In viaggio verso le prime esperienze cap.2

Scritto da , il 2018-02-26, genere prime esperienze

Capitolo 1
Eravamo entrambi eccitati della situazione alla quale ci accingevamo a vivere quel weekend, anni di fantasie erotiche sussurrate all’orecchio ad ogni rapporto, avevano fatto si che il desiderio di vivere quelle situazioni si facesse via via sempre più incontenibile.
Io ero l’autore del suo piacere e quindi anche del mio, perché immaginare di vederla godere provando sulla nostra pelle tutte le fantasie partorire dalla mia mente, ci avrebbe fatto provare sensazioni indescrivibili, che sarebbero rimase impresse nelle nostre menti e che avrebbero segnato un nuovo punto di partenza per le future fantasie e desideri più estremi fino a quel momento solo immaginabili.

Era un venerdì sera di primavera, si stava bene, aria frizzantina dalla finestra entrava ed andava ad accarezzare la patatina depilata nel pomeriggio da una ceretta calda per mano di un’estetista giovane, carina ed esperta, che sfiorando con le sue dita, le labbra timide e rosee della mia compagna, le colava la cera calda sul pube, per poi appoggiare la striscia di cotone e strappare via ogni pelo, rendendo liscia e setosa quella parte del corpo che tutti gli uomini e donne avrebbero avuto il piacere di poter vedere quella sera stessa. Un massaggio con olio di mandorle eseguito da quelle mani professionali lasciava la sua pelle morbida e rossa, come sue guance quando le dita della ragazza si intrufolavano fin dentro alle grandi labbra, scivolando fino all’ano, glabro e rosso dagli strappi subiti, e risalendo verso il centro della fessurina rosa e bagnata di umori, andava a pizzicare tra le due dita il suo clitoride, scapucciandolo e come fosse un pene in erezione, lo prese in bocca succhiandolo avidamente fino a farla venire, leccando il suo fluido bianco che usciva dal buchetto di quella patatina irresistibile, dolce e calda.
Io la guardavo, era in piedi davanti allo specchio della camera da letto, la finestra aperta alle sue spalle e dal balcone difronte dietro alle persiane socchiuse , sicuramente quel vecchio porco del vicino si godeva da un po’ lo spettacolo. Lei si era vestita come le avevo detto, scarpe con tacco alto, décolleté nere, tacco 10, auto reggenti nere, vestito nero a tubino, coda alta, smalto e rossetto rosso fuoco, e dallo specchio davanti a lei potevo vedere riflesso il suo sesso ancora rosso, ed in mezzo alle natiche ben divise e toniche, il dilatatore anale che le avevo fatto trovare sul letto. Non le sarà costata poca fatica infilarselo, era veramente di dimensioni importanti, già la immaginavo, sul letto, con le gambe aperte mentre ancora in accappatoio si lubrificava il suo culetto quasi vergine, e si penetrava pian piano con quell’oggetto che le sarebbe servito ad abituare il suo orifizio alla lunga sessione di ospiti che avrebbero usato e abusato di quel culetto marmoreo, di quel buchetto innocente che avrebbe tenuto il suo battesimo da lì a poco. Potevo sentire ancora nell’aria l’odore acre dello sperma del vecchio lì vicino, a pochi metri di distanza che sicuramente l’aveva spiata, mente lei dava il suo spettacolo, rigorosamente con le finestre aperte come le avevo ordinato... Mi faceva godere immaginare la mia donna oggetto del desiderio anche per quel vecchio.

