Bob e io - Capitolo 5

Scritto da , il 2018-09-12, genere gay

La storia si evolve, attendo i vostri commenti!
Capitolo 5
Mi svegliai presto il giorno seguente, in trepidante attesa per gli eventi del giorno. Rimasi sdraiato sul letto sognando Bob ad occhi aperti. Passai in rassegna ogni sua caratteristica nella mia mente. I suoi capelli castani con la giusta quantità di ricci che lo rendevano così grazioso. I suoi begli occhi verdi che mi incantavano ogni volta che li guardavo. I suoi zigomi alti che sembrano essere stati creati per accentuare quegli occhi. La fossetta che si formava sulla guancia destra quando sorrideva. Il piccolo naso a patata con la punta un po’ in su. Il suo naso era così carino! Come poteva amare uno come me, col mio lungo naso e le guance infossate. Avrei desiderato di non essere così maledettamente magro. Qualche volta mi sentivo così insignificante. Venivo preso in giro, dicevano: “Ehi pelle ed ossa! Visto di fianco e con la lingua fuori potresti sembrare una chiusura lampo!” Oppure: “Come devi correre sotto la doccia per bagnarti.”
L’unica cosa che mi rendeva abbastanza figo era il fatto di avere una macchina. Avevo lavorato molte estati nei giardini o facendo altri lavori per potermela permettere. Ci volle molto tempo, ma alla fine risparmiai abbastanza per permettermi la macchina dei miei sogni. La equipaggiai con tutto il possibile. Alcuni ragazzi la chiamavano “calamita” perché attirava le ragazze.
Dopo avere fatto una doccia, essermi vestito e messo qualche cosa sotto i denti, uscii e salii sulla mia macchina.
Arrivai a scuola e strategicamente parcheggiai in fondo al parcheggio per poter uscire più velocemente.
Mi diressi alla palestra ed andai nello spogliatoio per cambiarmi e fare una nuotata prima dell’inizio delle lezioni. Mi tolsi i vestiti e scivolai nei miei Speedo. Facevano un buon lavoro accentuando per bene i miei tredici centimetri di uccello molle. Avevo visto spesso le ragazze ed anche alcuni dei ragazzi guardarlo durante le lezioni. Qualche volta dovevo concentrarmi per non farlo diventare duro, gli Speedo non facevano un buon lavoro nel celarlo. Mi sono tuffato nell’acqua fredda ed ho cominciato a fare alcune vasche. Quando terminai la terza vasca, vidi qualcuno sul bordo della piscina che mi stava guardando. Mi fermai alla fine della casca ed alzai le braccia sul bordo per alzarmi mentre riprendevo fiato.
“Vieni spesso di prima mattina a nuotare?”
Alzai lo sguardo per vedere dichi si trattava. Era Chris, un ragazzo nuovo.
“Di tanto in tanto, mi aiuta a schiarire la mente.”
“Hmmm, forse dovrei provarlo una volta o l’altra.”
“Ma ora sarà meglio che vada a cambiarmi.”
“Lo penso anch’io!” Disse avviandosi verso lo spogliatoio.
In quel momento la classe uscì dallo spogliatoio e saltò nella piscina per cominciare le vasche di riscaldamento. Dannazione! Pensai. No avevo capito che fosse così tardi. Avrei voluto restare per un po’ solo con Chris. Ma probabilmente avrebbe potuto venire il giorno seguente la mattina presto.
Feci qualche altra bracciata mentre aspettavo che Chris uscisse, dopo pochi minuti arrivò nei suoi Speedo, pronto per nuotare.
Quando attraversò la porta pensai di essere sul punto di morire. Aveva il corpo ‘più stupendo’ del mondo. Era alto un metro e ottanta, con la più completa tartaruga accompagnata da un pacco enorme. Dannazione, doveva lungo al meno 19 centimetri. Aveva anche capelli castani con riflessi biondi ed occhi di blu. Era sulla bocca di tutti a scuola. Tutte le ragazze amavano quegli occhi... Ma era lui etero... o..... bisex. Dovevo scoprirlo. Era possibile che i due ragazzi più caldi della scuola fossero ambedue gay.
