Sempre alle 21

Scritto da , il 2016-05-10, genere etero

Appuntamento alle 21... cavolo,è tardissimo!
Esco dalla doccia e mi vesto in un attimo,scendo le scale correndo a piedi scalzi con le scarpe in mano,i capelli bagnati ed ancora senza trucco ma eccitatissima,arriverò tardi e so già che mi punirà per questo.
Scorrono le lancette dell'orologio e sento l'eccitazione trasalire nel mio corpo,in macchina mi trucco marcando le labbra con una matita scura,le marco perché so che le guarderà scivolare sul suo importante e marmoreo membro eccitandosi ulteriormente.
Il telefono si illumina,è un suo messaggio," sei in ritardo!" ma io sono li,a pochi metri da lui,
scendo dalla macchina e salgo sulla sua.... silenzio,mi guarda,allunga la mano e scosta leggermente il vestito senza proferire parola.
In quel silenzio totale ed assordante percorriamo pochi chilometri,l'unico rumore era quello dei miei mille battiti al minuto che sovrastavano il rombo del motore,arriviamo ad un motel,uno di quelli frequentato da prostitute di basso borgo,squallido ma eccitante nello stesso tempo e con un andi e rivieni spaventoso,tutto quello che vedevo sapeva di sesso,di proibito e mi faceva impazzire.
Entriamo nella stanza," zitta!" mi dice,alle mie spalle chiude la porta dalla quale entrava una flebile luce... il buio assoluto,totale padrone delle mie intense sensazioni... sento i miei pensieri correre veloci,la mente elabora il mio timore trasformandolo in un desiderio folle... sento il suo respiro intenso,affannato e di lì ad un attimo il rumore della zip dei suoi jeans.
"Dio che starà facendo?" penso,e mentre penso la mia eccitazione scende lenta lungo le mie gambe,sono fradicia invasa dai miei umori a tal punto da poterne sentire l'odore.
Lo sento muoversi lento dal fruscìo dei vestiti.. si avvicina,intravedo l'ombra nell'oscurità mi soffia sul viso,la sua mano sul mio fianco,"girati" dice sussurrando... mi volto,credo fossi di fronte alla porta e la tentazione di aprirla era forte.
Si appoggia a me con il membro turgido,l'aveva tirato fuori dai pantaloni,lo sentivo spingere contro il mio abito sulle natiche,prese le mie mani e le poggiò al muro,con i piedi mi fece allargare le gambe e con le mani sulla schiena mi fece capire che voleva mi chinassi leggermente in avanti e così feci, senza oppormi minimamente.
Lasciò trascorrere due,forse tre minuti mentre nella stanza solo il nostro respiro eccitato faceva da sottofondo,
mi sollevò il vestito accarezzando le gambe avvolte dalle velatissime calze nere,salì piano con le dita fino a sfiorare l'intimo intriso dai miei umori,si soffermò qualche secondo sfiorando la mia natura attraverso il raso della biancheria facendomi tremare di piacere.
Un lungo ed intenso brivido lungo la schiena sentendo le sue dita frugarmi,in un attimo afferrano il mio intimo strappandolo con violenza mentre affonda la verga nella mia carne vogliosa,un colpo deciso,un dolore misto al piacere,la carne che avvolge quel tronco pulsante che mi riempie completamente.
Pochi colpi e si ritrae,al suo posto la mano,curiosa e sapiente si insinua dentro di me... due dita in fica veloci e raggiungo l'orgasmo,un orgasmo violento,da lasciarmi senza respiro!
Rimane con la mano tra le mie gambe fino a che non sente l'ultima goccia del mio piacere colare sulle dita poi le sfila dal mio fiore per portarle alla mia bocca e bagnarmi le labbra.
Ancora nel buio mi benda gli occhi con una sciarpa,lui non parla ed io non voglio sentire la sua voce ma la mia eccitazione ed il mio piacere.
Sento il clic dell'interruttore,"forse ora che sono bendata avrà acceso la luce..." penso,
mi prende nuovamente per mano e mi guida per pochi passi,sento il letto,lo sfioro con le gambe,la mano tra i capelli li afferra stretti stretti mi spinge a terra,inginocchiata su un cuscino e tenendomi la testa con una mano,con l'altra mi stringe le guance fino a farmi aprire la bocca,"fuori la lingua" dice,appoggiando la cappella gonfia sulla lingua.
Comincia un movimento lento infilando appena la punta tra le mie labbra, " lo voglio,non resisto al desderio di assaporare quel giocattolo di carne" scorro la lingua sulla cappella stuzzicando il filetto e godendo di ogni sua contrazione,lo avvolgo tra le labbra facendolo scivolare nella bocca mentre con le unghie massaggio i testicoli scorrendo fino allo sfintere...
Mi trattiene la testa e decide il ritmo con il quale affondare la verga nella mia bocca.
Mi sfila la benda,mentre ancora affonda nella mia gola il suo attrezzo " GUARDAMI NEGLI OCCHI ! " dice con tono deciso ed affonda più che può tra le guance strette scendendo fino all'anima e soffermandosi finché le lacrime scorrono sulle mie guance.
I suoi occhi,quegli occhi goduriosi della mia bocca,occhi che mi pregavano di non smettere!
Con la mano afferro la verga,stringo forte per veder gonfiare la cappella violacea,per sentirla pulsare mentre guardo lui negli occhi e leggere nella sua anima... lo sento affondare in me,scendere ancora in gola e fermarsi li, con la voglia di esplodermi dentro,pulsante nella gola mentre la punta della lingua sfiora le palle gonfie di nettare,quel nettare al quale ambisco come premio alla mia obbedienza.
Si contrae... si irrigidisce,le sue gambe tremano.
Scosta la mia mano afferrando lui il tronco in modo deciso e tenendomi per i capelli avvicina il mio viso alle sue palle,la lingua le percorre immediatamente,prima una e poi l'altra,le succhio dolcemente gustandomi i suoi gemiti di piacere,poi allungo la lingua allo sfintere lo sento sussultare ed inarcare la schiena... lo lecco e lo bagno con cura affondando la mia lingua prima e poi la punta del mio dito indice poi,per aprirlo dolcemente.
Gioco con il dito dentro il suo buco accogliente e desideroso... la lingua sui testicoli che succhio golosa e consapevole del piacere che provoco mentre l'altra mano muove lenta su e giù per quel fantastico pezzo di carne.
Il suo respiro aumenta,le pulsazioni del membro si fanno rade e più lunghe,le sue spinte nella mano più veloci...
sposto la bocca alla cappella che veloce mi penetra mentre il mio dito è ormai preso del suo godimento...
ecco,lo stò sfinendo,con le mani afferra i miei capelli,grugnisce come un maiale,mi trattiene mentre mi possiede in bocca,veloce,contratto,violento!
Sento la cappella scendere fino all'inverosimile... si ferma di botto due,forse tre secondi,eccolo... mi sta esplodendo in gola,il suo grido soffocato,i suoi schizzi caldi e densi che riempiono la trachea... sento ogni goccia di sperma invadere la mia bocca,riempirla a tal punto da non riuscire a trattenerla e sentirla colare dalle labbra e cadere sul seno..
lo trattengo a me... avida di smorzare la mia arsura con quel dolce nettare,continuo a percorrerlo con la lingua sulla cappella mentre lui ansima e si contorce per il piacere,ed io mi appago anche dell'ultima sua goccia.

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