10 domande a... S.S.
di
The Interviewer
genere
interviste
Profilo di S.S.: maschio, 38 anni, bell'uomo, di buona famiglia, imprenditore di successo, sposato (fedele). Nella vita reale, lo conosco da anni. Solo di recente, però, dopo una serata goliardica finita a scambiarci reciproche confessioni che non ti faresti da sobrio, ho scoperto una certa sua inclinazione. Gli chiedo di intervistarlo qui, su Erotici Racconti. Naturalmente in anominato. Accetta volentieri. E allora incominciamo.
(1) Partiamo dal fondo, dalla confessione di quel dopo cena un po' alcolico: sei un Padrone! Confermi, anche ora che sei sobrio?
Sì, assolutamente. Per l'esattezza, mi considero un maschio alpha. Nel senso nobile del termine, però. Non nell'accezione becera da social. Sono uno che accetta la responsabilità del dominio, che si prende anche cura delle persone che sottomette. Si tratta di rapporti consenzienti, spero non serva precisarlo, nei quali però io assumo il comando e mi aspetto ubbidienza. Un gioco fino a un certo punto. Con me chi sbaglia viene punito, entro i limiti della legalità, del buon senso e di quanto concordato.
(2) Nella vita sei un imprenditore, uno abituato a comandare. Insomma, il tuo è un vizio?
In realtà, tante persone con grandi responsabilità professionali tendono a sviluppare un profilo intimo più incline alla sottomissione. Quasi come meccanismo di compensazione. Poi per carità, c'è anche il cliché alla "50 sfumature", che se vogliamo banalizzare il discorso mi è più affine. Le etichette però non mi appartengono, io voglio solo essere me stesso. E in tutti gli ambiti della vita, mi sento a mio agio quando ho il pieno controllo della situazione.
(3) Sei sposato. Tua moglie sa?
Sì certo. Ed è anche mia complice. Ho sposato una donna dominante e non potrebbe essere altrimenti.
(4) Fermo. Qui servono delle spiegazioni. Perché "non potrebbe essere altrimenti"? La partner ideale di un Padrone etero non è una donna sottomessa?
Per me no. E sottolineo per me, perché non mi permetto di giudicare le scelte di altri. Io però, per quanto ami relazionarmi con le sottomesse, non riuscirei ad avere un rapporto sentimentale propriamente inteso con una di loro. Nella coppia, a mio giudizio, serve essere alla pari. Altrimenti, non credo sarei in grado di andare lontano. Nel "gioco", poi, questa cosa di avere una moglie Padrona aiuta e piace. Le sottomesse, paradossalmente, apprezzano. Perché ti rende irraggiungibile e, quindi, più desiderabile.
(5) Ma chi sono le tue sottomesse? Come le trovi? E il range di età?
Sono donne o ragazze insospettabili. La più giovane al momento ha 20 anni, è una ragazza universitaria. La più matura ne ha 52 ed è un avvocato. Io non frequento particolarmente l'ambiente BDSM, non sono un "pro" e per massima chiarezza non mi faccio mai pagare. Raramente, nel passato ormai remoto, ho messo annunci. Sono anni però che mi muovo solo con il passaparola. Ma capita anche che nasca tutto da una semplice conoscenza. Se hai queste inclinazioni, le riconosci negli altri.
(6) E tua moglie partecipa? Che ruolo ha? Lei è bisessuale?
Mia moglie è eterocuriosa, direi. Comunque sì, può capitare che partecipi ed è sempre in affiancamento a me, nel ruolo di dominante. Siamo una coppia alpha. Comunque dipende se ha voglia lei, se ho voglia io e naturalmente se non sia un limite della sottomessa con cui mi sto relazionando. Con alcune sottomesse, mia moglie diventa anche un elemento centrale del rapporto. La donna di 52 anni di cui ho parlato prima, ad esempio, la rispetta molto e la teme.
(7) Ma tu che tipo di Padrone sei? Sei sadico?
Non sono un grande fan del sadismo spinto e dell'infliggere dolore fisico. Non sono quel genere di Master. Intendiamoci, niente contro una sculacciata anche forte o qualche molletta nei punti giusti. Anzi, ben vengano! Però sono molto più per l'appartenenza mentale, il controllo, l'umiliazione psicologica. Mi affascina la sfida di portare le mie sottomesse a livelli di eccitazione tali per cui si degradano solo per compiacere me.
