Una coppia di zii monelli 2 - Le vacanze di Pasqua
di
Tremalnike
genere
prime esperienze
Domenica 13 aprile durante il consueto pranzo a casa di Luca, suo padre ci ha detto che per le vacanze di Pasqua gli zii ci hanno invitati a casa loro a Reggio Calabria per trascorrere qualche giorno insieme. Luca ha esultato e ha cominciato a raccontarmi di quanto sia bella la Calabria, lui c'era già stato due volte con i suoi genitori, mentre io sono rimasta molto pensierosa. Ricordavo ancora chiaramente cosa era successo il 26 dicembre, il loro modo di parlarmi, di guardarmi, di convincermi e soprattutto le mie sensazioni. Il mio imbarazzo, la mia eccitazione, le mie mutandine bagnate sentendo i loro complimenti e le loro battute e soprattutto i brividi e la schiena inarcata mentre sua zia mi soppesava il seno in bagno. Sapevo con tutta me stessa che se fossimo andati a casa loro sarebbe successo qualcosa di molto più grosso ma le insistenze di Luca hanno avuto la meglio e così il venerdì successivo abbiamo preso il volo con i biglietti che ci avevano regalato gli zii.
Atterriamo alle 16.15 ed erano ad aspettarci in aeroporto e fin da subito hanno cominciato con i soliti complimenti per il mio fisico e per il mio seno da Venere, dopo avermi rimproverata per aver indossato il reggiseno, insistendo fino al punto di farmelo togliere e restare a seno libero sotto la mia maglietta a mezze maniche. Guardavo Luca, aspettando una sua presa di posizione ma notavo una certa eccitazione nei suoi occhi, come se gli piacessero quelle loro attenzioni verso di me. Arrivammo a casa e appena entrati fui inebriata di fragranze particolari, mi sembrava di riconoscere il sandalo, la cannella, il gelsomino, agrumi e sono quasi certa ci fosse anche la cannabis. Già mi sentivo elettrizzata, quegli odori mi dettero un senso di piacere, di erotismo, di perversione e di appagamento. La tavola era apparecchiata e zio aprì una bottiglia di una delle migliori marche di spumante che cominciammo a bere, per festeggiare il nostro arrivo, accompagnato da crostini con una salsa fatta con peperoncini calabresi, frutta secca e le ostriche che la zia aveva appena tolto dal frigo. Alla seconda bottiglia di spumante ero già eccitatissima più che brilla durante la cena non vedevo l'ora di essere da sola con Luca per fare l'amore, già immaginavo le sue mani e la sua lingua su di me ma la serata prospettava ancora sorprese. Finita la cena sua zia mi disse di andare in camera con lei che aveva un regalo da darmi. Aprii un pacchetto e dentro c'era un babydoll trasparentissimo completo di un perizoma microscopico, solo a vederlo e immaginarmi con quello indosso, mi sono venuti brividi di piacere che i miei capezzoli hanno mostrato diventando durissimi e facendosi notare dalla zia che ha allungato la mano per infilarla sotto la mia maglietta fino a raggiungere il mi capezzolino destro. Sorpresa e immobile, quasi raggiungevo l'orgasmo mentre la zia carezzandomi mi diceva: "vedi che il tuo corpo non vede l'ora di indossare il nuovo intimo". Non so cosa mi stava succedendo ma il piacere aveva preso il controllo del mio corpo, di tutta me e così, aiutata da zia, mi spogliai completamente, lei mi accarezzò la passerina facendo un apprezzamento alla striscetta di pelo pubico. Avrei voluto non si fermasse ma mi aiutò ad indossare il micro perizoma e poi il babydoll nero, trasparentissimo, a mezze maniche e lungo appena sotto le natiche. "Adesso andiamo a farci ammirare dai ragazzi" mi disse e io sono diventata rossa e ho urlato "NO". Era davvero impensabile di farmi vedere in quel modo