Chi sbaglia paga…ma in seguito ci guadagna!
di
Subway
genere
dominazione
Prima di iniziare il racconto, mi preme sottolineare come i nomi delle persone in causa ovviamente sono fittizi, ma la storia è assolutamente reale.
Ludo (che ovviamente sta per Ludovica), sin dall’adolescenza, si era sempre dimostrata e contraddistinta per essere una mezza ninfomane perennemente a caccia del merlo maschio. Svariati i fidanzati cambiati, tresche e storie di una sera in grandi quantità, una disinvolta avventura in chiave lesbo intrapresa più per morbosa curiosità che per altro, threesome MMF ed anche una disarmante e rischiosa superficialità, nel prendere a fasi alterna le dovute precauzioni, visto che nel corso degli anni a distanza di tempo, era dovuta ricorrere a ben due interruzioni di gravidanza. Insomma, non si era fatta proprio mancare nulla dai 16 ai 34. Tuttavia, due settimane dopo aver compiuto 35 anni, ebbe modo di conoscere una sera in un pub, un coetaneo liberiano di nome Charan. Andandosi dapprima a invaghire di lui con uscite sempre più frequenti, per poi innamorarsi perdutamente come mai le era accaduto precedentemente in altre circostanze. Ovviamente Charan, stregato dalla sua bellezza sconvolgente (bionda naturale con lunghi capelli lisci fino a metà schiena, alta 1,70, occhi verdi, 4ª di seno e un culo stratosferico) non ci mise molto a capitolare, dinanzi alle intraprendenti avance dell’audace donzella. Se sotto le lenzuola le cose andavano alla grande, con Ludo letteralmente presa da un maschio così aitante, virile e incredibilmente dotato (24 cm), dove per la prima volta in vita sua, si sentiva perduta totalmente nel suo uomo, avendo occhi solo per lui; decisamente meno splendente era la loro relazione lontano dal materasso. Che si trascinava con difficoltà, piena di attriti e numerose discussioni. Il problema della ludopatia da giocatore di corse dei cavalli, che lo faceva più volte affossare le delusioni nelle mancate vincite nell’alcool, portava la coppia a diversi litigi, che andavano spesso e volentieri a sfociare in drammatiche vicissitudini di violenza domestica; dove Charan in più di un’occasione, alzava bruscamente e vigliaccamente le mani sulla sua compagna. Nonostante più volte avesse mostrato segni di pentimento nei giorni seguenti, deciso a cambiare e ricoprendo di affetto, attenzioni e parole dolci la sua donna, ma tempo una 7/10 giorni al massimo e tutto gravosamente andava a precipitare drammaticamente di nuovo. L’aver costantemente condotto un’esistenza al fianco di disparati uomini, di conseguenza aveva inevitabilmente portato Ludo, a stringere poche e frivole amicizie femminili. L’unica sua vera e fraterna amica era Viola, una ragazza di 30 anni che da una vita abitava nel suo stesso palazzo due piani più giù. Con lei le confidenze e gli sfoghi erano a 360º. Sapeva ascoltarla e cercava sempre di darle i suggerimenti più saggi da perseguire. Sessualmente Viola, provenendo da una famiglia tradizionale e ultra religiosa, crebbe con accanto due fratelli possessivi, che le stavano col fiato costantemente sul collo, non dandole mai modo di poter intraprendere relazioni con nessuno, limitandole moltissimo le conoscenze maschili. Si trovò quindi a scoprire i piaceri della carne solamente a 18 anni, con un uomo (il classico insospettabile amico di famiglia) 10 anni più grande di lei, dove instauró una storia effimera e assai poco coinvolgente, che si archiviò dopo nemmeno un mese. Dopo quell’esperienza maschile per nulla soddisfacente, riemersero in lei, vecchi richiami