Anna 6 – Il viaggio di nozze e la vita da sposata

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genere
dominazione

Max sognava il Queensland e l’Outback australiano, Anna le Maldive, ma vista la situazione finanziaria, si accontentarono dell’appartamento dello zio Guido a Lido di Camaiore.
L’appartamento era centrale, moderno con una vista strepitosa sul mare, non ultimo, un comodo posto macchina. Tutto sommato poteva andare peggio.
Gli apri la porta Sara, la figliastra rumena di Guido “benvenuti, sono il regalo di matrimonio di papi Guido, mi ha detto di mettervi a vostra disposizione, lavo, stiro, cucino e pulisco, voi comandate io obbedirò, sarò la vostra servetta” disse scherzando.
Anna baciò la cugina pensando a cosa le faceva lo zio Guido quando lei e Sara indossavano il completino sexy da cameriera.
Max rimase colpito da Sara, capelli lunghi neri, occhi verdi, due gran bocce ed una faccia da zoccola, bella ed arrapante come molte rumene.
Poi si guardo intorno e noto che l’appartamento era in realtà un grosso monolocale, persino il bagno aveva pareti vetrate. Unica zona riservata era quella del wc. Non era per nulla contento, zero intimità.
Il pomeriggio lo passarono tutti e tre nella sottostante spiaggia, Sara si mise in topless, dalla mancanza del segno del costume si capiva che era un’abitudine.
Gli occhi di Max fissarono quelle tette tutto il giorno, Anna non gradì molto l’atteggiamento della cugina.
Rientrati nell’appartamento Anna inizio ad essere meno amichevole
“lava i costumi, mettili a stendere, poi vai a disfare le nostre valige, cena per le otto” sculacciata di incoraggiamento sul sederino
“si Anna, come desideri”
“Max andiamo a letto, mi fai le coccole…”
“ma ci vede tua cugina”
“sta lavorando, non ci disturberà”
Max si coricò sul letto, Anna gli tolse il costume e lo cavalco con studiata lentezza, strusciando le tette sul suo petto e leccandogli il collo. Lui avendo le mani libere si eccitò palpandogli il culo, mettendole le dita in bocca e dandogli qualche schiaffetto sulla faccia quando lei non teneva il ritmo a lui gradito.
Anna mugolo e godette con un’intensità poco realistica, voleva dare soddisfazione al giovane maritino ed anche far capire alla cugina che lei in quella casa faceva quello che voleva.
Dopo un paio di giorni Max non si faceva più problemi. Era anzi eccitante, scopare la moglie guardando Sara che si muoveva a pochi passi da loro.

“la pasta è scotta, scema che non sei altro” Anna si alzo dalla sedia e mollo un forte sberlone sulla guancia della cugina
SCIAAAF
“scusa, scusa”
SCIAAAF SCIAAAF
“Ahi Ahii Ahiiii, basta ti prego”
“nuda, in ginocchio, schiena dritta e mani dietro la testa”
SCIAAAF SCIAAAF
“Ahi Ahi Ahiiiii”
“Max, dammi la cintura dei pantaloni”
SCIAAAF SCIAAAF SCIAAAF SCIAAAF
Ahiiiiiii Ahiiiii Ahiiiiii Ahiiiii
La cinghio sulla schiena, sulla pancia e sulle tette. A lungo, mentre Max osservava eccitato.
“metti quel muso di merda sul letto ed alza quel culo rotto che ti ritrovi”
Sara obbedì piangendo a dirotto.
“Max inculala che poi gliene do un’ultima ventina sul culo”
Max non se lo fece ripetere due volte. Il passaggio era molto aperto, come quello della moglie.
“e tua vacca leccami le mani e ringrazia mentre MIO marito si svuota”
“grazie signora per avermi educato, grazie signore per usare il mio buco da troia”
Gli ultimi giorni del viaggio di nozze non furono tradizionali, ma molto piacevoli per i neosposi.
Max scopava quasi sempre Sara, Anna era felice di riposare un pochino. Poi quando la gelosia montava, prendeva la cinghia dei pantaloni del marito e faceva capire alla cugina quale era il suo ruolo.