(8) Ecco, ma a livello pratico... che fai con le tue sottomesse? Cioè, hai rapporti sessuali?
Può capitare, ma onestamente è raro che si abbiano rapporti completi. E quando succede c'è sempre il consenso preventivo, oltre che della sottomessa ovviamente, anche di mia moglie. Non è quello che cerco, però. Il sesso con mia moglie va a gonfie vele e questo per noi non è un qualcosa che serve a colmare dei vuoti. Quanto a cosa faccio a livello pratico, dipende. Odio gli elenchi, ma ti posso fare un esempio. Con la mia sottomessa più giovane, la ragazza universitaria di 20 anni, c'è un rapporto ferreo di disciplina e controllo. Deve studiare e portarmi risultati, se vuole avere accesso al suo piacere. Spesso studia da noi, la controllo da vicino e subisce tante privazioni. Di natura sessuale, ma non solo.
(9) Ma come hai capito di essere un Padrone? Quando è successo?
Probabilmente l'ho sempre saputo, ma la presa di coscienza è arrivata con l'adolescenza. E ti stupirò dicendoti che la prima persona che ho sottomesso era un maschio. Nulla di sessuale. Aveva due anni più di me, facevamo nuoto insieme ed eravamo amici anche nella vita extra-sportiva. Un giorno eravamo a casa sua da soli, mi stava offrendo delle cose da mangiare e noto che era particolarmente servizievole. A un certo punto si scusa dicendo che deve andare in bagno e io gli dico di aspettare, senza dare spiegazioni. Lui mi ubbidisce, con un certo stupore da parte mia (ero ancora inesperto e non abituato a questi segnali). Comunque, porto avanti la cosa finché dopo un bel po' non mi supplica di poter andare. Io allora gli do il permesso, ma ordinandogli di tenere la porta aperta e di fare pipì da seduto. E lui lo fa, mentre io lo controllo distrattamente da lontano. Un bel momento, che ricordo con piacere.
(10) Cavoli... ma quindi sottometti anche uomini? Questo non me l'avevi detto!
Quell'episodio è stato il primo e l'ultimo (per ora) con un maschio, ma per me la dominazione non è una questione strettamente sessuale e quindi non escludo che possa ricapitare. Come ti ho detto prima, non voglio etichette.
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Per commenti o approfondimenti, ma anche se avete una storia interessante e volete essere intervistati/e, scrivete pure a theinterviewer.eroticiracconti@gmail.com.
(1) Partiamo dal fondo, dalla confessione di quel dopo cena un po' alcolico: sei un Padrone! Confermi, anche ora che sei sobrio?
Sì, assolutamente. Per l'esattezza, mi considero un maschio alpha. Nel senso nobile del termine, però. Non nell'accezione becera da social. Sono uno che accetta la responsabilità del dominio, che si prende anche cura delle persone che sottomette. Si tratta di rapporti consenzienti, spero non serva precisarlo, nei quali però io assumo il comando e mi aspetto ubbidienza. Un gioco fino a un certo punto. Con me chi sbaglia viene punito, entro i limiti della legalità, del buon senso e di quanto concordato.
(2) Nella vita sei un imprenditore, uno abituato a comandare. Insomma, il tuo è un vizio?
In realtà, tante persone con grandi responsabilità professionali tendono a sviluppare un profilo intimo più incline alla sottomissione. Quasi come meccanismo di compensazione. Poi per carità, c'è anche il cliché alla "50 sfumature", che se vogliamo banalizzare il discorso mi è più affine. Le etichette però non mi appartengono, io voglio solo essere me stesso. E in tutti gli ambiti della vita, mi sento a mio agio quando ho il pieno controllo della situazione.
(3) Sei sposato. Tua moglie sa?
Sì certo. Ed è anche mia complice. Ho sposato una donna dominante e non potrebbe essere altrimenti.
(4) Fermo. Qui servono delle spiegazioni. Perché "non potrebbe essere altrimenti"? La partner ideale di un Padrone etero non è una donna sottomessa?
Per me no. E sottolineo per me, perché non mi permetto di giudicare le scelte di altri. Io però, per quanto ami relazionarmi con le sottomesse, non riuscirei ad avere un rapporto sentimentale propriamente inteso con una di loro. Nella coppia, a mio giudizio, serve essere alla pari. Altrimenti, non credo sarei in grado di andare lontano. Nel "gioco", poi, questa cosa di avere una moglie Padrona aiuta e piace. Le sottomesse, paradossalmente, apprezzano. Perché ti rende irraggiungibile e, quindi, più desiderabile.
