Servizio civile
di
Laura2
genere
gay
Era il 1996 e io frocetta ero in viaggio per la mia destinazione per il Servizio sociale. Mi chiamo Luca e all'epoca avevo 19 anni. Minuto 162 ca. ca. 50 kg, lunghi capelli biondi e un minuscolo cazzetto. Mamma diceva sempre che ero una femmina mancata per il mio aspetto. Dopo ore di viaggio finalmente arrivai a Bari. Li mi venne a prendermi la direttrice del centro per extracomunitari dove avrei passato i prossimi 12 mesi. Dopo un ora di macchina finalmente arrivammo. Il centro si trovava in mezzo al nulla, scendemmo dalla macchina e subito arrivo un gruppo di ragazzi a salutarmi. Arabi e neri, gentilissimi. La direttrice me li presento e poi mi fece posare le mie cose nella mia camera.mi spiego che cerano ca. 60 ospiti dove erano bagni, docce la cucina e mi spiego i miei compiti. Poi mi saluto e disse che sarebbe tornata domani. Decusi che cera tempo per fare una doccia prima di cena. Mi avviai, erano doccie comuni. Io frocetta solo passiva in mezzo a tutti questi maschi. Da una parte avevo paura dall'altra ero eccitatisima. Mi spogliai e adesso ero li con una quindicina di arabi e neri a fare la doccia. Alcuni di loro mi guardavano arrapati, probabilmente non scopavano da mesi e si sarebbero presi anche una frocetta come me senza problemi. Iniziai a lavarmi quando un omone mi chiese se poteva aiutarmi a lavarmi la schiena. Io non volevo offenderlo e gli dissi di si. Solo li notai la sua erezione, era gigante il piu grande che avessi mai visto dal vivo. Mi giro e inizio a insaponarmi la schiena, era delicatisimo e gentile. Poi mi chiese in italiano "lavare culo". Io ero come in trans e gli dissi di si, le sue gigantesche ma morbidissime mani mi facevano impazzire. Inizio a d acarezzarmi le natiche. Disse qualcosa in un lingua a me sconosciuta e qualcuno li dette dell'olio che lui rovescio sul mio culetto. Mi infilo un dito piano piano, poi sempre uno di piu. Mi stava preparando delicatamente al suo cazzo equino. Tolse la mano piano e punto il suo cazzone sul mio culetto aperto, la capella entro come niente. A casa spesso mi divertivo a sfondarmi con grossi cazzi di gomma, ma questo era ancora piu grosso. Mi appoggai con le mani al muro della doccia e mi preparai mentalmente a essere sfondata. Mi prese per i fianchi poi con un solo colpo me lo infilo fino alle palle. Mi sentivo come impalata, e lui continuava a tirarlo fuori e con un colpo infilarmelo di nuovo. Non ero mai stato scopato cosi. Godevo come una cagna, adoro essere la femmina per veri maschi. Poi inizio a scoparmi come un pazzo tenendomi per i fianchi. Ero una bambola nelle sua mani, non so quanto duro ma ad un certo punto mi accorsi che stava per venire e gia mi stava riempendo con la sua sborra. Poi quando si amoscio lo tiro fuori, mi diede una paccha e disse "ora tu nostra femmina". Si giro e se ne ando senza dire altro. Tremavo come una foglia e sentivo il mio culetto aperto. Mi toccai mi aveva spaccata la mia mano praticamente scivolo nel mio culo. Non feci neanche tempo di pensare ad altro che altri ragazzi mi presero e mi appoggiarono a 4 zampe su una banchetta. Un'altro prese la cintura del suo accapatoio e mi lego le mani dietro la schiena. E senza dire niente mi ritrovai un cazzo in gola e uno in culo. Ero bloccata da due cazzi che senza pieta mi scopavano davanti e dietro. Poi iniziarono ad alternarsi piu uomini che mi scopavano in culo a turno. Non ero piu umana ma carne da scopare. Mi sborravano in culo e in bocca senza pieta, mi spingevano i loro cazzi fino in gola fui costretta a ingoiare tutto fino all'ultima goccia. Quando tutti si