A casa di Ramona

Scritto da , il 2013-04-25, genere dominazione

Dai....sai quello che devi fare. lei distesa sul tappeto bianco di pelo con la schiena poggiata al muro e con il suo Blackbarry in mano. Si trattava del suo ordine mi dovevo stendere e leccarla, lo adorava. La casa era piena di sole ed il panorama fuori con quel silenzio completavano un quadro in cuo Ramona ne era il centro domimando completamente la situazione. Mi aveva chiamato ed appena arrivato avevo dovuto effettuare "i miei compitini...." cosi li chiamava. Ovviamente "caro li fai nudo...lo sai vero?"mi aveva detto con un sorriso splendente. I compitini erano veramente tanti piatti, lavatrici, pavimenti. Dovevo farli con Lei che passando non perdeva occasione per umiliarmi. "E brava la mia servetta" con successivo schiaffo sul culo... svelto amore che dopo devi andare in giardino a pulire i regali del cane e sai che dovrai farlo cosi, e fai in modo che i vicini non ti vedano. Poi disse "Starai attento amore, vero?" e mentre lo diceva con sorriso la sua mano afferro'le mie palle fino a farmi morire di dolore, poi aggiunse "Amore, e'quando dovrai gettare l'immondizia che dovrai volare nel giardino condominiale, se ti vedono cosi saro'costretta a chiuderti fuori...'. Ora dopo aver finito tutto mi trovavo a leccarla con la sua mano sui capelli, vuole che la lecchi come un cagnolino e quindi, muovendo la testa completamente con tutta la lingua fuori, solo cosi arriva all'orgasmo. Mentre leccavo lei adorava toccare con il suo piede il mio cazzo lo scappellava lo voleva sempre duro e se non lo era passava alle palle. "Caro se non e' in tiro mi rifaccio sulle palline ok?", diceva. Poi ad un certo punto mi gelo" il sangue: " Amore in camera c'e' mio marito" lo conoscevo sapevo che Lei lo sopportava, lo riteneva molto inferiore e non aveva rapporti con lui da tempo. Saverio si chiamava. Ramona sapeva quanto io lo odiassi per avermela presa. Sapeva che mi vergognavo come un cane se mi avessse visto nudo ed in casa e lei leggendomi nel pensiero disse: tranquillo gli ho detto che venivi a fare le pulizie.
Un brivido mi attraverso il corpo, per Lei mi ero annientato ma questa poi...
ora leccami i piedi stronzo mi stai facendo irritare, e mentre mi dedicavo la sento strillare: "Saverio sei sveglio, vero? Ora ti mando la troia, ti fa un bel pompino cosi ti senti meglio caro... "

Ramona era abituata ad alzarmi sempre l'asticella ma stavolta era dura.

Forza stronzo mi disse dandomi un calcio, e VAI.... disse urlando.

Entrai in camera e lui era gia pronto aveva il cazzo tra le mani ... era gia grosso e lo stronzo del marito rideva, Lo imboccai subito..e mentre lo spompavo Ramona disse: "amore non ingoiare la sua sborra devi venire da me a bocca piena, la devi colare sui miei piedi e leccare" ed aggiunse "caro se non vieni a bocca piena ritorni alla fonte e ci starai un bel po a riempirtela di nuovo...." L'amavo....


(segue)




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