Presi la valigia e la mia donna per mano, ed uscimmo di casa, una rampa di scale prima di arrivare in strada, io scesi per primo, volevo ammirare la sua fessurina da sotto al vestito, mi eccitava guardarla e scattarle delle fotografie.
Una volta in macchina, le aprii la porta, lei era assai perplessa su come sedersi, aveva quel dilatatore anale che spingeva dentro di lei ed aveva paura di sentire dolore a sedersi sopra con tutto il corpo.
Io la rassicurai e lei piano piano si sedette sul sedile, gemendo tra dolore e piacere per quell’oggetto che si faceva strada allargando il suo culetto e le sue viscere sempre più disponibili e vogliose di ospitarlo al suo interno.
Come misi in moto l’auto, e mi incamminai verso l’autostrada, lei iniziò a gemere, le vibrazioni della macchina e quelle asperità dell’asfalto, si trasmettevano al sedile e direttamente al giocattolino, facendola godere, io con la mano destra le infilavo le due dita nella fessurina bagnata e lei non si tratteneva dal raggiungere un orgasmo dopo l’altro.
Presa l’autostrada, dopo qualche chilometro, la mia stupenda compagna sentiva la necessità di fare la pipì, come sempre noi evitiamo gli autogrill, odori sgradevoli e sporcizia non fanno per noi, preferiamo le aree di sosta, all’aperto.
Ne vedo una poco distante, è anche un area per camionisti, metto la freccia e mi accingo a parcheggiare, scelgo una zona abbastanza in vista, lei scende e si guarda intorno, la osservo mentre si tira su il vestito e si piega sulle ginocchia sulla collinetta affianco alla macchina, guardo verso i camionisti e noto che si girano dall’alto delle loro cabine a guardare verso la mia ragazza, da quella prospettiva possono ben vedere il dilatatore che le sbuca dalle natiche e le labbra rosa dalle quali un rivolo di urina bianca e calda, innaffia l’erba sottostante, è una situazione che mi eccita, mi sfilo il pisello dai pantaloni e inizio a masturbarmi, così come quei camionisti stanno facendo di nascosto osservando quello spettacolo. Prima di tornare in auto le chiedo di girarsi sempre in quella posizione accovacciata e di masturbarsi per me, lei si sente a disagio, ha capito che è osservata, ma ubbidisce al mio volere e inumiditasi le due dita della mano destra, a gambe ben aperte, inizia ad accarezzare la sua fichetta, si lascia trasportare e per compiacermi si dilunga in uno spettacolo penetrandosi con due e poi tre dita, le infila dentro e poi si assaggia, mette in bocca le sue dita impregnate di umori e poi le rinfila dentro, in quel momento, mentre la filmo con il cellulare e mi masturbo, le chiedo di sfilare il dilatatore e di mettersi a pecorina sull’erba per farmi vedere quanto si è dilatato il buco del suo culetto, lei si gira e ubbidisce, a quel punto vedo i camionisti che si avvicinano alla mia macchina e guardandomi cercano il consenso per stare lì ad osservare. Il mio annuire lì eccita tanto che tirano fuori i loro membri e iniziano a masturbarsi. Lei intanto girata di culo a pecorina verso di noi, non nota può vedere quegli spettatori indiscreti ed assatanati che sono lì, a pochi metri con i loro cazzi pronti a violentarla e riempirla di sperma in ogni suo orifizio.
Lei si mette una mano dietro e piano piano estrae il dilatatore, il suo buco si allarga sempre di più , il rosa del suo ano passa ad un colore rosso fuoco e si dilata sempre di più , è quasi osceno il diametro di quel coso, potrebbe entrare la mia mano tranquillamente, ed io non ho le mani piccole.
Lei prova qualche volta ad estrarlo, ma quell’oggetto è davvero troppo grande per quel buchetto ancora giovane ed inesperto, così mi avvicino io piano piano, massaggiandole la fichetta già grondante del suo liquido caldo e bianco, riesco a farle allentare la tensione sul suo sfintere, fino a consentire a quel giocattolone di uscire dalla sua tana calda e profonda, e lo spettacolo che ci regala è davvero superbo, tanto che quei quattro uomini dietro di me, raggiungo subito l’orgasmo, il loro sperma bianco e copioso viene schizzato sull’erba, quasi a sfiorare la pelle candida e profumata della mia compagna.
