Mamma&Figlio 1
di
Andrea 2022
genere
incesti
-Oddio mamma come mi piace...aaa...hai una mano così soffice e leggera che pare di velluto...ooo...mmmm...come mi piace...come mi fai godere..-
Il ragazzo emetteva lunghi gemiti di piacere intervallati da parole che come sospiri, incitavano la mamma a continuare.
La mamma dal canto suo gli era seduta accanto sul letto e mentre con una mano lo masturbava, con l'altra si alternava ad accarezzargli lo scroto sin sotto al perineo e strizzargli i capezzoli con lievi torsioni delle dita che gli strappavano di bocca gridolini di dolore.
Godeva il ragazzo ed il suo piacere si poteva leggere anche sul suo viso e negli occhi socchiusi.
Anche la mamma che inaspettatamente si era trovata coinvolta in quella cosa, godeva nel sentire le contrazioni della verga del figlio spingendolo con esasperante lentezza vicino al punto di non ritorno per fermarsi e riprendere subito, dopo lo scampato pericolo.
Quel gioco così inatteso le piaceva al punto da sentirsi bagnare tra le cosce pur cosciente del fatto che non avrebbe potuto avere un seguito: Era suo figlio ed a quella piccola trasgressione non avrebbe di certo potuto seguire un atto incestuoso più completo.
Mentre continuando a masturbarlo immersa anche lei nei suoi pensieri, il ragazzo aveva cominciato a scuotere il bacino e col corpo in preda a spasmi di piacere, soffocando in gola le sue grida, aveva cominciato a schizzare uno, due, tre, quattro...fiotti di sperma che erano finiti addosso alla mamma imbrattandole la camicia da notte, il viso ed i capelli ed anche su se stesso sul petto e sulla pancia oltre che sulla mano della mamma.
Parte di quel fluido viscido e biancastro era poi scivolato sul lenzuolo:
-Ma quanta ne hai fatta Nevy?
Tu non hai un uccello tra le gambe ma una pompa idrante e anche l'aspetto e la durezza sono propri di un cannone o di un ariete!-
Avevano riso alla battuta della mamma alla quale piaceva sentire tra le dita il cazzo del figlio che perdendo il suo turgore, annegava nella sua stessa sborra tra le dita della mamma:
-Adeso mi è chiaro il motivo per il quale sono costretta a lavare le tue lenzuola tutti i giorni.
Fortunatamente quando ti masturbi col mio intimo (che trovo spesso inzuppato della tua sborra)usi quello sporco nel cesto dei panni da lavare altrimenti avrei altro lavoro straordinario da fare.
A questo punto però, sono obbligata a chiederti come mai ti fai tante seghe se hai la ragazza?
Non ti basta quello che fai con Mirella?-
Sconsolato il ragazzo non aveva potuto evitare di darle questa risposta:
-Mamma tu non sai che Mirella appartiene ad una famiglia di bigotti integralisti cattolici che considerano il sesso come male assoluto.
Per lei il sesso comincia solo dopo il matrimonio e sino ad oggi non mi ha mai neanche sfiorato figurati se si è lasciata toccare!
Tra noi solo mano nella mano e quando ci baciamo labbra serrate e niente lingua.-
La mamma aveva ascoltato quelle parole con una certa ansia e, rabbuiata in volto gli aveva risposto:
-Nevio, cuore di mamma, mollala, mollala subito prima che sia troppo tardi!
Quella lì ti rovinerà la vita e la gioia stessa di vivere.
Con lei il sesso è peccato e da marito e moglie avrà il solo scopo di fare figli mentre il piacere sarà bandito per sempre: MOLLALA SUBITO!-
Dopo aver baciato il figlio sulla guancia, senza pulirsi le tracce del piacere del figlio che aveva ancora addosso, era andata a coricarsi accanto al marito che dormiva profondamente.
Era certa che al mattino l'uomo, vedendola imbrattata di sperma avrebbe pensato ad una sua prestazione extra prima di addormentarsi e a lei non dispiaceva farglielo credere.
Il marito era un buon uomo che le voleva molto bene, dolce, gentile con lei e che faceva di tutto per non farle mancare nulla ed anche dal punto di vista sessuale faceva del suo meglio con le sue capacità amatorie e la buona attrezzatura che aveva in mezzo alle gambe.
Vi era però un grosso problema, grosso e insormontabile!
