Padre e figlio, ma più il padre che il figlio
di
Vittorianagaudente
genere
trio
Mio marito fuori per lavoro per un mese, "capisco che vorrai scopare, amore mio" mi dice prima di partire, "accendi la telecamera in soggiorno, se vuoi. così mi diverto anche io". Erano passate quasi tre settimane e non avevo incontrato nessuno di interessante quando un giorno sono costretta a chiamare un elettricista di emergenza consigliato da un vicino per un problema in cucina.
Si presenta un uomo sulla sessantina, alto con le spalle larghe e le braccia possenti, un po' di pancetta ma niente di che, il codino e la barba brizzolata. Un bell'uomo, mi fa un sangue pazzesco. Subito dietro di lui un ragazzo che mi dice di essere il figlio. Un ragazzone sulla trentina, un po' palestrato, piuttosto attraente anche lui. Mentre spiego loro il problema in cucina comincio a pensare che mi farei volentieri scopare da entrambi, ma di più è il padre che mi attrae con quelle braccia enormi chissà come mi prenderebbe...
Dopo una ventina di minuti il padre dice che deve mandare il figlio a prendere un pezzo da sostituire. "Va bene, certo", dico io, "quando torni passa direttamente dalla porta di servizio in giardino che spunta qui in cucina anziché suonare il campanello dell'ingresso principale, tanto siamo qui" dico al figlio mentre esce. Il padre resta lì ad armeggiare, ma non c'è molto che possa fare finché non torna il figlio col pezzo nuovo.
Fa molto caldo, gli offro una birra ghiacciata e ci sediamo nel soggiorno adiacente la cucina. Ho troppa voglia di farmi quest'uomo... Sto sudando, accenno a soffiarmi col ventaglio mentre mi appoggio la birra fredda sul petto. E' sposato? chiedo, "vedovo da cinque anni", mi risponde. Ah, mi dispiace... Non sono riuscito a trovare nessuna interessata, dice ridendo. E io colgo l'occasione, ma come? è un uomo così attraente! gli dico mentre gli tocco un braccio. Si è accorto che sono eccitata e lo desidero, mi porta la mano sul pacco. Oh, finalmente. Glielo tocco mentre mi struscio di fianco a lui e mi ha messo una mano sul culo. Anche tu sei attraente, mi dice ma tuo marito? E' fuori per lavoro, rispondo e sono subito in ginocchio davanti a lui che gli sbottono i pantaloni.
Ha il cazzo quasi in erezione, bello grosso, mi sfilo le bretelline del prendisole e me lo infilo sotto il reggiseno. Una spagnoletta con questo bel cazzo, su e giù, su e giù nel reggiseno e il cazzo si fa duro. Una mazza enorme scappellata, la prendo alla base con una mano e lecco dal basso verso l'alto lentamente con la punta della lingua mentre con l'altra mano mi sgrilletto. Il suo respiro si fa più pesante... "oh che brava, ora succhia", non me lo faccio dire due volte e lo prendo in bocca mentre glielo meno. "Mmmh sì, bravissima, così succhia succhia, sei fantastica", gli sto facendo un pompino magnifico mentre mi sono infilata due dita nella fica e sto impazzendo dalla voglia di essere presa.
Mentre siamo nel bel mezzo di questo pompino,"ho trovato il pez...Papà, ma che ca...!?" entra il figlio dalla porta di servizio. Io sollevo la testa, lo guardo negli occhi e gli faccio cenno di avvicinarsi. Quando ce l'ho davanti a me, mi sfilo il prendisole e mi tolgo gli slip. Gli apro i pantaloni e gli prendo il cazzo in bocca. Poche succhiate ed è subito dritto, con mia sorpresa un po' meno dotato del padre, ma comunque un bel cazzo scappellato anche lui.
Il figlio si inginocchia dietro di me e mi scopa nella fica mentre continuo il pompino al padre. Finalmente godo anche io, il figlio spinge bene, comincio a mugolare di piacere ma adesso ho un pensiero fisso: voglio la mazza del padre nel culo. Lo guardo negli occhi mentre lo spompino per bene, sono vogliosa, lui muove il bacino come se mi stesse scopando ma sono io che faccio su e giù con la bocca sul suo cazzo. "Lo voglio tutto nel culo", gli dico all'orecchio, "sto impazzendo". Il figlio nel frattempo continua a spingermelo nella fica, vuole sbattermi di fronte adesso. Lo accontento, mi sdraio sul tappeto e ci facciamo un missionario. Il padre si guarda lo spettacolo col cazzo in mano, paziente.