saffici (di fondo le era stato quasi imposto dai suoi di coltivare solo amicizie femminili), che fino ad allora aveva cercato in ogni modo di reprimere, anche per le eventuali conseguenze che avrebbero potuto scaturire in famiglia, così profondamente bigotta e arretrata mentalmente. Ed ecco che improvvisamente le sue storie con un buon numero di donne, fioccarono una dietro l’altra. D’altro canto anche con lei madre natura era stata benevola. Alta 1,73, un viso angelico, culo alto, profondi e magnetici occhi neri, 3ª di seno e capelli corvini magnificamente portati a caschetto. Anche lei come Ludo, era comunque afflitta dai suoi demoni che non le facevano condurre una vita sentimentale serena. Solo storielle di poco conto e sbrigative, senza avere mai perduto la testa in questi brevi legami con donne algide, per nulla propense a legarsi sentimentalmente. Per molto tempo si era convinta che nessuna volesse mai concretamente allacciare un rapporto di coppia, ma la verità di fondo, è che il problema risiedeva in lei. Da sempre incapricciata di Ludo, negli ultimi tempi poi, totalmente infatuata della sua amica del cuore. Solo che ovviamente non aveva mai avuto il coraggio di dichiararsi a lei. Un po’ per paura di sentirsi respinta e un po’ perché sapeva chiaramente che Ludo di fondo, ad eccezione di una transitoria liaison con una sua ex collega, aveva sempre adorato gli uomini e i loro corpi come non mai. Fatto sta, che durante l’ennesima serata trascorsa a casa di Ludo, nel dare supporto alla sua amica di nuovo ai ferri corti con Charan, tra un abbraccio durante un pianto a singhiozzo e qualche carezza di conforto, iniziarono pian piano a stringersi con maggiore trasporto, incominciandosi a dare di li a breve degli innocenti e affettuosi bacetti sulle guance, che man mano si intensificarono, fino a intraprendere una pomiciata carica di graffiante bramosia e irrefrenabile voluttà. Pochi istanti e il desiderio reciproco travolse entrambe, con tutti i vestiti gettati in aria, ritrovandosi completamente nude a disegnare un groviglio di splendidi corpi femminili, avvolti nella più accecante delle passioni. Tra le due, si sprecarono i 69, ditalini a iosa, soventi leccate di tette e degli spasmodici scissors, dove le due passere totalmente depilate, sembravano essere diventate tutt’una, tanto non si davano tregua, strusciandosi e bagnandosi in maniera incontrollabile. A un certo punto, per cercare di non far arrivare alle orecchie dei vicini i loro gemiti sempre più acuti, decisero di accendere lo stereo, tenendo il volume medio-alto. Ripreso l’accoppiamento in maniera ancora più intensa di prima, tra orgasmi multipli e infuocati baci a togliere il respiro, si abbandonarono totalmente l’una all’altra, isolandosi mentalmente da tutto ciò che le gravitava attorno, perdendo completamente la percezione col resto del mondo. Nessuna delle due quindi, tra la musica alta e i bollenti spiriti che avevano raggiunto vette elevatissime, udì girare la chiave nella toppa. In quel momento Charan era appena tornato a casa dopo una giornata lavorativa alquanto provante e udendo suoni musicali quasi da discoteca, provenienti dalla camera da letto, la raggiunse in un istante, spingendo la porta lasciata solo accostata, trovandosi l’immagine tutta nuda della sua morosa, intenta a praticare un infuocato cunnilingus a Viola. Spense subito lo stereo e le due ragazze, completamente incredule, sorprese e inevitabilmente scosse, finalmente si accorsero di lui. Che in preda all’ira, si rivolse a Ludo con un fare non certo pacato.