L'uomo infatti lavorava in una fonderia con incarichi faticosi e grosse responsabilità nei confronti di numerosi operai.
Il lavoro gli imponeva orari impossibili con levata alle cinque del mattino a ritorno a casa alle 7/8 di sera, stanchissimo.
Dopo cena ed un breve passaggio in salotto, a letto e per quanto si sforzasse di fare il suo dovere di marito, il più delle volte le cadeva addormentato tra le braccia nel tentativo di avere una erezione.
Altre volte invece, benché ben "armato" se ne veniva mentre cercava di penetrarla.
L'uomo comunque, cosciente dei suoi limiti, per sopperire a quelle situazioni le aveva regalato un vibratore dalle misure e dalle fattezze di un noto attore porno di colore.
Questo attrezzo aveva risolto molte delle situazioni di eccitazione inappagata che la moglie si trovava a vivere.
Altra storia invece quei fine settimana in cui riusciva a stare a casa.
Per lei era davvero un paradiso e quell'uomo così frustrato durante la settimana, si trasformava in un toro capace di avere una decina di orgasmi nei due giorni mentre di quelli della moglie, si perdeva il conto.
In quei due giorni, il bambino veniva affidato ai nonni che, a conoscenza del loro problema si prestavano volentieri.
Le cose erano andate avanti così sino a quando il bambino aveva cominciato a frequentare le elementari.
La fortuna aveva voluto che lei riempisse tutto il suo tempo libero con un facile lavoro domestico e...altro!
Al piano di sotto della loro casa abitava un signore sulla cinquantina, molto elegante il quale, dopo essere rimasto precocemente vedovo, aveva cominciato a farle una corte fatta di attenzioni e molta discrezione.
Proprio quando il bambino aveva iniziato a frequentare la scuola, il vedovo aveva cominciato a cercare qualcuno che si prendesse cura della sua casa.
L'occasione assai ghiotta era stata colta al balzo dalla donna la quale assumendo quell'incarico avrebbe avuto soldi per contribuire alle finanze di casa ed in più un amante al di sopra di ogni sospetto.
Era iniziato per lei uno dei periodi più belli della sua vita.
Aveva una famiglia meravigliosa, un figlio bello, sano e intelligente, un marito che l'adorava ed un buon amante che la soddisfaceva tutte le mattine dal lunedì al venerdì mentre il week and era dedicato al marito il quale sin dall'inizio di quella relazione, aveva notato che diveniva sempre più belle e sexi e questo aveva migliorato anche certe sue prestazioni infrasettimanali: "Cazzi a gogò per la moglie!" anche se a sua insaputa.
Passati alcuni mesi il marito e il signor Andrea (Questo il nome del vedovo) erano diventati amici e spesso si tratteneva a pranzo o a cena nei fine settimana.
Il ragazzo era cresciuto ed aveva oramai superato i 18 anni quando una notte la mamma, dopo una cilecca del marito, si era appartata in bagno con l'amichetto nero che tanto la faceva godere con suo cazzone vibrante.
Tornando nella sua camera, aveva notato un filo luminoso sotto la porta della camera del figlio.
Pensando che, data l'ora tarda si fosse addormentato con la luce accesa, silenziosamente aveva aperto l'uscio rimanendo pietrificata alla vista del figlio che davanti al computer acceso si stava masturbando.
Superata l'iniziale istinto di sottrarsi a quella situazione imbarazzante, si era chiusa la porta alle spalle e avvicinandosi al figlio aveva chiesto:
-Nevy, che fai?-
-Non lo vedi mamma, mi sto masturbando!-
-Ma alla tua età?!-
Aveva ribattuto con una specie di nodo alla gola mentre gli occhi erano fissi sul cazzo del figlio che si ergeva bianco, liscio e turgido come una colonna di marmo con sotto una capitello fatto da due palle di biliardo bianche.
Il fatto poi che fosse completamente depilato, ne esaltava in modo pazzesco la sua potente virilità:
-Ma come ce l'hai bello? Grosso! Ricordo l'ultima volta che ti ho fatto il bagnetto come ti veniva duro, era già bello allora ma adesso, mammamia!-
Dopo quelle parole pronunciate con un certo tremore della voce a causa dell'emozione, gli si era seduta accanto ed allungando la mano ed alla stretta delle dita, un brivido aveva attraversato tutto il suo corpo:
-Adesso ci pensa la tua mamma Newy e se vuoi, mi puoi raccontare perché, con questo gioiello tra le gambe, ti fai ancora le seghe da solo!-
segue
Il ragazzo emetteva lunghi gemiti di piacere intervallati da parole che come sospiri, incitavano la mamma a continuare.
