Margherita 3

Scritto da , il 2020-07-27, genere prime esperienze

Fu una nottata bellissima e mentre eravamo sdraiati nel letto con me accoccolato sul suo petto lui si addormentò. Io presi il telecomando e iniziai a vedere che film aveva quando vidi un titolo che mi colpì ….. “Travestito per una notte……”.
Il giorno dopo avevo in mente e addosso l’eccitazione di una nottata unica nel suo genere. Ero ancora positivamente stravolto dal turbinio di emozioni provate grazie a Filippo che, nonostante la sua giovane età, ha una carica sessuale e sensuale profonda oltre a una grande simpatia e paraculaggine.
Ma soprattutto avevo ancora le immagini del film visto quando Filippo si era addormentato, “Travestito per una notte”. La storia di un uomo che incontrando un altro uomo inizia una relazione omo che lo porta però a sentirsi donna fino a travestirsi ogni volta che si incontrava con il suo amante.
La cosa che mi ha colpito è stato ripensare a come ho reagito nei due incontri con Filippo a tutte le sollecitazioni a cui mi ha sottoposto. I baci sensuali in cui mi sono abbandonato con naturalezza “femminile”, il succhiare il suo cazzo con dolcezza e sensualità tutta “femminile”, inarcare la schiena in modo tutto “femminile” per agevolare il contatto del suo cazzo tra le mie chiappe anche senza penetrazione, il guardarlo negli occhi “dolcemente femminile” mentre sentivo la sua sborra calda sgorgare dal suo cazzo sulla mia lingua e nella mia gola, ma soprattutto il piacere di sentirmi dire, in termini femminili, che ero la sua dolce troja, la sua puttana.
Mi sono rivisto totalmente in quel film, ed è scattata la molla dell’eccitazione.
Esco dal lavoro e mi dirigo verso il centro commerciale. Inizio a girovagare pensando a quanto sto per fare e mi trastullo per convincermi che non sia sbagliato osare tanto. Ho goduto moltissimo nei due giorni passati è vero, ma sono pronto per osare di più? Filippo che ne penserà? Forse dovrei parlarne con lui, sentire che ne pensa, ma mentre penso a tutto ciò sono di fronte al negozio che cercavo. Basta ho deciso sin dall’inizio ha guidato lui e mi sono fatto trascinare dove lui voleva (cosa che non mi è dispiaciuta affatto) ora è il mio turno. Sono la sua puttana allora da ora si osa!!!
Entro e inizio a girare per il negozio, guardo un po' di articoli poi vedo la commessa che mi viene incontro e mi chiede sorridente “posso aiutarla?”, “magari” rispondo io, vorrei rinnovare la lingerie di mia moglie in toto quindi mi servono un po' di articoli. “Perfetto” mi risponde lei ed inizia a portarmi in giro per il negozio mostrandomi, bustini, reggiseni, reggicalze e calze, perizomi, culottes, sottovesti e camice da notte il tutto in pizzo nero o bianco. Riempio due borse di lingerie pago ed esco.
Seconda tappa vestiti. Anche qui commessa gentilissima che mi aiuta a prendere vestiti corti, un vestito lungo, leggings, minigonne e camicette. Anche qui bustone di vestiti pago e esco.
Prossima tappa negozio di scarpe. Entro stessa storia della moglie a cui voglio rifare il guardaroba ma il commesso quando chiedo numero quarantadue di scarpe mi guarda e sorridendo mi dice di sedermi e attenderlo ma la cosa mi ha un pochino imbarazzato e lui si è accorto che sono arrossito.
Torna con le scarpe che avevo visto, Chanel tacco dodici, stivali con tacco dieci, un sandalo sempre tacco dodici e si mette seduto vicino a me per mostrarmele e sorridendo mentre mi mostra la Chanel mi si avvicina e mi sussurra “se vuole essere sicuro che le stiano bene posso portarla nel magazzino dove può misurarle senza essere visto”. Io rimango di ghiaccio e mi sento arrossire parecchio.
Lui sempre sorridendo, va alla porta chiude e mette il cartello torno subito, poi torna prende le scarpe e mi dice “venga con me”. Ecco di nuovo che cado come in ipnosi e anziché fuggire lo seguo…………….
Entriamo nel magazzino e lui chiude a chiave “perché chiudi a chiave?” e lui “meglio essere previdenti e discreti”. E mi dice “prego si sieda che l’aiuto a mettere le scarpe da provare, perché sono per lei, come le altre cose che ha nella busta vero?”
