Mamma (ep-3)

di
genere
incesti

Nonostante avessi molti sensi di colpa per non essere intervenuto quella sera . ammetto che non vedevo l'ora che mio zio tornasse. le sue parole hai bisogno di un uomo che ti faccia godere e presto sarò dentro di te mi facevano incazzare e nello stesso tempo impazzire di eccitazione. Forse perchè mi rendevo conto che lui era in effetti l'unica persona che realmente potesse scopare mamma, le altre erano e sarebbero rimaste fantasie per sempre. Certo, avrebbe tradito papà e la cosa mi faceva incazzare , ma come mai ce lo avevo così duro? Comunque tutto questo non avvenne in quanto mio zio tornò più volte , ma a mia madre rimase sempre appiccicato mio fratello .Non so cosa gli disse di preciso per fargli tenere quell'atteggiamento, non di sicuro cosa era successo se no lui gli avrebbe spaccato il muso, ma qualcosa di sicuro. Sta di fatto che dopo un po' mio zio smise di venire. Non lo rividi più fino a un giorno che poi racconterò. Comunque qualche settimana dopo l'episodio con mio zio accadde quello che segnò una vera e propria svolta negli equilibri famigliari. Mio fratello decise di organizzare una cena in occasione del compleanno di mamma facendola la donna più felice del mondo. Ricordo ancora il suo entusiasmo mentre si cambiava . Quando entrai in camera si stava truccando davanti allo specchio in mutandine e reggiseno. Allora , sei pronta ?" chiese mio fratello entrando. "Un attimo, non volete mica che la gente pensi che avete una brutta mamma" rispose lei passandosi il rossetto. Finito con il trucco dal cassetto estrasse un paio di collant neri velatissimi che raramente le avevo visto indossare, quelli aperti davanti e dietro. Il mio uccello ebbe un sussulto. Poi mi chiese di aiutarla con la lampo del tubino nero molto corto e piuttosto aderente che spesso metteva quando usciva con papà. Mamma da giovane faceva ginnastica artistica e quel vestitino le esaltava parecchio il fondoschiena che nonostante l'età le era rimasto tutto nella sua pienezza. Ultima occhiata allo specchio , poi si sedette sul letto per infilarsi un paio di tacchi a spillo da vertigine. Era parecchio che non la vedevo sui tacchi alti , avvicinandosi era alta come me. Indossò infine un cappottino corto e prendendoci sottobraccio ci disse "Possiamo andare".
Alla badante che guardava mio padre e mia sorella piccola dicemmo che avremmo fatto tardi , ma non troppo. Invece le cose finirono in maniera diversa . La cena fu ottima , e mamma mi permise anche di bere del vino, Poco, mentre lei e mio fratello non lesinarono affatto. Le risate si sprecarono quando mio fratello raccontò alcune avventure di alcuni suoi amici che anche io e mamma conoscevamo. Praticamente di come nessuno riuscisse a battere chiodo con alcune tizie che avevano conosciuto, tranne Tony, un amico di Massimo che a mamma non piaceva. Di origini marocchine , si diceva che trafficasse con la droga, anche se le volte che era venuto a casa nostra era sempre stato educatissimo e simpatico, Non so perchè a mamma non piacesse , forse perchè era pieno di tatuaggi, anche in faccia. Comunque , da quello che diceva Massimo, era l'unico ad avere successo con le ragazze.
