L'intraprendete Angela
di
edoardo96
genere
etero
Sono un ragazzo di 28 anni, come ogni mattina mi reco a lavoro e aspetto fuori l'ufficio che il responsabile arrivi ed apra, di media da quando scendo dall'autobus urbano a quando arriva lui passano circa 10 minuti. I primi periodi questa cosa erano un po’ fastidiosa, inverno ed aspettare fuori non era la cosa migliore. Ma vabbè, mi trovo bene a lavorare li, buono stipendio e buon ambiente, quindi si aspettava volentieri. Fino a quando le cose non cambiano e l’attesa mattutina diventa piacevole, inizia la bella stagione, come tutte le mattine aspetto, ma quella mattina c’è qualcosa di differente. Seduto su un muretto, guardo il palazzo di fronte, una zona molto tranquilla, e poco trafficata, e vedo sul balcone di fronte una bella signora stendere il bucato, niente di male ovviamente, ma colgo un piccolo dettaglio, la signora era praticamente solo in perizoma, con solo una magliettina bianca. Quando si accorse che mi ero accorto di lei e il mio sguardo era a lei rivolta, la signora cercava di allungare il più possibile la maglietta, ma senza risultati, perché era sia corta, ma nei movimenti nello stendere il bucato continuava ad alzarsi.
Qualche minuto dopo il mio collega arriva apre l’ufficio ed entriamo a lavoro.
La mattina seguente, un po’ stanco, inizialmente non guardo verso di il palazzo di fronte, e poi onestamente non pensavo succedesse la stessa cosa del giorno precedente, per puro caso rivolgo lo sguardo verso di lei, e notai la stessa scena del giorno precedente, perizoma e maglietta e cerca di tirare per coprire. Si entra a lavoro e procede la giornata, all’orario di uscita rivolgo lo sguardo verso il palazzo, ma niente lei non c’era. Il mattino seguente e i giorni successivi la storia si ripete, ma qualche giorno anche all’orario di uscita.
Un giorno però la situazione cambia radicalmente, rivolgo lo sguardo verso il solito balcone ma lei non c’era, ma qualche minuto dopo incontro una signora sui 40 anni, capelli lunghi e mori, jeans con sotto un tacco aperto che lasciava intravedere il piedino con le unghia dei piedi curate con smalto bianco, una camicetta bianca che poco riusciva a contenere i seni abbondanti, che mi dice buongiorno, per educazione rispondo buongiorno, ma inizialmente non pensavo fosse lei, fino a quando lei mi dice, finalmente ci ‘’incontriamo faccia a faccia’’, io ancora non avevo realizzato chi fosse e mi viene spontaneo chiederle ‘’ scusami dove ci siamo conosciuti?’’, lei mi risponde ‘’ci vediamo tutte le mattine, la prossima ti invito a salire a prendere un caffè’’. Capisco chi fosse, sorrido e dico, ‘’non vuoi farmi aspettare fuori?’’. Lei sorride e dice, ci vediamo domani ora vado di fretta.
Arriva il mio collega, entriamo e la giornata procede come al solito.
Il mattino seguente, la cara signora e già sul suo balcone, ma quella mattina non era intenta con il bucato, un po’ da marpione le dico ‘’cara buongiorno’’ e lei mi risponde ‘’ caro buongiorno Sali per il caffè?’’ al momento ero titubante ma accettai.
Mi dice il piano e salii, arrivato al piano, trovo lei sul pianerottolo come sempre in perizoma e maglietta, e mi dice, piacere Angela, e io risposi, piacere Edoardo, mi invita ad entrare e mi fa strada in cucina, trovai la tavola già pronta per la colazione con cornetti e caffè. Mi fece accomodare e iniziammo a parlare, le dissi: ‘’ che situazione surreale, mai avrei pensato una situazione del genere’’ e lei sorride e dice ‘’ guarda è stato l’unico modo per conoscerti, ti vedevo da mesi e volevo proprio conoscerti.’’, iniziamo a parlare e conoscerci un po', fino a quando il mio telefono suona, era il mio collega che mi chiedeva se arrivavo e fosse successa qualcosa. Dico ad Angela, che devo scappare che devo andare a lavoro e ci scambiamo i numeri. Scendo in ufficio inizio a lavorare e nel frattempo a scambiarmi qualche messaggio con lei, una mezzoretta prima dell’uscita mi chiede ‘’ che ne dici se pranziamo insieme, così ci conosciamo un po’ meglio?’’, non avevo nulla da fare e accettai, le chiedi se andassimo fuori a mangiare e dove volevamo andare e lei mi disse di non preoccuparmi ero ospite a casa sua.
Usci di lavoro, il mio collega va via e mia dirigo verso casa sua, salgo esco dall’ascensore e sul portone dell’appartamento, trovo Angela in lingerie nera di pizzo ad aspettarmi, le dissi, ‘’ proprio così mi aspetti?’’ e lei mi tirò dentro. Chiuse violentemente il portone e mi strappo un bacio, ricambiai in quanto la situazione mi stava piacendo, e mi tirò sul divano, mi tolsi la camicia e continuammo a limonare, portai la mia mano sulla sua figa, totalmente bagnata e iniziai a giocarci, nel mentre lei si prese possesso del mio cazzo, e iniziammo a fare sesso violentemente sul divano. Un 45 minuti di attività e mi disse, il pranzo è servito, ma c’è anche il vero pranzo pronto. Ci sistemammo e iniziammo a pranzare e a conoscerci personalmente, intimamente ci conoscevamo già abbastanza, finito di pranzare post caffè e sigaretta, la voglia risalì di nuovo e finimmo per fare sesso sul tavolo della cucina.