- “Lurida puttana, torno a casa dopo una giornata di merda al lavoro e ti trovo a troieggiare con quest’altra baldracca!” -
Ovviamente, letteralmente terrorizzate, nessuna delle due osò proferire parola. Charan ormai era un fiume in piena, rincarò subito la dose, aggredendo verbalmente all’istante anche Viola
- “E te dannata bagascia, questa è la mia donna e tu lo sai benissimo, se eri un uomo, ti avrei già massacrato di botte, ma visto che sei una donna e per giunta lesbica, ora ti faccio vedere io come mi vendico” -
Ludo avendo immediatamente compreso le intenzioni del suo uomo, provó inutilmente a dissuaderlo, ma si vide raggiungere da un micidiale pugno in faccia che la fece cadere giù dal materasso. Viola, tutta tremolante e con lacrime di paura che avevano iniziato a scendergli dagli occhi, rimase impietrita e provó a rannicchiarsi ritraendo le ginocchia al petto. Tutto ció indispettì ulteriormente Charan, che dall’alto del suo 1,90 e una montagna di muscoli, dopo essersi denudato in due secondi, afferrò il corpo di Viola, tirando a se con una forza mostruosa, nonostante qualche timida rimostranza, accompagnata da un goffo tentativo di scalciarlo, la prese con veemenza posizionandola a pecorina, andandole a sussurrare all’orecchio:
- “prima ti sei divertita con la mia donna e adesso mignotta paghi il conto” -
E il conto per lei fu salatissino, perché i suoi 24 cm di possente nerchia nera, non pensò minimamente di sbatterglieli in fica, scegliendo di andare a sverginarle il culo. Ebbe perlomeno la decenza di sputarsi sul cazzo e non entrare a secco prima di penetrarla. Tuttavia, dopo l’entrata ruvida intenta a farle vedere le stelle, iniziò a scoparle l’ano con sorprendente dolcezza, massaggiandole le tette, con Viola che dopo l’iniziale trauma, iniziava a gradire visibilmente il trattamento, emettendo degli inequivocabili gemiti e mostrando uno sguardo carico di godimento, anche quando decise di continuare a incularsela facendola sdraiare in posizione prona. Ludo che inizialmente era rimasta in disparte per paura di ricevere qualche altro devastante pugno, notata la situazione di piacere immenso fra i due, si avvicinò avvinghiandosi al suo uomo, iniziando a baciarlo con straordinaria intensità. Il liberiano profondamente preso dalla chiavata con Viola (non raggiunge la folgorante bellezza di Ludo, ma è comunque un gran bel pezzo di fica), avvicinandolesi nuovamente all’orecchio, le disse con voce suadente: “ti piace la fica, ma devi ammettere che il mio cazzo non è male no?” Con Viola che immediatamente rispose affannosamente: “continua ti prego, hai un cazzo da sogno, l’unico che avevo provato anni fa era piccolo e durava 2 minuti, il tuo invece è da Oscar!” Di nuovo a pecora, stavolta con Ludo che le si era messa col viso sotto la bernarda intenta a leccargliela appassionatamente, facendo uscire di tanto in tanto il cazzo di un Charan sempre più in estasi, per andare a più riprese a succhiarglielo voracemente, reinserendo poi nel culo della sua ormai amica e compagna di letto l’enorme fallo, fino a che l’uomo ormai esausto e pronto ad esplodere, tornò per un momento l’iracondo pieno di collera di inizio scopata, uscendo rapidamente dal buco del culo di Viola, portandosi rapidamente il cazzo con la mano sull’imbocco della sua vagina, entrandole dentro a sorpresa, solo per il gusto di scaricarle in passera una sborrata mega galattica. “Cazzooooo, ma così rischi di avermi ingravidato e adesso?!?” “La mia vendetta è compiuta finalmente. Stai tranquilla comunque, dopo ti scrivo l’indirizzo di un consultorio dove lavora un mio carissimo amico che non è obiettore e su due piedi ti prescriverà al 100% la pillola”. Dopo queste rassicurazioni, Viola fece colare tutta la sborra dal culo nella bocca di Ludo ancora intenta a starle sotto, con le due amanti che iniziarono subito a scambiarsela di