Mamma si è persa.

Escursione in gruppo sui monti abruzzesi, organizzazione perfetta, tempo straordinariamente bello, io e mamma prenotati con largo anticipo, papà e Jessica, mia sorella a casa attenti ai gatti. Un semplice modo di dire, che non abbiamo gatti, per loro camminare in montagna non è salutare, preferiscono il mare (e qualcos'altro). In montagna si va attrezzati, no con gli infradito, preparati per l'eventuale cambio del tempo che può avvenire repentinamente. Anche se l'organizzazione è stata perfetta ,nel gruppo capita sempre qualche imbecille che con la sua presunta conoscenza dei sentieri si perde, non solo perché coinvolge anche i temerari che lo seguono. Ecco dopo due ore di marcia siamo rimasti io e mamma. Noi avevamo veramente la praticità dei luoghi, avevamo fatto i percorsi diverse volte. Mamma escursionista vivente, come il nonno, mi aveva trasmesso la passione per la montagna. In una occasione siamo andati vicinissimi ad un'azione di cui avremmo potuto pentirci, innocentemente si è aperta con papà, l'ha fatto a tavola alla presenza mia e di Jessica. Papà ha commentato positivamente non rilevando nulla di strano in quello che era successo. Jessica invece quando siamo rimasti soli è voluta entrare nei particolari, sembrando molto alterata all'inizio per poi rilassarsi. Da quella sera qualcosa è cambiato nel rapporto tra Jessica e papà, questo successivamente perché all'inizio nessuno ci aveva fatto caso. Tornando all'escursione, abbiamo preferito non allontanarci perché era apparsa una nuvola, piccola ma consistente. Eravamo a circa 500 metri da un rifugio, previdentemente ci siamo avvicinati. Degli altri nessuna traccia. Previsioni errate, la nuvola è scomparsa, erano circa le 11, avevamo fame, il sole picchiava in testa, il sudore aveva inzuppato tutto, abbiamo deciso di asciugarci, ci siamo spogliati restando in mutande e canottiera, quelle erano le cose più bagnate. Abbiamo ingozzato un panino gustandoci quel sole forte ma gradevole. I panni si stavano asciugando addosso lasciando i segni dell'abbronzatura sotto la canottiera. -Toglila- ho detto, lei mi ha guardato come fossi un alieno, ho insistito -Togli la canottiera- -Si va bè ora ci mettiamo nudi- -Siamo soli mamma, ti ho già vista nuda ricordi?- Ho tolto per prima io la canottiera, lei mi ha seguito. Erano evidenti i segni della canottiera. -Hai visto mamma che brutti segni? Siamo soli, non ci vede nessuno, se dovesse arrivare qualcuno li vediamo dal sentiero- -Allora tolgo anche le mutande- mentre
lo diceva io ero già nudo- -Facciamo lo scandalo in montagna- -Mamma se fossi brutta si
che sarebbe uno scandalo, sembri una dea, se ci fosse un pittore ti farebbe il ritratto-
-Mi stai adulando- -Invidio papà, altroché- Siamo rimasti in silenzio per qualche minuto.
-Se ci vedesse papà- -Sto attraversando un brutto periodo con lui, comunque non mi va di
parlarne- -Forse Jessica...?- -Tu che ne sai?- -Io e te in montagna, loro due al mare-
-Quella puttanella- -Mamma che dici?- -Non vedi che è sempre addosso a lui?- -E' la figlia- -Si di puttana, quella è una figlia di puttana, quello stronzo sembra un cagnolino, fa tutto quello che vuole lei- -Non penserai che...- -Non solo lo penso, ho quasi la certezza- -Li hai visti?- -No li ho sentiti, sono quaranta giorni che non mi tocca, ora mi sto sbracando, però me le cacci dalla bocca- -Torniamo al punto di raccolta?- -Se dobbiamo aspettare li è meglio starcene qui un paio d'ore ancora- -Non riesco ad immaginare Jessica scopare con papà- -Io l'immagino, anzi li vedo- -Se avessi
la certezza ...- -Nulla mamma- -Se avessi la certezza che faresti? Li cacceresti di casa?--Se io e te...? -Così le puttane saremmo in due- -Mamma rivestiamoci ed andiamo, ormai la giornata ha preso una brutta piega- Nel percorso di ritorno l'argomento è stato sviscerato nelle sue parti più delicate, aveva un rospo dentro mamma e non lo diceva.
-Fingiamo una nuova escursione, vediamo cosa fanno- -Li vuoi spiare- -No li voglio prendere con le mani nella marmellata- Diabolica mamma, in un attimo la sua dolcezza si è volatizzata. Nel corso della settimana il rapporto tra noi quattro è stato idilliaco, con
l'esclusione dei rapporti tra lei e papà, quelli erano assenti. Il programma della nuova
escursione è stata presa con distacco da papà e Jessica, mi aspettavo più entusiasmo, li
avremmo lasciati liberi di fare i loro porci comodi. Fingevano anche loro ! Sono riuscito
a captare un cenno tra i due, anche per me era una certezza. La domenica falsa partenza per l'escursione, li abbiamo lasciati a letto come normalmente succedeva papà nella camera, Jessica come al solito nella sua, dormivano ancora. Le otto, le nove, le dieci
non uscivano. Ho imposto a mamma di non muoversi, la sua reazione poteva essere pericolosa, senza far rumore sono entrato in casa, come pensavo Jessica era sul letto con papà. Non ho avuto il coraggio di proseguire, ho raggiunto mamma informandola. Siamo andati al mare vestiti da escursionisti, dovevamo sbollire la delusione. Non si resisteva
vestiti in quel modo -Torniamo a casa, succede quello che deve succedere, non mi interessa- Rientriamo, casa vuota, erano usciti. Letti disfatti, residui di colazione
sul tavolo, abbiamo rovistato tutto per scoprire qualcosa, nulla proprio nulla. I primi
dubbi cominciavano a balenare. Se avessi avuto la certezza del rapporto tra Jessica e papà avrei convinto mamma a farci trovare sul letto a scopare, ammesso che lei fosse
stata d'accordo. -Mamma lasciamo tutto com'è, ci sistemiamo nella mia cameretta, vedremo
il loro atteggiamento al rientro- Verso le tredici sentiamo aprire la porta -Come previsto non ci sono, amore ho fame mangiamo qualcosa, ho fame- -No papi voglio fare
l'amore, andiamo sul letto- -Non ti basta mai?- -Se non approfittiamo della loro assenza!- -Facciamoci trovare come loro- Immediatamente ci siamo messi in azione
-Amore mi fai godere tanto, scopami ancora- Sono apparsi sulla porta della cameretta,
l'unica reazione? -Papà andiamo a scopare, lo stanno facendo anche loro- La filosofia
del tradimento rivelata in tutte le sue accezioni. Da quel giorno abbiamo modificato
il nostro sistema di vita, godere in qualsiasi modo.