Il ragazzo ha energia, è uno stallone, mi mette le gambe sulle spalle, si muove bene, mi piace come mi sbatte. "Continua, non ti fermare", "falla venire, bravo, così" gli dice il padre, mi piace questa complicità. Siamo tutti sudati, il ragazzo muove il bacino a tratti velocemente, poi rallenta, poi riprende, mi regala un orgasmo niente male e si lascia andare a una sborrata copiosa accasciandosi sopra di me.
Ma io non sono ancora soddisfatta, continuo ad avere il pensiero del cazzo del padre nel culo. Lo raggiungo sul divano e lo bacio, non c'eravamo ancora baciati fino a quel momento. Glielo prendo in mano, glielo meno dolcemente mentre mi tocca dappertutto. Mi sdraio con le gambe aperte davanti a lui che capisce cosa voglio e me la lecca per bene. Mi succhia la clitoride, esplora le grandi labbra, sente il sapore del figlio, mi cerca l'ano. Allora mi giro mentre me lo stimola per bene, ho le ginocchia sulla seduta del divano e mani sulla spalliera. Mi fa sentire la cappella, sono eccitatissima.
"Fottimi, ti prego, fottimi", lo imploro. Me lo mette dentro ed emetto un lungo gemito.
Mi prende i fianchi e mi sbatte, mi sbatte forte con la sua mazza perfetta. Il figlio ci guarda mentre si fa una sega, ha capito che non voglio interferenze, non ora.
Mi sento sculacciare di tanto in tanto, mi piace, e spinge, spinge. Sta godendo, quest'omone che mi sta inculando sta godendo e anche io. Gemiti e mugolii diventano gridolini, ho il culo in fiamme. Lui ansima, grugnisce, di tanto in tanto mi chiede se sto bene. Io mi torturo la clitoride finché non sento che lui sta per venire, le ultime spinte sono particolarmente forti, poi la pace del piacere.
Il pomeriggio è alle porte. Li lascio lì, padre e figlio, a riprendersi mentre vado a farmi una doccia rinfrescante al piano di sopra. Quando torno hanno appena finito il lavoro in cucina. Ci beviamo un'altra birra e ci salutiamo.
Avevo dimenticato di accendere la telecamera per mio marito, pazienza. Glielo racconterò quando torna.
Si presenta un uomo sulla sessantina, alto con le spalle larghe e le braccia possenti, un po' di pancetta ma niente di che, il codino e la barba brizzolata. Un bell'uomo, mi fa un sangue pazzesco. Subito dietro di lui un ragazzo che mi dice di essere il figlio. Un ragazzone sulla trentina, un po' palestrato, piuttosto attraente anche lui. Mentre spiego loro il problema in cucina comincio a pensare che mi farei volentieri scopare da entrambi, ma di più è il padre che mi attrae con quelle braccia enormi chissà come mi prenderebbe...
Dopo una ventina di minuti il padre dice che deve mandare il figlio a prendere un pezzo da sostituire. "Va bene, certo", dico io, "quando torni passa direttamente dalla porta di servizio in giardino che spunta qui in cucina anziché suonare il campanello dell'ingresso principale, tanto siamo qui" dico al figlio mentre esce. Il padre resta lì ad armeggiare, ma non c'è molto che possa fare finché non torna il figlio col pezzo nuovo.
Fa molto caldo, gli offro una birra ghiacciata e ci sediamo nel soggiorno adiacente la cucina. Ho troppa voglia di farmi quest'uomo... Sto sudando, accenno a soffiarmi col ventaglio mentre mi appoggio la birra fredda sul petto. E' sposato? chiedo, "vedovo da cinque anni", mi risponde. Ah, mi dispiace... Non sono riuscito a trovare nessuna interessata, dice ridendo. E io colgo l'occasione, ma come? è un uomo così attraente! gli dico mentre gli tocco un braccio. Si è accorto che sono eccitata e lo desidero, mi porta la mano sul pacco. Oh, finalmente. Glielo tocco mentre mi struscio di fianco a lui e mi ha messo una mano sul culo. Anche tu sei attraente, mi dice ma tuo marito? E' fuori per lavoro, rispondo e sono subito in ginocchio davanti a lui che gli sbottono i pantaloni.