Una volta rientrati a casa iniziarono la loro vita in comune tra mille difficoltà, specialmente economiche.
Le entrate di Max non erano sufficiente a mantenere la famiglia. Decise che Anna doveva tornare a lavorare dal Sig.Baldini.
“No Max ti prego, tutto tranne che li, lo sai come mi tratta, poi adesso c’e’ anche la nuova impiegata, mi vergogno”
“ma se ha settant’anni, si sarà rimbambito”
In realtà il Sig.Baldini era in piena forma e Cinzia la nuova segretaria si rivelò una zoccola sadica a cui piaceva più la figa che il cazzo, nonostante avesse a casa un marito e due pargoletti.


Passarono alcuni anni, Max aveva progressivamente ripreso il controllo sul corpo di Anna, il padre, lo zio e gli amici non la visitavano più, o almeno molto sporadicamente.

L’unico che non mollava, oltre al Baldini ed a Cinzia, era Gian. Il supervisore di Max continuava a scopare Anna tutti i martedì, durante la pausa pranzo, quando il marito visitava i clienti di un'altra provincia.
“Anna hai una vita troppo ripetitiva, una troia come te dovrebbe prendere più cazzi, sei giovane e figa”
“sabato vado con Ester al Delirium”, Ester era una divorziata veronese con il quale formava una coppia aperta, molto aperta “chiedo a Max di unirvi a noi, le coppie entrano con soli venti euro”
“sei matto, Max non mi porterà mai in qual puttanaio” o almeno questo era quello che sperava.
Il sabato sera Max ed Anna entrarono nel locale scambista in compagnia di Gian ed Ester. Anna si era inutilmente opposta, piagnucolò, si arrabbiò, ma alla fine la sua natura lo portò ad ubbidire al marito.
Miracolosamente, in cambio di quell’uscita, Max le promise una tranquillità vacanza, solo loro due, senza parenti o amici.
Il Delirium era più squallido di quello che temeva, la clientela molto più anziana di loro, l’odore di stantio e sperma pervadeva l’aria.
Anna non voleva restare a lungo “andiamocene, ci sono solo dei vecchi porci”
“aspetta, aspetta”, passarono un’oretta a bere e conversare, ma anche Gian e Max era delusi dalla serata
“va bene, andiamo a casa, questo posto fa schifo” erano già alla porta quando videro entrare un gigantesco uomo di colore che abbracciò e bacio calorosamente Ester
Ester si girò verso Anna” ragazzina mia siamo fortunate, questo adone ha il più grosso cazzo che ho mai preso”
Max stava per realizzare una delle sue perverse fantasie, vedere la moglie arata da un uomo di colore.
L’opposizione di Anna fu solo di facciata, quella era, anche per lei, una fantasia inconfessabile che covava fin da piccola.
Adam era veramente enorme, 24 cm, per fortuna patteggio con il marito che il culo sarebbe stato risparmiato da quella proboscide.
Andarono in una stanzetta appartata, divani e moquette datati, alcuni fazzolettini buttati a terra ed il solito forte odore.
Adam si coricò sul divano, Anna gli salì sopra e si impalò a fatica, dopo i primi su e giù Gian si aggiunse alla coppia, glielo mise nel culo mentre uno dei tanti spettatori ne approfitto per metterglielo in bocca.
Max osservava mentre Ester gli faceva una sega.
Durò parecchio, il nero non veniva mai. Gian vedendo che dietro di lui c’era una fila di scosto e finì segandosi sulle tette di Anna, prima che il nero venisse ponendo fine al divertimento altro due anziani spettatori si alternarono nel culo di Anna ed un altro paio nella sua bocca.
Riparlando della serata Max confesso che la cosa che l’aveva eccitato di più era il fatto che Anna non aveva visto le facce degli uomini che l’avevano inculata.
Anna invece era solo interessata alla promessa di quel viaggio di coppia.
scritto il
2024-10-29
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