Gabriele ci coltivava i fiori nei vasi
di
terraneo
genere
prime esperienze
Avevamo qualche vaso con vari tipi di piante, come succede spesso, all’inizio vengono sottoposte a cure esagerate, poi col tempo si rompono i coglioni e li lasci perdere. Nell’appartamento al piano sopra di noi abitava un vedovo, Gabriele, da due anni
aveva perso la moglie per un infarto. Quando si affacciava notava le piante, ormai secche, Diceva a Simona mia moglie, se poteva curarle lui, lei rispondeva di no -Non è il caso Gabriele queste prima o dopo si seccano in tutto, butto i vasi perché a me non piacciono- L’insistenza di Gabriele è stata tanta, ne ha parlato anche con me, si è preso il compito di curarle, infine abbiamo accettato. In poco tempo quelle piante sono rifiorite, le curava con passione, tutti i giorni chiedeva a Simona se poteva scendere
un momento per controllarle. Non mi sono mai posto il problema della presenza giornaliera di Gabriele in casa nostra, Simona non ha mostrato mai segni di insofferenza, anzi diceva che era bravo in tutto per un semplice motivo, faceva tutto, non voleva estranei in casa sua. Un giorno si è offerto di pulire a fondo la nostra cucina, uno spettacolo era proprio bravo. Con quel sistema Simona lo ha utilizzato per fargli pulire tutta la casa,
lei non faceva più nulla, Gabriele stava più a casa nostra che a casa sua. Una domenica, c’ero anch’io, è venuto per le piante, l’ho invitato a restare a pranzo da noi. Io 35 Simona 32 anni, a lei il sesso non mancava, era una pratica che facevamo in maniera estenuante, non avevo motivo di essere geloso, Gabriele aveva 58 anni, li portava bene, ma era comunque un quasi sessantenne. Mi è venuta un’idea, forse mancando di tatto, gli ho chiesto come faceva col sesso. Se si fosse ripresentata l’occasione questa domanda
non l'avrei mai fatta, ero pentito, Simona mi ha fulminato con lo sguardo, ma ormai indietro non potevo tornare. Lui educatamente ha risposto -Nonostante i miei anni, mi comporto come uno studentello, la masturbazione è la mia compagna di vita, non voglio offendere la memoria di mia moglie, con le prostitute non me la sento, quindi mi adatto. Sinceramente ti invidio perché avere a fianco una ragazza come Simona è un dono. Sincerità per sincerità, anch’io vorrei farvi una domanda se non sono indiscreto, Com’è il vostro sesso? Chissà cosa pagherei per guardarvi e perché no, magari masturbarmi. Forse sono indelicato in questo momento, ma non sono riuscito a trattenermi- Gli occhi di Simona mi hanno penetrato come per dire, perché non ti fai i cazzi tuoi? Per me la cosa si poteva fare, in fondo non mi dava fastidio far assistere alla nostra scopata Gabriele che si faceva una sega, ci voleva però il benestare di Simona che inaspettatamente ha risposto -Va bene- -Ci vediamo stasera- ho detto -Perché stasera?- ha replicato Simona
-Facciamolo ora- Quello che nessuno aveva pensato, si è verificato, Gabriele opportunista fino al midollo (solo allora ho capito la strategia di Gabriele, si è inserito con delicatezza arrivando al suo scopo) Ci ha invitati ad andare sul letto mentre lui sistemava la casa, di aspettarlo che avrebbe impiegato pochi minuti. Brutto a dirsi ma il cazzo mi stava per scoppiare, mentre la figa di Simona rilasciava umori. Sentiamo lo
scroscio di acqua della doccia, evidentemente si stava lavando, quando finisce, i nostri occhi erano sulla porta per vederlo entrare, appare una figura mitologica, strutturato molto bene fisicamente, totalmente nudo, con il cazzo che pendeva ed arrivava oltre metà coscia verso il basso. Altro che poltrona per osservare -Mettiti tra noi- ha esordito Simona. Lui si aspettava l’invito, si è sistemato al centro del letto, eravamo ai suoi lati, voleva essere servito da entrambi, intanto il cazzo era arrivato oltre l’ombelico, duro come il ferro. Simona lo baciava dappertutto, stava adorando il suo corpo, io ho preso, per la prima volta in vita mia un cazzo in bocca pentendomi di non averlo fatto prima, pensavo di portarlo subito alla sborrata invece Simona mi ha spostato e delicatamente si è messa il cazzo nella figa che, date le sue dimensioni, non riusciva ad entrare, quindi ho dovuto collaborare con le mani e con la bocca. Chi doveva guardare era lui invece ora ero io a guardare mia moglie che scopava con Gabriele, in ogni caso aspettavo che finissero per riprenderlo in bocca. I minuti trascorrevano inesorabilmente, lui pur stando sotto, con un movimento continuo faceva sobbalzare Simona, soffocando i suoi gemiti con la lingua in bocca a lei. Dieci, venti, trenta minuti, Simona forse era morta, non respirava più, lui instancabile, non sborrava mai, mancava poco all’ora, finalmente con alcuni versi di godimento, ha sborrato solo allora Simona sentendo la violenza dei flutti di sborra nella figa, ha aperto gli occhi delirando. Mi sono adoperato per evitare che la sborra sporcasse il letto, con la lingua e con la bocca li ho ripuliti assaporando quel magnifico nettare. Ho assistito ad uno
spettacolo delirante, la mia mente era intrisa di voglia di vederli scopare ancora, forse Gabriele l’avrebbe fatto ancora, Simona era sfinita, gambe larghe, occhi chiusi, che spettacolo! Ci siamo addormentati abbracciati a Gabriele, non l’avremmo più lasciato.