Nel girarmi a vedere lo spettacolo, noto due ragazzi lì vicino che osservano anche loro lo spettacolo e la ragazza, biondina, magra e con un seno all’insù turgido e non tanto grande come piace a me, mi guarda mentre tengo in mano quel enorme dilatatore con aria desiderosa, quasi a chiedermi di partecipare a quella situazione.
Io lascio la mia donna a carponi sull’erba e le dico di non muoversi e di non girarsi, “ torno subito da te amore, con una bella sorpresina, tu fai riposare il tuo culetto per qualche secondo”.
Così mi avvicino alla macchina della coppietta, lei apre la porta e fa per scendere, quando il suo vestito si apre proprio con lo spacco in mezzo alle gambe ed un grosso vibratore le sbuca dalla sua fichetta rosea e liscia, il suo ragazzo lo stava spingendo dentro e lei non ha fatto in tempo a sfilarlo prima che arrivassi.
“ venite ragazzi, anche tu “ dissi a lui , e prendendo la sua lei per mano la portai dietro alla mia macchina che faceva da sipario a quella situazione che si stava creando.
La mano di quella ragazza era morbida e calda, stringeva la mia con forza, con la frenesia di chi sta per avere un orgasmo da lì a poco, con l’altra mano teneva dentro il vibratore, sarebbe stato troppo imbarazzante estrarlo lì davanti a tutti, benché i camionisti fossero andati via, poteva sempre arrivare qualcuno all’improvviso.
Io nell’altra mano avevo il dilatatore che da lì a poco avrei affidato a quella ragazza, volevo fosse lei a penetrare analmente la mia compagna, avevo già tutta la scena nella mia testa ed il cazzo mi stava esplodendo sotto ai jeans, anche il suo lui lo aveva notato, era un ragazzo sulla ventina, bicurioso come dico io, ed anch’io lo ero, complice di in esperienza che avevo vissuto da adolescente con un ragazzo che conoscevo ma che poi non ho mai più avuto occasione di ripetere, e quella poteva essere l’occasione giusta.
Ad un passo dalla mia compagna, prendo la nostra nuova amica e le affido il membro cuneiforme di colore rosso, la punta rotonda, era bella grossa, ma dieci centimetri più in là il cono assumeva tutta la sua ampiezza, preludio di una sofferenza che avrebbe lasciato spazio ad un piacere estremo, alla sensazione delle carni estremamente dilatate e di quella sensazione di essere posseduta da qualcosa di non umano.
“ come ti chiami ? “ le chiesi, “Chiara”, “bene Chiara, adesso mettiti a carponi e leccala in mezzo alle gambe” e poi aspettai, sapevo che non le sarebbero servite spiegazioni ma solo istruzioni, ordini che l’avrebbero tolto il senso di vergogna e le avrebbero permesso di realizzare quella fantasia, altrimenti non si sarebbe mai soffermata a gustarsi quello spettacolo.
Lei dopo un’attimo di esitazione si mise a pecorina dietro il culetto aperto della mia donna, le accarezzai la testa e la feci appoggiare con le labbra sulla sua fichetta bagnata e calda, gemettero entrambe, lei tiro fuori la sua lingua e iniziò a leccarla con dolcezza, affondando sempre di più la lingua nel suo buchetto rosa che si contraeva per l’eccitazione, io da dietro le tiravo su il vestito fino a mettere in mostra il suo culetto, lui era lì in piedi che guardava la scena, aveva il suo membro dentro ai pantaloni che spingeva con forza, le dissi di tirarlo fuori e masturbarsi pure, che doveva rilassarsi e godere anche lui, e così fece, si abbassò i pantaloni e mise in mostra il suo pisello, non era grande ma tutto depilato, pelle chiara e cappella rosea, lo vedevo fino al buco del suo culetto, rosa e senza peli, le chiesi di avvicinarsi alla bocca della mia donna e intanto dissi al mio Amore che la seconda sorpresa stava arrivando.
Lui si avvicinò alla sua bocca con il suo membro e lei lo prese tra le sue labbra, era la prima volta che capitava una situazione del genere, ma tutto sembrava molto naturale.
La ragazza intanto si muoveva in avanti e indietro, penetrandosi con quel vibratore che le tenevo dentro alla sua fichetta glabra e bagnata, lei con la mano destra, puntava quell’enorme dildo sul culo ormai aperto della mia ragazza e spingeva per farlo entrare tutto. Mi avvicinai al suo viso con il mio pisello in tiro, la cappella gonfia e rossa, lei lo prese in bocca senza esitare, aveva le labbra carnose , la lingua si contorceva morbida e voluttuosa strusciandosi contro ogni centimetro di pelle del mio membro.
