Prima volta in un privè
di
TrueRol
genere
prime esperienze
Decidiamo di andare per la prima volta in un privé. Per chi come me ci é stato qualche volta da singolo, l'avventura in coppia é totalmente un'altra cosa: devi proteggere la tua donna da orde di zombi che ti vengono dietro quasi come se volessero mangiarti. Giriamo per la Nuova Luna (di cui mi avevano parlato bene), ma la serata non decolla. Solo 7-8 coppie agé (over 60) e oversize più una 20ina di maschi famelici. Noi alla nostra prima esperienza cercavamo qualche coppia giovane o giovanile, con cui parlare, bere e magari essere iniziati al gioco. Giriamo, studiamo tutti gli angoli, le stanze, gli anfratti... E intanto sempre il codazzo dietro. Ma li capisco: 27 anni, riccia, bel viso con occhietti vispi, rossetto rosso fuoco, vestitino nero aderente con gonna che arriva 4 dita sotto il culo, una terza generosa con spacco generoso che le mette in bellavista e una scarpa nera di vernice a punta con tacco a spillo da 10cm. Ma non eravamo andati li per una gangbang...quindi il codazzo rimane a bocca asciutta. Decidiamo di fermarci in sala cinema dove una donna al centro di un letto rotondo spompinava e segava tutti quelli che le offrivano il cazzo. Era la prima volta che lei vedeva una scena del genere dal vivo. E cosí, sull'onda dell'eccitazione, si siede, mi abbassa la zip e inizia a succhiarmelo. Il codazzo si trasforma in capannello, qualcuno a pochi passi da noi si inizia a segare, altri guardano vogliosi quella bocca che si riempie del mio cazzo che, pompata dopo pompata, diventa sempre più grosso e nerboruto, facendosi strada fino alla fine della gola. Le sue tette si muovono ritmicamente con la sua testa, accompagnata dalla mia mano, mentre la gonna sale e le autoreggenti nere lasciano vedere il bianco della pelle che brilla nella penombra. Qualcuno chiede di poterla toccare, qualcuno lo fa senza chiedere. Capisco che, a malincuore, devo interrompere quel pompino fantastico e lasciare la sala per non far vivere a lei un'esperienza che avrebbe potuto darle fastidio. Però fatico a far rientrare il mio cazzo nei pantaloni e la zyp si chiude con qualche indugio, quindi decido che il momento di una bella scopata era arrivato! Troviamo una stanza in penombra con led rossi, con una cancellata che una volta chiusa ci separa dai lupi famelici che tuttavia si bloccano sulla grata a vedere le bellezze della donna a cui sto togliendo ogni cosa fuorché autoreggenti e scarpe con il tacco. Rimane nuda, con il rossetto sbavato, i seni gonfi e una fighetta zuppa, grondante come da tempo non sentivo. Mi spoglio anche io, entrambi nudi ripartiamo da dove avevo messo in pausa: lei si inginocchia e riprende a succhiarlo con forza mentre io la tengo stretta per il collo... Ma stavolta chi guarda non vede un paio di centimetri di pelle in contrasto con l'abbigliamento, piuttosto un gran bel culo, rotondo e sodo, perfetto e lievemente aperto. Il brusio aumenta e tutti guardano la scena e si masturbano. Lei ogni tanto si gira a guardarli e poi ricomincia a pompare più forte di prima. Decido che adesso tocca a lei godere e, sempre tenendola per il collo la sollevo fino a metterla in piedi, la giro spalle a me e le faccio poggiare le mani sul muro di fronte. La lascio così qualche secondo in modo che gli avventori possano ammirarla, dopodiché le do una sonora pacca sul culo dicendole di aprire le gambe. Inizio ad accarezzarla e sento gli umori che le colano sulle cosce. Mi avvicino al suo orecchio e le chiedo se la eccita essere osservata e così tanto desiderata. Mi risponde: "tantissimo!". E cosi, ancor più eccitato anche dalla sua eccitazione, inizio a penetrarla con forza, tenendola per i fianchi e tirandola a me mentre glielo spingo dentro. Quella posizione sublime, aiutata dall'altezza dei tacchi che favoriscono la perfetta penetrazione, che va avanti per una decina di minuti, dopo di che lei mi chiede nuovamente di succhiarlo (cito testuali parole: "mi scopi la bocca e mi arrivi fino in gola?"). Rimanendo flessa a 90 gradi circa la stacco dal muro tenendole le mani e la oriento con il culo verso la grata avvicinandola un pò. Le dico quindi di succhiarmelo lasciando le gambe distese così che possano ammirarla interamente. Mentre é intenta a leccare la mia cappella la sento irrigidirsi un attimo e alzando la