Finalmente con il mio amico

Scritto da , il 2020-11-26, genere gay

Era da qualche anno che provavo il desiderio di fare sesso con Francesco e finalmente capitó l'occasione giusta. Sapevo che in fin dei conti anche lui avrebbe voluto scopare con me infatti quando ci trovammo in quella situazione sapevo che non mi avrebbe respinto..... Successe tutto quando andammo a trovare la ragazza di Francesco che abitava in Calabria, lui le voleva fare una sorpresa per il compleanno e mi chiese di accompagnarlo, fittammo una stanza in un albergo vicino a dove abitava e ci sistemammo. Lui si andò a fare una doccia e si spoglió completamente davanti a me prima di entrare in bagno. Socchiuse la porta e aprì l'acqua... Decisi di buttarmi, così entrai in bagno e lo vidi, nudo, aveva un culo bellissimo, liscio e senza peli, mi arrapai subito, mi tolsi tutti i vestiti, lui ancora non si era accorto di me, mi infilai nella doccia e lo accarezzai dietro la schiena. Lui non sembrò stupirsi più di tanto e mi lasciò fare, gli baciai la schiena poi il collo mentre con un dito mi facevo largo nel suo culo. L'acqua scorreva ed io e Franci eravamo quasi al culmine dell'eccitazione. Continuavo a trastullargli il culo prima con un dito, poi con due e a lui piaceva sempre di più, gli girai la faccia verso di me con le dita ancora dentro lui e gli infilai la lingua in bocca. Mi pregò di scoparlo e così feci, entrai dentro al suo culo gradualmente fino alle palle poi cominciai a muovermi. Entravo e uscivo, continuavo a slinguazzarlo ed avevo le mani sul suo cazzo che gli facevano una sega, ero così arrapato che venni dopo poco. Lo feci girare mi inginocchiai a fargli un pompino, aveva un sapore buonissimo mai provato prima, mi abbandonai a lui e mi dedicai al suo cazzo, succhiavo e leccavo, leccavo e succhiavo tutto di quel organo finché non mi sborró in bocca e io ingoiai tutto. Ci facemmo la doccia insieme e ci preparammo per uscire. Andammo a cena con la sua ragazza e degli amici e per tutta la sera ci strusciavamo sotto al tavolo senza farci vedere, gli poggiai le mani sulla coscia e sentii che si stava atrapando. Mi sussurró all'orecchio di smetterla ma io ero ormai pazzo di lui e non vedevo l'ora di tornare in albergo per fotterlo tutta la notte. Finalmente tornammo nella stanza, manco il tempo di aprire che ci avventammo uno sull'altro a baciarci e slinguazzarci senza freni, ci togliemmo i giubbini e le scarpe in un secondo poi gli sfilai il maglioncino e presi a baciargli il collo, il petto ed i suoi capezzoli. Mi sbottono' la camicia e mi leccó il petto indurendomi i capezzoli, poi mi slacció i jeans e li fece cadere sul pavimento. Lo feci sedere sul tavolino nella stanza e gli tolsi i pantaloni lo slip e i calzini lasciandolo completamente nudo. Mi avventai sul suo cazzo che era diventato di marmo ormai e lo succhiai con avidità. Mi teneva la testa mentre salivo e scendevo con in bocca il suo pisello. Ormai ero fuori controllo tanto che ero desideroso di cazzo. Smisi di spompinarlo e scese dal tavolo, mi spinse sul letto, mi tolse gli slip e i calzini e si fiondó sul mio uccello, me lo prese in bocca, ci sputó sopra e mi fece un pompino meraviglioso, poi si fermò e si buttò su di me, ci baciammo mentre le mani palpavano e curiosavano in entrambi i culi. Io avevo un dito nel culo e lui due dita mie, lo sdrai sulla schiena e gli leccai i piedi poi lo girai sulla pancia e mi immersi a mangiare quel culo così perfetto, leccai l'ano e il contorno inzuppandolo di saliva. Mi mossi su di lui e gli baciai la schiena fino al collo mentre mi strusciavo tra le sue natiche. Lo feci mettere a pecora e finalmente lo penetrai, stava impezzando per quanto mi volesse dentro di sé. Iniziai a scoparlo sempre più intensamente tenendo le mani sulle sue chiappe dilatate. Avvicinai la sua bocca alla mia mentre ero ancora dentro di lui e ci baciammo, non avevo mai desiderato un uomo prima d'ora ma lui mi stava facendo impazzire. La sua bocca, il suo corpo mi eccitavano da morire e mentre continuavo a fotterlo sempre più forte lui gemeva e animava sotto i miei colpi. Uscii dal suo culo e lo girai per farmi guardare mentre entravo ancora in quel corpo fantastico. Scopammo ancora, stavolta guardandoci negli occhi, gli tenevo le gambe sollevate sulla mia testa e gli leccavo ancora i piedi. Mi avvicinai alla sua bocca per baciarlo ancora e mentre le nostre lingue si intrecciavano sborrai nel suo culo lasciandomi andare. Ora volevo che mi scopasse lui. Mi sedetti sul suo pisello con il culo ben lubrificato anche dal sudore e mi mossi su di lui. Saltellavo godendo e urlando quasi dal piacere. Lo sentivo arrivare allo stomaco e la cosa che mi eccitava di più era il suono prodotto dalle mie chiappe che sbatteva sulle sue palle. Cambiammo posizione, mi misi a pecora e mi feci penetrare. Questa è la posizione migliore in assoluto sia per chi scopa sia per chi viene scopato. Mi fece godere e ansimare da matti soprattutto quando sentii un liquido caldo che mi farciva dentro, segno che era venuto. Ci eravamo talmente sfiniti che crollammo entrambi nudi e felici. La mattina dopo la prima cosa che feci appena aperto gli occhi fu di leccargli il culo per lubrificarlo poiché avevo una voglia di lui esagerata. Ci mettemmo su un fianco e scopammo così, mentre gli tenevo una gamba alzata e gli slinguazzavo prima il collo, poi l'orecchio ed infine venni di nuovo dentro di lui. Mi stese a pancia in su ed entró anche lui dentro di me, mi scopó mentre le sue mani mi percorrevano tutto il corpo, dal petto alle chiappe fino alle gambe e alla fine dopo qualche minuto uscì dal mio culo e lo feci sborrare sul mio petto segandolo con i piedi.

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