Presi il giocattolone piantato nell’ano della mia donna e lo appoggiai sul buchetto del suo culetto, lei non disse nulla, aveva voglia di prenderlo, il suo ragazzo intanto si godeva scena e non fece in tempo a dirmi che il suo culo era ancora vergine che il dildo scivolò fino a metà dentro la sua ragazza, non poteva crederci neanche lui, venne a vedere il culo aperto della compagna e si eccitò a tal punto da volerglielo mettere nella fichetta, estrasse il vibratore e la prese da dietro, dandole colpi decisi e profondi, mentre lei aveva il mio cazzo in bocca e la mia ragazza veniva penetrata dalle sue manine nei due buchetti.
“Amore girati, voglio venirvi in bocca a tutte e due”, lei si girò, le mani della ragazza che uscivano dai suoi orifizi le lasciavano le sue intimità vistosamente dilatate e grondanti di umori, si girò e sempre a carponi si mise a leccare la mia asta insieme alla biondina, mentre io spingevo ormai gli ultimi centimetri del dilatatore nel suo corpo e la possedevo come nessuno mai prima d’ora.
Una volta tutto dentro, feci scivolare la mano sul membro del suo ragazzo, seguendo le nervature del suo pene con le dita fin dentro alla fichetta che penetrava , volevo dilatarla completamente, farle provare il piacere della dilatazione intima estrema, e d’improvviso entrambi venirono, sentii gli schizzi del suo sperma che le inondavano la vagina, e le pareti contrarsi per l’orgasmo.
In quel momento venni anch’io, il mio seme caldo e bianco come il latte si posò con forza sulle loro lingue che si intrecciavano e fino all’ultima goccia lo leccarono tutto.
“Adesso girati “ ordinai alla biondina e si girò , la sua fichetta rosa grondava sperma, io e la mia ragazza avvicinammo le nostre lingue in quella fessurina e iniziammo ad assaporare quel gusto per noi nuovo, mai provato prima, ma che ci eccitava da morire. Lui ebbe subito una nuova erezione, la sua donna prese l’iniziativa, ormai era in preda alle sue fantasie , disinibita, sverginata dai suoi tabù, lo prese dalle palle e lo mise affianco alla sua bocca e poi mi prese e mi diede un bacio in bocca, facendo scivolare di lato il membro duro del suo uomo, fu un altro tabù superato, sentire un organo maschile giovane e depilato, innocente e credo vergine a quella pratica, mi fece godere, con la coda dell’occhio vedevo la mia ragazza sdraiata sotto la patata della ragazza che la leccava e ripuliva di ogni traccia di sperma, ed io che stavo per ricevere una copiosa dose di liquido caldo e dolciastro nella mia bocca, dividendolo con la lingua calda e morbida della sua ragazza.
Che esperienza incredibile, avevo trovato degni compagni di gioco, avevo molte fantasie in serbo per tutti noi.
Io e la biondina leccammo fino all’ultima goccia il nettare del suo ragazzo che prontamente si rivestì ancora super eccitato dalla situazione. Presi la mia donna e la baciammo insieme per darle altro sperma da assaggiare e condividere quel momento.
Presi la ragazza e la misi a carponi, la pentirai dolcemente per farla godere , era l’unico modo per estrarle il dilatatore anale da quel culetto ormai non più vergine, venne fuori abbastanza facilmente, e le lasciò il buchetto talmente aperto che ci volle qualche manciata di secondi prima che riuscisse a chiuderlo nuovamente, le bruciava molto ma da come si contraeva la sua fichetta doveva godere molto.
Le sue contrazioni mi fecero venire dentro al suo corpo, il mio membro uscì pieno dei suoi umori e con gocce di sperma che uscivano ancora dalla mia cappella rossa e turgida , presi la testa di lui e la misi su quelle labbra bagnate fradice di umori e si mise a leccare tutto, per bene, poi passò al culetto, alleviando la sensazione di bruciore ed infine bevve tutto il liquido che uscì da quella meravigliosa fessurina quasi rossa che continuava a pulsare.
La mia stupenda compagna fece nuovamente pipì , questa volta insieme alla biondina, la fecero insieme, una difronte all’altra, lavandosi con quel getto caldo le loro intimità a vicenda, era uno spettacolo molto eccitante.
Di lì a poco ci scambiammo i numeri di cellulare ed una volta congedati riprendemmo verso la nostra metà. Il viaggio era appena iniziato....