"Non posso credere che uno come lui possa essere preferito a te " disse ad un tratto mamma."Bho...tu se fossi una ragazza , chi sceglieresti?" chiese lui in tono scherzoso." Ma c'è da chiederlo? Te ovviamente , senza pensarci un attimo.." rispose lei stampandogli un bel bacio accanto alle labbra. Scoppiammo tutti a ridere. "Bella serata "pensai tornando verso l'auto finita la cena. Ma la sorte ci mise lo zampino. L'auto non voleva saperne di partire. La prima soluzione all'inconveniente fu di chiamare un taxi. Ma mio fratello decise invece di chiamare un suo amico che abitava non lontano. In effetti arrivò in fretta , ma in auto c'erano altri due ragazzi. "Ma non ci stiamo..."disse mamma . " Ma si , ci stringiamo.." rispose mio fratello. In effetti ci stammo, mia madre davanti da passeggera e noi dietro in quattro. "Stavamo andando al Garage. Oggi è pieno di figa...." disse l'amico all guida . "Ho...scusi signora..." poi aggiunse guardando mamma. Lei sorrise che non c'erano problemi, ma di non chiamarla signora , ma Silvia. Scambiando quattro chiacchiere quando l'amico scoprì che era il compleanno di mamma , ci chiese perchè non andassimo con loro in questo locale. Mamma subito declinò l'invito dicendo che era già tardi ed era troppo vecchia per certe cose , ma i ragazzi iniziarono ad insistere dicendo che sembrava una della loro età. Massimo all'inizio sembrò perplesso , ma poi cercò di convincere anche lui mamma. Vedendolo così deciso lei alla fine accettò, ma solo per mezzoretta. Il locale era strapieno, musica a palla e gente che beveva e ballava qua e là. A fatica ci facemmo largo. Mamma si teneva stretta a mio fratello. Trovammo un angolo con un tavolino e dei piccoli divanetti. Ci sedemmo stretti stretti. Mamma stretta tra me e Massimo, gli altri intorno. Uno di loro chiese cosa volevamo da bere , Massimo rispose con il nome di un cocktail per cui era famoso il locale. Quando arrivò e lo misi in bocca a momenti mi bruciai la gola da quanto era alcolico. Mamma mi fece segno di non berlo, ma io lo trangugia lo stesso sotto il suo sguardo severo. Ad un tratto riconobbi tra la folla Tony. Lo vidi avvicinarsi a noi con due tizie. Una rossa con due tette da paura , l'altra più carina con un miniabito che la strizzava tutta. Fece segno a mio fratello di raggiungerlo. Vidi Massimo alzarsi e andare verso di lui. Chiacchierarono un po', poi Massimo sparì col la tizia carina mentre Tony salutò l'altra e si avvicinò a me e mamma. Fece segno di spostarsi a quello che si era messo al posto di Massimo e si sedette accanto a Mamma. Salutò sorridente e iniziò a parlottare con lei. La musica era assordante e ci si doveva parlare all'orecchio. Ovviamente non sentivo cosa si dicevano , ma erano sorridenti entrambi. Ad un tratto arrivò uno con due di quegli intrugli di prima e Tony glielo porse a mamma. Lei sembrò all'inizio rifiutare , ma poi dietro l'insistenza di lui iniziò a sorseggiarlo comunque.
Finito anche questo incomincia a vedere mamma non tanto lucida. Lui continuava a parlarle all'orecchio, ma lei ridacchiava in maniera anomala , sembrava ubriaca. In più lui l'aveva cinturata ai fianchi stringendola a sè mentre con l'altra mano lo vedevo toccarle continuamente il braccio . Come se non bastasse mamma non sembrava accorgersi che il vestito le era salito sulle cosce lasciandole praticamente tutte scoperte fino ad intravedere il buco dei collant. I ragazzi che erano seduti accanto a noi avevano gli occhi fuori dalle orbite. Potevo avvisarla , ma non lo feci. Il fatto che nonostante tutta la figa che c'era lì dentro fossero concentrati solo sulle cosce di mamma mi eccitava da morire. Se non fosse che era pieno di gente mi sarei sparato una sega lì subito. Fui improvvisamente risvegliato del mio trance erotico dalla mano di mamma sul mio braccio "Non mi sento tanto bene....dove è Massimo?" mi biascicò all'orecchio. Mi guardai intorno , ma non lo vedevo. "Qualcosa non va ?" chiese Tony avvicinando il suo viso al nostro per parlare. "Mamma non si sente bene..." gli dissi. Lui la scrutò da vicino , troppo , le sue labbra erano a pochi centimetri da quelle di mamma. "Venite con me ...qui c'è troppo casino..." disse. Mamma barcollo' alzandosi in piedi , e lui prontamente la sorresse stringendola a sè. Lo vidi aprirsi con un varco tra la folla accalcata , io dietro. Arrivammo ad una zona meno gremita . C'era una porta con davanti un tizio , penso un buttafuori. Perlottò con Tony , poi gli aprì la porta. C'era un lungo corridoio , con a lato delle tende che davano su delle stanzette. Tony ne aprì una e ci trovammo dinnanzi un lettone rosso sul quale adagiò mamma. "Vai a prendere dell'acqua..." mi disse, e io lo feci. Uscii da quella zona , chiesi dell'acqua al bancone del bar e quando stavo per tornare incrociai mio fratello. "Dove cazzo eri ? E mamma dov'è?" .Gli dissi che non si era sentita bene e che Tony ci aveva portato in quel posto."Nel chiavatoio?" mi rispose allarmato.
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2025-03-16
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