bocca in bocca, ingoiandone alla fine un po’ per una, davanti lo sguardo estasiato di Charan. Che appena terminato il suo stato refrattario, si alzó dal letto e fu di parola, andandole a scrivere il prezioso indirizzo. Prima di congedare Viola comunque, chiese e ottenne con infinito entusiasmo, un double blowjob celestiale dalle due donne, andando a scaricare un altro immenso flusso di sborra sui volti delle infoiatissime compagne di ménage à trois, che in preda a una fervente eccitazione, si andarono a leccare voracemente i rispettivi visi, tra sguardi compiaciuti e gioiosi di tutti e 3. Dopo quel giorno, un paio di volte a settimana, Viola divenne la compagna di selvagge scopate dei due fidanzati, continuando a cercare e leccare in giro patonze qua e là, ma come uccello, continuò a prendere unicamente quello di Charan
Ludo (che ovviamente sta per Ludovica), sin dall’adolescenza, si era sempre dimostrata e contraddistinta per essere una mezza ninfomane perennemente a caccia del merlo maschio. Svariati i fidanzati cambiati, tresche e storie di una sera in grandi quantità, una disinvolta avventura in chiave lesbo intrapresa più per morbosa curiosità che per altro, threesome MMF ed anche una disarmante e rischiosa superficialità, nel prendere a fasi alterna le dovute precauzioni, visto che nel corso degli anni a distanza di tempo, era dovuta ricorrere a ben due interruzioni di gravidanza. Insomma, non si era fatta proprio mancare nulla dai 16 ai 34. Tuttavia, due settimane dopo aver compiuto 35 anni, ebbe modo di conoscere una sera in un pub, un coetaneo liberiano di nome Charan. Andandosi dapprima a invaghire di lui con uscite sempre più frequenti, per poi innamorarsi perdutamente come mai le era accaduto precedentemente in altre circostanze. Ovviamente Charan, stregato dalla sua bellezza sconvolgente (bionda naturale con lunghi capelli lisci fino a metà schiena, alta 1,70, occhi verdi, 4ª di seno e un culo stratosferico) non ci mise molto a capitolare, dinanzi alle intraprendenti avance dell’audace donzella. Se sotto le lenzuola le cose andavano alla grande, con Ludo letteralmente presa da un maschio così aitante, virile e incredibilmente dotato (24 cm), dove per la prima volta in vita sua, si sentiva perduta totalmente nel suo uomo, avendo occhi solo per lui; decisamente meno splendente era la loro relazione lontano dal materasso. Che si trascinava con difficoltà, piena di attriti e numerose discussioni. Il problema della ludopatia da giocatore di corse dei cavalli, che lo faceva più volte affossare le delusioni nelle mancate vincite nell’alcool, portava la coppia a diversi litigi, che andavano spesso e volentieri a sfociare in drammatiche vicissitudini di violenza domestica; dove Charan in più di un’occasione, alzava bruscamente e vigliaccamente le mani sulla sua compagna. Nonostante più volte avesse mostrato segni di pentimento nei giorni seguenti, deciso a cambiare e ricoprendo di affetto, attenzioni e parole dolci la sua donna, ma tempo una 7/10 giorni al massimo e tutto gravosamente andava a precipitare drammaticamente di nuovo. L’aver costantemente condotto un’esistenza al fianco di disparati uomini, di conseguenza aveva inevitabilmente portato Ludo, a stringere poche e frivole amicizie femminili. L’unica sua vera e fraterna amica era Viola, una ragazza di 30 anni che da una vita abitava nel suo stesso palazzo due piani più giù. Con lei le confidenze e gli sfoghi erano a 360º. Sapeva ascoltarla e cercava sempre di darle i suggerimenti più saggi da perseguire. Sessualmente Viola, provenendo da una famiglia tradizionale e ultra religiosa, crebbe con accanto due fratelli possessivi, che le stavano col fiato costantemente sul collo, non dandole mai modo di poter intraprendere relazioni con nessuno, limitandole moltissimo le conoscenze maschili. Si trovò quindi a scoprire i piaceri della