Da uomo a w.c.

Scritto da , il 2013-02-04, genere pissing

Sono un bel ragazzo,atletico sportivo e con modi che affascinano. In adolescenza ero piuttosto bruttino: occhiali spessi, acne,capelli di media lunghezza ed apparecchio ai denti. Molte volte le ragazze hanno riso di me e difficilmente riuscivo a propormi per il timore del rifiuto. Verso i 20 anni ho fatto l’operazione per la miopia, rasato i capelli e modellato il corpo con sport e palestra.
In breve la mia vita è cambiata anche se la timidezza adolescenziale non mi ha abbandonato, almeno non del tutto. Ho incominciato a riscuotere un discreto successo fra il gentil sesso a cui la mia timidezza e riservatezza è apparsa come un aurea di mistero che attraeva ancor più le donne.
Le prime esperienze sono servite a disnibirmi e ad aumentare la mia sicurezza ed autostima. Non ho più avuto timore del rifiuto,anzi ero io a permettermi di scegliere. Ho avuto esperienze anche con ragazze che in passato mi avevano rifiutato concedendomi anche il lusso di scaricarle senza tanti scrupoli, d’altronde non ne avevano avuti loro per me a suo tempo Nei rapporti spesso veniva fuori la mia vena sadica e con qualcuna sono stato anche piuttosto pesante nelle richieste sessuali. Più belle erano e più le costringevo sottomettersi ai miei desideri. Mi son concesso di sverginare più di un culetto e la cosa mi ha dato estremo piacere. Avrei voluto trovare una donna che mi tenesse testa, ma sembra che al genere femminile riesca meglio essere sottomesso che dominare. Però la curiosità mi ha spinto a ricercare qualcos’altro. Così curiosando fra gli annunci di vari siti mi è capitato di trovarne uno accattivante: Bella signora, autoritaria per natura ricerca schiavetto alle prime armi per giochi di sottomissione;sarai accompagnato dalla tua padrona in una spirale di umiliazione e degrado.
Chiamai e fissai un appuntamento. Era una padrona di mestiere e quindi il fatto di dover pagare non è che mi allettasse molto, ma mi convinsi a provare. Il posto era in una zona di campagna molto isolato,dovetti richiamare più volte per capire la strada. La voce al telefono suonava calma e matura, almeno per me ed i miei 28 anni.
Giunsi infine ad una villetta circondata da una siepe molto alta, quando fui li il cancello elettrico si apriì e percorsi 7/800 metri mi ritrovai davanti al portoncino socchiuso. Chiesi permesso ed entrai.Una voce mi disse “Vieni accomodati sono in salotto” mi feci avanti e quando mi trovai faccia a faccia con la signora confesso che rimasi. La donna comodamente seduta sul divano doveva avere un’età fra i 45 50 anni un viso pesantemente truccato, una leggera pancetta e qualche accenno di cellulite qua e la. Non era certo quello che mi aspettavo.Mi fece accomodare e mi chiese di parlare di me e cosi feci esprimendo anche l’opinione che le donne alla fine preferiscono essere sottomesse che dominare. Lei ascoltò tutto attentamente e mi chiese:” Ho la sensazione che tu ti aspettassi qualcos’altro, ma ormai che siam qui penso non sia il caso di sprecare l’occasione” Ero piuttosto titubante,ma domandai il costo della seduta. La risposta fu 100 euro, generalmente un oretta due ,ma poi mi chiese avevo problemi a fermarmi un po’ di più. “be veramente no, vivo da solo e i miei li sento si e no 1 o 2 volte al mese” risposi. Uno strano sorriso le si disegnò sul viso” Bene, sarò felice di poter usufruire di un ragazzo così giovane e carino.” Ormai ero in ballo e mi dissi,ma si al massimo al fine mi faccio una scopata e chi se ne frega.
La signora vestita in vestaglia e pantofole cambiò subito tono e mi disse di inginocchiarmi ai suoi piedi e renderle omaggio baciandoli, cosa che feci con non troppo entusiasmo anche se aveva dei piedi davvero belli.
La donna si adirò non poco e dopo avermi colpito con un piede il viso mi prese e trascinò in camera da letto.” Ecco ci siamo” pensai convinto che da li a poco avremmo fatto sesso invece lei mi legò al letto a pancia in su ed io stetti al gioco,pensando alle classiche frustatine.
