Al Pub
di
bambolina
genere
tradimenti
Al Pub
Ciao a tutti mi chiamo Francesca ho 33 anni, sono di Roma. Questo è il secondo racconto di una serie che vedrà protagonista me nei panni di una ragazza molto disinvolta alla quale piace divertirsi. Le storie che racconterò sono frutto della mia fantasia, vi invito a commentarle qui sotto ma non solo. Voglio proporvi un giochino… provate ad integrare anche voi i prossimi capitoli proponendomi qui sotto, nei commenti, possibili scenari che la protagonista potrebbe vivere. Credo sia un gioco molto interessante e divertente che può permetterci di divertirci ancora di più con i racconti essendone tutti chiamati in causa in prima persona. Ci sono pochissime regole e sono queste: La protagonista sarà sempre vestita con autoreggenti, gonnellinne, vestitini molto corti e intimo trasparente (o anche senza nulla sotto), niente episodi con feci di ogni genere il mio ragazzo non deve essere cuckold, anzi deve soffrire per le corna che ha, e… basta! Tutto il resto dipende dalla nostra fantasia! Mettete nei commenti la vostra idea, scrivendola come un mini racconto di 25/30 righe, poi io stessa penserò ad ampliarlo a dovere. Spero che apprezzerete l’idea... buon racconto... kisss.
Finalmente iniziamo con la serie, e presentazioni sono terminate ed ora inizia il racconto vero e proprio. Ed inizia una sera, nel solito pub dove la compagni di Federico si riuniva quasi sempre. Solita serata, solito posto, solita gente. Addirittura solite ordinazioni. Dopo appena poche settimane Francesca avrebbe già potuto indovinare che cosa avrebbero mangiato i suoi commensali. Questo non le piaceva, come qualsiasi donna che si rispetti odiava la ripetitività e la monotonia. Anche il suo rapporto con Federico non andava bene: lui era certamente gentile e scrupoloso, ma era anche noioso, e stupido. Inoltre anche a letto non è che la facesse impazzire e le ripetute scappatelle non aiutavano di certo la ragazza ad avvicinarsi a lui. In questo momento della sua vita Francesca si trovava come in una bolla di sapone, dove non sentiva nulla dell’esterno e neanche gliene fregava nulla, voleva solo divertirsi alle spalle del suo fidanzato. Riuscendoci alla grande per altro, perché poi quando la tua indole è una, in questo caso quella della troia, puoi sopprimerla per anni, ma prima o poi riuscirà fuori prepotentemente, riprendendosi anche gli arretrati. Quella sera non fece eccezione, proprio no, anzi! Quella sera segnò un vero punto di svolta per la sua vita, sessuale e non. Come sempre era alla ricerca di una tresca, anche avendo Federico affianco, ma questa era la cosa che la divertiva di più: flertare con altri uomini mentre aveva il suo ragazzo al fianco, si eccitava moltissimo in questo modo, la scopata in sé per sé era solo una conseguenza. Prima di uscire di casa, come sempre si era vestita bene, molto bene, con un vestito blu, corto, fino a poco sopra al ginocchio, scollatura evidente ma non troppo reggiseno trasparente, blu, in tinta col perizoma, autoreggenti blu notte e un paio di scarpe col tacco e neanche troppo. Solo per sembrare un po' meno piccolina, pure se lei sapeva benissimo che quelle sue caratteristiche fisiche erano il suo forte. La comitiva come sempre era allegra e caciarona, ed appena seduti al tavolo già stavano parlando e ridendo, in attesa di ordinare le consumazioni. Francesca era decisa a imbastire un po’ di sesso con Thomas, un ragazzo della comitiva, col quale si era già scambiata qualche sguardo di fuoco e non solo, anche dei messaggi appena, appena piccanti, ma in realtà nessuno dei due aveva apertamente dato sfogo alle proprie voglie verso l’altro. Questa sera Francesca era decisa a dare una svolta a quell’adescamento di qualche tempo fa e fece in modo di far sedere Federico proprio dove voleva lei, in modo che poi potesse trovare posto proprio davanti a Thomas. La serata andava avanti e le