La mamma dal canto suo gli era seduta accanto sul letto e mentre con una mano lo masturbava, con l'altra si alternava ad accarezzargli lo scroto sin sotto al perineo e strizzargli i capezzoli con lievi torsioni delle dita che gli strappavano di bocca gridolini di dolore.
Godeva il ragazzo ed il suo piacere si poteva leggere anche sul suo viso e negli occhi socchiusi.
Anche la mamma che inaspettatamente si era trovata coinvolta in quella cosa, godeva nel sentire le contrazioni della verga del figlio spingendolo con esasperante lentezza vicino al punto di non ritorno per fermarsi e riprendere subito, dopo lo scampato pericolo.
Quel gioco così inatteso le piaceva al punto da sentirsi bagnare tra le cosce pur cosciente del fatto che non avrebbe potuto avere un seguito: Era suo figlio ed a quella piccola trasgressione non avrebbe di certo potuto seguire un atto incestuoso più completo.
Mentre continuando a masturbarlo immersa anche lei nei suoi pensieri, il ragazzo aveva cominciato a scuotere il bacino e col corpo in preda a spasmi di piacere, soffocando in gola le sue grida, aveva cominciato a schizzare uno, due, tre, quattro...fiotti di sperma che erano finiti addosso alla mamma imbrattandole la camicia da notte, il viso ed i capelli ed anche su se stesso sul petto e sulla pancia oltre che sulla mano della mamma.
Parte di quel fluido viscido e biancastro era poi scivolato sul lenzuolo:
-Ma quanta ne hai fatta Nevy?
Tu non hai un uccello tra le gambe ma una pompa idrante e anche l'aspetto e la durezza sono propri di un cannone o di un ariete!-
Avevano riso alla battuta della mamma alla quale piaceva sentire tra le dita il cazzo del figlio che perdendo il suo turgore, annegava nella sua stessa sborra tra le dita della mamma:
-Adeso mi è chiaro il motivo per il quale sono costretta a lavare le tue lenzuola tutti i giorni.
Fortunatamente quando ti masturbi col mio intimo (che trovo spesso inzuppato della tua sborra)usi quello sporco nel cesto dei panni da lavare altrimenti avrei altro lavoro straordinario da fare.
A questo punto però, sono obbligata a chiederti come mai ti fai tante seghe se hai la ragazza?
Non ti basta quello che fai con Mirella?-
Sconsolato il ragazzo non aveva potuto evitare di darle questa risposta:
-Mamma tu non sai che Mirella appartiene ad una famiglia di bigotti integralisti cattolici che considerano il sesso come male assoluto.
Per lei il sesso comincia solo dopo il matrimonio e sino ad oggi non mi ha mai neanche sfiorato figurati se si è lasciata toccare!
Tra noi solo mano nella mano e quando ci baciamo labbra serrate e niente lingua.-
La mamma aveva ascoltato quelle parole con una certa ansia e, rabbuiata in volto gli aveva risposto:
-Nevio, cuore di mamma, mollala, mollala subito prima che sia troppo tardi!
Quella lì ti rovinerà la vita e la gioia stessa di vivere.
Con lei il sesso è peccato e da marito e moglie avrà il solo scopo di fare figli mentre il piacere sarà bandito per sempre: MOLLALA SUBITO!-
Dopo aver baciato il figlio sulla guancia, senza pulirsi le tracce del piacere del figlio che aveva ancora addosso, era andata a coricarsi accanto al marito che dormiva profondamente.
Era certa che al mattino l'uomo, vedendola imbrattata di sperma avrebbe pensato ad una sua prestazione extra prima di addormentarsi e a lei non dispiaceva farglielo credere.
Il marito era un buon uomo che le voleva molto bene, dolce, gentile con lei e che faceva di tutto per non farle mancare nulla ed anche dal punto di vista sessuale faceva del suo meglio con le sue capacità amatorie e la buona attrezzatura che aveva in mezzo alle gambe.
Vi era però un grosso problema, grosso e insormontabile!
L'uomo infatti lavorava in una fonderia con incarichi faticosi e grosse responsabilità nei confronti di numerosi operai.