Furono momenti che unirono degli sconosciuti formando un intimità che presto fece di tutto per riempire la testa di fantasie così impellenti da costringerci a ritrovarci in nuove situazioni... ma questa è un altra storia...

Capitolo 2

Il pomeriggio lasciava il posto alla sera e proprio verso le 20 giungemmo al casale in Toscana, quel luogo misterioso dei nostri sogni, dove prendevano vita parte delle nostre fantasie erotiche più intime ...
Per tutto il tragitto ci toccavamo e ripensavamo agli attimi vissuti poco prima con Chiara ed il suo ragazzo, eravamo molto eccitati di aver sperimentato sensazioni nuove, aver iniziato a infrangere le nostre paure che impedivano alle nostre fantasie più recondite di farsi strada e divenire realtà.

Il mio amore Elisa, è una bellissima ragazza, fresca, giovane 24 anni, spumeggiante, il suo metro e sessanta racchiude un concentrato di sessualità intrisa nelle sue forme sinuose, gambe affusolate e ben definite, culetto piccolo e sodo, quando sta in piedi le natiche rimangono ben separate, a mostrare le sue grazie, il buchetto rosa pallido del suo culetto sempre ben depilato e la sua fessurina rosa, che da davanti si mostra nascosta e timida, un taglio con le grandi la labbra appena accennate che si lasciano assaggiare dalla mia lingua sapiente che le sfiora e subito rilascia i suoi umori, dolce e calda, profumata, la lingua e le dita si fanno strada penetrando il suo buchetto che si allarga pian piano ben lubrificato mentre si contrae risucchia verso il suo interno tutto quello che ha la fortuna di arrivare fino al suo ingresso, amo quando la punta del mio pisello entra solo fino a quel punto e poi si lascia risucchiare al suo interno, come un pompino fatto fino in gola, una sensazione che ti avvolge, ti incita a continuare, a non smettere mai.
Il suo ventre, piatto e privo di grasso, pelle morbida e tesa, la lingua percorre questa parte soffermandosi sempre sulle zone intorno alle gambe, per poi scivolare in mezzo e soffermarsi sul taglio della sua patatina, depilata , liscia..
I suoi seni sono per me la perfezione, una seconda, rotondi e con i capezzoli che sembrano le pastiglie leone alla fragola, due cilindri che si fanno turgidi quando fa freddo, quando si eccita e quando li lecco, li succhio li pizzico, li trastullo.
Due rotondità perfette equilibrate per il suo esile corpicino che sembra un adolescente ma è una donna, calda e passionale che ha imparato a lasciare gli ormeggi e lasciarsi trasportare nelle fantasie più recondite e proibite.
Capelli lunghi, biondi, d’estate le sfiorano i seni, e le accarezzano la schiena pulita e ben disegnata, una pelle uniforme, senza imperfezioni.
I suoi occhi sono lo specchio dell’universo, in quelle perle azzurro-verde, posso vedere il mondo intero, posso diventare un veggente e leggerle le sue intenzioni , emozioni, paure e desideri e proprio per questo motivo che riesco a trasportarla nelle mia mente e realizzare le fantasie che risiedono nel profondo del suo essere.

Scendiamo dalla macchina e lei , sui suoi tacchi a spillo da 10 cm, si incammina con passo sicuro verso l’ingresso del casale, da dietro le guardo il culo, sodo piccolo e rotondo, il pensiero che nasconda al suo interno un dilatatore anale grande quanto la mia mano, mi fa eccitare.
È senza mutandine naturalmente e vedo avvicinandomi che una gocciolina dei suoi umori vaginali le sta scendendo lungo la coscia, verso la parte interna, la fermo e mi abbasso come per allacciarmi le scarpe, metto velocemente la mia testa tra le sue gambe e con la lingua le lecco il rivolo di umori che la potrebbe mettere in imbarazzo da lì a poco ...

“ Buonasera signori, benvenuti alla maison del conte Du Buois, siamo lieti di avervi accettato nel club ed abbiamo già predisposto il vostro soggiorno secondo le vostre preferenze, io sono Ilenia, la vostra assistente personale, vi seguirò per tutto il soggiorno, sarò a vostra disposizione notte e giorno, il nostro staff si occuperà delle valige adesso se volete seguirmi ...”

Iniziava così la nostra nuova esperienza...

Ilenia era una bellissima ragazza sui 23 anni, alta, capelli rossi leggermente mossi, occhi azzurri, magra e slanciata, terza di seno capezzoli duri come il marmo che si intravvedevano dalla camicetta bianca aperta sul petto, gonna sopra al ginocchio con uno spacco che le arrivava al linguine, dal quale si intravvedeva solo la pelle rosa del pube, e di tanto in tanto, quando muoveva le gambe, si poteva scorgere per pochi istanti il taglio della sua patatina completante rasata.
I suoi stivali con tacco 12 a spillo, neri fin sopra al ginocchio le conferivano un aria sexy e autoritaria , così come le sue forme sinuose intrappolate in quella gonna aderentissima.

