Basket e doccia

Scritto da , il 2018-02-24, genere gay

Il racconto che sto per narrare si svolse non più di una settimana fa.
Sono un ragazzo alto poco più di 1,90 metri, e gioco a basket, in una piccola squadra di una cittadina del nord Italia. Come è solito per i giochi di squadra, dopo la partita, in palestra, i compagni si fanno la doccia tutti insieme, no? Tra l'altro, io sono un bisex attivo e sessualmente attivo ed interessato, nel senso che mi farei tutti. Nella mia squadra vi era un ragazzo alto 1,85, fisico palestrato, visto che praticava la palestra nel tempo libero, capelli neri e occhi azzurro intenso, una gemma rara. La cosa che più adoro di lui è il culo, peloso al punto giusto, tondo e sodo, delizioso da leccare. Ebbene, una settimana fa, rimasti soli, mi avvicinai a lui, entrambi ci eravamo confessati da poco un'attrazione reciproca, ma rimasi colpito a scoprire che era una gran puttanella soltanto passiva, e fu allora che si inginocchiò per succhiarmi la nerchia, modestamente di 23cm, grossa e con palle sempre piene. Allora dopo passa al cazzo, nel frattempo gli solletico i capezzoli. Dopo 5 minuti lo faccio alzare, ci liminiamo e io inizio a giocare con le sue natiche. Dapprima strizzando le chiappe, poi tiro di colpo gli slip e lui urla per il dolore della smutandata, ma la sua erezione indica piacere. A quel punto, mi distendo a terra, lui sopra di me mi ca il cazzo, mentre la mia lingua gli lavora il buchetto ancora bello stretto, mai violato. Inizio a sditalinare quella perla di sedere e intanto gli mordo le chiappe muacolose. Dopo 10 minuti non avrei voluto separarmi dal culo, aveva un gusto prezioso, prelibato, fantastico, ma ormai il suo sfintere richiedeva un altro tipo di sollecitazione, e fu allora che lui, prendendo l'iniziativa, si mise a 90 per accogliermi. Io, senza indugi, dopo una grossa quantità di lubrificante per poter penetrare, diedi un colpo secco preso dall'eccitazione, e lui urlò dal dolore intenso. Gli uscirono perfino delle lacrime, ma non mi chiese mai di fermarmi, anzi il suo crescente godimento lo potevo ascoltare. Poi lo prendo in braccio, gli allargo il buco, entro, lo limono, lui avvinghia le gambe attorno alla mia vita, si contorce, io inizio a sudare, lui mi odora le ascelle, io lecco il collo, le orecchie. Dando colpi secchi ma sensuali, dopo almeno 15 minuti di sesso, lui sborra, senza bisogno che si toccasse il cazzo, ma era troppo infoiato. Allora poi raccoglie il suo seme con un dito e me lo porta alla bocca, io lo lecco eccitato, al limite dell'eiaculazione. Dopo pochi minuti non reggo più, lui mi prega di sborrargli in bocca. Allora io decisi di girarlo, sempre tenendolo in braccio lui ora era a testa in giù che succhiava la mia nerchia, e la mia lingua riprendeva a giocare con il suo favoloso culo sodo. Io gli vengo in bocca, lui ingoia e continua a leccare finché non mi si ammoscia il cazzo nella sua bocca. Che sesso fantastico. Dopo l'allenamento e il sesso sfrenato eravamo esausti e soddisfatti. Pronti per rivestirci ed andare a casa, mo una verità assurda ed eccitante: un altro nostro compagno era tornato in spogliatoio per riprendere una cosa, e vedendoci aveva anche iniziato a segarsi, mostrando un gran pisellone, e allora iniziò il secondo round...
(CONTINUA)

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