Il lavoro gli imponeva orari impossibili con levata alle cinque del mattino a ritorno a casa alle 7/8 di sera, stanchissimo.
Dopo cena ed un breve passaggio in salotto, a letto e per quanto si sforzasse di fare il suo dovere di marito, il più delle volte le cadeva addormentato tra le braccia nel tentativo di avere una erezione.
Altre volte invece, benché ben "armato" se ne veniva mentre cercava di penetrarla.
L'uomo comunque, cosciente dei suoi limiti, per sopperire a quelle situazioni le aveva regalato un vibratore dalle misure e dalle fattezze di un noto attore porno di colore.
Questo attrezzo aveva risolto molte delle situazioni di eccitazione inappagata che la moglie si trovava a vivere.
Altra storia invece quei fine settimana in cui riusciva a stare a casa.
Per lei era davvero un paradiso e quell'uomo così frustrato durante la settimana, si trasformava in un toro capace di avere una decina di orgasmi nei due giorni mentre di quelli della moglie, si perdeva il conto.
In quei due giorni, il bambino veniva affidato ai nonni che, a conoscenza del loro problema si prestavano volentieri.
Le cose erano andate avanti così sino a quando il bambino aveva cominciato a frequentare le elementari.
La fortuna aveva voluto che lei riempisse tutto il suo tempo libero con un facile lavoro domestico e...altro!
Al piano di sotto della loro casa abitava un signore sulla cinquantina, molto elegante il quale, dopo essere rimasto precocemente vedovo, aveva cominciato a farle una corte fatta di attenzioni e molta discrezione.
Proprio quando il bambino aveva iniziato a frequentare la scuola, il vedovo aveva cominciato a cercare qualcuno che si prendesse cura della sua casa.
L'occasione assai ghiotta era stata colta al balzo dalla donna la quale assumendo quell'incarico avrebbe avuto soldi per contribuire alle finanze di casa ed in più un amante al di sopra di ogni sospetto.
Era iniziato per lei uno dei periodi più belli della sua vita.
Aveva una famiglia meravigliosa, un figlio bello, sano e intelligente, un marito che l'adorava ed un buon amante che la soddisfaceva tutte le mattine dal lunedì al venerdì mentre il week and era dedicato al marito il quale sin dall'inizio di quella relazione, aveva notato che diveniva sempre più belle e sexi e questo aveva migliorato anche certe sue prestazioni infrasettimanali: "Cazzi a gogò per la moglie!" anche se a sua insaputa.
Passati alcuni mesi il marito e il signor Andrea (Questo il nome del vedovo) erano diventati amici e spesso si tratteneva a pranzo o a cena nei fine settimana.
Il ragazzo era cresciuto ed aveva oramai superato i 18 anni quando una notte la mamma, dopo una cilecca del marito, si era appartata in bagno con l'amichetto nero che tanto la faceva godere con suo cazzone vibrante.
Tornando nella sua camera, aveva notato un filo luminoso sotto la porta della camera del figlio.
Pensando che, data l'ora tarda si fosse addormentato con la luce accesa, silenziosamente aveva aperto l'uscio rimanendo pietrificata alla vista del figlio che davanti al computer acceso si stava masturbando.
Superata l'iniziale istinto di sottrarsi a quella situazione imbarazzante, si era chiusa la porta alle spalle e avvicinandosi al figlio aveva chiesto:
-Nevy, che fai?-
-Non lo vedi mamma, mi sto masturbando!-
-Ma alla tua età?!-
Aveva ribattuto con una specie di nodo alla gola mentre gli occhi erano fissi sul cazzo del figlio che si ergeva bianco, liscio e turgido come una colonna di marmo con sotto una capitello fatto da due palle di biliardo bianche.
Il fatto poi che fosse completamente depilato, ne esaltava in modo pazzesco la sua potente virilità:
-Ma come ce l'hai bello? Grosso! Ricordo l'ultima volta che ti ho fatto il bagnetto come ti veniva duro, era già bello allora ma adesso, mammamia!-
Dopo quelle parole pronunciate con un certo tremore della voce a causa dell'emozione, gli si era seduta accanto ed allungando la mano ed alla stretta delle dita, un brivido aveva attraversato tutto il suo corpo:
-Adesso ci pensa la tua mamma Newy e se vuoi, mi puoi raccontare perché, con questo gioiello tra le gambe, ti fai ancora le seghe da solo!-
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