Io arrossisco di nuovo mi siedo e confesso “si sono tutte cose per me”.
Lui si inginocchia e mi infila il primo paio di scarpe mi alzo ci cammino mi stanno benissimo e sono sorpreso dal fatto che riesco a camminare su un tacco dodici. Mi risiedo e lui mi mette il secondo paio e poi il terzo. Vanno tutte bene. Le prendo tutte. Mi siedo di nuovo per togliere l’ultimo paio provato e quando alzo gli occhi mi trovo davanti un cazzo ad altezza viso. Il commesso mi guarda e mi dice “fortunato chi ti vedrà questa sera ma almeno lasciami un ricordo” e prendendosi il cazzo in mano me lo porta alla bocca.
Inizio a succhiarlo e me lo sento crescere e diventare duro in bocca, era davvero un bel cazzo e fortunatamente il ragazzo era più eccitato di me ed è venuto in pochi minuti. Però oltre al fatto che comunque la cosa non mi è dispiaciuta mi ha anche fatto lo sconto e un paio me le ha regalate. Però mi ha fatto promettere che tornavo, e il fatto che gli ho detto di si mi ha fatto pensare che forse sto oltrepassando la linea.
Torno a casa, tiro fuori tutto e lo sistemo per bene, poi doccia e vado al ristorante per cena.
Filippo mi accoglie sorridente mi porta al solito tavolo mi siedo mi porta acqua, vino e coperto e quando sta per andarsene lo fermo e gli dico “tra cinque minuti vieni in bagno”. Lui mi guarda perplesso ma dice ok.
Aspetto che lui entri in cucina e vado in bagno. Aspetto dentro di fronte ai lavandini lui arriva e senza che io dicessi nulla mi da un bacio stupendo. Io lo guardo sospirando e gli dico “ma cosa mi hai fatto mi hai stregato, non ho fatto altro che pensare a ieri notte” e lui “anche io tesoro”. Bene questa sera però “vieni tu a casa mia che ho una sorpresa per te”. E lui “ok benissimo adoro le sorprese”.
Torniamo in sala io mi siedo lui mi porta la cena e ogni volta non perde occasione per sfiorarmi o toccarmi cosa che a me piaceva da morire. Finisco la cena chiedo il conto e gli dico che o attendo a casa. Lui mi dice “mezz’ora e sono da te” anche perché abitavo di fronte al ristorante. Salgo e mi preparo le cose da mettere nascondendole in bagno. Lui arriva puntuale sale entra e mi bacia immediatamente. Io lo assecondo, mi piace come bacia. Poi gli chiedo se vuole fare la doccia e lui “si certamente ma insieme a te”. Andiamo in doccia e nuovamente mi fa eccitare da morire ma gli chiedo di fermarsi perché voglio farlo sul letto. Lui non obbietta ci laviamo ci asciughiamo e poi io gli dico mettiti sul letto io devo andare un attimo in bagno. Rientro e chiudo la porta. Indosso le calze velate, il reggicalze, il reggiseno ed indosso il body doll. Finisco con il sandalo tacco dodici. Tutto rigorosamente di pizzo colore nero
Respiro profondo spengo la luce apro la porta e vado verso la camera da letto dove vedo solo il chiarore della luce della TV. Altro respiro profondo quando Filippo mi chiama e mi chiede “perché non vieni”. “Arrivo tesoro sono qui” mi fermo sulla porta mi appoggio con la mano destra sullo stipite e porto la sinistra sul fianco incrociando le gambe; lui mi guarda e rimane paralizzato con la bocca mezza aperta.
“Sei rimasto senza parole?” Gli dico. Lui si alza dal letto ed io inizio a camminare verso di lui e noto un gonfiore che cresce sotto il boxer che indossa. Con il tacco dodici se non vuoi sembrare una papera devi camminare come le modelle incrociando i passi, questo mi metteva nella condizione di ondulare ovvero sculettare in maniera sensuale. Lui continua a fissarmi senza parlare e inizio ad avere il sospetto che non sia di suo gradimento quando lui mi dice “Sei la mia stupenda troja tesoro”.
Ho capito che avevo fatto centro ed ora dovevo completare l’opera sottraendo a lui il comando del gioco.