aveva perso la moglie per un infarto. Quando si affacciava notava le piante, ormai secche, Diceva a Simona mia moglie, se poteva curarle lui, lei rispondeva di no -Non è il caso Gabriele queste prima o dopo si seccano in tutto, butto i vasi perché a me non piacciono- L’insistenza di Gabriele è stata tanta, ne ha parlato anche con me, si è preso il compito di curarle, infine abbiamo accettato. In poco tempo quelle piante sono rifiorite, le curava con passione, tutti i giorni chiedeva a Simona se poteva scendere
un momento per controllarle. Non mi sono mai posto il problema della presenza giornaliera di Gabriele in casa nostra, Simona non ha mostrato mai segni di insofferenza, anzi diceva che era bravo in tutto per un semplice motivo, faceva tutto, non voleva estranei in casa sua. Un giorno si è offerto di pulire a fondo la nostra cucina, uno spettacolo era proprio bravo. Con quel sistema Simona lo ha utilizzato per fargli pulire tutta la casa,
lei non faceva più nulla, Gabriele stava più a casa nostra che a casa sua. Una domenica, c’ero anch’io, è venuto per le piante, l’ho invitato a restare a pranzo da noi. Io 35 Simona 32 anni, a lei il sesso non mancava, era una pratica che facevamo in maniera estenuante, non avevo motivo di essere geloso, Gabriele aveva 58 anni, li portava bene, ma era comunque un quasi sessantenne. Mi è venuta un’idea, forse mancando di tatto, gli ho chiesto come faceva col sesso. Se si fosse ripresentata l’occasione questa domanda
non l'avrei mai fatta, ero pentito, Simona mi ha fulminato con lo sguardo, ma ormai indietro non potevo tornare. Lui educatamente ha risposto -Nonostante i miei anni, mi comporto come uno studentello, la masturbazione è la mia compagna di vita, non voglio offendere la memoria di mia moglie, con le prostitute non me la sento, quindi mi adatto. Sinceramente ti invidio perché avere a fianco una ragazza come Simona è un dono. Sincerità per sincerità, anch’io vorrei farvi una domanda se non sono indiscreto, Com’è il vostro sesso? Chissà cosa pagherei per guardarvi e perché no, magari masturbarmi. Forse sono indelicato in questo momento, ma non sono riuscito a trattenermi- Gli occhi di Simona mi hanno penetrato come per dire, perché non ti fai i cazzi tuoi? Per me la cosa si poteva fare, in fondo non mi dava fastidio far assistere alla nostra scopata Gabriele che si faceva una sega, ci voleva però il benestare di Simona che inaspettatamente ha risposto -Va bene- -Ci vediamo stasera- ho detto -Perché stasera?- ha replicato Simona
-Facciamolo ora- Quello che nessuno aveva pensato, si è verificato, Gabriele opportunista fino al midollo (solo allora ho capito la strategia di Gabriele, si è inserito con delicatezza arrivando al suo scopo) Ci ha invitati ad andare sul letto mentre lui sistemava la casa, di aspettarlo che avrebbe impiegato pochi minuti. Brutto a dirsi ma il cazzo mi stava per scoppiare, mentre la figa di Simona rilasciava umori. Sentiamo lo
scroscio di acqua della doccia, evidentemente si stava lavando, quando finisce, i nostri occhi erano sulla porta per vederlo entrare, appare una figura mitologica, strutturato molto bene fisicamente, totalmente nudo, con il cazzo che pendeva ed arrivava oltre metà coscia verso il basso. Altro che poltrona per osservare -Mettiti tra noi- ha esordito Simona. Lui si aspettava l’invito, si è sistemato al centro del letto, eravamo ai suoi lati, voleva essere servito da entrambi, intanto il cazzo era arrivato oltre l’ombelico, duro come il ferro. Simona lo baciava dappertutto, stava adorando il suo corpo, io ho preso, per la prima volta in vita mia un cazzo in bocca pentendomi di non averlo fatto prima, pensavo di portarlo subito alla sborrata invece Simona mi ha spostato e delicatamente si è messa il cazzo nella figa che, date le sue dimensioni, non riusciva ad entrare, quindi ho dovuto collaborare con le mani e con la bocca. Chi doveva guardare era lui invece ora ero io a guardare mia moglie che scopava con Gabriele, in ogni caso aspettavo che finissero per riprenderlo in bocca. I minuti trascorrevano inesorabilmente, lui pur stando sotto, con un movimento continuo faceva sobbalzare Simona, soffocando i suoi gemiti con la lingua in bocca a lei. Dieci, venti, trenta minuti, Simona forse era morta, non respirava più, lui instancabile, non sborrava mai, mancava poco all’ora, finalmente con alcuni versi di godimento, ha sborrato solo allora Simona sentendo la violenza dei flutti di sborra nella figa, ha aperto gli occhi delirando. Mi sono adoperato per evitare che la sborra sporcasse il letto, con la lingua e con la bocca li ho ripuliti assaporando quel magnifico nettare. Ho assistito ad uno
spettacolo delirante, la mia mente era intrisa di voglia di vederli scopare ancora, forse Gabriele l’avrebbe fatto ancora, Simona era sfinita, gambe larghe, occhi chiusi, che spettacolo! Ci siamo addormentati abbracciati a Gabriele, non l’avremmo più lasciato.
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Commenti dei lettori al racconto erotico