Harry e Ginny, la prima volta

di
genere
etero

Era la prima volta che Harry usciva con Ginny da solo dopo quel bacio. Aveva mentito a Ron: non era ancora pronto ad affrontarlo.
, gli aveva chiesto vedendolo uscire al tramonto.

Il suo amico non gli fece altre domande: Harry sapeva che lo imbarazzava di essere l’unico del gruppo ad essere stato escluso dal professore di Pozioni.
Ginny era già uscita dalla sala comune di Grifondoro da un po’ e lo aspettava in cima alla torre di Astronomia con due bottiglie di Burrobirra.
Durante il tragitto, Harry sentiva lo stomaco contorcersi e la mente tornò a un anno prima, quando aveva rovinato tutto con Cho. La verità è che non riusciva a sentirsi a proprio agio con le ragazze e spesso finiva per dire delle stupidaggini. Aveva paura di rovinare tutto anche con Ginny e persino di perdere Ron, che non avrebbe mai approvato la loro relazione. Il sole stava ormai calando su Hogwarts e i corridoi erano quasi sgombri. Harry sentiva il cuore battere sempre più all’impazzata a ogni passo. Quando iniziò a salire i gradini della Torre di astronomia, il panico lo travolse. Era una follia. Non voleva rovinare tutto con Ginny e non voleva tradire Ron. Erano la sua famiglia, dopotutto. Così decise che avrebbe detto a Ginny di chiuderla quella sera stessa. Lei era intelligente, avrebbe capito. E inoltre Harry era pronto a giocarsi la carta Voldemort, se necessario. Non avrebbe mai permesso che lei finisse in pericolo per colpa sua - e questa non era una bugia. Quasi senza accorgersene, si trovò a superare l’ultimo gradino. Ginny era appoggiata al balcone e gli dava le spalle. Il suo stomaco fece una capriola…
, disse lei con la sua voce dolce e al tempo stesso decisa.

Ma lei si era girata verso di lui e, prima che potesse concludere la frase, lo aveva baciato.
Harry sentì il cuore battere all’impazzata e la strinse a sé con tutta la forza che aveva. Sentiva il suo corpo tonico contro il suo e in un attimo le sue preoccupazioni scomparvero.
, gli disse Ginny prendendolo per mano. Lo condusse sul punto più alto della Torre e lì lo abbracciò. Il panorama sotto di loro era straordinario: il cielo si era tinto di rosso e oro il cielo, mentre la valle di Hogsmeade veniva abbracciata dai colori caldi del tramonto.
, disse Ginny con un sorriso.
, rispose in modo un po’ impacciato Harry, che sentì le guance avvampare per l’imbarazzo.
Ginny, però, sembrò gradire il complimento, perché lo baciò di nuovo sulla bocca. Era tutt’altro che impacciata, probabilmente anche in virtù delle tante esperienze che aveva avuto coi ragazzi. Harry, dal canto suo, non sapeva bene cosa fare, così si limitò a baciarla rimanendo fermo.
Ginny parve leggergli nel pensiero, perché gli prese delicatamente la mano e gliela posò su uno dei suoi seni. Harry prese a massaggiarlo con fare incerto, mentre Ginny ansimava. Era sodo e abbastanza grande da riempire tutta la sua mano e anche se c’erano maglione e camicetta a dividerlo dal contatto diretto, Harry fu felice di constatare che non indossava il reggiseno. Rimasero stretti in quell’abbraccio per un lasso di tempo che a Harry parve infinito e al tempo stesso perfetto. Poi Ginny fece un passo indietro e lo guardò dritto negli occhi.

Dopodiché si sfilò il maglione di Grifondoro e la camicia bianca, offrendo a Harry la vista più bella sua vita. Ginny era in piedi di fronte a lui, con i lunghi capelli rossi che le cadevano dolcemente sulle spalle e incorniciavano il suo fisico perfetto. I suoi seni erano pieni e sodi, bellissimi… Harry non aveva mai visto una ragazza nuda, ma era certo che non potessero esisterne di più belle di lei.
, Ginny era sorridente e sicura di sé.
, bofonchiò Harry incerto.


Così Ginny si voltò e molto lentamente si slacciò le scarpe e tolse le calze, mostrando due bellissimi piedini.


