Scopata in macchina

Scritto da , il 2016-04-08, genere etero

Avevo voglia di condividere con qualcuno il mio piacere, ed ho pensato a voi.

Io e J. aspettavamo da settimane di vederci in intimità e finalmente il giorno è arrivato. Viene a prendermi in macchina, salgo e sono già eccitata, alla sua sola vista. Parliamo un po' mentre ci dirigiamo al nostro posticino e il mio sguardo cade sul rigonfiamento a metà della sua coscia. Il suo cazzo è così possento, rispecchia perfettamente il suo fisico e la sua personalità. La mia mente ripercorre tutti i momenti di godimento che mi ha fatto provare negli ultimi mesi, e nel giro di poco siamo arrivati. Gli do il tempo di spegnere l'auto e mettere il freno a mano e gli sono già sopra. Sento la sua erezione che fuoriesce dai pantaloni e preme contro la mia pancia. Mi bacia e mi morde il collo, io sono già in visibilio. Sento i miei umori colare nel tanga verde. Ho voglia di lui, non riesco a resistergli. Gli sfilo la T-shirt, lo bacio, lo mordo mentre scendo sul suo ventre e finalmente raggiungo i suoi pantaloni. Tiro fuori il pitone e inizio a leccarlo. Lo sento godere e la cosa mi fa eccitare ancora di più. Cerco di prenderlo tutto il bocca, ma non ce la faccio, è troppo grande. Il mio desiderio per lui mi ha fatto completamente dimenticare di levare i miei di vestiti, ma nel giro di un attimo provvede lui. Siamo nudi entrambi. Ci spostiamo sui sedili posteriori. Con forza e dolcezza mi fa sdraiare e affonda il suo viso nella mia figa. Mi bacia, mi lecca, mi succhia. Giocherella con il mio clitoride, mentre io continuo a colare umori. E' avido del mio succo, del mio corpo... Non resisto più, ho voglia di sentirlo dentro. Mi tiro su, lo faccio sedere e mi accingo a sedermi sopra di lui. Il suo cazzo è perfettamente eretto. Vederlo così gonfio mi fa impazire. Lo appoggio alla mia figa, entra senza alcuna difficoltà. Lo sento dentro, fino in fondo. Mi sembra di avere dentro una mazza da baseball invece che un cazzo umano, da quanto è grande e duro. "Godoooo, godooo, godooo!" gli grido. Non riesco a trattenere il mio piacere, lo urlo e a lui non dispiace. Mi stringe a se, mentre io a gambe larghe mi muovo sopra di lui. Mi sculaccia e mi fa male, ma la cosa mi piace. "Sììììì!". Penso di essere all'apice del piacere, ma poi lui mi infila un dito nel culo. A questo punto ho perso totalmente il contatto con la realtà, non esiste nulla a parte me e lui. Lo muove in fretta, con decisione dentro e fuori. Geme. "Sì, piccola, sì... sei fantastica". Io aumento ancora il ritmo dei miei saltelli, ogni volta che salgo il suo glande mi preme sul punto G, e ogni volta che scendo mi preme sul fondo provocandomi scosse di piacere. Sento il calore dell'orgasmo percorrere il mio corpo, mi si arrossa il visto, il piacere mi si riversa nelle vene fino a raggiungere ogni millimetro del mio corpo. "sìììì, sììì, sìì!" Anche lui sta venendo. "Sto venendo piccola!". Tira fuori in fretta il cazzo e con un getto potentissimo mi sborra sulla pancia, sul seno e persino sul collo.
Una scopata meravigliosa, ma la notte è ancora lunga...

Questo racconto di è stato letto 8 0 8 0 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.