Mi avvicino passandomi la lingua tra le labbra e gli rispondo sensuale “Si tesoro sono la tua troja ed ora tu sei il mio toy boy” e mettendogli la mano sul petto lo accarezzo lo faccio girare verso il letto dove io mi sdraio con il viso verso di lui piegando le gambe in su e incrociandole metto in risalto il mio culetto.
Gli prendo la mano e lo avvicino al bordo del letto, i boxer a questo punto contengono a stento il suo cazzo durissimo, glieli abbasso e, finalmente liberato, inizio a leccargli le palle da sotto mentre il suo cazzo mi sbatte sulla fronte, le lecco e le succhio lentamente aumentando l’erezione, “sei davvero una gran troja tesoro”, “hai un culetto stupendo e sei tremendamente sexy con questa lingerie”, “me lo stai facendo scoppiare”, e senza aggiungere altro se lo prende in mano dicendomi “apri la bocca troja” e me lo mette dentro. Due colpi ed ho la bocca piena della sua sborra calda.
Io ho una fiammata di eccitazione che mi fa contrarre e rilassare le chiappette con movimenti continui e lui se ne accorge. Ma devo sempre guidare io il gioco quindi succhiato per bene strizzandogli il cazzo con la mano e raccogliendo con la lingua anche l’ultima goccia di sborra che tiravo fuori lo guardo con gli occhi più sensuali che potevo, apro la bocca e gli faccio vedere tutta la sua sborra nella mia bocca, muovendola con la lingua, tirandola fuori sulle labbra per riprenderla dentro prima che cadesse, facendogliela vedere ancora nella mia bocca e ingoiando tutto in un colpo.
Lui si abbassa e mi bacia appassionatamente poi, facendo il giro del letto mi viene dietro e, sdraiandosi sopra di me, inizia a baciarmi sul collo e io istintivamente giro la testa e le nostre lingue si intrecciano ancora mentre la sua mano inizia ad accarezzare le mie gambe e i miei fianchi con lui che tra me mie gambe ha il suo cazzo appoggiato sul mio culetto. Mentre le nostre labbra e le nostre lingue continuano avidamente a dissetarsi uno dell’altro, io inizio a non resistere e muovo leggero il mio culetto sotto di lui. Mi piace, si mi piace!!!!
Se le precedenti esperienze mi avevano dato emozioni fortissime, allo stesso tempo avevano messo in risalto due cose che mi hanno portato a questo punto. La prima che la sua dolcezza la sua delicatezza in tutto ciò che è stato fatto mi ha fatto sentire trattato come una cosa delicata da non sciupare ma da coltivare; la seconda, all’unisono con la prima, che i miei atteggiamenti, le mie movenze, il mio modo di succhiargli il cazzo, di muovermi sotto di lui erano molto, ma molto, femminei. Esattamente come avevo visto nel film “Travestito per una notte”. Ed è stato tutto ciò che mi ha portato a comprare tutto il necessario (sto ancora pensando se dire a Filippo di Roberto il commesso del negozio di scarpe…) e presentarmi a lui travestito.
Continuo a muovermi sotto di lui mentre ci baciamo, quando lui inizia a scendere baciando le mie spalle la mia schiena, una cosa bellissimi i brividi di piacere che stavo provando, e ancor di più l’eccitazione al pensiero di cosa immaginavo e speravo facesse. Continua a baciare la mia schiena poi arriva al sedere e baci le mia chiappe ed ecco il primo schiaffo al quale io rispondo con un gemito, poi un altro ancora e ancora un gemito e poi un terzo schiaffo e qui gli dico gemendo “si dai continua”, e arrivano ancora una sequenza di schiaffi.
Poi lui smette e sento la sua mano spostare il perizoma su un lato delle mie chiappe e le sue labbra iniziare a baciare le mi chiappette oramai arrossate dalle sculacciate ricevute. Un sollievo stupendo ma ho sobbalzo quando sento lui che mi allarga le chiappe e la sua lingua che inizia a scendere lungo il canaletto fino ad arrivare la mio buchetto dove avverto il bagnato di una colata di saliva.
Bagnato sento la punta della sua lingua raccogliere la saliva colata e concentrarla tutta sul buchetto. Tra il bagnato della saliva e la sua lingua che leccava tutto intorno il mio orifizio il mio respiro era sempre più corto ed affannato, segno evidente di una crescente eccitazione di una voglia perversa di osare sempre più.
