Tentazione
di
Robyenrt
genere
gay
Nella vita ,ho imparato, tutto puo succedere. Specialmente se si da spazio alla curiosità, alla voglia della carne, alla fantasia. Gia , la fantasia ha il potere di " mettere in moto",sia la curiosta che la voglia.
Posso affermare quanto sopra perché quanto so per scrivere e parte molto significativa dei mio vissuto. Sposato, amante della figa, qualche avventura extraconiugale, andavo vanitosamente fiero del mio menage esistenziale, Non davo a vedere ne mi vantavo ,ma dentro di me ero contento. Sono un dipendente di Ente pubblico con "titolo", ma non mi rapporto da "capo", lavorando con cordialità. Quanto vado a scrivere risale a circa quattro anni fa. Al mio gruppo di lavoro fu aggiunto un nuovo collaboratore, fresco diplomato, aveva vinto il concorso e inizio la sua vita professionale.
Mi fu presentato e a mia volta lo presentai al gruppo. La prima impressione fu positiva: ragazzo elegante, bel fisico, modi gentili. Presentandosi sembrava un po' intimidito, abbassava lo sguardo m quando mi guardava provavo un senso di eccitazione . Provai imbarazzo dentro di me. Perché i suoi occhi sembravano lanciare messaggi di desiderio.
Chiamero il mio nuovo " sottoposto" Elia" , si era subito ambientato, era sveglio e preparato. Cordiale con tutti. Ogni volta che avevo modo di parlargli subentrava in me la stessa sensazione iniziale di desiderio. Lui mi guardava in un modo che mi eccitava. Ero imbarazzato e credo lui l' avesse capito.
Comunque la vita scorreva tranquilla: anche se molto spesso andavo in internet. a guardare film gay. Un giorno a casa da solo ,preso da desiderio eccitazione, provai ad infilarmi un vibratore che usavo nei giochi con mia moglie. Difficoltà a riuscire a farlo entrare e senso di fastidio. Ritentai in seguito,ma il disagio mi spinge a desistere .
Intanto con Elia si era entrati un po' in confidenza: era scapolo viveva solo e si era trasferito dopo aver vinto il concorso. Tornava al Suo paese una volta al mese per i genitori. In diverse occasioni tutto il gruppo si usciva xcun aperitivo .
Devo ammettere che mi piaceva parlare con Elia, e ogni volta prova o lec stesse sensazioni di eccitazione e desiderio, confortato dai suoi sguardi.
Non so come successe, ma successe. Un pomeriggio dovemmo uscire per una verifica di lavoro. A l ritorno arrivo un temporale festivo improvviso. Eravamo in auto e la pioggia talmente forte mi fece decidere di fermarmi. Eravamo in autostrada e riuscimmo a entrare in un area di servizio Gia strapiena di mezzi. Trovai uno spazio molto al limite. Mi fermai e la pioggia c'era un diluvio. I vetri si appannarono.,eravamo entrambi muti. Fissavo i vetro dinanzi a me quando sentii Elia che mi avvolgeva con un braccio al collo attirandomi a sé. Mi trovai la sua lingua in bocca in un bacio sensuale, eccitante al quale risposi con svidita.
Continuammo a baciarci con passione e andai con una mano al suo sesso che sentii durissimo sotto la stoffa dei calzoni.lo massaggiai e lo sentii lunghissimo e grosso. Lui era tutto un fremito e la sua lingua era dentro. La mia bocca che mi cercava. Gli aprii la patta e.... Il sottile slip non trattenne il suo cazzo che trabocco enorme. Rimasi a guardarlo, ero eccitatissimo. Elia con un filo di voce mi invito a succhiarlo. Come ipnotizzato mi chinai e cercai di farlo entrare in bocca, era enorme. Leccai, succhia segai quel capolavoro della natura. Mi stava in bocca solo la cappella. Sentii Elia fremere e irrigidirsi mentre mi premeva la testa sul cazzo, il suo piacere mi arrivo di getto in gola. Feci x spostarmi,ma le sue mani mi tennero premuto ad accogliere una sborrata dolcissima e copiosa . Rimanemmo così per un tempo indefinito. Elia mi disse ti desideravo fin dal primo giorno. Avevo capito che ti piacevo.
Ci ricomponemmo, in bocca il sapore della sua sborrata mi dava eccitazione. Non parlammo. Arrivati ci salutammo guardandoci negli occhi. Stavo per arrivare a casa quando il cellulare squillo, era Elia, mi disse sei stato stupendo, se ti va domani da me. Non aggiunse altro. A casa mi doccia e mi segai di brutto, ripensando al suo cazzo e al suo seme che era dentro di me. Una sorta di legame carnale.
L' indomani mattina in ufficio ci salutammo come al solito. In un momento da soli mi disse sottovoce t--:" ti aspetto oggi", gli sorrisi.
