A Casa sua.

di
genere
etero

Era una calda estate del 2022, io, Tommaso, anni 18 esco tutte le sere nel mio paesino di 7.000 abitanti. Esco con i miei amici di sempre, ogni tanto qualche ragazza. Un sabato sera, il mio amico Luca si fidanzò con Teresa, una bella ragazza con un bel seno. Lei era molto amica di Giulia, una ragazza poco più piccola, lei era molto bella, era bionda, 1.56m, un bel sorriso, occhi celesti, magra con una seconda di seno e un bel sedere. Io feci subito amicizia con loro soprattutto con Giulia. Inizialmente parlavamo poco, del tipo “come stai?” o “questa sera ci sei!?”, ma a poco a poco presi una buona confidenza. Lei era molto socievole e voleva stare sempre in giro, proprio come me. Nacque una grande amicizia,ma io sentivo altro. Una sera, dopo circa 2 mesi ad Agosto, eravamo molto in sintonia, spesso andavo a casa sua x prendere una maglietta,un caricatore o robe simili. Una sera lei verso le 18:00 uscì, ma per le 20:00 mi chiese di accompagnarla in casa dato che doveva caricare il telefono. Casa sua é nel centro del paese, a 2 passi dal bar. Accettai, arrivati in casa non c’era nessuno, sua madre era andata fuori per incontrarsi con alcuni suoi vecchi amici e mangiarsi una pizza, suo padre aveva da poco preso lavoro a Milano, le sue due sorelle invece era uscite. Lei andò in camera sua prendendo un caricatore, disse di sentire caldo, così mi disse “Tommy ti va bene se mi levo la maglietta?”, io ero voglioso di vederla così accettai. Era rimasta con le AF1,calzine bianche, un pantaloncino di jeans nero che faceva fuoriuscire un po’ di culo, aveva un reggiseno nero che teneva su le sue tette belle tonde. Lei mi disse che se avevo caldo potevo levarmi la maglietta, ma non lo feci. Lei mi disse “Ho il telefono a 7, aspettiamo fino a 50/60, vuoi una birra?”, accettai, così tra una cosa e l’altra il telefono era a 57, lei disse mi cambio il pantalone, voglio mettermi uno di tuta. Io aspettai nel al corridoio, dove avevo difronte la porta della stanza che lei aveva appannato. Aveva un grande specchio che rifletteva i movimenti. Facendo attenzione vidi lei che aveva preso un pantaloncino nero, lo poggiò sul letto e si sfilò il jens, vidi come si piegava, un bel intimo bianco,pulito e fresco. mentre si stava cambiando aprì la porta dicendo “Ti piace questo nero”, lasciando vedere la mutandine bianca, mi avvicinai dicendo “si, un bel nero”, allora disse “ottimo, allora lo metto. Si piegò per mettersi le scarpe, ma io ero dietro ed avevo una fantastica vista sulle sue chiappe che si allargavano. In un secondo persi la ragione. La presi dai fianchi e lo appoggiai muovendomi leggermente, lei mise una mano sulla scrivania e disse “che fai?”, io continuavo a stregarmi non parlando per qualche secondo, poi la presi dai capelli portandola nella camera dei genitori. La lanciai sul letto, una mano stringeva la tetta dx, gli dissi “sei mia ora”, lei sorrise leggermente, io presi una mano sua e mi toccò il pene, così mi abbasò il pantalone. Mi fece una sega finché non presi la sua testa e la avvicinai, mi iniziò a spompinare al mio ritmo. Dopo alcuni secondi lo levai dalla sua bocca, mi misi sopra, “Ora ti faccio male”, gli levai il pantaloncino spostai l’intimo entrando con due boyye secche nella sua vagina depilata. Lei urlò dal piacere, la cosa mi piacque tantissimo, così inziai ad andare velocemente. Dopo 1 minuto buono la girai mettendola a 90’, glielo misi dentro sussurrando “sei la mia troia”, o “tuo padre sarebbe orgoglioso”, lei urlava solo “ahia” o “basta ti supplico”, frasi che mi eccitavamo soltanto. Dopo alcuni minuti che ero dentro gli chiesi “dove devo venire??” lei con fatica mi disse sulle tette. Lo presi infilandolo in mezzo al seno facendo su e giù, dopo pochi secondi schizzai sporcando il muso,lenzuola e tette. si fece un bidet mentre io pulivo lo sperma ovunque. Quando finì di pulire mi abbracciò ancora nuda dicendomi “oggi finalmente mi hai aperta”. Poi uscimmo da casa con il telefono a 100%
scritto il
2025-06-04
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