Davanti a lei mentre ci parlava, io cingevo con il braccio destro la mia compagna e da con la mano sul suo culo, facevo scivolare due dita in mezzo alle natiche, muovendo il diamante esterno che era incastonato nel dilatatore, non gli permetteva di essere risucchiato totalmente all’interno del suo corpo. Io muovevo quella parte, che le causava un’eccitazione incontrollabile, toccando parti interne molto sensibili lei non riusciva a mantenere un atteggiamento composto, e questo la rendeva in quel momento la mia schiava ed io il suo padrone.

“ grazie Ilenia, piacere nostro “ ed entrammo nella casa, un salone grande e tutto in legno scuro , un enorme camino, tavoli rotondi in noce spessi e grandi, sedie in pelle con lo schienale alto e grandi divani sui lati della stanza lasciavano presagire un ambiente caldo raffinato, candele grandi e piccole illuminavano con luce intima e soffusa l’ambiente, e lasciavano intravvedere sagome di persone con mantelli e maschere ed alcune ragazze nude a carponi, alcune con guinzagli altre in piedi con le mani dietro la schiena e delle maschere sugli occhi.
Seguendo Miss Ilenia, ci dirigiamo sulla scala verso il piano superiore, una scala in cristallo trasparente, illuminata a led dal basso verso l’alto, era l’unico elemento moderno in mezzo a quell’ambiente.

D’improvviso gli uomini presenti in sala si radunano vicino alla scala attendendo il nostro passaggio, noi pensiamo ad un atto di cortesia, ma ben altro motivo lì accomunava lì sotto.
Volevano osservare la nuova arrivata nel club, erano venuti a sincerarsi se fosse stata rispettata la regola dell’ingresso nel circolo privato, mentre salivamo le scale, molto lentamente dietro alla ragazza, quei signori osservavano dal basso sotto la gonna della mia compagna se aveva le mutandine e se indossava il dilatatore anale, il diamante blu era quello indicato dal regolamento, il diamante indicava la misura più grande dei dilatatori e la fessurina rosa in bella vista, confermava la nostra volontà al rispetto delle regole dei giochi.
Arrivati in camera, dopo aver dato quel primo spettacolo ai presenti, Ilenia ci mostra le divise che dovevamo indossare per la cena, in fondo io, avevo detto alla mia compagna che si trattava di un weekend all’insegna di giochi di ruolo, per cui oltre l’eccitazione del momento non avrebbe sospettato di nulla su quello che sarebbe accaduto.

Io mi sdraio sul letto, Ilenia si avvicina a lei, la mette a suo agio, le parla sottovoce nell’orecchio dicendole, “adesso facciamo un gioco io e te per il tuo amore, lasciati andare , ho il compito di preparati io per questa sera “
Lei mi guarda e sorride eccitata, si lascia spogliare completamente nuda da quella bellissima ragazza, poi la prende e la mette a carponi sul letto, il suo bel culetto sodo nasconde ancora quell’oggetto che lei conosce molto bene.
La accompagna in bagno, si spoglia completamente anche lei e la insapona sotto la doccia , due donne che sfregano i loro corpi uno contro l’altro sono davvero un bello spettacolo, Ilenia si abbassa, inizia a leccarla in mezzo alle gambe e con una mano le prende la parte esterna dell’enorme oggetto e lo tira verso il basso, non esce, la gira la mette con la schiena inarcata, il culo ben esposto, prende il lubrificante e appoggia il beccuccio nell’ano di Elisa, schiaccia il flacone e la innonda di liquido, il suo orifizio adesso è ben lubrificato, con sapienti movimenti lo estrae, lei si divincola un po’ e gode, il sollievo è tanto, il suo culetto è iper dilatato, Ilenia la massaggia per darle piacere, inserisce la sua mano tutta dentro alla sua cavità anale, e la estrae, questo massaggio le da un orgasmo inteso e lungo, poi la gira e le lecca la sua patatina pulsante, io mi masturbo, io le guardo e mi masturbo, loro escono dalla doccia e Ilenia mi vieta di venire, da quel momento sarà lei a decidere come e quando, noi abbiamo accettato di essere i giocatori e lei la nostra padrona, la nostra guida verso quello che ancora non conosciamo.