consumazioni era già arrivate da un po' e Francesca aiutata dalla tovaglia che scendeva ben oltre i bordi del tavolino occupato dalla compagnia, col piede sinistro si toglie la scarpa destra per poi appoggiare il piedino su quello del ragazzo davanti a lei. Lui se ne accorge subito, la guarda e le sorride, lei gli risponde di rimando, ed i suoi occhi mostravano ampiamente quello che avrebbe voluto fare. Intanto, forse per non destare sospetti Francesca stava seguendo la discussione che si era andata a sviluppare nel tavolino. Si parlava di calcio e dell’ennesimo scudetto della Juventus, a lei tutto sommato non le dispiaceva come discussine, amava il calcio, anche se lei era romanista da sempre. Col braccio sul tavolino aveva appoggiato il mento sul palmo della mano e si rivolgeva verso gli altri che chiacchieravano, anche se la sua mente era altrove, infatti col suo piedino stava continuando a stuzzicare quello di Thomas che intanto era entrato nella discussione, anche se spesso lanciava sguardi di fuoco alla ragazza che invece faceva finta di nulla. –E tu Fra? Cosa ne pensi? – disse Luca all’improvviso –Di cosa? - chiese Francesca cadendo dalle nuvole. – dello scudetto della Juventus, cosa ne pensi ?- scherzando la ragazza rispose: - Ah lo sai io sono romanista, quindi tutti gli scudetti della Juventus sono rubati- e si mise a ridere seguita da tutti gli altri. Intanto il suo piedino era salto sulla caviglia del ragazzo che si stava godendo questo massaggio. – Ah ma che dici!- intervenne Federico, -quest’anno c’era anche la VAR, se non cambi squadra mi sa che non festeggi mai!- -Oh amore non ti preoccupare, il modo per festeggiare lo trovo sempre- rispose la ragazza con un pizzico di malizia. –In che senso? Che vuoi dire?- aggiunse Federico –niente, solo che come sai “chi tifa Roma no perde mai! Quindi io festeggio sempre!- Luca e Marco, che conoscono le abitudini della ragazza si guardano con un sorrisetto che era tutto un programma, mentre intanto gli altri avevano già cambiato discorso. In tutto questo il piedino di Francesca era già salito sulle gambe del ragazzo, accarezzandole delicatamente. Indugia ancora per qualche minuto per poi salire sulle sue cosce, Thomas le stringe forte ma non troppo, affinché poteva sentire bene il contatto con entrambe le parti del piedino di Francy, ma lasciandole la possibilità di muoverlo liberamente. Infatti Francesca continua a muoverlo avanti ed indietro, lentamente e sensualmente. Il cazzo di Thomas stava esplodendo nei pantaloni e lei si divertiva un mondo ad immaginare come il ragazzo stesse impazzendo dalla voglia di tirarselo fuori lì davanti a tutti. Intanto spinge il suo piedino ancora più infondo, fino a toccare la patta dei pantaloni di Thomas. Gli sembra di sentire un pisello abbastanza normale, grandicello e molto duro, la cosa la eccitava da morire e continua a stuzzicarlo sempre di più. Ormai più che a massaggiarglielo stava letteralmente spingendo con le dita e la pianta, con forza, quasi a volerlo graffiare. Thomas, ormai sconvolto dal piacere e dalla frustrazione per non potersi liberare le prende il piedino in una mano, allarga un po' le gambe ed inizia a strusciarselo con ancora più forza sulla patta dei pantaloni. Cinque minuti dopo le lascia il piedino, si alza e va in bagno. Ma torna subito, neanche un minuto dopo. Il resto della serata prosegue senza nessun tipo di giochino. Il giorno dopo, mentre Francesca stava per entrare in una delle sue classi le arriva un messaggio, lo apre e trova la foto del cazzo di Thomas ancora sporco di sperma: - mi hai fatto sborrare nelle mutande… sei fantastica! Ma adesso dobbiamo vederci- la ragazza sorride evidentemente soddisfatta del lavoretto compiuto e risponde –oggi alle 16 sono libera vieni a casa mia…- -ti voglio vestita come ieri- Francesca legge il messaggio, sorride, entra in classe, va alla cattedra ed incomincia a fare l’appello.