Filippo da amante tenero quale era, continuando a giocare con il mio buchetto, iniziò ad accarezzarmi leggero le chiappe e poi la schiena. “Rilassati tesoro” mi disse “rilassati” e mentre me lo diceva mi prese per i fianchi e mi tirò su leggermente per propormi meglio alla sua lingua.
Continuò a leccarmi ancora un po' aumentando la quantità di saliva che ci colava sopra, io andai completamente in estasi sentendo la punta della sua lingua iniziare a spingere sul buchino. Io cercai di regolarizzare il respiro per rilassare i muscoli, immaginavo un ulteriore passo in avanti e la cosa mi eccitava.
Avrei voluto dirglielo ma avevo paura ma era evidente che il feeling che si era creato sovrastava la necessità di parlare e sentii il suo dito girare intorno al buchino. Quando sentii che provava a spingerlo dentro ho respirato profondamente rilassandomi, il suo dito inizio a penetrarmi piano piano, “fai piano tesoro ho paura” dissi, “tranquillo tesoro sarò dolcissimo e vedrai che ti piacerà” mi rispose. Entrò lentamente e sentivo che continuava a metterci saliva per lubrificare, sentivo che entrava piano, e piano piano mi infilo l’intero dito in culo e si fermò. “Respira e inarca bene la schiena” mi disse e io obbedii, e lui inizio lentamente a tirarlo fuori, fino a metà e poi di nuovo dentro, ancora fuori e poi dentro e io avvertivo che il mio buchino si stava adeguando non avvertito affatto dolore e la cosa mi rilassò e allo stesso tempo mi fece godere. Iniziai a gocciolare il godimento che provavo ed era la seconda volta che godevo grazie a Filippo senza che il cazzo fosse stimolato. Dopo qualche minuto il mio buchetto si era rilassato e Filippo che aveva la situazione nella sua mano iniziò allora a inserire anche un secondo dito sempre lentamente e dolcemente oramai il mio culetto era lubrificato tra la sua saliva e il liquido anale prodotto per lo sfregamento e il secondo dito entrò più facilmente del primo ma avvertii, più che dolore un leggero fastidio, mentre mi si allargava “Filippo fai piano piano ti prego” lui era entrato con tutte e due le dita e si fermò “respira tesoro ci siamo ora ti faccio godere ancora”, “non ho mai smesso tesoro” infatti continuavo a gocciolare liquido spermatico dal mio pisello.
Rimase fermo per un attimo e poi, anziché ripetere il movimento di entra ed esci iniziò a ruotare piano piano le dita dentro il mio culo, provocandomi una scossa che dal culo arrivò dritta al mio cervello facendomi schizzare sborra come non mai. Avevo avuto il mio primo orgasmo anale.
Continuò a giocare così per un po' e io ora sentivo il mio culo a suo agio con due dita dentro che entravano e uscivano quindi decisi di riprendere in mano io la guida del gioco, allungai la mano verso il cuscino, “cosa fai?” mi chiese mentre continuava a stantuffarmi dentro il culo con le due dita, “vedrai ma non fermarti” gli risposi e da sotto il cuscino tirai fuori preservativi e lubrificante Durex.
“Dai ora prova davvero a farmi sentire la tua troja prova a scoparmi con il cazzo al posto delle dita”, “però ti prego fallo piano e dolcemente come hai fatto finora” gli dissi ansimando. “Tesoro ma davvero vuoi? Cioè davvero vuoi che ti scopi” mi disse mentre continuava a lavorarmi il culo con le dita. “Si ho voglia di provare ad essere scopata come una troja”. Lui ha prontamente colto l’utilizzo del femminile che ho usato dicendo “essere scopata” e mi rispose “benissimo CARA vedrai sarò dolce e delicato e sarà bellissimo”.
Sentii il lubrificante in buona quantità sul mio culo e il suo dito che lo spinse dentro, sentii il rumore dell’apertura della bustina del preservativo, sentivo il suo respiro eccitato e sentii la punta del suo cazzo appoggiarsi al mio buco del culo. Io iniziai a respirare profondamente e istintivamente spinsi leggermente indietro i fianchi lui inizio a spingere sentii un leggero dolore ma la sua cappella entro subito e lui si fermò. “Perché ti sei fermato?” gli chiesi “lascia che il tuo buco di adegui alla circonferenza della cappella sarà più semplice”, poi dopo pochi secondi inizio a spingerlo ancora dentro un altro pezzetto lubrificando man mano, lo sentivo dentro ed ero estasiata, poi ancora un pezzetto e poi dentro tutto e si fermò ancora. “Ora muoviti tu così ti adegui” e io inizia a muovere avanti e indietro lentamente, era bellissimo, poi ancora e ancora e poi aumentai un po' il ritmo e Filippo quando capì che ora il mio buchetto era pronto mi mise le mani sui fianchi e iniziò a scoparmi lui.