da zio e poi, ne sono sicura, Luca si sarebbe incazzato. Sua zia sapeva come prendermi e come farmi perdere la testa. Mi sussurrava: "lo sai che ti piace, vieni a guardarti allo specchio, non vedi quanto sei fica? Devi per forza farmi ammirare. Zio sarà felicissimo di aver scelto questo regalo e Luca sarà contento di ammirare e farci ammirare la sua fidanzata". Mentre mi diceva queste cose, davanti allo specchio, mi accarezzava le natiche, i seni, la patata, mi baciava il collo, le orecchie. Andiamo Eva, sei contenta di farti guardare tutta, non negarlo a te stessa. E così mi portò in salotto. Mi sentivo imbarazzata ed eccitata allo stesso tempo, non potevo vedere la mia faccia ma a giudicare da quella compiaciuta dello zio e quella eccitata di Luca mi sentivo fica e orgogliosa, la zia mi portava per mano e mi faceva girare su me stessa, lentamente, per mostrare ogni centimetro di me e del regalo che indossavo. Era la prima volta che un uomo diverso da Luca mi vedeva così scoperta, quasi nuda, in un certo senso più sexy che nuda. Se tu non fossi la ragazza di mio nipote, disse lo zio, mi piacerebbe tanto sentire quanto sono dure quelle tettine meravigliose che sembrano scolpite nel marmo. Rimasi a girare per la stanza e su me stessa non so per quanto tempo perché ormai l'eccitazione aveva preso il sopravvento su di me e su tutti gli altri. Conosco Luca e i suoi occhi, la sua faccia, il suo corpo, mi dicevano che era arrapatissimo, non so dire se semplicemente per il fatto di vedermi così o perché si sentiva fiero, orgoglioso, invidiato, di lì a poco saremmo rimasti soli e mi avrebbe avuta tra le mani, mi avrebbe fatto di tutto. Zia disse a suo marito di non sottovalutare il mio culetto e dicendolo mi girò di spalle verso di lui e palpeggiandomi le natiche gli diceva, tu sentissi quanto è sodo. Non so cosa mi successe ma le gambe mi tremarono e tutto il corpo ebbe una forte vibrazione, penso di aver raggiunto l'orgasmo. Luca mi portò in camera, chiuse la porta a chiave e mi ha scopata, senza togliermi niente, semplicemente spostando di lato il perizoma. Non so quante volte lo abbiamo fatto, so solo che ho preso sonno sfinita e ho sognato di fare l'amore con sua zia perché farlo con Luca non mi bastava più ma di questo vi dirò la prossima volta.
Atterriamo alle 16.15 ed erano ad aspettarci in aeroporto e fin da subito hanno cominciato con i soliti complimenti per il mio fisico e per il mio seno da Venere, dopo avermi rimproverata per aver indossato il reggiseno, insistendo fino al punto di farmelo togliere e restare a seno libero sotto la mia maglietta a mezze maniche. Guardavo Luca, aspettando una sua presa di posizione ma notavo una certa eccitazione nei suoi occhi, come se gli piacessero quelle loro attenzioni verso di me. Arrivammo a casa e appena entrati fui inebriata di fragranze particolari, mi sembrava di riconoscere il sandalo, la cannella, il gelsomino, agrumi e sono quasi certa ci fosse anche la cannabis. Già mi sentivo elettrizzata, quegli odori mi dettero un senso di piacere, di erotismo, di perversione e di appagamento. La tavola era apparecchiata e zio aprì una bottiglia di una delle migliori marche di spumante che cominciammo a bere, per festeggiare il nostro arrivo, accompagnato da crostini con una salsa fatta con peperoncini calabresi, frutta secca e le ostriche che la zia aveva appena tolto dal frigo. Alla seconda bottiglia di spumante ero già eccitatissima più che brilla durante la cena non vedevo l'ora di essere da sola con Luca per fare l'amore, già immaginavo le sue mani e la sua lingua su di me ma la