Tempi verbali del cazzo
di
Rigolo
genere
bisex
Forse non c'è molto da raccontare. O forse si.
Sono sempre stato attratto da ragazze più piccole di me. Sia di età che di statura.
Io, 175x70 kg, castano chiaro. Pelosetto il giusto. Non ho mai avuto problemi con le tipe. Ci provavo. E loro ci stavano.
Ma perché parlo al passato? No. È ancora così. Mi piace la figa e in quel posticino caldo e umido ci sto bene.
Ma ero in palestra. Di sera. Poca gente.
Distrutto vado negli spogliatoi. Vado a farmi la doccia. Cazzo che bello sentire l'acqua calda che scioglie i muscoli dopo tutta quella fatica. Chiudo gli occhi ed assaporo quella sensazione. Si cazzo. Si sta alla grande.
Apro gli occhi; non so quanto sono rimasto lì sotto. Davanti a me un 50enne. Prestante, con dei peli a tutto torace che scendono fino al puro. E che cazzo. Magnifico.
Cazzo... non ho mai pensato ad un cazzo come "magnifico". Che mi succede? Sono turbato. Anche il mio pisello lo è.
Cresce.
Lui mi guarda.
Cresce pure il suo.
Mi giro. Volto la testa e lo guardo.
Mi sorride.
Ora il suo cazzo è nella sua mano.
Si sta segando.
E mi guarda.
Ansima.
Io mi allargo i glutei.
Sospira.
Accelera.
Con un gemito sborra.
Cazzo quanta.
Il primo getto, potente, arriva nel tratto di corridoio tra le due docce che ci divide.
Chiude l'acqua.
Abbassa lo sguardo ed esce.
Rimango li. Turbato.
Chiudo l'acqua e mi avvio per uscire dalla stanza docce.
Mi fermo.
Torno indietro.
Mi chino.
Raccolgo la sborra che ancora giace sul pavimento.
La annuso.
Mi volto.
Lo vedo all'ingresso.
Mi guarda.
Sorride.
Cazzo se mi piace.
Ma... aspetta... perché ora parlo al presente?
A me piaceva la figa. O mi piace.
Non lo so. Non ci capisco più niente.
Sono sempre stato attratto da ragazze più piccole di me. Sia di età che di statura.
Io, 175x70 kg, castano chiaro. Pelosetto il giusto. Non ho mai avuto problemi con le tipe. Ci provavo. E loro ci stavano.
Ma perché parlo al passato? No. È ancora così. Mi piace la figa e in quel posticino caldo e umido ci sto bene.
Ma ero in palestra. Di sera. Poca gente.
Distrutto vado negli spogliatoi. Vado a farmi la doccia. Cazzo che bello sentire l'acqua calda che scioglie i muscoli dopo tutta quella fatica. Chiudo gli occhi ed assaporo quella sensazione. Si cazzo. Si sta alla grande.
Apro gli occhi; non so quanto sono rimasto lì sotto. Davanti a me un 50enne. Prestante, con dei peli a tutto torace che scendono fino al puro. E che cazzo. Magnifico.
Cazzo... non ho mai pensato ad un cazzo come "magnifico". Che mi succede? Sono turbato. Anche il mio pisello lo è.
Cresce.
Lui mi guarda.
Cresce pure il suo.
Mi giro. Volto la testa e lo guardo.
Mi sorride.
Ora il suo cazzo è nella sua mano.
Si sta segando.
E mi guarda.
Ansima.
Io mi allargo i glutei.
Sospira.
Accelera.
Con un gemito sborra.
Cazzo quanta.
Il primo getto, potente, arriva nel tratto di corridoio tra le due docce che ci divide.
Chiude l'acqua.
Abbassa lo sguardo ed esce.
Rimango li. Turbato.
Chiudo l'acqua e mi avvio per uscire dalla stanza docce.
Mi fermo.
Torno indietro.
Mi chino.
Raccolgo la sborra che ancora giace sul pavimento.
La annuso.
Mi volto.
Lo vedo all'ingresso.
Mi guarda.
Sorride.
Cazzo se mi piace.
Ma... aspetta... perché ora parlo al presente?
A me piaceva la figa. O mi piace.
Non lo so. Non ci capisco più niente.
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Commenti dei lettori al racconto erotico