Ciao a tutti mi chiamo Francesca ho 33 anni, sono di Roma. Questo è il secondo racconto di una serie che vedrà protagonista me nei panni di una ragazza molto disinvolta alla quale piace divertirsi. Le storie che racconterò sono frutto della mia fantasia, vi invito a commentarle qui sotto ma non solo. Voglio proporvi un giochino… provate ad integrare anche voi i prossimi capitoli proponendomi qui sotto, nei commenti, possibili scenari che la protagonista potrebbe vivere. Credo sia un gioco molto interessante e divertente che può permetterci di divertirci ancora di più con i racconti essendone tutti chiamati in causa in prima persona. Ci sono pochissime regole e sono queste: La protagonista sarà sempre vestita con autoreggenti, gonnellinne, vestitini molto corti e intimo trasparente (o anche senza nulla sotto), niente episodi con feci di ogni genere il mio ragazzo non deve essere cuckold, anzi deve soffrire per le corna che ha, e… basta! Tutto il resto dipende dalla nostra fantasia! Mettete nei commenti la vostra idea, scrivendola come un mini racconto di 25/30 righe, poi io stessa penserò ad ampliarlo a dovere. Spero che apprezzerete l’idea... buon racconto... kisss.
Finalmente iniziamo con la serie, e presentazioni sono terminate ed ora inizia il racconto vero e proprio. Ed inizia una sera, nel solito pub dove la compagni di Federico si riuniva quasi sempre. Solita serata, solito posto, solita gente. Addirittura solite ordinazioni. Dopo appena poche settimane Francesca avrebbe già potuto indovinare che cosa avrebbero mangiato i suoi commensali. Questo non le piaceva, come qualsiasi donna che si rispetti odiava la ripetitività e la monotonia. Anche il suo rapporto con Federico non andava bene: lui era certamente gentile e scrupoloso, ma era anche noioso, e stupido. Inoltre anche a letto non è che la facesse impazzire e le ripetute scappatelle non aiutavano di certo la ragazza ad avvicinarsi a lui. In questo momento della sua vita Francesca si trovava come in una bolla di sapone, dove non sentiva nulla dell’esterno e neanche gliene fregava nulla, voleva solo divertirsi alle spalle del suo fidanzato. Riuscendoci alla grande per altro, perché poi quando la tua indole è una, in questo caso quella della troia, puoi sopprimerla per anni, ma prima o poi riuscirà fuori prepotentemente, riprendendosi anche gli arretrati. Quella sera non fece eccezione, proprio no, anzi! Quella sera segnò un vero punto di svolta per la sua vita, sessuale e non. Come sempre era alla ricerca di una tresca, anche avendo Federico affianco, ma questa era la cosa che la divertiva di più: flertare con altri uomini mentre aveva il suo ragazzo al fianco, si eccitava moltissimo in questo modo, la scopata in sé per sé era solo una conseguenza. Prima di uscire di casa, come sempre si era vestita bene, molto bene, con un vestito blu, corto, fino a poco sopra al ginocchio, scollatura evidente ma non troppo reggiseno trasparente, blu, in tinta col perizoma, autoreggenti blu notte e un paio di scarpe col tacco e neanche troppo. Solo per sembrare un po' meno piccolina, pure se lei sapeva benissimo che quelle sue caratteristiche fisiche erano il suo forte. La comitiva come sempre era allegra e caciarona, ed appena seduti al tavolo già stavano parlando e ridendo, in attesa di ordinare le consumazioni. Francesca era decisa a imbastire un po’ di sesso con Thomas, un ragazzo della comitiva, col quale si era già scambiata qualche sguardo di fuoco e non solo, anche dei messaggi appena, appena piccanti, ma in realtà nessuno dei due aveva apertamente dato sfogo alle proprie voglie verso l’altro. Questa sera Francesca era decisa a dare una svolta a quell’adescamento di qualche tempo fa e fece in modo di far sedere Federico proprio dove voleva lei, in modo che poi potesse trovare posto proprio davanti a Thomas. La serata andava avanti e le consumazioni era già arrivate da un po' e Francesca