Mi tira fuori dall’armadio un grande mantello di seta, una maschera che mi copre gli occhi e bastone da gentleman, questo e solo questo sarà il mio abito per quella sera, la mia lei invece viene vestita con delle scarpe rosse tacco 12, delle pinze per capezzoli con dei pon pon rossi, la fa mettere a quattro zampe e le indossa un collare in pelle con un guinzaglio a catena come un cane, poi le lubrifica l’ano e le infila un dildo a coda, un cuneo di silicone che da una parte ha una vera coda che simula quella di un animale, dall’altra penetrando nell’orofizio anale rimane ben salda e non esce da sola.
Le mette una mascherina sugli occhi che le permette di vedere ma non di essere riconosciuta, poi con un frustino le da una sferzata decisa sul culo, lasciandole un segno rosso fuoco sulla natica. Questa cosa servirà per farla ubbidire alle prossime regole del gioco, e la mia lei si sottomette eccitata a questo nuovo gioco.
La fa alzare e se ne vanno giù , “ci vediamo dopo, verranno a chiamarti per portarti da lei più tardi” mi dice Ilenia.

Scendono le scale lei al guinzaglio, mascherata e completamente nuda, arrivata nel salone, Ilenia la presenta a tutte le persone presenti, che la osservano e la toccano, sia donne che uomini sono interessati al suo corpicino sodo e candido, con quel taglio in mezzo alle gambe che fa eccitare solo a guardarlo.
Finito il giro di convenevoli, viene accompagnata su un divanetto posto al centro di una stanza vicino alla sala principale e viene legata mani e piedi al divanetto senza spalliere, dove appoggia solo gambe e mani , messa a quattto zampe, con le gambe larghe , si avvicinano intanto alcune persone, sono quelli che hanno dimostrato più interesse per lei, sono venuti per assaggiare il suo sapore, percepire il suo profumo di donna.
Una ragazza con il collare viene fatta avvicinare dal suo padrone alla patatina della mia lei, la testa le viene messa in mezzo alle gambe e una secca sculacciata le ordina di leccarla . La ragazza tira fuori la lingua e la affonda tra le labbra già fradice , gioca e la penetra mentre da davanti un uomo, scosta il suo mantello e sfoggia davanti alla sua bocca un pisello bello grosso, già in tiro, eccitato dal momento, e glielo appoggia sulle labbra, lei lo prende e lo lascia scivolare in bocca, giù fino in gola, poi lui la prende dalla testa e inizia a scoparla, movimenti decisi e spinge fino in fondo, pochi colpi e viene in bocca, sulla lingua, lo sperma caldo cola sulle sue labbra e lei passando la lingua intorno alla bocca si pulisce come può, ma un altro uomo è subito pronto a infilare anche lui il suo cazzo nella bocca ancora piena di liquido e inizia anche lui a penetrarla fino a goderle in faccia.
Un altro uomo la prende da dietro , sfila la coda e le ammira il buco del culo ormai dilatato eccitato le infila il suo membro e la penetra fino in fondo, lei si inarca , gode, sente un cazzo dentro alle sue viscere che la stantuffa e le viene dentro, il liquido caldo le schizza e la riempie tutta , quando si toglie, un rivolo di sperma inizia a colare dalle suo buchetto aperto. Ilenia adesso la slega e la porta a quattro zampe in mezzo alla sala, a quel punto io sono già in mezzo al pubblico e posso assistere a quello che stanno facendo alle altre ragazze che , come noi stanno vivendo l’iniziazione dei novizi. Mentre la mia ragazza attende il suo turno, in un’altra ala della villa sto assistendo ad una scena molto particolare, c’è una ragazza a carponi, anche lei ha lo sfintere dilatato e lo sperma che le cola copiosamente , ad un certo punto entra in sala Ilenia, con al guinzaglio un grosso cane dal pelo chiaro, l’occhio cade subito sul suo pene , enorme e rosso fuoco, tutto fuori , sembra esplodere, lei porta il cane dietro alla ragazza, lui annusa in mezzo alle sue gambe e inizia a leccare tutto il liquido seminale la ragazza ansima e si contorce, sta godendo e la cosa la imbarazza non poco, li davanti a tutti , essere leccata da un cane, la fa sentire umiliata e molto vacca. Mentre ansima, Ilenia lascia andare il guinzaglio del cane che in un attimo le sale sopra, allunga le zampe anteriori e la fa abbassare con il suo peso, a quel punto la sua fica è all’altezza giusta del suo enorme membro che con un colpo di reni, l’animale lo fa penetrare totalmente nel buchetto rosa e grondante della ragazza, si dimena e la scopa come una cagna, a lei manca il fiato dalla foga che la bestia sta mettendo nell’accoppiamento, si vede chiaramente il cazzo del cane che entra ed esce dalla fessura inondandola ad ogni colpo di liquido seminale fino a esplodere in un orgasmo che le fa fuoriuscire un fiume di sperma insieme a quel membro enorme che ha lasciato la sua femminilità oscenamente aperta e piena di umori. La ragazza paonazza dall’intenso orgasmo viene fatta alzare e le ragazze presenti vengono messe al suo cospetto per leccare ogni goccia di quel seme caldo che fuoriesce dalla sua fichetta.