Invece accade che inizio a farmi il solletico ininterrottamente. Fu devastante ero in preda alle convulsioni e lei non accennava a smettere:”ahahahh basta ahahhah, la prego….ahahah si fermi ahahahah. Dopo un tempo che mi parve eterno inziò a diminuire : “ Bene grand uomo forse adesso possiamo parlare di quello che mi aspetto da te” Come accennai a rispondere riprese a solleticarmi”No no no ahahaha la prego farò tutto ciò che vuole ,ma la smetta”-lei:”Ok, vedi ho capito che tipo sei e penso che mi divertirò molto con te””Per prima cosa ho già deciso di tenerti qui per più di un giorno e sarà un esperienza che non scorderai” nel pronunciare quest’ultima cosa passo un unghia sotto la pianta del mio piede nudo ed ebbi un sobbalzo”Qualsiasi cosa ,ma la smetta “. La signora prese una telecamera e la posizionò in modo tale da riprendere il letto intero con me legato. Tolse la vestaglia e salì in mutandine e reggiseno sul letto in piedi davanti a me, avvicinò un piede alla mia bocca e disse “Vediamo se stavolta ci metti più impegno, ti assicuro che se qualcosa, qualsiasi cosa non dovesse soddisfarmi riprenderò con il solletico per almeno un quarto d’ora” Completamente terrorizzato incominciai a baciare e leccare quel piede come fosse la cosa più preziosa al mondo. L’operazione andò avanti un bel po’ poi passo all’altro piede.” Bene tesoro, cominci a capire ora passiamo ad altro” e così facendo tolse le mutandine e dopo avermele strofinate sulla bocca le posizionò a mo di benda sugli occhi:”Per assaggiare la mia figa dovrai aspettare e dimostrare di meritartelo, ma intanto posso farti conoscere il tuo nuovo padrone” Sentì che si stava abbassando e venne a posizionarsi con il buchetto del culo proprio sulla mia bocca:”Avanti datti da fare, adora il mio culetto e ricordati che cosa potrebbe succedere se non fossi soddisfatta”
Ormai il timore di quel supplizio dominava ogni mio pensiero così iniziai a leccare baciare succhiare quel buco odoroso come se da quello dipendesse la mia esistenza:La donna si sedette quasi completamente sul mio viso. “Vedi, se tu ti comporterai bene tutto filerà liscio, ora voglio che tu dica rivolto alla telecamera :"IO appartengo alla padrona Ginevra e lei può fare di me ciò che vuole”appena si sollevò per farmi respirare pronunciai a voce alta quelle parole. Lei rise”Bravo schiavetto ed ora riprendi a leccare che mi piace proprio tanto, non te la cavi mica male sai,sembri nato per questo ah ah ha. Penso sia passata quasi un ora quando la signora decise di alzarsi dal mio viso ormai completamente indolenzito. Portò via la telecamera e tornò poco dopo:”Che dici tesoro posso slegarti, mi prometti che farai il bravo?”-io: “Signora farò qualsiasi cosa lei mi chieda”-lei:”Bene era quello che volevo sentire . Mi slegò e mi fece mettere a quattro zampe, si sedette sulla mia schiena e mi disse di dirigermi in bagno. Lentamente la portai fino all’ampio bagno e una volta dentro disse :“ Ecco vedi quello è il water dove tu potrei fare i tuoi bisognini, mentre io ho deciso che userò esclusivamente te, che ne dici” decisamente spiazzato accennai una risposta”Ecco io veramente…mi scusi,ma non credo di essere in grado” m’interruppe seccata”Oh iniziamo, non sopporto essere condradetta”-io spaventato” No no mi scusi farò di tutto per essere all’altezza”” Bravo così si parla, comunque voglio essere buona adesso farò i miei bisogni nel wc solo questa volta giusto per abituarti”
Andò a sedersi sulla tazza ed io prostrato ai suoi piedi iniziai a baciarli. Qualche istante e il rumore tipico di pipì ruppe il silenzio”Ah come mi irrita sprecare il mio nettare”- accennai”mi perdoni la prego”Si spostò leggermente in avanti e disse”Su asgiugami con la tua linguatta ,visto che onore ti concedo, sappi che non userò mai la carta finchè avrò te, sei contento?Ringraziami almeno””Grazie signora”-
“ Padrona…impara ad usare le parole giuste”-“ Grazie padrona” e mi precipitai a leccare quel cespuglietto. L’odore d’orina mi penetrava nel cervello,ma non lo diedi a vedere. Dopo un pò arretrò leggermente “Bravo, adesso fammi finire”rimasi in attesa intimorito e lo confesso leggermente eccitato dopo il servizio di pulizia.