(5) Ma chi sono le tue sottomesse? Come le trovi? E il range di età?
Sono donne o ragazze insospettabili. La più giovane al momento ha 20 anni, è una ragazza universitaria. La più matura ne ha 52 ed è un avvocato. Io non frequento particolarmente l'ambiente BDSM, non sono un "pro" e per massima chiarezza non mi faccio mai pagare. Raramente, nel passato ormai remoto, ho messo annunci. Sono anni però che mi muovo solo con il passaparola. Ma capita anche che nasca tutto da una semplice conoscenza. Se hai queste inclinazioni, le riconosci negli altri.
(6) E tua moglie partecipa? Che ruolo ha? Lei è bisessuale?
Mia moglie è eterocuriosa, direi. Comunque sì, può capitare che partecipi ed è sempre in affiancamento a me, nel ruolo di dominante. Siamo una coppia alpha. Comunque dipende se ha voglia lei, se ho voglia io e naturalmente se non sia un limite della sottomessa con cui mi sto relazionando. Con alcune sottomesse, mia moglie diventa anche un elemento centrale del rapporto. La donna di 52 anni di cui ho parlato prima, ad esempio, la rispetta molto e la teme.
(7) Ma tu che tipo di Padrone sei? Sei sadico?
Non sono un grande fan del sadismo spinto e dell'infliggere dolore fisico. Non sono quel genere di Master. Intendiamoci, niente contro una sculacciata anche forte o qualche molletta nei punti giusti. Anzi, ben vengano! Però sono molto più per l'appartenenza mentale, il controllo, l'umiliazione psicologica. Mi affascina la sfida di portare le mie sottomesse a livelli di eccitazione tali per cui si degradano solo per compiacere me.
(8) Ecco, ma a livello pratico... che fai con le tue sottomesse? Cioè, hai rapporti sessuali?
Può capitare, ma onestamente è raro che si abbiano rapporti completi. E quando succede c'è sempre il consenso preventivo, oltre che della sottomessa ovviamente, anche di mia moglie. Non è quello che cerco, però. Il sesso con mia moglie va a gonfie vele e questo per noi non è un qualcosa che serve a colmare dei vuoti. Quanto a cosa faccio a livello pratico, dipende. Odio gli elenchi, ma ti posso fare un esempio. Con la mia sottomessa più giovane, la ragazza universitaria di 20 anni, c'è un rapporto ferreo di disciplina e controllo. Deve studiare e portarmi risultati, se vuole avere accesso al suo piacere. Spesso studia da noi, la controllo da vicino e subisce tante privazioni. Di natura sessuale, ma non solo.
(9) Ma come hai capito di essere un Padrone? Quando è successo?
Probabilmente l'ho sempre saputo, ma la presa di coscienza è arrivata con l'adolescenza. E ti stupirò dicendoti che la prima persona che ho sottomesso era un maschio. Nulla di sessuale. Aveva due anni più di me, facevamo nuoto insieme ed eravamo amici anche nella vita extra-sportiva. Un giorno eravamo a casa sua da soli, mi stava offrendo delle cose da mangiare e noto che era particolarmente servizievole. A un certo punto si scusa dicendo che deve andare in bagno e io gli dico di aspettare, senza dare spiegazioni. Lui mi ubbidisce, con un certo stupore da parte mia (ero ancora inesperto e non abituato a questi segnali). Comunque, porto avanti la cosa finché dopo un bel po' non mi supplica di poter andare. Io allora gli do il permesso, ma ordinandogli di tenere la porta aperta e di fare pipì da seduto. E lui lo fa, mentre io lo controllo distrattamente da lontano. Un bel momento, che ricordo con piacere.
(10) Cavoli... ma quindi sottometti anche uomini? Questo non me l'avevi detto!
Quell'episodio è stato il primo e l'ultimo (per ora) con un maschio, ma per me la dominazione non è una questione strettamente sessuale e quindi non escludo che possa ricapitare. Come ti ho detto prima, non voglio etichette.
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Per commenti o approfondimenti, ma anche se avete una storia interessante e volete essere intervistati/e, scrivete pure a theinterviewer.eroticiracconti@gmail.com.
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