Dopo mio fratello, io ci provo con la domestica
di
EdoLena2
genere
etero
Mi chiamo Edoardo, 22 anni, ho un fratello di nome Mattia che ne ha 32, che spesso sta da noi a casa. La scorsa estate ebbi il piacere di assistere a una bella scopata tra mio fratello e la nostra domestica Maria, rumena, di 55 anni circa, bassetta, mora, tonica. Riuscii a vederli perché si avvicinarono un giorno in cui dovetti stare a letto, avendo la febbre alta. Mio fratello è fisicamente simile a me, siamo alti, capelli e occhi neri, ragazzi un po’ abbronzati, fisici tonici e caratterialmente siamo i classici romani furbetti, simpatici e passionali. Li vidi prima strusciarsi un po’ in salotto, poi fare sesso sfrenato in balcone. Da lì sviluppai la voglia di fare roba con la nostra domestica però fino a qualche giorno fa non ebbi il coraggio di sedurla o approcciarmici. Mio fratello non mi ha mai confidato di aver (anche più volte probabilmente) avuto rapporti intimi con Maria la domestica, ma le volte in cui Mattia stava da noi e c’era Maria a pulire, dai loro sguardi si percepiva tutto. Un giorno mi ritrovai a casa da solo, mio fratello sarebbe arrivato per l’ora di pranzo, quindi avrei avuto la possibilità di passare più ore con la domestica. Prima che arrivasse Maria mi feci appositamente una doccia per accoglierla in accappatoio e per vedere eventuali sui sguardi su di me. Suonò il citofono verso le 8, avevo già finito di fare la doccia e le andai ad aprire vestito in accappatoio e infradito. In genere Maria mi trovava sempre in tuta quindi rimase un po’ stupita nel vedermi così, mi disse di essere forse in anticipo e si scusò se mi avesse scomodato. Le dissi che non dovesse preoccuparsi, che mi fossi fatto la doccia dimenticandomi fosse un giorno di servizio per lei. Si andò a mettere il suo vestitino e come al solito scalza mi raggiunse in cucina dove le offrii un caffè. Aveva dei piedi bellissimi che ogni tanto le guardavo (capivo benissimo perché mio fratello fosse così attratto da una donna più anziana ma così sensuale e seducente). Lei rimase forse stupita dalla mia voglia di chiacchierare, era abituata a farlo con mio fratello, non si aspettava mi trattenessi così tanto con lei visto che spesso sparivo in camera quando lavorava da noi. Guardandole i piedi le chiesi se volesse delle ciabattine di mia madre e lei mi rispose che preferiva da sempre pulire i pavimenti scalza, per evitare di lasciare le impronte di scarpe etc. Io allora decisi di provocarla dicendole che finalmente capissi il motivo per cui mio fratello Mattia stesse sempre scalzo quando lei lavorava da noi, sia in estate che in inverno. Lei un po’ sorridendo mi disse che lo avesse ripreso più di una volta a Mattia che con quei piedoni passava sempre sul pavimento bagnato. Mi chiese peraltro di togliermi le infradito e rimanere anche io a piedi nudi se volessi fermarmi in cucina o in salotto, per non fare come mio fratello. Le dissi che avrei “ubbidito ai suoi ordini” e mi sfilai le infradito e gliele diedi. Dopo che andò a metterle a posto tornò in cucina e le riguardai i piedi (ammetto di essere feticista dei piedi, ecco perché mi soffermo così tanto su questo argomento), trovando il coraggio di dirle avesse proprio dei piedi curati. Mi ricordai benissimo che il primo contatto fisico tra lei e mio fratello fu proprio attraverso i piedi, in quanto se li strusciarono un po’ quell’estate che li beccai a flirtare. Allora mi venne l’idea di fare come Mattia e di confrontarmi i piedi nudi con lei, mi avvicinai e iniziai a farlo. Mentre con la scusa del confronto tra piedi un pò me li strusciassi un po’ anche ai suoi, lei mi disse che fossi identico a mio fratello, che anche lui fosse fissato con questo controllo di misure, pure con le mani. Ne approfittai per prenderle le mani e uno di fronte all’altro ci confrontammo i palmi delle mani, subito dopo incrociai le mie mani alle sue e rimanemmo un pò così. Sicuramente aver ottenuto quel contatto anche con me la fece un po’ attizzare ma poco dopo si staccò e mi disse che avrebbe dovuto lavorare perché aveva da fare tutta la parte sopra del mobile della camera dei miei. Passai e ripassai davanti a lei, rimanendo a torso nudo, pantaloncini lunghi della tuta