erano svuotati mi slegarono e mi aiutarono ad alzarmi. Ero sfinita il mio culo devastato da cui colava sborra a fiotti. Poi uno degli uomini mi parlo in Italiano stentato " scusa ma qui no femmine no scopare da tanto tempo, tu come femmina tuo culo gia rotto". Mi diede un paccha sul culo e disso ancora"doccia e poi mangiare". Mi quardai intorno e iniziai a contare, mi avevano scopato in 11 e per fortuna il mio culo era piu che abituato a prendere cazzi senno mi avrebbero distrutta. Il mio buchetto era apertissimo e continuava a uscire sborra, dovetti mettermi della carta igenica nelle mutandine per non sporcare tutto. Mi vesti e mi diressi in mensa. Quando entrai tutti ridevano e mi palpavano il culo, sapevano gia tutti che mi ero fatto scopare. Uno mi infilo la mano nei pantaloncini e mi infilo un dito nel culo e cosi usci un grosso fiotto di sborra mi bagnai tutta. Tutti potevano vedere la macchia sui pantaloncini. Iniziarono a ridere e uno disse "culo rotto sborra esce, meglio senza" e mi tiro giu pantaloncini e mutandine. Ora ero li con una magliettina e infradito, non mi permise a rivestirmi. Il cuoco che aveva visto tutto lancio una grossa melanzana verso di me e grido "metti in culo cosi no sporchi". Senza pensarci la raccolsi e mela infilai dalla parte piu grossa. Era bella grossa e stava ben fissa nel mio culo. Pero dovetti mangiare in piedi impossibile sedermi, mi sarei spaccata. E adesso ero li in mezzo a quei energumeri praticamente nudo con una melanzana piantata nel culo, non riuscivo neanche a camminare dritta da quanto era grossa.alcuni si divertivano a tirarla quasi fuori e rispingermela dentro o tirarci. Ma non era finita li non tutti si erano svuotati le palle e avevano voglia di scopare. Une degli uomini mi prese per le pale e mi tiro dientro di se nella sala comune dove cerano divanetti, televisore ecc.; L'uomo si sedette un altro con un colpo secco mi levo la melanzana dal culo. Quello seduto parlave bene l'italiano e mi ordino di sedermi sul suo cazzo. Io ubbedi in silenzio il mio culo era cosi spanato che se anche era veramente grosso mi entro come niente. Iniziai a scopare quel bell cazzone ero ancora bagnata da tutta la sborra di prima. Poi lui mi tiro verso di se e mi teneva fermo, senti qualcosa che cercava di entrare nel mio culo. Era un secondo cazzo di notevoli dimensioni. Ero cosi aperta che questo riusci ad entrare con facilita. Avevo due grossi cazzi piantati nel culo che mi fottevano mai avevo goduto tanto in vita mia. Mi scoparono piu uomini , quando finalmente tutti si erano svuotati le palle nel mio culo qualcuno mi riinfilo la melanzana. E mi ordinarono di tenerla dentro, cosi andai a letto costretto a dormire sulla pancia in su. Dormi nonostante veramente bene anche se ero distrutta. Mi alzai per andare in bagno tolsi la melanzana e un misto di sborra e feci uscirono con facilita. Provai a stringere ma il mio buco del culo non si chiudeva piu, mi avevano veramente spanata. Poi andai in doccia per lavarmi e scaquarmi l'intestino. Appogiai il siffone della doccia al mio culo e senza nessuna resistenza entro completamente. Mi scaquai per bene poi presi della crema per lubrificarmi per bene. Tornai in camera per vestirmi prima che arivasse la direttrice. E gia mi chiamo da se in ufficio da se per chiedermi come era andato il primo giorno. Le dissi tutto bene. Poi uscimmo e lei inizio a spiegarmi tutti i miei compiti. Poi disse che doveva andere altrove e sarebbe tornata in un paio di giorni. E cosi passai 12 mesi a succhiare e prendere decine di cazzi al giorno.
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