Finito l' orario corsi a casa, mi feci una igiene rettale ed una doccia, indossai calzoni corti e una maglietta e corsi da lui. In auto sentivo la cresta scoppiarmi da eccitazione. Arrivati e non dovetti nemmeno citofonare, la porta era aperta presi ascensore e... mi aspettava con la porta socchiusa. Entrai e.. nell' atrio in penombra lo vidi nudo, statuario, bellissimo in piena erezione. Chiuse la porta e inizio a baciarmi. Mi persi nel languire dell' eccitazione, era bravissimo a baciare e sensuale nei modi. Mi spoglio in fretta e con sorpresa mi disse " ricordati che sei e sarai la mia troia", balbettati un "si" poi il suo cazzo mi domino la gola a suo piacimento. Mi sentivo veramente una troia , ero solo eccitato senza dignità, pudore.
Mi fece stendere pancia sooto sul lettone. Lo sentii bagnarmi l' ano con de ll' olio. Mi massaggiava lentamente e ogni tanto il suo dito si infilava nel mio buchino. Ero eccitato ma il dito non entrava. Lui mi invitava rilassarmi, mi baciava con passione ero molto eccitato innarcavo la schiena xcfacilitare il suo dito, intanto sborravo lentamente. Mi mise due cuscini sotto la pancia, mi olio
ancora e accosto il suo cazzo. Er pronto ad accettarlo. Lo sentivo che cercava di entrare in me ma, niente. Eravtroppo grosso. Sentivo male. Inizio una nuova penetrazione, lo sentivo spingere piano, un po' entrava lui si muoveva pianissimo,lò sentivo duro come il marmo. Ad un tratto si fermo.mi accarezzo le spalle e.. fu un attimo sentii i suoi colpo di reni che mi spingeva il cazzo nella pancia. Sentii netto " un crac" che significava che mi aveva sfondato. Il dolore mi fece urlare ed Elia mi oremette lactesta sul materazzo iniziando una montata senza pieta. Ad un certo momento provai netto un orgasmo che partiva dal retto e mi saliva al cervello , iniziai a muovere il culo andando incontro ai suoi movimenti.
Elia mi teneva avvolto tra le braccia e mi scopava cosciente che godevo.
Duro un tempo infinito fu la nostra prima scopata. Portai un po' di dolore x alcuni giorni, poi divenni il rifugio del suo cazzo in ogni occasione che desiderava.
La figa ? Solo il. Minimo coniugale.
Ora sono solo la troia di Elia.
M
Posso affermare quanto sopra perché quanto so per scrivere e parte molto significativa dei mio vissuto. Sposato, amante della figa, qualche avventura extraconiugale, andavo vanitosamente fiero del mio menage esistenziale, Non davo a vedere ne mi vantavo ,ma dentro di me ero contento. Sono un dipendente di Ente pubblico con "titolo", ma non mi rapporto da "capo", lavorando con cordialità. Quanto vado a scrivere risale a circa quattro anni fa. Al mio gruppo di lavoro fu aggiunto un nuovo collaboratore, fresco diplomato, aveva vinto il concorso e inizio la sua vita professionale.
Mi fu presentato e a mia volta lo presentai al gruppo. La prima impressione fu positiva: ragazzo elegante, bel fisico, modi gentili. Presentandosi sembrava un po' intimidito, abbassava lo sguardo m quando mi guardava provavo un senso di eccitazione . Provai imbarazzo dentro di me. Perché i suoi occhi sembravano lanciare messaggi di desiderio.
Chiamero il mio nuovo " sottoposto" Elia" , si era subito ambientato, era sveglio e preparato. Cordiale con tutti. Ogni volta che avevo modo di parlargli subentrava in me la stessa sensazione iniziale di desiderio. Lui mi guardava in un modo che mi eccitava. Ero imbarazzato e credo lui l' avesse capito.
Comunque la vita scorreva tranquilla: anche se molto spesso andavo in internet. a guardare film gay. Un giorno a casa da solo ,preso da desiderio eccitazione, provai ad infilarmi un vibratore che usavo nei giochi con mia moglie. Difficoltà a riuscire a farlo entrare e senso di fastidio. Ritentai in seguito,ma il disagio mi spinge a desistere .
Intanto con Elia si era entrati un po' in confidenza: era scapolo viveva solo e si era trasferito dopo aver vinto il concorso. Tornava al Suo paese una volta al mese per i genitori. In diverse occasioni tutto il gruppo si usciva xcun aperitivo .
Devo ammettere che mi piaceva parlare con Elia, e ogni volta prova o lec stesse sensazioni di eccitazione e desiderio, confortato dai suoi sguardi.