Quando Chris comparve tutti i ragazzi gli gridarono di buttarsi in acqua. Lui sorrise, poi cominciò a percorrere le corsie e si fermò alla mia corsia. Io mi girai sulla schiena per poterlo vedere meglio. ‘Si, è veramente bello!’ Pensai.
Dopo alcuni minuti, dopo aver chiacchierato con gli altri ragazzi, lui saltò in acqua, nuotò verso di me e disse: “Ehi... io mi chiamo Chrisè... e tu?”
“Io mi chiamo Rob. (Sei gay?)” Mentre parlavamo cominciò a diventarmi duro perché le sue labbra mi ricordavano Bob. Dannazione quanto amavo quel ragazzo... Mi domandavo cosa avrebbe pensato Bob di Chris.
Poi l’allenatore soffiò nel suo fischietto per radunarci, così Chris ed io nuotammo insieme per raggiungere gli altri nel lato poco profondo della piscina. Mentre nuotavo dietro di lui, guardai le sue natiche sode sobbalzare sull’acqua. Wow ragazzi! Ci volle un istante per farmelo diventare duro alla vista di quei panini sodi alla mia portata. Dovevo trattenermi per non allungare una mano ed afferrarli!
L’allenatore ci disse che quel giorno avremmo imparato come prestare le prime assistenze in acqua. Ci disse di prenderci un compagno e sembrò naturale per Chris e me guardarci nello stesso momento.
“Compagni?” Mi disse guardandomi con quei suoi occhi blu cielo.
“S… sicuro!” Balbettai. Dannazione! Ero di nuovo caldo ed eccitato e… Cazzo! Avevo ancora un’erezione provocata dalla vista del suo sedere alcuni minuti prima.
L’allenatore parlò per un po’ della sicurezza in acqua e del come salvare una persona che sta affogando (bla… bla… bla).
Quindi ci disse di fare pratica con le tecniche di salvataggio col nostro compagno. Uno di noi doveva fare la vittima di annegamento. Chris ed io decidemmo che io sarei stato la prima “vittima.” Nuotai alla parte più profonda... guardando con la coda dell’occhio avrei potuto giurare di aver visto che Chris mi guardava il sedere!.
Cominciai ad agitare le braccia gridando a gran voce: “Aiuto! Salvatemi! Salvatemi!”
“Arrivo!” Gridò di rimando Chris.
Nuotò verso di me, mi si mise dietro, avvolse un braccio intorno al mio torace e mi tirò a sé. Cominciò a nuotare verso il bordo della piscina ed avrei potuto giurare che strofinò decisamente il suo inguine contro di me alcune volte mentre lo faceva. A me era diventato immediatamente duro solo per averlo così vicino. Potevo sentire il suo caldo alito contro il mio collo. Dovevo lottare contro il desiderio di girarmi e baciarlo sulle labbra. Una volta giunti al bordo, mi tirò su e mi fece sdraiare sul torace con il torso sul bordo e le gambe che penzolavano nell’acqua. Poi mi schiaffeggiò sul sedere mentre usciva dalla piscina. Bruciò un po’ ma allo stesso tempo era… oh… così sensuale. Dopo mi tirò completamente fuori dalla piscina e si mise a gambe divaricate sopra il mio sedere, spingendo sulla mia schiena con le mani come se lui stesse pompando l’acqua fuori dei miei polmoni. Il mio cazzo semi duro era spinto sulla pavimentazione dal suo peso su di me. Alla fine si tolse e mi aiutò ad alzarsi mentre mi bisbigliava in un orecchio: “Sì… sono gay.” Il mio uccello sobbalzò! Mi aveva sentito… ed era gay! I due più bei ragazzi della scuola erano gay. Era troppo bello per essere vero!
“Io… io penso che sarà meglio che tu ritorni in acqua, Rob!” Disse Chris abbassando lo sguardo al mio pene duro che tentava di uscire dai miei Speedo.
“Sì, credo che sia meglio.” E saltai rapidamente nella piscina, e Chris mi seguì.
Una volta in piscina Chris nuotò vicino a me, mise una mano sotto l’acqua ed afferrò il mio inguine. Un’onda elettrica mi attraversò il corpo. “Tocca a me affogare!” Disse nuotando verso l’acqua profonda.
