Il giusto premio per un lavoro ben fatto

Scritto da , il 2019-08-17, genere tradimenti

Quando la mia compagna mi raggiunge a letto in baby doll, micro perizoma e sandalo da camera vuol dire solo una cosa: ha in programma qualcosa per la quale ha bisogno della mia approvazione o del mio aiuto. Anche quella sera, come.ogni volta, l'eccitazione si univa alla curiosità.
"Tesoro" esordi mentre gattonava verso di me e mi abbassava il boxer
" sai oggi ho parlato con Irene". E qui la faccenda si ingarbuglia. Irene la sua amica maialissima cornificava suo marito ignaro, a differenza mia, di tanta porcaggine della moglie e spesso lo faceva con la complicità della mia sexy gattina che intanto aveva iniziato una stupenda sega con studiata lentezza.
"E quindi?"
"Niente sai avrebbe organizzato un incontro con un nuovo manzo in piscina della loro casa di campagna ma ha timore che si veda presentarsi il marito" pausa per vedere la mia reazione e leccata di cappella.
"Allora si pensava se tu non potessi inventarti qualcosa per tenerlo lontano e soprattutto a vista"
"E per quale motivo dovrei fare un favore ad Irene?"
" Per lei non hai nessuno motivo ma per me almeno 23 buoni ne hai". E così dicendo mi mostrò la foto di un ragazzo, circa 23- 24 anni muscoloso e col cazzo enorme, 23 cm appunto.
" Lui è Luca l' amico del manzo di Irene che mi ha gentilmente invitata in piscina".
"OH CAZZO". Saperla nelle mani di un giovane fisicato e dotatissimo mi fa letteralmente impazzire.
" Che fai allora ci aiuti?" Mi chiese mentre cominciò a succhiarmi il cazzo.
"SIIII" 3/4 pompate e le venni in bocca.
"Sei il migliore amore" col suo sorrisino da bimba troia contenta della promessa strappata.
Il giorno prefissato organizzai una riunione di lavoro con Marco, marito di Irene e mio cliente, con la scusa di dover parlare delle varie questioni legali che seguivo.
Ovviamente la mia mente era altrove ed il pensiero di quanto stesse accadendo in quella casa di campagna mi procurava da in lato erezioni enormi, dall'altro mi provocava un senso di commiserazione nei confronti di Marco che, non solo era ignaro delle corna della moglie, ma soprattutto ignaro di che godimento si possa provare del proprio stato di cornuto.
Finalmente intorno alle 17 mi arrivò il messaggino della mia Carmen
"Missione compiuta" con lo smile del bacio e delle corna.
Persi ancora un 'oretta per sicurezza con Marco, poi lo salutai e mi diressi a casa dove trovai la mia dea sul divano con indosso un accappatoio semi aperto che lasciava intravedere la forma del seno ed il folto pelo della figa, gambe stese sul basso tavolinetto. Le stampai un bacio sulle labbra e corsi a fare una veloce doccia ansioso di ascoltare il suo racconto.
Tornai in salone e mi fiondai a leccare i suoi piedini laccati fucsia ma lei mi fermò e disse:
"Bravo cornuto lavoro ben fatto davvero. Ora prendi il tuo premio". Il rumore della porta dello studio che si apriva mi fece sobbalzare, mi girai di scatto e vidi comparire Luca con addosso solo asciugamano.
Rimasi stupito ma lei mi ordinò di andarmi a sedere sulla poltrona posta di fronte al divano dove trovai un cestello di ghiaccio con dentro una bottiglia del mio prosecco preferito ed un rotolone di carta che mi sarebbe sicuramente servito.
"Ora zitto e non dare fastidio. È tutto il giorno che tengo buono Luca con seghe e pompini ma ora si fa sul serio". Intanto Luca, senza dire una parola, si era avvicinato, Carmen con un piede fece cadere l'asciugamano scoprendo il suo cazzo grosso per lunghezza e larghezza e già duro.
Dopo qualche breve effusione era già dentro di lei ma, evidentemente troppo carico per la lunga attesa, dopo qualche colpo esplose riempiendo il preservativo. Rimasi deluso ma ben presto mi accorsi di essere l'unico a stare così. La porca evidentemente già aveva testato i tempi di reazione del torello ed infatti dopo pochi colpi di mano il cazzone era tornato durissimo e pronto all'uso. Il tempo di calzare un nuovo preservativo, e Carmen era già impalata su quel cazzone, dapprima muovendosi lentamente per poi cavalcare come una amazzone. Se il ragazzo era carico lei non era da meno dopo qualche minuto di sali scendi venne rumorosamente. Il torello prese coraggio la mise sdraiata culo in su e la montò. Da come stava posizionata riuscivo a vedere le espressioni di puro godimento sul suo volto, mentre nell'aria si diffondevano i suoi gemiti ed il rumore delle palle che sbattevano sul culo. Celestiale concerto per un cornuto come me che, infatti, mi portò ben presto a schizzare tantissimo. Dopo un bel pò di minuti fu la volta di Luca che, liberatosi del preservativo, scaricò una quantità assurda di sborra sul culo, sulla schiena e perfino nei capelli di Carmen. Aiutai amorevolmente la mia donna a pulirsi quantomeno del grosso e lei sorridente stampò un bacio dapprima sulle labbra poi sul cazzone di Luca e salutandolo si avviò verso la doccia.
Anche Luca si diede una rinfrescata utilizzando il bagno degli ospiti mentre io mescevo due bicchieri di prosecco, uno per me l'altro per il torello, che dopo averlo ringraziato per avermi fatto godere la donna, salutai accompagnandolo alla porta.
Raggiunsi Carmen in camera da letto dove, lavata e profumata, chiacchierava al telefono con Irene. Mi diede ordine di leccarle i piedi mentre la sentivo ridere di noi compagni ed evidenziare le differenze tra noi ed i due manzi. Venni ancora quando le sentii dire che ben presto si sarebbero scambiate i tori.


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