La mia prima esperienza - lesbo
di
Syria
genere
prime esperienze
Se possibile cambiare nome utente in Siria (altrimenti per il seguito cercate i suoi racconti)
I fatti che racconterò risalgono circa a 3 anni fa. Mi chiamo Siria, sono alta 1.52 m, bionda con i capelli lisci che mi arrivano a metà schiena, viso carino, una seconda piena a punta con i capezzoli piccoli, pancia piatta con gli addominali, culetto sodo e leggermente sporgente e gambe toniche. Faccio pallavolo da quando ero alle elementari e visto la mia altezza sono un libero.
Quell’anno ho cambiato allenatrice ed ho avuto una ragazza della prima squadra, Daniela, dieci anni più grande di me, di origine africana, alta due metri, capelli rasati, quasi piatta, e un culetto anche lei sodo da pallavolista.
Di solito, dopo allenamento solo io e un’altra ragazza e l’allenatrice ci fermiamo per farci la doccia. Ho notato fin da subito degli sguardi intensi sul mio corpo mentre ci lavavamo, sguardi che non dava alla mia compagna. Una sera, mi chiede: “Scopi tanto?” con naturalezza.
Io ne rimango imbarazzata: “No, non scopo, non l’ho mai fatto”
“Ho visto la fighetta depilata e pensavo ci dessi dentro - io non rispondo imbarazzata - quanta voglia hai di un bel cazzone?”
“Se dovessi trovare quello giusto si, ma non voglio correre”
“Da quanto figa sei sicuramente avrai la fila di ragazzi, e non solo, che sogneranno di vederti così”
“Non ho questa fila…” dico quasi rammaricata.
“Per me sei molto fregna!”
“Grazie…” rispondo senza sapere di preciso cosa dire.
Lei con rapidità, sovrastandomi con la sua altezza, mi si avvicina e mi palpa una tetta e in contemporanea mi limona. Ne rimango stupita e quando lei prende l’asciugamano e va via, non riesco a dire nulla.
La settimana successiva, non c’è di nuovo l’altra ragazza che si faceva la doccia con noi. Rimango con Daniela a farmi la doccia, lei si mette apposta in posizioni esposte, in particolare un momento si piega a gambe aperte lasciandomi in bella vista il suo culetto e figa. Ne rimango affascinata e lo fisso con intensità, non mi accorgo che lei mi stesse guardando. “Syria, ti piace la mia figa?”
Arrossisco e rispondo in difensiva: “No no, eh nel senso che non la stavo guardando…”
“Volevi dire che non la stavi vedendo bene” si gira, appoggia una gamba in alto su un ripiano del box e comincia a toccarsi.
“Cosa fai?!?”
“Oh si, vieni qui a leccarmela…si come lecchi bene… - io ero pietrificata a guardarla, senza sapere che dire mentre simulava quel rapporto e nel mentre lei aveva due dita dentro di sè - lo sapevo che anche a te piaceva la figa… ahh fammi godere zoccola! Facciamo una bella forbice, vieni qui metti la tua figa sulla mia… così brava… oh sì oggi sei scatenata, senti come scopiamo bene ahh” e viene.
Un mix di emozioni contrastanti mi giravano in testa a quella scena, lei ora mi viene incontro e mi bacia. Non mi lascia nemmeno il tempo per dire qualcosa e si era messa tra le mie gambe a leccarmela: “Ma cosa fai… - dico in debole protesta, ma la voce viene spezzata da un gemito - ahh” continua a leccarmi e a provocarmi picchi di piacere finchè non vengo.
Mi abbasso e con voglia le metto la lingua in bocca e la limono con desiderio sentendo ancora il mio gusto nella sua bocca.
Sento il mio cellulare suonare, è mia mamma e mi chiede dove fossi finita, mi accorgo che era tardi e le dico che si era allungato un po’ l’allenamento e che ero appena uscita dalla doccia. Daniela mi saluta e mi dice: “Per te dal prossimo, l’allenamento durerà mezz’ora in più”
L’allenamento succesivo c’è anche l’altra compagna, ci facciamo la doccia ed aspettiamo che vada via e Daniela, ora mi dice: “Spogliati e vieni in doccia” con il tono che me lo dice non avevo alternativa. Mi spoglio e vado in doccia. Daniela aveva una lametta e mi fa sedermi a gambe aperte e lei mi depila la fighetta. “Ora si che sei molto più figa!”
Me la lava e inizia a leccarmela e mettermi qualche dito dentro: “Si sente che sei ancora vergine”
“Fai piano, ho ancora l’imene…”
“So come muovermi, non ti svergino, vuoi che sia un ragazzo ad sfondarti?”
“Sì, ma non ho il ragazzo”
“Tranquilla ho già in mente la persona giusta che possa piantarti un cazzone tra le gambe e farti urlare come una cagnetta”
Mi viene un brivido sulla schiena, lei continuava a giocare tra le mie gambe: “Non correre troppo”
“Quando vedrai un bel cazzone duro per te, non vedrai l’ora che ti sfondi”
In un gemito vengo. Lei mi da un doppio cazzo di gomma e me lo mette in mano e mi dice di metterlo dentro. Non sapevo come fare, lo appoggio tra le gambe e premo piano.
“Brava, sì scopami!!” lo faccio entrare dentro piano con la paura di farle male. Visto come mi stavo muovendo lentamente Daniela lo prende lei e lo usa con intensità.