carne solamente a 18 anni, con un uomo (il classico insospettabile amico di famiglia) 10 anni più grande di lei, dove instauró una storia effimera e assai poco coinvolgente, che si archiviò dopo nemmeno un mese. Dopo quell’esperienza maschile per nulla soddisfacente, riemersero in lei, vecchi richiami saffici (di fondo le era stato quasi imposto dai suoi di coltivare solo amicizie femminili), che fino ad allora aveva cercato in ogni modo di reprimere, anche per le eventuali conseguenze che avrebbero potuto scaturire in famiglia, così profondamente bigotta e arretrata mentalmente. Ed ecco che improvvisamente le sue storie con un buon numero di donne, fioccarono una dietro l’altra. D’altro canto anche con lei madre natura era stata benevola. Alta 1,73, un viso angelico, culo alto, profondi e magnetici occhi neri, 3ª di seno e capelli corvini magnificamente portati a caschetto. Anche lei come Ludo, era comunque afflitta dai suoi demoni che non le facevano condurre una vita sentimentale serena. Solo storielle di poco conto e sbrigative, senza avere mai perduto la testa in questi brevi legami con donne algide, per nulla propense a legarsi sentimentalmente. Per molto tempo si era convinta che nessuna volesse mai concretamente allacciare un rapporto di coppia, ma la verità di fondo, è che il problema risiedeva in lei. Da sempre incapricciata di Ludo, negli ultimi tempi poi, totalmente infatuata della sua amica del cuore. Solo che ovviamente non aveva mai avuto il coraggio di dichiararsi a lei. Un po’ per paura di sentirsi respinta e un po’ perché sapeva chiaramente che Ludo di fondo, ad eccezione di una transitoria liaison con una sua ex collega, aveva sempre adorato gli uomini e i loro corpi come non mai. Fatto sta, che durante l’ennesima serata trascorsa a casa di Ludo, nel dare supporto alla sua amica di nuovo ai ferri corti con Charan, tra un abbraccio durante un pianto a singhiozzo e qualche carezza di conforto, iniziarono pian piano a stringersi con maggiore trasporto, incominciandosi a dare di li a breve degli innocenti e affettuosi bacetti sulle guance, che man mano si intensificarono, fino a intraprendere una pomiciata carica di graffiante bramosia e irrefrenabile voluttà. Pochi istanti e il desiderio reciproco travolse entrambe, con tutti i vestiti gettati in aria, ritrovandosi completamente nude a disegnare un groviglio di splendidi corpi femminili, avvolti nella più accecante delle passioni. Tra le due, si sprecarono i 69, ditalini a iosa, soventi leccate di tette e degli spasmodici scissors, dove le due passere totalmente depilate, sembravano essere diventate tutt’una, tanto non si davano tregua, strusciandosi e bagnandosi in maniera incontrollabile. A un certo punto, per cercare di non far arrivare alle orecchie dei vicini i loro gemiti sempre più acuti, decisero di accendere lo stereo, tenendo il volume medio-alto. Ripreso l’accoppiamento in maniera ancora più intensa di prima, tra orgasmi multipli e infuocati baci a togliere il respiro, si abbandonarono totalmente l’una all’altra, isolandosi mentalmente da tutto ciò che le gravitava attorno, perdendo completamente la percezione col resto del mondo. Nessuna delle due quindi, tra la musica alta e i bollenti spiriti che avevano raggiunto vette elevatissime, udì girare la chiave nella toppa. In quel momento Charan era appena tornato a casa dopo una giornata lavorativa alquanto provante e udendo suoni musicali quasi da discoteca, provenienti dalla camera da letto, la raggiunse in un istante, spingendo la porta lasciata solo accostata, trovandosi l’immagine tutta nuda della sua morosa, intenta a praticare un infuocato cunnilingus a Viola. Spense subito lo stereo e le due ragazze, completamente incredule, sorprese e inevitabilmente scosse, finalmente si accorsero di lui. Che in preda all’ira, si rivolse a Ludo con un fare non certo pacato.