testa vedo 3 mani che la toccano, la palpano, la bramano. Mi avvicino al suo orecchio e le chiedo se le stessero dando fastidio, lei mi risponde che le piace. Guardo dalla grata quegli uomini voraci e incrocio lo sguardo di quello che poco prima in sala cinema mi aveva chiesto di poterle accarezzare le cosce. Faccio cenno di sì con la testa e spingendole il cazzo in gola la sposto qualche centimetro vicino alla grata... Quanto basta per permettere a quelle mani di penetrarla. Lei mugola e succhia con avidità. Le piace essere desiderata, bramata e concessa a loro da me. La sento contrarsi nuovamente, stavolta le hanno messo due dita nel culo e lei succhia e lecca senza sosta, mandandoselo così infondo da procurarsi i conati. Io sto impazzendo, sono proiettato in uno dei film di Salieri con cui ho dilettato la mia adolescenza, ma non posso venire adesso. Voglio vedere dove arriva la sua eccitazione e la sua troiagine...che mi fa impazzire! Le sfilo il pisello dalla bocca lasciandola per qualche secondo in quella posizione con mani sconosciute che toccano, accarezzano, stringono e penetrano. La ritraggo a me, la bacio a lungo, gustando quella lingua che tanto mi aveva dato piacere. Poi delicatamente la rigiro e la ripoggio al muro per scoparla come prima... Ma questa volta la sua mano sinistra è poggiata alla grata con la mia sopra che la tiene ferma. Riprendo a scoparla con delicatezza mentre le mani straniere adesso le palpano i seni,i fianchi. Una mano le accarezza il braccio e lentamente arriva all'ascella, le accarezza il seno sinistro e inizia a stuzzicare il capezzolo. Prima carezzandolo, poi tirandolo un pò e alla fine strizzando per bene. Lei mugola, le piace quella soglia dove piacere e dolore si fondono, le piace essere usata, comandata, dominata (e al tempo stesso protetta e rassicurata). Mi sincero che tutto ciò che sta accadendo le stia piacendo e lei mi rassicura. Così, sempre mentre la sto scopando, inizio a darle delle gran sculacciate. Ai suoi gridi soffocati di continuare con gli schiaffi decido di offrire il suo culo alle mani sadiche della platea mentre io la bacio e inizio a strapazzare i suoi seni turgidi con pizzichi ai capezzoli e qualche schiaffo sotto al seno che la fa sobbalzare. Non si capisce più quale é il rumore della mia mano e quello delle altre mani. Inizio a sentire che la soglia piacere-dolore si sta spostando troppo sul secondo e così delicatamente la ritiro a me lasciando le sconosciute mani avide senza nulla da stringere, carezzare, profanare. Lei é scossa dal piacere, confusa, incredula e disorientata. Mi guarda e mi chiede cosa voglio... Pochi secondi in silenzio e le dico : "il tuo culo". Lei mi guarda negli occhi e mi dice "prenditelo e sborrami dentro"! Questo invito, se mai ce ne fosse stato bisogno, me lo fa sentire duro come il marmo. Lei é nuovamente con le mani poggiate al muro e le gambe distese e divaricate. Sputo sul buco del culo e ci appoggio la punta, abituato a far piano per prepare l'ingresso. E invece 2 colpi e sono tutto dentro, non ostante le dimensioni solitamente ci impongano molta calma e pazienza. Le do della cagna per essersi eccitata a quel modo con degli sconosciuti che l'hanno palpata ovunque e lei, per tutta risposta, si eccita ancora di più ed inizia a spingere contro di me. Sento che non posso resistere ancora molto, l'eccitazione é enorme, sia fisica che mentale, così le dico di fare una sega ad uno dei nostri spettatori che si erano oramai trasformati in tifosi del nostro orgasmo. Lei ubbidisce e inizia a muovere la mano sul cazzo dello sconosciuto che in pochissimi secondi le viene sulle dita. Lei rallenta, ma continua a muovere la mano per regalargli le ultime briciole di piacere. A quella scena non resisto piú e le vengo copiosamente nel culo e lei, sotto i caldi fiotti del mio sperma, viene per la terza volta. Ci lasciamo cadere sul lettone dietro di noi (che effettivamente non abbiamo usato) e dopo una decina di minuti ci laviamo e ci rivestiamo. All'aprire la grata ci sta aspettando un "fan" cinquantenne garbato che ci fa i complimenti per la "performance", che rinforza quando gli diciamo che era la nostra prima volta. Ci facciamo una risata, ci prendiamo la mano e torniamo in macchina
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Commenti dei lettori al racconto erotico