Ancor più lentamente, prese a far scendere la gonna e le mutandine, scoprendo con una lentezza quasi sacrale tutto il suo corpo nudo. Harry rimase senza fiato. Ginny aveva un corpo snello e atletico, con la muscolatura tipica della giocatrice di Quiddtich. Il suo culo era alto e liscio, tondo e tanto bello da suscitare in lui un tale senso di meraviglia da lasciarlo a bocca aperta.
Ginny si avvicinò a lui e gli sussurrò all’orecchio: e iniziò a slacciargli lentamente i pantaloni. Prima un bottone, poi l’altro e Harry rimase in mutande davanti a lei, che lo guardava con occhi pieni di desiderio. Ginny gli sfilò anche il maglione e la camicia, poi fece qualche passo indietro e lo studiò.
, ammiccò.

Nessuna ragazza lo aveva mai visto nudo, quindi quella situazione lo faceva sentire ancora più insicuro. Inoltre sapeva bene che Ginny era stata con Dean Thomas, un ragazzo di colore di Grifondoro che si era spesso vantato delle sue dimensioni nel dormitorio.


Ginny si avvicinò lentamente, completamente nuda e lo baciò sulle labbra, poi sul collo. Scese lentamente in ginocchio e prese a baciarlo sempre più in basso, fino a quando con i denti non strinse l’elastico dei suoi boxer bianchi e li fece scivolare giù.
Ora Harry era nudo e più insicuro che mai, mentre Ginny, ancora in ginocchio davanti a lui, lo osservava divertita.
, disse strizzandogli l’occhio.
, aggiunse Ginny mentre gli sfiorava la punta del pene eretto e duro come una roccia con la punta della lingua. Fu attraversato da un fremito quando finalmente lei lo prese in bocca. Andava su e giù a un ritmo forsennato, arrivando a ingoiare tutto il suo membro con facilità. Harry non riusciva a staccare gli occhi da lei, che lo osservava di rimando mentre continuava succhiare verace. Con la mano destra si teneva stretta al culo di Harry, mentre con la sinistra gli palpava i testicoli, facendolo godere come mai avrebbe creduto possibile nella sua vita. Preso dalla foga, Harry riuscì finalmente a dimenticare ogni preoccupazione e le strinse la testa con le mani, guidandola e spingendola sempre più a fondo. Ginny non si sottrasse e, anzi, spalancò la bocca e lasciò che fosse Harry a spingere sempre più veloce, sempre più forte. Ginny emetteva rumori soffocati, mentre il suo cazzo le spingeva nella gola. A un certo punto, fu costretta a staccarsi e Harry vide la bava che le colava sul viso. Si ripulì con la mano e poi strinse il suo pene eretto forte e iniziò strisciarselo sul volto, a baciarlo e leccarlo.
Harry fu mosso da uno spasmo sentendole pronunciare quelle parole e sentì il cazzo gonfiarsi sempre di più.

, Ginny continuava a succhiarglielo, mentre lui era scosso da tremiti e piacere.

Harry la prese per i capelli e la spinse a terra, facendola sdraiare, poi si sedette su di lei e iniziò a scoparle la bocca con ferocia. Sentì l’orgasmo montare quando lei iniziò a leccargli le palle mentre con la mano continuava a fare su e giù sempre più veloce.


E alla fine arrivò. Il cazzo gli esplose mentre Ginny continuava a segarlo e con la punta della lingua gli stimolava il frenulo. Fu la sensazione più bella della sua vita: Harry si sentì travolto dal piacere e schizzò come mai aveva fatto prima nella sua vita. Il viso di Ginny era completamente ricoperto del suo seme, ma lui continuava a schizzare, riempiendole anche la bocca e ricoprendole i seni. Ginny fu costretta a sputarne un po’ per non affogare.
, disse con un sorriso, mentre si puliva il viso ricoperto di sperma.


Harry aiutò Ginny a rialzarsi e poi fece evanescere il suo sperma dal suo viso e dai suoi seni, poi la baciò. Rimasero nudi e abbracciati a osservare la notte che ormai abbracciava la valle di Hogwarts per qualche minuto, poi fecero ritorno in Sala Comune.
*
, chiese Hermione con un sorrisetto malizioso appena la vide rientrare in camera.
>, rispose facendo l’occhiolino.
di
scritto il
2023-12-18
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