serata prospettava ancora sorprese. Finita la cena sua zia mi disse di andare in camera con lei che aveva un regalo da darmi. Aprii un pacchetto e dentro c'era un babydoll trasparentissimo completo di un perizoma microscopico, solo a vederlo e immaginarmi con quello indosso, mi sono venuti brividi di piacere che i miei capezzoli hanno mostrato diventando durissimi e facendosi notare dalla zia che ha allungato la mano per infilarla sotto la mia maglietta fino a raggiungere il mi capezzolino destro. Sorpresa e immobile, quasi raggiungevo l'orgasmo mentre la zia carezzandomi mi diceva: "vedi che il tuo corpo non vede l'ora di indossare il nuovo intimo". Non so cosa mi stava succedendo ma il piacere aveva preso il controllo del mio corpo, di tutta me e così, aiutata da zia, mi spogliai completamente, lei mi accarezzò la passerina facendo un apprezzamento alla striscetta di pelo pubico. Avrei voluto non si fermasse ma mi aiutò ad indossare il micro perizoma e poi il babydoll nero, trasparentissimo, a mezze maniche e lungo appena sotto le natiche. "Adesso andiamo a farci ammirare dai ragazzi" mi disse e io sono diventata rossa e ho urlato "NO". Era davvero impensabile di farmi vedere in quel modo da zio e poi, ne sono sicura, Luca si sarebbe incazzato. Sua zia sapeva come prendermi e come farmi perdere la testa. Mi sussurrava: "lo sai che ti piace, vieni a guardarti allo specchio, non vedi quanto sei fica? Devi per forza farmi ammirare. Zio sarà felicissimo di aver scelto questo regalo e Luca sarà contento di ammirare e farci ammirare la sua fidanzata". Mentre mi diceva queste cose, davanti allo specchio, mi accarezzava le natiche, i seni, la patata, mi baciava il collo, le orecchie. Andiamo Eva, sei contenta di farti guardare tutta, non negarlo a te stessa. E così mi portò in salotto. Mi sentivo imbarazzata ed eccitata allo stesso tempo, non potevo vedere la mia faccia ma a giudicare da quella compiaciuta dello zio e quella eccitata di Luca mi sentivo fica e orgogliosa, la zia mi portava per mano e mi faceva girare su me stessa, lentamente, per mostrare ogni centimetro di me e del regalo che indossavo. Era la prima volta che un uomo diverso da Luca mi vedeva così scoperta, quasi nuda, in un certo senso più sexy che nuda. Se tu non fossi la ragazza di mio nipote, disse lo zio, mi piacerebbe tanto sentire quanto sono dure quelle tettine meravigliose che sembrano scolpite nel marmo. Rimasi a girare per la stanza e su me stessa non so per quanto tempo perché ormai l'eccitazione aveva preso il sopravvento su di me e su tutti gli altri. Conosco Luca e i suoi occhi, la sua faccia, il suo corpo, mi dicevano che era arrapatissimo, non so dire se semplicemente per il fatto di vedermi così o perché si sentiva fiero, orgoglioso, invidiato, di lì a poco saremmo rimasti soli e mi avrebbe avuta tra le mani, mi avrebbe fatto di tutto. Zia disse a suo marito di non sottovalutare il mio culetto e dicendolo mi girò di spalle verso di lui e palpeggiandomi le natiche gli diceva, tu sentissi quanto è sodo. Non so cosa mi successe ma le gambe mi tremarono e tutto il corpo ebbe una forte vibrazione, penso di aver raggiunto l'orgasmo. Luca mi portò in camera, chiuse la porta a chiave e mi ha scopata, senza togliermi niente, semplicemente spostando di lato il perizoma. Non so quante volte lo abbiamo fatto, so solo che ho preso sonno sfinita e ho sognato di fare l'amore con sua zia perché farlo con Luca non mi bastava più ma di questo vi dirò la prossima volta.
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Commenti dei lettori al racconto erotico