Passò qualche minuto e senti chiaramente il rumore di cacca che cade nel water preceduto da qualche lieve scorreggina. Cosa avrebbe preteso ora, non riuscivo a credere di trovarmi in una tale situazione. Penso che lei lo capisse e la cosa la eccitava realmente.
Un volta finito mi guardo fisso negli oocchi, si alzò e girandosi mi mise il sedere a pochi cm dal viso” Sai cosa fare vero?” con tono che non ammetteva repliche. Si allargò leggermente le natiche ed io chiusi gli occhi e provai a leccare. Il contatto con i residui rimasti fu indescrivibile ed arretrai istintivamente. La donna si girò di scatto e mi stampò una sberla sul viso.” Come osi,tu vuoi farmi arrabbiare sul serio”- “No no mi perdoni, ma mi è davvero difficile,non ho mai fatto una cosa del genere e non ci riesco”-mi guardò dubbiosa:”Mmm…va bene cercherò di essere comprensiva per stavolta, su riprovaci,ma vedi di impegnarti al massimo” Si girò nuovamente ed io spinsi fuori la lingua e leccai. Leccate lente ed un gusto orribile in bocca, andai avanti finchè con gran fatica non completai l’opera di pulizia.” Hai visto che se ti applichi le cose riesci a farle- be ora metti la testa dentro al water e stai lì, voglio che l’odore ti diventi familiare perché la prossima volta dovrai prenderla in bocca,so che non sarà facile ,ma questo è ciò che ti aspetta. Mi lasciò lì con il viso a pochi cm dalla sua merda chiuse la tavoletta sulla mia testa e se ne andò. Tornò dopo molto tempoe mi ordinò
” Leccala ora e fai presto”
fu terribile,ma così feci poi lei tirò lo sciaquone. Mi attaccò un guinzaglio al collo e con quello mi trascinò come fossi un cagnolino. Mi portò nuovamente in camera dove vidi una sedia-wc chiusa ai lati e con un apertura dove infilare la testa.”Ecco schiavetto, quello è il posto dove dovrai stare le prossime volte,dimmi cosa ne pensi,credi di potercela fare da solo o devo diventare cattiva?” Risposi”No Padrona, farò di tutto per essere all’altezza” “ Bene adesso vieni che devo far qualche telefonata” – Mi portò sul divano e mi posizionò in modo tale da potersi sedere comodamente sul mio viso” Cerca di rendere la cosa piacevole e datti da fare con la lingua”. Leccavo più che potevo e la padrona alzandosi mi permetteva di respirare ed intanto riuscivo a sentire anche le sue parole al telefono”Ciao cara come stai…o si anch’io….ne ho uno nuovo nuovo lo sto addestrando proprio ora……ahahah sotto il mio culo e dove se no?...non ancora….certo…..mi farebbe piacere….stasera….si chiama anche lei….vedremo. ciao.” Finito di telefonare si rivolse a me :” Sai caro, stasera passano due amiche a trovarmi, ho detto loro che ti sto addestrando e vogliono esserti d’aiuto. Quindi non farmi fare brutta figura altrimenti sono guai serii e adesso continua a leccarmi che mi rilassa”
La sera stava arrivando quando la mia padrona decise di fare un altro passo nel mio percorso di eduacazione. Mi trascinò in bagno e mi costrinse sdraiato per terra, aveva i piedi ai lati della mia testa ed era senza mutandine.Iniziò lentamente ad avvicinare la sua figa alla mia bocca dicendomi:
“Ora schiavetto assaggerai il nettare della tua padrona, voglio che tu lo ingoi tutto senza perderne una goccia chiaro?!.