Lei viene e squirta, mi viene addosso bagnandomi. Poi lei mi salta sopra e mi limona con forza.
I fatti che racconterò risalgono circa a 3 anni fa. Mi chiamo Siria, sono alta 1.52 m, bionda con i capelli lisci che mi arrivano a metà schiena, viso carino, una seconda piena a punta con i capezzoli piccoli, pancia piatta con gli addominali, culetto sodo e leggermente sporgente e gambe toniche. Faccio pallavolo da quando ero alle elementari e visto la mia altezza sono un libero.
Quell’anno ho cambiato allenatrice ed ho avuto una ragazza della prima squadra, Daniela, dieci anni più grande di me, di origine africana, alta due metri, capelli rasati, quasi piatta, e un culetto anche lei sodo da pallavolista.
Di solito, dopo allenamento solo io e un’altra ragazza e l’allenatrice ci fermiamo per farci la doccia. Ho notato fin da subito degli sguardi intensi sul mio corpo mentre ci lavavamo, sguardi che non dava alla mia compagna. Una sera, mi chiede: “Scopi tanto?” con naturalezza.
Io ne rimango imbarazzata: “No, non scopo, non l’ho mai fatto”
“Ho visto la fighetta depilata e pensavo ci dessi dentro - io non rispondo imbarazzata - quanta voglia hai di un bel cazzone?”
“Se dovessi trovare quello giusto si, ma non voglio correre”
“Da quanto figa sei sicuramente avrai la fila di ragazzi, e non solo, che sogneranno di vederti così”
“Non ho questa fila…” dico quasi rammaricata.
“Per me sei molto fregna!”
“Grazie…” rispondo senza sapere di preciso cosa dire.
Lei con rapidità, sovrastandomi con la sua altezza, mi si avvicina e mi palpa una tetta e in contemporanea mi limona. Ne rimango stupita e quando lei prende l’asciugamano e va via, non riesco a dire nulla.
La settimana successiva, non c’è di nuovo l’altra ragazza che si faceva la doccia con noi. Rimango con Daniela a farmi la doccia, lei si mette apposta in posizioni esposte, in particolare un momento si piega a gambe aperte lasciandomi in bella vista il suo culetto e figa. Ne rimango affascinata e lo fisso con intensità, non mi accorgo che lei mi stesse guardando. “Syria, ti piace la mia figa?”
Arrossisco e rispondo in difensiva: “No no, eh nel senso che non la stavo guardando…”
“Volevi dire che non la stavi vedendo bene” si gira, appoggia una gamba in alto su un ripiano del box e comincia a toccarsi.
“Cosa fai?!?”
“Oh si, vieni qui a leccarmela…si come lecchi bene… - io ero pietrificata a guardarla, senza sapere che dire mentre simulava quel rapporto e nel mentre lei aveva due dita dentro di sè - lo sapevo che anche a te piaceva la figa… ahh fammi godere zoccola! Facciamo una bella forbice, vieni qui metti la tua figa sulla mia… così brava… oh sì oggi sei scatenata, senti come scopiamo bene ahh” e viene.
Un mix di emozioni contrastanti mi giravano in testa a quella scena, lei ora mi viene incontro e mi bacia. Non mi lascia nemmeno il tempo per dire qualcosa e si era messa tra le mie gambe a leccarmela: “Ma cosa fai… - dico in debole protesta, ma la voce viene spezzata da un gemito - ahh” continua a leccarmi e a provocarmi picchi di piacere finchè non vengo.
Mi abbasso e con voglia le metto la lingua in bocca e la limono con desiderio sentendo ancora il mio gusto nella sua bocca.
Sento il mio cellulare suonare, è mia mamma e mi chiede dove fossi finita, mi accorgo che era tardi e le dico che si era allungato un po’ l’allenamento e che ero appena uscita dalla doccia. Daniela mi saluta e mi dice: “Per te dal prossimo, l’allenamento durerà mezz’ora in più”
L’allenamento succesivo c’è anche l’altra compagna, ci facciamo la doccia ed aspettiamo che vada via e Daniela, ora mi dice: “Spogliati e vieni in doccia” con il tono che me lo dice non avevo alternativa. Mi spoglio e vado in doccia. Daniela aveva una lametta e mi fa sedermi a gambe aperte e lei mi depila la fighetta. “Ora si che sei molto più figa!”
Me la lava e inizia a leccarmela e mettermi qualche dito dentro: “Si sente che sei ancora vergine”
“Fai piano, ho ancora l’imene…”
“So come muovermi, non ti svergino, vuoi che sia un ragazzo ad sfondarti?”
“Sì, ma non ho il ragazzo”
“Tranquilla ho già in mente la persona giusta che possa piantarti un cazzone tra le gambe e farti urlare come una cagnetta”
Mi viene un brivido sulla schiena, lei continuava a giocare tra le mie gambe: “Non correre troppo”
“Quando vedrai un bel cazzone duro per te, non vedrai l’ora che ti sfondi”
In un gemito vengo. Lei mi da un doppio cazzo di gomma e me lo mette in mano e mi dice di metterlo dentro. Non sapevo come fare, lo appoggio tra le gambe e premo piano.
“Brava, sì scopami!!” lo faccio entrare dentro piano con la paura di farle male. Visto come mi stavo muovendo lentamente Daniela lo prende lei e lo usa con intensità.
Lei viene e squirta, mi viene addosso bagnandomi. Poi lei mi salta sopra e mi limona con forza.
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