Non so come successe, ma successe. Un pomeriggio dovemmo uscire per una verifica di lavoro. A l ritorno arrivo un temporale festivo improvviso. Eravamo in auto e la pioggia talmente forte mi fece decidere di fermarmi. Eravamo in autostrada e riuscimmo a entrare in un area di servizio Gia strapiena di mezzi. Trovai uno spazio molto al limite. Mi fermai e la pioggia c'era un diluvio. I vetri si appannarono.,eravamo entrambi muti. Fissavo i vetro dinanzi a me quando sentii Elia che mi avvolgeva con un braccio al collo attirandomi a sé. Mi trovai la sua lingua in bocca in un bacio sensuale, eccitante al quale risposi con svidita.
Continuammo a baciarci con passione e andai con una mano al suo sesso che sentii durissimo sotto la stoffa dei calzoni.lo massaggiai e lo sentii lunghissimo e grosso. Lui era tutto un fremito e la sua lingua era dentro. La mia bocca che mi cercava. Gli aprii la patta e.... Il sottile slip non trattenne il suo cazzo che trabocco enorme. Rimasi a guardarlo, ero eccitatissimo. Elia con un filo di voce mi invito a succhiarlo. Come ipnotizzato mi chinai e cercai di farlo entrare in bocca, era enorme. Leccai, succhia segai quel capolavoro della natura. Mi stava in bocca solo la cappella. Sentii Elia fremere e irrigidirsi mentre mi premeva la testa sul cazzo, il suo piacere mi arrivo di getto in gola. Feci x spostarmi,ma le sue mani mi tennero premuto ad accogliere una sborrata dolcissima e copiosa . Rimanemmo così per un tempo indefinito. Elia mi disse ti desideravo fin dal primo giorno. Avevo capito che ti piacevo.
Ci ricomponemmo, in bocca il sapore della sua sborrata mi dava eccitazione. Non parlammo. Arrivati ci salutammo guardandoci negli occhi. Stavo per arrivare a casa quando il cellulare squillo, era Elia, mi disse sei stato stupendo, se ti va domani da me. Non aggiunse altro. A casa mi doccia e mi segai di brutto, ripensando al suo cazzo e al suo seme che era dentro di me. Una sorta di legame carnale.
L' indomani mattina in ufficio ci salutammo come al solito. In un momento da soli mi disse sottovoce t--:" ti aspetto oggi", gli sorrisi.
Finito l' orario corsi a casa, mi feci una igiene rettale ed una doccia, indossai calzoni corti e una maglietta e corsi da lui. In auto sentivo la cresta scoppiarmi da eccitazione. Arrivati e non dovetti nemmeno citofonare, la porta era aperta presi ascensore e... mi aspettava con la porta socchiusa. Entrai e.. nell' atrio in penombra lo vidi nudo, statuario, bellissimo in piena erezione. Chiuse la porta e inizio a baciarmi. Mi persi nel languire dell' eccitazione, era bravissimo a baciare e sensuale nei modi. Mi spoglio in fretta e con sorpresa mi disse " ricordati che sei e sarai la mia troia", balbettati un "si" poi il suo cazzo mi domino la gola a suo piacimento. Mi sentivo veramente una troia , ero solo eccitato senza dignità, pudore.
Mi fece stendere pancia sooto sul lettone. Lo sentii bagnarmi l' ano con de ll' olio. Mi massaggiava lentamente e ogni tanto il suo dito si infilava nel mio buchino. Ero eccitato ma il dito non entrava. Lui mi invitava rilassarmi, mi baciava con passione ero molto eccitato innarcavo la schiena xcfacilitare il suo dito, intanto sborravo lentamente. Mi mise due cuscini sotto la pancia, mi olio
ancora e accosto il suo cazzo. Er pronto ad accettarlo. Lo sentivo che cercava di entrare in me ma, niente. Eravtroppo grosso. Sentivo male. Inizio una nuova penetrazione, lo sentivo spingere piano, un po' entrava lui si muoveva pianissimo,lò sentivo duro come il marmo. Ad un tratto si fermo.mi accarezzo le spalle e.. fu un attimo sentii i suoi colpo di reni che mi spingeva il cazzo nella pancia. Sentii netto " un crac" che significava che mi aveva sfondato. Il dolore mi fece urlare ed Elia mi oremette lactesta sul materazzo iniziando una montata senza pieta. Ad un certo momento provai netto un orgasmo che partiva dal retto e mi saliva al cervello , iniziai a muovere il culo andando incontro ai suoi movimenti.
Elia mi teneva avvolto tra le braccia e mi scopava cosciente che godevo.
Duro un tempo infinito fu la nostra prima scopata. Portai un po' di dolore x alcuni giorni, poi divenni il rifugio del suo cazzo in ogni occasione che desiderava.
La figa ? Solo il. Minimo coniugale.
Ora sono solo la troia di Elia.
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