Da quel giorno ormai la colazione ed il pranzo è un appuntamento fisso, il pranzo possiamo definirlo un doppio appuntamento, ma ormai siamo oltre e questa routine. Ed è così che è iniziata la mia relazione di puro sesso con Angela.
Qualche minuto dopo il mio collega arriva apre l’ufficio ed entriamo a lavoro.
La mattina seguente, un po’ stanco, inizialmente non guardo verso di il palazzo di fronte, e poi onestamente non pensavo succedesse la stessa cosa del giorno precedente, per puro caso rivolgo lo sguardo verso di lei, e notai la stessa scena del giorno precedente, perizoma e maglietta e cerca di tirare per coprire. Si entra a lavoro e procede la giornata, all’orario di uscita rivolgo lo sguardo verso il palazzo, ma niente lei non c’era. Il mattino seguente e i giorni successivi la storia si ripete, ma qualche giorno anche all’orario di uscita.
Un giorno però la situazione cambia radicalmente, rivolgo lo sguardo verso il solito balcone ma lei non c’era, ma qualche minuto dopo incontro una signora sui 40 anni, capelli lunghi e mori, jeans con sotto un tacco aperto che lasciava intravedere il piedino con le unghia dei piedi curate con smalto bianco, una camicetta bianca che poco riusciva a contenere i seni abbondanti, che mi dice buongiorno, per educazione rispondo buongiorno, ma inizialmente non pensavo fosse lei, fino a quando lei mi dice, finalmente ci ‘’incontriamo faccia a faccia’’, io ancora non avevo realizzato chi fosse e mi viene spontaneo chiederle ‘’ scusami dove ci siamo conosciuti?’’, lei mi risponde ‘’ci vediamo tutte le mattine, la prossima ti invito a salire a prendere un caffè’’. Capisco chi fosse, sorrido e dico, ‘’non vuoi farmi aspettare fuori?’’. Lei sorride e dice, ci vediamo domani ora vado di fretta.
Arriva il mio collega, entriamo e la giornata procede come al solito.
Il mattino seguente, la cara signora e già sul suo balcone, ma quella mattina non era intenta con il bucato, un po’ da marpione le dico ‘’cara buongiorno’’ e lei mi risponde ‘’ caro buongiorno Sali per il caffè?’’ al momento ero titubante ma accettai.
Mi dice il piano e salii, arrivato al piano, trovo lei sul pianerottolo come sempre in perizoma e maglietta, e mi dice, piacere Angela, e io risposi, piacere Edoardo, mi invita ad entrare e mi fa strada in cucina, trovai la tavola già pronta per la colazione con cornetti e caffè. Mi fece accomodare e iniziammo a parlare, le dissi: ‘’ che situazione surreale, mai avrei pensato una situazione del genere’’ e lei sorride e dice ‘’ guarda è stato l’unico modo per conoscerti, ti vedevo da mesi e volevo proprio conoscerti.’’, iniziamo a parlare e conoscerci un po', fino a quando il mio telefono suona, era il mio collega che mi chiedeva se arrivavo e fosse successa qualcosa. Dico ad Angela, che devo scappare che devo andare a lavoro e ci scambiamo i numeri. Scendo in ufficio inizio a lavorare e nel frattempo a scambiarmi qualche messaggio con lei, una mezzoretta prima dell’uscita mi chiede ‘’ che ne dici se pranziamo insieme, così ci conosciamo un po’ meglio?’’, non avevo nulla da fare e accettai, le chiedi se andassimo fuori a mangiare e dove volevamo andare e lei mi disse di non preoccuparmi ero ospite a casa sua.
Usci di lavoro, il mio collega va via e mia dirigo verso casa sua, salgo esco dall’ascensore e sul portone dell’appartamento, trovo Angela in lingerie nera di pizzo ad aspettarmi, le dissi, ‘’ proprio così mi aspetti?’’ e lei mi tirò dentro. Chiuse violentemente il portone e mi strappo un bacio, ricambiai in quanto la situazione mi stava piacendo, e mi tirò sul divano, mi tolsi la camicia e continuammo a limonare, portai la mia mano sulla sua figa, totalmente bagnata e iniziai a giocarci, nel mentre lei si prese possesso del mio cazzo, e iniziammo a fare sesso violentemente sul divano. Un 45 minuti di attività e mi disse, il pranzo è servito, ma c’è anche il vero pranzo pronto. Ci sistemammo e iniziammo a pranzare e a conoscerci personalmente, intimamente ci conoscevamo già abbastanza, finito di pranzare post caffè e sigaretta, la voglia risalì di nuovo e finimmo per fare sesso sul tavolo della cucina.
Da quel giorno ormai la colazione ed il pranzo è un appuntamento fisso, il pranzo possiamo definirlo un doppio appuntamento, ma ormai siamo oltre e questa routine. Ed è così che è iniziata la mia relazione di puro sesso con Angela.
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Commenti dei lettori al racconto erotico