aiutata dalla tovaglia che scendeva ben oltre i bordi del tavolino occupato dalla compagnia, col piede sinistro si toglie la scarpa destra per poi appoggiare il piedino su quello del ragazzo davanti a lei. Lui se ne accorge subito, la guarda e le sorride, lei gli risponde di rimando, ed i suoi occhi mostravano ampiamente quello che avrebbe voluto fare. Intanto, forse per non destare sospetti Francesca stava seguendo la discussione che si era andata a sviluppare nel tavolino. Si parlava di calcio e dell’ennesimo scudetto della Juventus, a lei tutto sommato non le dispiaceva come discussine, amava il calcio, anche se lei era romanista da sempre. Col braccio sul tavolino aveva appoggiato il mento sul palmo della mano e si rivolgeva verso gli altri che chiacchieravano, anche se la sua mente era altrove, infatti col suo piedino stava continuando a stuzzicare quello di Thomas che intanto era entrato nella discussione, anche se spesso lanciava sguardi di fuoco alla ragazza che invece faceva finta di nulla. –E tu Fra? Cosa ne pensi? – disse Luca all’improvviso –Di cosa? - chiese Francesca cadendo dalle nuvole. – dello scudetto della Juventus, cosa ne pensi ?- scherzando la ragazza rispose: - Ah lo sai io sono romanista, quindi tutti gli scudetti della Juventus sono rubati- e si mise a ridere seguita da tutti gli altri. Intanto il suo piedino era salto sulla caviglia del ragazzo che si stava godendo questo massaggio. – Ah ma che dici!- intervenne Federico, -quest’anno c’era anche la VAR, se non cambi squadra mi sa che non festeggi mai!- -Oh amore non ti preoccupare, il modo per festeggiare lo trovo sempre- rispose la ragazza con un pizzico di malizia. –In che senso? Che vuoi dire?- aggiunse Federico –niente, solo che come sai “chi tifa Roma no perde mai! Quindi io festeggio sempre!- Luca e Marco, che conoscono le abitudini della ragazza si guardano con un sorrisetto che era tutto un programma, mentre intanto gli altri avevano già cambiato discorso. In tutto questo il piedino di Francesca era già salito sulle gambe del ragazzo, accarezzandole delicatamente. Indugia ancora per qualche minuto per poi salire sulle sue cosce, Thomas le stringe forte ma non troppo, affinché poteva sentire bene il contatto con entrambe le parti del piedino di Francy, ma lasciandole la possibilità di muoverlo liberamente. Infatti Francesca continua a muoverlo avanti ed indietro, lentamente e sensualmente. Il cazzo di Thomas stava esplodendo nei pantaloni e lei si divertiva un mondo ad immaginare come il ragazzo stesse impazzendo dalla voglia di tirarselo fuori lì davanti a tutti. Intanto spinge il suo piedino ancora più infondo, fino a toccare la patta dei pantaloni di Thomas. Gli sembra di sentire un pisello abbastanza normale, grandicello e molto duro, la cosa la eccitava da morire e continua a stuzzicarlo sempre di più. Ormai più che a massaggiarglielo stava letteralmente spingendo con le dita e la pianta, con forza, quasi a volerlo graffiare. Thomas, ormai sconvolto dal piacere e dalla frustrazione per non potersi liberare le prende il piedino in una mano, allarga un po' le gambe ed inizia a strusciarselo con ancora più forza sulla patta dei pantaloni. Cinque minuti dopo le lascia il piedino, si alza e va in bagno. Ma torna subito, neanche un minuto dopo. Il resto della serata prosegue senza nessun tipo di giochino. Il giorno dopo, mentre Francesca stava per entrare in una delle sue classi le arriva un messaggio, lo apre e trova la foto del cazzo di Thomas ancora sporco di sperma: - mi hai fatto sborrare nelle mutande… sei fantastica! Ma adesso dobbiamo vederci- la ragazza sorride evidentemente soddisfatta del lavoretto compiuto e risponde –oggi alle 16 sono libera vieni a casa mia…- -ti voglio vestita come ieri- Francesca legge il messaggio, sorride, entra in classe, va alla cattedra ed incomincia a fare l’appello.
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