Vicoli di Bari
di
Giulia Ts.
genere
trans
Vicoli di Bari
INT. GUESTHOUSE – CAMERA DAL SOFFITTO A VOLTA – NOTTE
Luce calda. Muri in pietra viva, un ventilatore gira lento. La finestra aperta lascia entrare il rumore dei motorini e il canto lontano di qualcuno che suona la chitarra.
GIULIA entra nella stanza. Tacchi alti, gonna nera aderente, camicetta bianca trasparente, reggiseno in pizzo visibile. Lo sguardo è di una donna che sa esattamente cosa succederà.
LUCA (barese, 25 anni, occhi scuri e pelle dorata) chiude la porta dietro di sé. Si avvicina a GIULIA con un’intensità silenziosa.
LUCA
(non toglie lo sguardo da lei)
Non ti ho mai vista… ma mi sembrava di conoscerti già.
GIULIA
(sottovoce, mentre lo sfiora)
Perché è così che funziona il desiderio. Entra prima negli occhi… poi nella pelle.
LUCA la spinge piano contro il muro. Le mani scivolano sui fianchi, poi sulla camicetta. La apre con lentezza, bottone dopo bottone. GIULIA respira piano, fiera, accesa.
LUCA
(sussurrando sul suo seno)
Posso inginocchiarmi?
GIULIA
(togliendosi le scarpe con grazia)
Solo se poi mi adori.
LUCA si inginocchia. Le solleva la gonna con le mani, con rispetto e fame. La bacia sopra le mutandine, lente, nere, in pizzo. Le sue labbra scivolano tra le sue cosce. GIULIA si appoggia al muro e geme piano.
GIULIA
(con voce roca)
Leccami come se volessi restare lì per sempre.
La lingua di LUCA danza tra le sue gambe. Le dita di GIULIA gli afferrano i capelli, guidandolo. Il suo corpo vibra. Lui si alza, si denuda. Il corpo maschile è giovane, duro, bramoso. GIULIA lo osserva, lo desidera, lo domina con lo sguardo.
GIULIA
(adesso feroce e dolce insieme)
Fammi godere come una regina.
LUCA la prende da dietro, contro il muro. I movimenti sono lenti all’inizio, poi più profondi, più forti. Le mani si intrecciano. Il sudore scivola sulla pelle. Le unghie di GIULIA graffiano la sua schiena.
Le spinte aumentano. GIULIA geme forte, libera, femminile, viva. Il suo corpo si tende, esplode. LUCA viene subito dopo, abbracciato a lei, tremando.
Silenzio. I respiri si calmano.
INT. LETTO – DOPO
GIULIA è distesa su un lenzuolo leggero. LUCA la guarda come se fosse un’opera d’arte.
LUCA
(piano)
Tu non sei una donna.
Tu sei... la mia ossessione.
GIULIA
(sorridendo, accendendo una sigaretta)
E tu sei solo l’inizio.
INT. GUESTHOUSE – CAMERA DAL SOFFITTO A VOLTA – NOTTE
Luce calda. Muri in pietra viva, un ventilatore gira lento. La finestra aperta lascia entrare il rumore dei motorini e il canto lontano di qualcuno che suona la chitarra.
GIULIA entra nella stanza. Tacchi alti, gonna nera aderente, camicetta bianca trasparente, reggiseno in pizzo visibile. Lo sguardo è di una donna che sa esattamente cosa succederà.
LUCA (barese, 25 anni, occhi scuri e pelle dorata) chiude la porta dietro di sé. Si avvicina a GIULIA con un’intensità silenziosa.
LUCA
(non toglie lo sguardo da lei)
Non ti ho mai vista… ma mi sembrava di conoscerti già.
GIULIA
(sottovoce, mentre lo sfiora)
Perché è così che funziona il desiderio. Entra prima negli occhi… poi nella pelle.
LUCA la spinge piano contro il muro. Le mani scivolano sui fianchi, poi sulla camicetta. La apre con lentezza, bottone dopo bottone. GIULIA respira piano, fiera, accesa.
LUCA
(sussurrando sul suo seno)
Posso inginocchiarmi?
GIULIA
(togliendosi le scarpe con grazia)
Solo se poi mi adori.
LUCA si inginocchia. Le solleva la gonna con le mani, con rispetto e fame. La bacia sopra le mutandine, lente, nere, in pizzo. Le sue labbra scivolano tra le sue cosce. GIULIA si appoggia al muro e geme piano.
GIULIA
(con voce roca)
Leccami come se volessi restare lì per sempre.
La lingua di LUCA danza tra le sue gambe. Le dita di GIULIA gli afferrano i capelli, guidandolo. Il suo corpo vibra. Lui si alza, si denuda. Il corpo maschile è giovane, duro, bramoso. GIULIA lo osserva, lo desidera, lo domina con lo sguardo.
GIULIA
(adesso feroce e dolce insieme)
Fammi godere come una regina.
LUCA la prende da dietro, contro il muro. I movimenti sono lenti all’inizio, poi più profondi, più forti. Le mani si intrecciano. Il sudore scivola sulla pelle. Le unghie di GIULIA graffiano la sua schiena.
Le spinte aumentano. GIULIA geme forte, libera, femminile, viva. Il suo corpo si tende, esplode. LUCA viene subito dopo, abbracciato a lei, tremando.
Silenzio. I respiri si calmano.
INT. LETTO – DOPO
GIULIA è distesa su un lenzuolo leggero. LUCA la guarda come se fosse un’opera d’arte.
LUCA
(piano)
Tu non sei una donna.
Tu sei... la mia ossessione.
GIULIA
(sorridendo, accendendo una sigaretta)
E tu sei solo l’inizio.
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