Le viene chiesto qualcosa ma non di capisce da dove sono io, però a giudicare da quello che sta facendo, sembra che le sia piaciuto, è lì di nuovo a quattro zampe che lo succhia al cane e lo prende tutto in bocca.
Ilenia adesso mi viene a prendere e mi dice , “adesso tocca a lei , preparati a filmarla se vuoi, la abbiamo già fatta riempire da quattro uomini nel!’attesa e si è divertita molto, adesso è lì che cola sperma dal culo e dalla bocca se vuoi puoi riempirle la fichetta mentre io vado a prendere l’alano per lei”
l’eccitazione era a mille, le sono arrivato da dietro senza che lei potesse vedermi, ho appoggiato la mia cappella sul suo buchetto e l’ho penetrata con vigore, entrava molto bene, era bella stretta e mi ha fatto godere un poco tempo, il mio sperma era dentro di lei e pronto ad essere leccato da quell’animale che stava già arrivando, eccitatissimo. Mi sposto e lui si fionda su di lei, il suo membro la penetra prima nel culo, entrando con forza allargandole lo sfintere all’improvviso, facendole fare un sussulto di goduria estrema, poi si sfila e la prende nella sua fighettina piena del mio sperma, si incastra bene dentro al suo corpo gonfiando una palla alla base del pene che lo tiene agganciato all’interno della vagina e la possiede con tutta la sua bestialità, scopandola ripetutamente davanti a tutti quegli spettatori che si eccitano e si masturbano davanti a quello spettacolo.
Finito di scoparla, il cane si toglie , la sua intimità slabbrata temporaneamente dal grosso membro, estrae tutto il succo bianco caldo che il cane ha eiaculato al suo interno, le ragazze più giovani vengono messe con la lingua in mezzo alle sue gambe e leccano tutto fino a ripulirla per bene.
Adesso Ilenia la prende, e la riporta in camera per farle un bel bagno caldo, io non posso andare e rimango nella sala con tutte le altre persone.
Mi viene a prendere una ragazza mascherata, mi porta verso un divanetto dove ci sono altri ragazzi e ragazze e mi confessa le sue fantasie , vorrebbe fare sesso con me davanti al suo ragazzo , mentre lui è ammanettato e bendato, io accetto e visto che lei è già nuda la sbatto sul divanetto affianco al suo giovane uomo e la penetro da dietro, lei glielo prende in bocca e lo raddrizza , poi mi prende a mi fa mettere in piedi davanti a lui, che seduto ha il suo cazzo proprio sotto al mio buchetto, lei si mette davanti a me e mi succhia fino a quasi farmi venire e poi mi lecca l’ano, mi penetra con le dita e mi dice di sedermi, io non posso rifiutare, sono le regole del gioco, nessuno può rifiutarsi altrimenti viene escluso immediatamente dal club, quindi obbedisco e mi abbasso piano piano sul suo membro, lei lo tiene dritto e lo punta sul mio buchetto, fino a farlo penetrare tutto, adesso lo sento tutto dentro, lui inizia a muoversi e scoparmi su e giù, la ragazza continua a succhiare , poi si mette a cavalcioni su di me e si fa penetrare da me , si infila il mio cazzo nella sua fighetta e si lascia andare ad un orgasmo coinvolgente, anch’io sto per venire , quel palo nel culo mi sta stimolando in maniera nuova, molto più intensa, non avevo mai provato niente di simile, e quando sento il suo seme caldo che mi esplode nell’intestino, vengo anch’io dentro la sua donna e la riempio di sperma svuotando tutte le palle come non mai.
Mi alzo e sento uscire da dietro il suo sperma, lei prende il suo uomo e lo mette con la faccia sulla sua fica, le fa bere tutto il mio sperma, fino all’ultima goccia. Poi mi fa leccare il culo da lui, il suo sperma ritorna nella sua bocca e lui sembra molto felice ed appagato. Io do un bacio alla ragazza e mi addentro verso nuove esperienze mentre aspetto che Ilenia mi riporti la mia compagna.

Capitolo 3 .... continua...

Questo racconto di è stato letto 3 8 6 9 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.