Ero vestita da donna su un letto con venti centimetri di cazzo che mi stantuffava nel culo e stavo godendo come non avevo mai goduto. “Sii dai sfondami mi piace dai Filippo scopami fammi tua dai continua continua” gli dissi. Mi scopò a pecorina per almeno 20 minuti, facendomi gemere e sospirare di piacere, poi si fermò di colpo e lo sentii sfilarsi “sei venuto tesoro?” gli chiesi “no ora voglio che tu venga sopra di me voglio guardarti negli occhi quando ti sborro nel culo”. Lui si distese sul letto io mi misi a cavalcioni su di lui che prendendosi il cazzo in mano lo guidò di nuovo verso il mio buchetto. Io spinsi leggermente indietro da sopra e lo sentii entrare tutto insieme, ormai la strada era aperta. Mi muovevo su e giù sulla sua asta, mi piaceva da morire, lui mi strizzava i capezzoli, e mi diceva che ero una troja, una puttana, la sua troja e puttana, che cavalcavo come una troja puttana, e continuava a parlarmi al femminile e la cosa rendeva tutto più eroticamente eccitante, riprese anche a sculacciarmi le chiappe quando all’improvviso mi chino verso di lui mi bacio appassionatamente e inizio lui a spingere da sotto aumentando al velocità fino a stringermi forte e ho sentito il suo cazzo pulsare in continuazione. Aveva goduto dentro di me.
Rimanemmo fermi per un po' così io sopra di lui e il suo cazzo nel mio culo fino a quando non è scivolato fuori da solo. Quindi andammo in doccia.
Tornati su letto io mi accoccolai su di lui e lui accarezzandomi la testa mi disse “come vuoi che ti chiamo da ora in poi quando siamo da soli in casa specialmente a letto?” Io lo guardo “scegli tu” “ok allora Margherita sei la mia dolcissima troja puttana”. Margherita mi piace. Poi gli chiesi “cosa pensi di me ora?” “Penso che sei fantastica e chi mi hai sorpreso”. “Pensavo che ci avrei messo di più a averti. Sai la prima volta che ti ho sfiorato la mano la ristorante tu hai avuto un tremito e sei arrossito, li ho pensato che eri gay e che magari potevo provarci un pompino me lo faccio fare sempre volentieri.” “Poi abbiamo parlato e mi ha detto che eri sposato e in effetti eri un uomo normalissimo, anzi non disdegnavi neanche le donne e ragazze che vengono al ristorante. Però mi avevi incuriosito e quindi l’ho buttata sul sesso sulle storie tra mariti e quando mi ha seguito al centro benessere credevo che mi avevi preso in giro. Invece eccoci qui.” “Cioè tu hai premeditato tutto?”, “No io cercavo divertimento, e alla fine anche tu ti sei divertito” “Divertita” sottolineo io, “scusa cara divertita”.
Bhe allora ti confesso una cosa quando sono andata a comprare le mie cosine, e ne ho tante altre che vedrai le prossime volte, scegliendo le scarpe il commesso ha capito, o forse intuito che un quarantadue non poteva essere per mia moglie, quindi….. bhè ha chiuso il negozio mi ha portato a farmele misurare nel magazzino… e bhè gli ho fatto un pompino”. “Ma sei davvero una troja puttana!!!”. “Dai perdonami ma la cosa era eccitante… dai non essere arrabbiato”. “Devo punirti” e mi prende la testa e se la porta sul cazzo mettendomelo in bocca iniziando a scoparmi in bocca da sotto pensavo di soffocare ma lui era eccitato dall’idea dell’altro e mentre pensavo a questo mi sono accorta che pensavo a due uomini insieme. Mi ripresi da questo pensiero quando mi spinse il cazzo in fondo alla gola facendomi bere un fiume di sborra.
“MMM buona la tua sborra tesoro…. Pensavo che la prossima volta mentre mi scopi in bocca mi potresti mettere due dita in culo?” “sai per provare la sensazione di avere due cazzi..” ma anche questa sarà un’altra storia.





Questo racconto di è stato letto 3 9 5 3 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.