Lentamente la pipi iniziò a sgorgare dalla sua fonte ed io ingoiavo. La padrona rallentava il flusso per permettermi di deglutire e intanto”Bevi bevi schiavo, è buona vero,manda giù tutto”
Ormai mi stavo abituando a quel gusto ed una volta terminato,la padrona si sedette sulla mia faccia per farsi ripulire accuratamente. Stavo ancora pulendo che suonò il campanello, la donna si ricompose indossando la vestaglia e mi trascinò per il collare per aprire. Aperta la porta io tenevo la testa bassa e vidi un paio di stivali e un paio di scarpette con il tacco e dovetti baciare entrambe in segno di saluto. Ci spostammo sul divano e la padrona mi mandò a prendere dei drink, al mio ritorno potei vedere le due donne. Una era piuttosto attempata avrà avuto sui 55 anni,l’altra quella con le scarpe dimostrava 30anni ed aveva un viso ed un corpo piuttosto appariscenti. Mi fecero sdraiare e la più anziana disse” E così questo è il nuovo schiavetto,è carino,sarà un piacere usarlo. Intanto sfilami gli stivali e leccami per bene i piedi, ho proprio bisogno di una rinfrescatina” Tolsi gli stivali e mi resi conto che la donna non lavava i piedi da un po’ quindi non fui lesto a leccare.
L’altra donna rise:”Ah ah mamma, hai visto fa lo schizzinoso, pensa come reagirà quando gli cagheremo in bocca”il solo pensiero mi fece rabbrividire e mi misi a leccare con impegno sempre maggiore”No guarda che bravo, forse doveva solo far conoscenza, lecca lecca tesorino.”.
Dovetti ripetere il servizio alle tre donne per molte volte e la lingua era ormai indolenzita, finchè la più giovane:” Piccolo caro, avrai sete?”sapevo già cosa mi attendeva e rassegnato risposi di si. La ragazza battendo le mani”Bene perché adesso ti darò da bere” Prese un bicchiere scostò le mutandine e lo riempi di caldo liquido” -"Ecco bevila tutta finchè calda altrimenti non è più buona”
La serata andò avanti così e le due ospiti pretesero di essere leccate davanti e dietro, sedendosi spesso sul mio viso
Verso sera inoltrata la più giovane esordì:” Seguimi caro che ora ti do da mangiare,non è questo che aspettavi” Le 3 donne mi portarono nella stanza con la sedia –cesso e mi fecero infilare la testa dentro bloccandomi sia le braccia che il collo. Era la fine
La più giovane alzò la tavoletta e si sedette oscurando quasi completamente la mia visuale,mentre sentivo un piede premermi sul membro.
“Sei pronto tesoro,apri bene la boccuccia che la pappa sta arrivando”un rumoroso peto fece strada ad un enorme pezzo di cacca che mi cadde metà in bocca e metà sulla guancia. Ero paralizzato quando sentì un dolore lancinante a capezzoli. Le tre donne mi urlarono di tutto”Mastica che me ne viene ancora” “Dai manda giù che devo cagare anch’io” “Su vedrai che ti abituerai presto”
Tentai di ingoiare e altra merda mi cadde sul viso. Quando ebbe finito la ragazza mi guardò e disse”Come non ti piace la mia cacchina,mamma prova a dargli la tua “ e intanto mi colpì con un calcio al fianco. La vecchia venne a sedersi e pisciandomi in bocca” Vedi che buona che sono, ti do anche da bere per aiutarti,” Non ce la facevo più ma mandai giù tutto e appena finito,il culo sopra il mio viso cominciò ad espellere nuova merda.:”Mangia mangia, verrò ogni giorno a darti il mio cioccolato,lo so che ti piace” I conati erano tremendi,lo stomaco mi si contorceva, ma andai avanti
per non soffocare. Chiusero il coperchio e mi lasciarono li. Molto più tardi tornò la mia padrona , mi fece uscire e mi portò in cucina. “Non son molto contenta di te,ma vedrai che miglioreremo, intanto gustati la cena che ti ho preparato”
Su un piattino c’era un grande quantità di feci e una scodella ricolma di piscio.
Guardai la padrona sperando in un segno di clemenza., ma :”Oh tesoro non guardarmi così, mangia tutto altrimenti ci resto male”
Restai a disposizione della mia Padrona per quasi un mese,durante il quale dovetti affrontare situazioni indescrivibili: - venni usato come cesso praticamente tutti i giorni,leccai buchi di tutti i tipi ed in condizioni di igiene spaventose,fui prestato a donne sadiche e viziose, perfino un trans mi tenne con se per 4 giorni durante i quali persi praticamente il concetto di essere umano.
Poi a causa di qualche virus o batterio finì in ospedale per diverso tempo durante il quale la padrona venne a trovarmi per dirmi:”Vedi di guarire presto, usare il water di ceramica mi rende nervosa e soprattutto odio la ruvidezza della carta igienica”

Pistoilet

Questo racconto di è stato letto 2 7 2 9 0 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.