Ha il cazzo quasi in erezione, bello grosso, mi sfilo le bretelline del prendisole e me lo infilo sotto il reggiseno. Una spagnoletta con questo bel cazzo, su e giù, su e giù nel reggiseno e il cazzo si fa duro. Una mazza enorme scappellata, la prendo alla base con una mano e lecco dal basso verso l'alto lentamente con la punta della lingua mentre con l'altra mano mi sgrilletto. Il suo respiro si fa più pesante... "oh che brava, ora succhia", non me lo faccio dire due volte e lo prendo in bocca mentre glielo meno. "Mmmh sì, bravissima, così succhia succhia, sei fantastica", gli sto facendo un pompino magnifico mentre mi sono infilata due dita nella fica e sto impazzendo dalla voglia di essere presa.
Mentre siamo nel bel mezzo di questo pompino,"ho trovato il pez...Papà, ma che ca...!?" entra il figlio dalla porta di servizio. Io sollevo la testa, lo guardo negli occhi e gli faccio cenno di avvicinarsi. Quando ce l'ho davanti a me, mi sfilo il prendisole e mi tolgo gli slip. Gli apro i pantaloni e gli prendo il cazzo in bocca. Poche succhiate ed è subito dritto, con mia sorpresa un po' meno dotato del padre, ma comunque un bel cazzo scappellato anche lui.
Il figlio si inginocchia dietro di me e mi scopa nella fica mentre continuo il pompino al padre. Finalmente godo anche io, il figlio spinge bene, comincio a mugolare di piacere ma adesso ho un pensiero fisso: voglio la mazza del padre nel culo. Lo guardo negli occhi mentre lo spompino per bene, sono vogliosa, lui muove il bacino come se mi stesse scopando ma sono io che faccio su e giù con la bocca sul suo cazzo. "Lo voglio tutto nel culo", gli dico all'orecchio, "sto impazzendo". Il figlio nel frattempo continua a spingermelo nella fica, vuole sbattermi di fronte adesso. Lo accontento, mi sdraio sul tappeto e ci facciamo un missionario. Il padre si guarda lo spettacolo col cazzo in mano, paziente.
Il ragazzo ha energia, è uno stallone, mi mette le gambe sulle spalle, si muove bene, mi piace come mi sbatte. "Continua, non ti fermare", "falla venire, bravo, così" gli dice il padre, mi piace questa complicità. Siamo tutti sudati, il ragazzo muove il bacino a tratti velocemente, poi rallenta, poi riprende, mi regala un orgasmo niente male e si lascia andare a una sborrata copiosa accasciandosi sopra di me.
Ma io non sono ancora soddisfatta, continuo ad avere il pensiero del cazzo del padre nel culo. Lo raggiungo sul divano e lo bacio, non c'eravamo ancora baciati fino a quel momento. Glielo prendo in mano, glielo meno dolcemente mentre mi tocca dappertutto. Mi sdraio con le gambe aperte davanti a lui che capisce cosa voglio e me la lecca per bene. Mi succhia la clitoride, esplora le grandi labbra, sente il sapore del figlio, mi cerca l'ano. Allora mi giro mentre me lo stimola per bene, ho le ginocchia sulla seduta del divano e mani sulla spalliera. Mi fa sentire la cappella, sono eccitatissima.
"Fottimi, ti prego, fottimi", lo imploro. Me lo mette dentro ed emetto un lungo gemito.
Mi prende i fianchi e mi sbatte, mi sbatte forte con la sua mazza perfetta. Il figlio ci guarda mentre si fa una sega, ha capito che non voglio interferenze, non ora.
Mi sento sculacciare di tanto in tanto, mi piace, e spinge, spinge. Sta godendo, quest'omone che mi sta inculando sta godendo e anche io. Gemiti e mugolii diventano gridolini, ho il culo in fiamme. Lui ansima, grugnisce, di tanto in tanto mi chiede se sto bene. Io mi torturo la clitoride finché non sento che lui sta per venire, le ultime spinte sono particolarmente forti, poi la pace del piacere.
Il pomeriggio è alle porte. Li lascio lì, padre e figlio, a riprendersi mentre vado a farmi una doccia rinfrescante al piano di sopra. Quando torno hanno appena finito il lavoro in cucina. Ci beviamo un'altra birra e ci salutiamo.
Avevo dimenticato di accendere la telecamera per mio marito, pazienza. Glielo racconterò quando torna.
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Commenti dei lettori al racconto erotico