La prima volta in treno

Scritto da , il 2018-12-13, genere gay

Finalmente si partiva. Avevo 18 anni era già qualche mese che frequentavo Sergio un ragazzo di 19 anni molto carino e sicuramente più intraprendente di me. Io ero impacciato e timido, con un fisico magro anche se venivo reputato un ragazzo carino. Sergio no, lui era un uomo, già lavorava ed aveva un suo stipendio. L’avevo conosciuto tramite amici e tra di noi era subito nata una forte amicizia ed anche un’attrazione. Ricordo la prima volta che rimanemmo da soli non mi riusciva togliergli gli occhi di dosso, era leggermente più alto di me un bel fisico e molto simpatico. Era la prima volta che rimanemmo in macchina da soli, gli altri erano scesi per fumare era notte. Mentre parlavamo ci guardammo intensamente e le nostre labbra si unirono. Ero stato solo una volta con un ragazzo e non era finita bene. Mi aveva solo usato. Sergio no, mi coccolava. Quando la prima volta mi prese la mano e se la portò sul cazzo, diventai paonazzo. Aveva un cazzo grande di 20 cm e molto largo. Quel giorno invece mi voleva portare al mare a Scalea dove saremmo rimasti 2 giorni. Ero contentissimo sarebbe stata la prima volta che potevo dornirgli accanto non ero nella pelle. Alla stazione di Napoli salimmo sul treno c’era poca gente era aprile faceva caldo. Entrammo in uno scompartimento di 2 classe. Dopo poco il treno partì era un locale ci avrebbe messo più di 2 ore. Passo il controllore e ci disse che eravamo rimasti in pochi, ci guardo sorrise uscì dallo scompartimento chiudendosi la porta alle spalle. Appoggiai la resta sulla spalla di Sergio e lui sorrise. Iniziò a baciarmi e mi prese la mano e la portò sul suo pacco. Avevo timore che potesse vederci qualcuno e la tirai già ma lui con forza la riporto sul suo cazzo che aveva preso vigore. Si aprì la lampo e lo tirò fuori. Era grande e bello Sergio mi prese la testa e se la portò sul suo pisello io chiusi gli occhi ed iniziai a fargli un pompino. Lui si dimenava mi teneva la resta verso il suo cazzo e portava il bacino in alto. Sentivo di affogare avevo il suo cazzo in gola e non mi riusciva respirare. Mi fece alzare e mi abbassò i pantaloni, mi fece sedere su di lui dandogli le spalle, mi sollevò appena e mi aprì le natiche puntando la sua cappella sul mio buco. Iniziò a spingere lentamente. Sentivo la cappella dentro e poi tutta l’asta. Fui invaso da quel cazzo di alabastro che iniziò a perlustrare le mie viscere. Poi il ritmo aumentò. Sergio mi afferrò per le spalle costringendomi a prendere tutto il suo cazzo e esplose dentro di me, sentii il suo sperma caldo. stringi le natiche per tenere ancora un po' quel cazzo dentro di me. Poi uscì e mi sentii vuoto. Mi diede un bacio sull’orecchio e mi sussurro …. A stasera tesoro.

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