e scalzo ma seppur indugiasse ogni tanto un occhio su di me non si fermò mai a chiacchierare. Verso l’ora di pranzo tornò Mattia, mi vide sul divano a torso nudo e mi chiese se avessi i calori. Gli risposi che poco prima avessi fatto ginnastica e che stavo scalzo perché me lo avesse chiesto la domestica. Sentendo i rumori di là si accorse che Maria fosse ancora in servizio, allora noncurante di me si levò il giubbetto e la maglia, rimase in canotta, si mise i pantaloni lunghi della tuta come i miei e dirigendosi verso Maria si tolse scarpe e calzini. Mi avvinai e lo trovai vicino Maria che parlavano a bassa voce, lui le prendeva e le riprendeva le mani con le sue. Vederli insieme mi faceva sempre un certo effetto, tanto che mi fiondai in camera sorprendendoli mano nella mano. Si staccarono immediatamente e Maria continuò a pulire mentre Mattia mi portò via chiedendomi come stessi etc. Arrivati in salotto gli chiesi cosa ci facesse in camera dei nostri con le mani intrecciate a quelle della nostra domestica e lui mi rispose che essendo molto fisico ogni volta si trovasse al cospetto di una donna alla mano e in confidenza con lui, ci cercasse un contatto fisico, anche il solo tenersi per mano etc. Gli risposi che un conto è essere fisici, un conto è tenere per mano una donna in quel modo, al che lui mi confessò tutto. Mi disse che tutta quella complicità tra di loro fosse nata in estate e mi confidò di averci fatto sesso anche fuori casa nostra, facendola andare a casa sua al mare (si è comprato da un anno una casa a Ostia in cui vive con un suo amico coinquilino). Gli chiesi se ci avesse fatto un triage anche con questi ragazzo che vive con lui, Gianluca, ma mi disse che sapesse tutto ma non si fosse mai impicciato, anche perché l’idea di vedersi nudi a vicenda, faccia schifo a entrambi. Gli confidai allora che volessi avere rapporti con Maria, che mi facesse gola da mesi ma lui mi disse che per il tipo di rapporto che esisteva con lui, lei non si sarebbe mai spinta a farlo anche con suo fratello, più piccolo di tanto. Certo ho 22 anni e lui 32 ma questa cosa proprio non mi andò giù, tanto che una volta riuscito Mattia per andare a prendere un pacco, tentai il tutto per tutto. Mi presentai in camera da letto dei nostri completamente nudo, Maria si accorse di me e mi chiese come mai stessi lì. Mi avvicinai verso di lei che indietreggiò dicendomi che la cosa con mio fratello non dovesse coinvolgere anche me, che le dispiaceva che Mattia mi avesse spinto verso di lei. Le dissi che fosse tutto il contrario, aggiungendo volessi fare esperienza e sverginarmi. Lei mi guardò meno arrabbiata, più comprensiva e mi disse di non dire nulla a Mattia, che sarebbe stata una volta con me e di farmela bastare. Si spogliò e si sdraiò sopra il letto, le salii sopra e iniziai a scoparla infilando il pene dentro la sua vagina, nel frattempo le prendevo le mani ripetutamente e lei mi fece notare di essere simile a Mattia nel modo di farlo, ma che dovessi essere meno concentrato su altro, dedicandomi anche allo stimolo del suo sesso o del suo corpo. Allora mi avvicinai al suo seno e iniziai a leccarle i capezzoli, misi poi la testa tra le sue sise e le venni dentro. Poi la baciai un po’ sul letto ma i baci con me non erano i baci che dava a Mattia. Io tiravo fuori tutta la lingua, mentre lei meno. Mi ricordai di come slinguazzasse mio fratello il giorno che li vidi scopare e la cosa mi fece un po’ arrabbiare e mi fermai. La lasciai in camera e andai a rivestirmi, chiudendomi in camera. Una ventina di minuti dopo tornò Mattia col pacco e si trattenne a parlare con Maria in salotto, poco dopo mi chiese di entrare in stanza e lo lasciai raggiungermi. Mi disse che sapesse tutto, che fossi stato un po’ frettoloso a cercare quel tipo di contatto con una donna, che avessi scelto la persona sbagliata e che avessi pensato solo a me e non a lei. Andammo da Maria e le chiesi scusa, mi accorsi di essere stato ineducato con lei e la abbracciai. Dopo poco la lasciai con mio fratello e tornai in camera. Li sentii parlare, sentii due o tre baci e poi la porta chiudersi , erano usciti entrambi.
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Commenti dei lettori al racconto erotico