Quando cominciò ad agitare le braccia circa come se stesse affogando, nuotai a lui per “salvarlo.” Avvolsi il braccio destro intorno al suo torso e nel farlo strofinai “accidentalmente” contro il suo inguine. Sentii che ce l’aveva semi duro negli Speedo. Cominciai a nuotare verso il bordo facendo strofinare alcune volte il suo didietro contro il mio inguine mentre lui si agitava nell’acqua. Quando arrivammo al bordo, lo lasciai andare e lui lo afferrò. Si guardò intorno e vedendo che erano tutti occupati col loro allenamento di salvataggio, cominciò a strofinare il mio cazzo attraverso gli speedo. Il mio uccello divenne immediatamente duro di nuovo. Lui strofinò sempre più velocemente guardandosi intorno per essere sicuro che nessuno notasse. Quindi tirò giù
l’elastico dei miei Speedo, il mio cazzo scoccò fuori e si posizionò diritto. Mise l’elastico sotto il mio sacco in modo che il mio uccello e le mie palle fossero esposte.
Cominciò a carezzarmelo portandomi sempre più vicino all’orgasmo che stava già preparandosi nei miei lombi. Quando aumentò il ritmo, sentii le palle contrarsi contro il mio corpo. Pochi secondi e stavo sparando il mio carico in acqua. “Uuuggh!” Mi lamentai il più piano possibile. Chris spremette l’ultima sborra dal mio pene e mi rimise cazzo e palle negli speedo, quindi ci allontanammo da dove il mio sperma galleggiava sull’acqua.
Proprio quando ero pronto a “rendergli il favore”, sentii il colpo di fischietto dell’allenatore e lo sentii gridare di andare a farci la doccia. “Dannazione! Penso che dovrò rimandare.” Gli dissi: ”Ma c’è sempre domani! Ci incontreremo qui per una nuotata prima delle lezioni.” Disse lui con un sorriso. Poi andammo alle docce. L’armadietto di Chris era di fronte al mio, così avevo la possibilità di dare un’occhiata di tanto in tanto al suo sedere sodo o al suo grosso cazzo dall’altra parte della stanza. Lui era così meraviglioso! Il suo uccello doveva essere lungo almeno quindici centimetri! Ma io mi sentivo un po’ colpevole perché amavo Bob, ma questo era solo sesso, con Bob era diverso. Non vedevo l’ora che arrivasse il tempo del pranzo, quando avrei potuto rivedere Bob.

All’intervallo andai al bar e comprai cibo sufficiente per alimentare un esercito. Speravo che anche Bob facesse lo stesso intervallo. Mi pappai tutto e mi avviai per la lezione seguente. Mentre stavo attraversando l’atrio sentii due mani coprirmi gli occhi: “Chi sono?” Disse una voce tenorile che poteva solo essere di…
“Bob! Sei fuori di testa!” Esclamai. Lui mi scoprì gli occhi e venne di fronte a me.
“A pranzo raggiungimi nel zona dei camerini del teatro, ho una sorpresa per te! Vieni?”
“Sì, naturalmente.”
“Bene, avremo bisogno di tutto il periodo del pranzo per fare quello che dobbiamo fare.” Disse afferrando simultaneamente il mio inguine e cominciando a farmelo diventare duro.
“Cazzo Bob, stai attento!” Dissi sperando che nessuno lo avesse visto anche se era stato bello.
“Ah non preoccuparti, sono tutti troppo occupati alle lezioni per notarlo.” Disse afferrandomi di nuovo.
“Ragazzi, sei fottutamente arrapato oggi, Bob!”
“Lo sai, amore. Il mio cazzo è stato duro tutta la mattina per causa tua!”
“Anche il mio.” Risposi. Beh, era parzialmente vero. Il mio uccello era stato duro per buona parte della mattina.
“Ok, ci vediamo a pranzo… non ritardare.” Disse Bob andandosene, non prima di aver afferrato il mio sedere.
Io restai fermo nell’atrio con un’erezione. Tutto il mondo avrebbe potuto vederlo. ‘Dannazione Bob’ Pensai tra di me. Per fortuna avevo con me i libri! Li utilizzai per coprire la mia semi erezione ed entrai in classe. Non vedevo l’ora che arrivasse il momento del pranzo. Passai il tempo della lezione sognando cosa aveva organizzato Bob per me, con una costante erezione. Desideravo che l’ora di pranzo si affrettasse ad arrivare…

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