- “Lurida puttana, torno a casa dopo una giornata di merda al lavoro e ti trovo a troieggiare con quest’altra baldracca!” -
Ovviamente, letteralmente terrorizzate, nessuna delle due osò proferire parola. Charan ormai era un fiume in piena, rincarò subito la dose, aggredendo verbalmente all’istante anche Viola
- “E te dannata bagascia, questa è la mia donna e tu lo sai benissimo, se eri un uomo, ti avrei già massacrato di botte, ma visto che sei una donna e per giunta lesbica, ora ti faccio vedere io come mi vendico” -
Ludo avendo immediatamente compreso le intenzioni del suo uomo, provó inutilmente a dissuaderlo, ma si vide raggiungere da un micidiale pugno in faccia che la fece cadere giù dal materasso. Viola, tutta tremolante e con lacrime di paura che avevano iniziato a scendergli dagli occhi, rimase impietrita e provó a rannicchiarsi ritraendo le ginocchia al petto. Tutto ció indispettì ulteriormente Charan, che dall’alto del suo 1,90 e una montagna di muscoli, dopo essersi denudato in due secondi, afferrò il corpo di Viola, tirando a se con una forza mostruosa, nonostante qualche timida rimostranza, accompagnata da un goffo tentativo di scalciarlo, la prese con veemenza posizionandola a pecorina, andandole a sussurrare all’orecchio:
- “prima ti sei divertita con la mia donna e adesso mignotta paghi il conto” -
E il conto per lei fu salatissino, perché i suoi 24 cm di possente nerchia nera, non pensò minimamente di sbatterglieli in fica, scegliendo di andare a sverginarle il culo. Ebbe perlomeno la decenza di sputarsi sul cazzo e non entrare a secco prima di penetrarla. Tuttavia, dopo l’entrata ruvida intenta a farle vedere le stelle, iniziò a scoparle l’ano con sorprendente dolcezza, massaggiandole le tette, con Viola che dopo l’iniziale trauma, iniziava a gradire visibilmente il trattamento, emettendo degli inequivocabili gemiti e mostrando uno sguardo carico di godimento, anche quando decise di continuare a incularsela facendola sdraiare in posizione prona. Ludo che inizialmente era rimasta in disparte per paura di ricevere qualche altro devastante pugno, notata la situazione di piacere immenso fra i due, si avvicinò avvinghiandosi al suo uomo, iniziando a baciarlo con straordinaria intensità. Il liberiano profondamente preso dalla chiavata con Viola (non raggiunge la folgorante bellezza di Ludo, ma è comunque un gran bel pezzo di fica), avvicinandolesi nuovamente all’orecchio, le disse con voce suadente: “ti piace la fica, ma devi ammettere che il mio cazzo non è male no?” Con Viola che immediatamente rispose affannosamente: “continua ti prego, hai un cazzo da sogno, l’unico che avevo provato anni fa era piccolo e durava 2 minuti, il tuo invece è da Oscar!” Di nuovo a pecora, stavolta con Ludo che le si era messa col viso sotto la bernarda intenta a leccargliela appassionatamente, facendo uscire di tanto in tanto il cazzo di un Charan sempre più in estasi, per andare a più riprese a succhiarglielo voracemente, reinserendo poi nel culo della sua ormai amica e compagna di letto l’enorme fallo, fino a che l’uomo ormai esausto e pronto ad esplodere, tornò per un momento l’iracondo pieno di collera di inizio scopata, uscendo rapidamente dal buco del culo di Viola, portandosi rapidamente il cazzo con la mano sull’imbocco della sua vagina, entrandole dentro a sorpresa, solo per il gusto di scaricarle in passera una sborrata mega galattica. “Cazzooooo, ma così rischi di avermi ingravidato e adesso?!?” “La mia vendetta è compiuta finalmente. Stai tranquilla comunque, dopo ti scrivo l’indirizzo di un consultorio dove lavora un mio carissimo amico che non è obiettore e su due piedi ti prescriverà al 100% la pillola”. Dopo queste rassicurazioni, Viola fece colare tutta la sborra dal culo nella bocca di Ludo ancora intenta a starle sotto, con le due amanti che iniziarono subito a scambiarsela di bocca in bocca, ingoiandone alla fine un po’ per una, davanti lo sguardo estasiato di Charan. Che appena terminato il suo stato refrattario, si alzó dal letto e fu di parola, andandole a scrivere il prezioso indirizzo. Prima di congedare Viola comunque, chiese e ottenne con infinito entusiasmo, un double blowjob celestiale dalle due donne, andando a scaricare un altro immenso flusso di sborra sui volti delle infoiatissime compagne di ménage à trois, che in preda a una fervente eccitazione, si andarono a leccare voracemente i rispettivi visi, tra sguardi compiaciuti e gioiosi di tutti e 3. Dopo quel giorno, un paio di volte a settimana, Viola divenne la compagna di selvagge scopate dei due fidanzati, continuando a cercare e leccare in giro patonze qua e là, ma come uccello, continuò a prendere unicamente quello di Charan
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