Dileggiato nell'ambiente di lavoro convinti che mia moglie mi tradisse.

di
genere
confessioni

Dopo un peregrinare tra contratti a tempo determinato, finalmente un lavoro che poteva darci la sicurezza di vivere una vita normale. Eravamo stati costretti ad anticipare il matrimonio, Giovanna è rimasta incinta, avevamo Dario che aveva tre anni, insomma si prevedeva una vita decente. Il posto di lavoro non era proprio vicino casa, la distanza era breve, tra l’altro servita da efficienti mezzi pubblici. Il mio mezzo di locomozione allora era una bici quindi univo l’utile al dilettevole perché mi allenavo, senonché Walter, uno dei miei compagni di lavoro si è offerto dal momento che lui passava davanti casa nostra. Con Walter naturalmente è subentrata un’amicizia (mal ripagata) perché è riuscito ad entrare
nelle grazie di Giovanna. Era lei a chiedere -Porta Walter a cena stasera vi cucino una cosa speciale da farvi leccare i baffi- Non avevo motivo di oppormi, anzi era un piacere anche mio contraccambiare i favori che ricevevo da lui. Si entrava sempre più in confidenza tanto che Giovanna ci trattava allo stesso modo,
Walter non era un ospite ma un componente della famiglia, quasi un secondo marito. Mai sfiorato dalla gelosia anche se quando entrava in casa si baciavano sulle labbra. Me lo dovevo aspettare, sentivo strane voci nell’ambiente lavorativo, qualcuno si era fatto la convinzione che tra Walter e Giovanna ci fosse qualcosa in più oltre l’amicizia. Le voci diventavano sempre più insistenti, non avevo il coraggio di affrontarli perché non avevo la certezza. Ho allentato i cordoni, cercavo di agevolare la loro relazione in modo da coglierli con le mani nel sacco. Nulla di nulla, quindi mi sono convinto che erano solo voci e che in fondo Walter era un bravo ragazzo. Quell’allentare i cordoni era diventato normale per me, la fiducia che avevo in loro due era tanta. Walter ora veniva a casa anche nei giorni in cui non lavoravamo, per Giovanna era una droga la presenza di Walter, perfino la notte a letto mentre il sesso ci abbassava le difese, lo immaginava tra noi, almeno questo pensavo, tanto che aveva orgasmi solo a pronunciare il suo nome. Le voci nel lavoro aumentavano, ora apertamente ero un cornuto volontario, una situazione insostenibile per me, sono stato costretto ad affrontare la situazione con loro due. La sera ho preso il coraggio a due mani ed ho aperto il libro. Si sono meravigliati che credessi a quelli voci, addirittura Walter si è schernito -Danilo come puoi pensare che potessi tradire la tua fiducia, voglio bene a Giovanna, non ha mai pensato quello che temi- -Le voci nell’ambiente di lavoro?- -Quelle danno fastidio anche a me- Giovanna come al solito è venuta a darci un bacio sulle labbra per rafforzare la nostra amicizia. Si è fatto tardi quella sera, il discorso era sempre lo stesso, forse appannato dalla stanchezza ho sparato una cazzata micidiale -Le voci ci sono, tanto vale che mettiamo in atto quello che si dice- Si sono guardati Walter e Giovanna increduli, li ho presi per mano, li ho condotti in camera, stavo per uscire e lasciarli soli, Giovanna mi ha trattenuto -Vi voglio entrambi, siete la mia vita- Non credevo si potesse fare sesso in quel modo, Dario dormiva tranquillamente, Giovanna si è donata a noi due. Ora si che le voci avevano un senso, ed infatti sono proseguite, ormai non ci davano più fastidio, era la realtà delle cose. La presenza di Walter in casa nostra ha proseguito allo stesso modo, senza mai essere
opprimente. Nel periodo natalizio l’azienda, come ogni anno ha organizzato la cena con le famiglie. Volutamente Giovanna si è messa tra me e Walter, per i bambini era stato predisposto un ambiente a parte. Comportamento irreprensibile da parte di tutti, alla nostra presenza nessuno si è permesso di fare mosse rischiose.
Alla fine della cena il brindisi con baci e abbracci, il bacio che si sono dati Giovanna e Walter sotto gli occhi di tutti ha rivelato quanto fosse vero che tra loro c’era del tenero, quindi nessuno scandalo, Giovanna e Walter certo che scopavano, ma eravamo in due a scopare Giovanna per il suo piacere. Forse alcuni ci invidiavano, chissà cosa avrebbero pagato per comportarsi come noi, i bacchettoni erano schifati invece. In un ambiente del genere non si poteva più stare, ho chiesto il trasferimento che mi è stato concesso in tempi brevissimi. Io Giovanna e Dario abbiamo iniziato un nuovo percorso di vita consci delle nostre possibilità sotto l’aspetto sessuale in virtù dell’esperienza che avevamo fatto
con Walter. Tutto fuori dall’ambiente lavorativo, mai unire sesso e lavoro.
scritto il
2025-07-29
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