L'amico di mio figlio

di
genere
etero

Buongiorno a tutti, vi racconto una cosa che mi è successa veramente qualche giorno fa. Sono una madre di 50 anni, mi chiamo A. e vengo da una città lombarda. Non sono particolarmente piacente, anzi. Non sono alta, non ho il seno enorme, non sono in forma. Ho però due occhi che possono catturare e le labbra carnose.
Sono come detto madre di un figlio che ha oramai 30 anni, sono single da diversi anni. Ho qualche incontro sporadico ma in genere con persone della mia età, non ambisco a chissà quali avventure, tutto questo senza farlo sapere a mio figlio che sembra quasi geloso.
Un giorno causa lavoro non è riuscito a tornare a casa per aiutarmi con la consegna del mobile Ikea e ha quasi obbligato un suo amico (con enorme pazienza) ad aiutarmi con la gestione del mobile. Il suo nome è M., ha 28 anni ed è un professore di lettere alle superiori. Non è piacente, lo descriverei come un ragazzo semplice con un'aria da intellettuale. Molto garbato, gentile che dimostra meno della sua età.
Arriva il giorno della consegna e si presenta puntuale a casa, felpa nera e jeans. Io lo accolgo con un abbigliamento semplice, fregandomene quasi dell'ospite pur ringraziandolo moltissimo, visto che lo conosco da diversi anni.Dopo qualche chiacchiera arrivano i mobili e mi aiuta gentilmente non solo a trasportarli ma a montarli. Era un pomeriggio tranquillo, faceva caldo e si è messo in maglietta. Sarà il vino offerto, sarà la situazione lo stavo osservando bene. Pochi muscoli, viso simpatico ma soprattutto noto le sue mani toccare diverse volte il pacco. Pur non essendo un adone mi stanno risvegliando le voglie sopite, anche grazie alla primavera.
"Sembra che ci sia tutto fortunatamente"
"guarda, lasciamo perdere. Fortunatamente ci sei te, non so come potevo cavarmela altrimenti"
"roba da niente, ho una fame spaventosa"
Colgo la palla al balzo e chiedo se vuole un piatto di pasta, essendo oramai orario di pranzo. Nel mettere su la pentola chiedo di passarmi la pasta sopra al piano cottura. Inavvertitamente mi sfiora col pacco il posteriore, lasciandomi un piccolo brivido. Non se ne sarà neanche accorto immagino, figurati se un ragazzo della sua età ha interessi nei miei confronti. La bottiglia di rosso termina in attesa della cottura e le chiacchiere si fanno decisamente più interessanti e stanco si mette sul divano. Non so cosa mi sia preso ma mi siedo vicino a lui, non tanto per provarci ma per avere vicino qualcuno. Inizia a raccontarmi nel suo lavoro, dei suoi problemi con la ragazza, dei mestieri che deve fare a casa
"niente di particolare, non voglio pensare alla fatica ahahah"
"Ma non ti preoccupare, sei stato benissimo oggi con i mobili, ti devo un favore"
"Non pensarci nemmeno A., il pranzo è stato ottimo"
Si alza, sta per andare verso la porta e mi avvicino a salutarlo. Nello stare vicino alla porta mi avvicina al muro, quasi inavvertitamente. Non ci faccio caso, l'euforia di vino stava pure passando e non avevo intenzione di provarci. Eppure nel salutarmi mi bacia sulla guancia due volte. La prima normale, la seconda molto molto vicino alla bocca. Rimaniamo qualche attimo fermi. Mi tiene con le mani i fianchi. Sento il suo respiro più affannoso. Inizia a spingermi verso il muro. C'erano due strade: tornare sui propri passi o capire dove si sarebbe spinto. Cingo il suo fianco scendendo un poco altezza gluteo, non voglio dare l'idea di una che ci sta provando. Sento che le sue mani premono più insistentemente sul mio corpo. Gli attimi diventano secondi molto lunghi. Non vuole salutarmi e andare via, ma non mi rendo ancora bene conto della situazione. Voglio lasciare campo libero, ma non voglio prendere iniziative.
Ora le labbra si avvicinano alla bocca fino a tirare fuori la lingua. Non mi lascio pregare e inizio a baciarlo prima lentamente, poi piano piano sento le sue mani dietro di me.
"meglio chiudere la porta" dico senza immaginare l'attimo seguente. Da un tranquillo bacio (mica tanto) mi appoggia al muro con forza. Lo avevo sottovalutato, è strano vedere una persona così distinta cedere alla passione con la madre di un suo amico
"non lo dirai questo vero?"
"ovvio"
Nel frattempo tasto la situazione in basso. Non avrà i muscoli ma in mano sento un'erezione veramente importante.

Di colpo mi abbasso, da tempo non mi sentivo così troia. Lo tiro fuori
"mica male caro M"
"zitta troia e succhia!"
Rimango di sasso. Mai mi sarei aspettata una frase del genere, mai mi sarei aspettata che la mia lingua non andasse di pari passo alla mia indignazione. Lo avvolgo, lo succhio, lo lecco, lo sputo. é proprio un bel cazzo, niente da dire. Sotto è un lago, mi sento bagnata all'inverosimile. Il professore, anzi lo stronzo come l'ho chiamato quel giorno ripetutamente, mi gira.
"Non ci sono problemi vero?" mi dice con una voce molto diversa
"vai ti prego, scopami". Mi poggia sul tavolo in cucina, tra le molliche del pane e l'avanzo del gelato. Lo inserisce poco per volta. é grande, largo. Lo sento bene. Dopo qualche secondo per abituarmi i colpi iniziano a farsi sentire sempre più frequenti. Non ho idea del mio viso. Non mi interessano le rughe, il seno floscio, il culo non più in forma. Nella mia testa ora c'è soltanto questo bel cazzo giovane.
"Brava troia, bestemmia per me"
"non faccio nulla stronzo, scopami e basta" mi danno fastidio le bestemmie, in ogni momento.
"non hai capito forse". Mi tira i capelli, sono in estasi, sono a pecora sul tavolo con circa 18/20 cm di cazzo . Dopo qualche secondo non reggo. Mi sta insultando pesantemente, continua a darmi della troia, della matura vogliosa. Che sono più brava a scopare che come madre. Sono arrabbiata, eccitata. Non mi sentivo così usata da tempo.
"girati, ora".
Lo faccio.
Mi lascia sul tavolo, gambe aperte. Non sono depilata, ho i peli e diversi brufoli. Non sembra importarsene, mi stringe il seno e inizia a penetrarmi con forza. Gli occhi si stanno girando, non ho idea di cosa sto guardando.
"parla puttana"
Non riesco a rispondere. Mi esce un "si". Successivamente un altro. Un altro. Un altro ancora.
Sto perdendo il controllo. Lui non sembra voler diminuire il ritmo.
Bestemmio. Non ne sono sicura, sono in estasi ma lo capisco perchè si sta mettendo a ridere. Ora urlo, non riesco a trattenermi. Vengo. Un lago.
Mi fa inginocchiare. Senza che mi dica nulla so cosa devo fare. Una bella sega, non vedo l'ora di ingoiare tutto. Sborra moderatamente, il sapore è salato.

Si cambia dopo poco e se ne va. Ho la vagina in fiamme, un'espressione angelica. Vado a farmi la doccia felice. Mai mi ero scopata un ragazzo così giovane.
Sarà il mio unico racconto, può farmi cambiare idea solo una sua dose di cazzo.
di
scritto il
2023-03-20
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