Un evento speciale.

di
genere
trio

Sono fidanzata con Arianna da due anni, abbiamo rapporti sessuali completi e soddisfacenti, i nostri genitori sono a conoscenza della nostra relazione, abbiamo in programma di costruire una famiglia insieme quando all’orizzonte è apparso un problema per il momento irrisolvibile. L’azienda per cui lavoriamo ha inviato me ed il mio collega Simone ad eseguire un lavoro in una cittadina della Germania, che non cito per motivi di sicurezza. In fondo erano solo quindici giorni, non c’era da strapparsi le vesti, il periodo era abbastanza breve. Tra viaggio del giorno prima, la presa di contatto col personale in loco, non abbiamo avuto tempo per pranzare quindi la sera siamo andati a cena per recuperare le energie, subito dopo siamo andati in camera a riposare. Dopo una
ritemprante doccia ci siamo distesi sul letto. Io non l’avrei fatto, Simone invece è uscito nudo, ed è sprofondato nel suo letto. Per rilassarci abbiamo iniziato a parlare del più e del meno, non avevamo una meta e quando Simone mi ha chiesto come erano
i rapporti con la mia ragazza ( lui non sapeva neanche che esistesse) più che parlare della mia parlava della sua. Mentre ne parlava aveva una mano sul cazzo che si muoveva in continuazione. Evitavo di guardarlo, ma il mio cazzo lo guardava per tutta la sua grandezza, una bella mazza, una splendida cappella. Ci siamo trovati entrambi col cazzo in mano. Non ci siamo cercati, è venuto nel mio letto, il contatto tra i nostri corpi è stato decisivo. Sono salito sul suo corpo, le bocche si sono unite in un bacio eterno e poi -Ti ho desiderato dal primo momento che ti ho visto- Questa frase detta da lui era identica al mio pensiero. Siamo stati oltre un’ora lui sul mio corpo, i cazzi che premevano, si è sollevato per prendere il mio in bocca -No- ho detto -Insieme-
Un sessantanove fantastico, con sborrata ed ingoio. Mai avevo avuto una sensazione di godimento così forte, neanche con Arianna. Eravamo stanchi, ci siamo addormentati sul suo letto abbracciati. La mattina mi sono svegliato prima io, l’ho svegliato con un bacio e lui -Buongiorno amore- Doccia, colazione, lavoro nell’ordine sperando che la sera arrivasse subito, non ho telefonato neanche ad Arianna per darle la buona notte, così preso dalla nuova situazione. Tutte le sere, tutte le notti travolti dalla passione. L’unica cosa nuova che telefonavamo alle ragazze. Il sabato e la domenica potevamo tornare a casa, in aereo, abbiamo preferito con la scusa del lavoro, viverci quelle splendide ore insieme. Ci ponevamo delle domande -Siamo sicuri dei nostri progetti?- risposta -In questo momento non sono capace, in questo momento sei tu, non esiste nessun altro o altra- Due bocche che dicevano le stesse cose. Purtroppo il lavoro è finito, siamo rientrati in sede, ci vedevamo tutti i giorni ma non dormivamo insieme.
Il carattere ne risente, Arianna mi chiedeva il motivo, non potevo dire cosa stava succedendo. Simone viveva la stessa situazione, cercavamo di isolarci in qualche anfratto per tempi brevissimi, il solito pompino a vicenda e poi via di corsa dalle ragazze.
Dovevamo decidere, non potevamo continuare in quel modo, come spiattellare la nostra relazione omosessuale, gettare all’aria i programmi, nella clandestinità non lo volevamo ne io ne Simone. Abbiamo organizzato una cena io, Simone con le rispettive ragazze che assolutamente non immaginavano quello che stava per accadere. Abbiamo cercato di addolcire la pillola cercando di portarle sulle nostre idee. Arianna si è dimostrata possibilista, la sua ragazza Marica si è alzata ed è andata via. Arianna si è dimostrata di una intelligenza superiore alla media, la prima sera che non l’ho chiamata aveva immaginato quello che poi si è verificato tra me e Simone, lei ha accettato la relazione tra noi due con l’unica richiesta di farne parte. Era la soluzione auspicata da tutti, se Marica avesse accettato saremmo stati insieme tutti e quattro. Ora siamo in tre, viviamo felici una straordinaria vita di complicità ed amore.
scritto il
2025-04-24
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