'albero. La manovra l'ha fatta pisciare sotto dal dolore. Le è uscito un litro di liquido. Io le ho infilato la mano in bocca tanto per infilare qualcosa da qualche parte pure io. Altri le hanno infilato il cazzo in bocca sborrandole dentro abbondantemente, facendola quasi strozzare. Per la quantità di sborra ingurgitata ha finito per vomitare. Però il bello è che trovava divertente la cosa e persino erotico, che qualcuno tentasse di infilarle una grossissima melanzana in culo, che ovviamente non ne voleva sapere di entrare. Il fisting vaginale qualcuno voleva farglielo, ma le usciva il sangue dalla vagina in modo osceno. Per la brutta slabbrata avuta dall'inserzione del nerboroto braccio, che l'aveva fatta pisciare sotto. Mentre mi chiedevo quanto sarebbe durata ancora la tortura alla maialona, la maialona è stata liberata dalle corde a mani e piedi e dalla posizione alla pecorina. Il bondage sarebbe cominciato di lì a poco. Lei era atteggiata al godereccio, pur coi lacrimoni, quando l'hanno appesa alla trave del bondage vero e proprio facendole passare la corda sotto le ascelle e sospendendola da terra vestita. Quello che le avevano fatto patire fino allora era solo l'antipasto!!! Della serie due olivette e una fettina di salame, in un pranzo da matrimonio da 10 portate, ancora da servire. Gliele hanno fatte di tutti i colori portandola al limite dello svenimento. Aghi da siringa infilati nei capezzoli, passando da parte a parte del capezzolo e da parte a parte anche della mammella sotto al capezzolo, facendola strillare urlando a squarciagola bastaaaaa! Ma più diceva bastaaaa, più gliene facevano di più dolorose di manovre cruentissime. Fino a tarda notte, praticamente per più di 5 ore, l'hanno fatta urlare a squarciagola. Poi l'hanno presa a basonate sulle gambe e finalmente hanno detto basta. Incredibilmente la maiala si era accessa tanto da chiedere di essere ancora sodomizzata con cazzo aventi misure meno disumane. Si è fatto avanti un burino con fisico taurino che ha sfoderato un bel 5 x 20, che le è entrato in culo facendole solo stringere i denti e poi sbuffare al su e giù ritmico con colpi di reni che avrebbero sfondato una porta della cantina in spesso castagno. Incredibile ma vero, la maialona è venuta urlando dal piacere insopportabile, questa volta, in quanto le è durato parecchi minuti facendola squirtare. Una vera femmina quella gran maialona. Come se ne trovano poche, credo in città. TRA QUELLE MARGOLLE con la taglia s, che vanno la mattina a fare le cassiere in banca. Che se avessero ricevuto quella sorta di bondage estremo, che si è fatta fare, "allegramente" la maialona di campagna, sarebbero state portate via morte e senza più una goccia di sangue in corpo. Per lo sbudellamento interno ricevuto con emorragie interne da film: "la ninfa plebea" interpretato magistralmente dalla arrapantissima attrice, che è il caso di non nominare, perchè fece una scena nella quale un ipersuperextra militare cazzuto scopandola la sfondò letteralmente, uccidendola sul "colpo". (Colpo di cazzo). Morale della favola: femmine come quella contadina si che sono femmine, disposte a patire dolori più dolorosi di quelli inflitti nelle torture medievali di parecchio, pur di godere alla fine orgasmi con squirting da fontana di trevi. Vederle in azione nell'ambiente di campagna in modo truculento e da shock psichico, è irraccontabile. Il mio racconto credo che renda si è no il 2% di quello che è avvenuto veramente. Riprendendo con una telecamera, quando lo vai a rivedere svieni dal deliquio che certe scene procurano. Attrici con le quali girare a mo' di fiction un film del genere non ce ne sono. Dove la trovi più la campagnola (?) godereccia con le tette da 10a misura, le cosce da sballo, il fisico non da abitino misura s ma da misura xxl, tuttavia da sballo da guardare?
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voti
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valutazione
3.5
3.5
Commenti dei lettori al racconto erotico