La guardia giurata
di
Sissy_Trav
genere
gay
Sono le ventidue e trenta e la zona industriale e completamente deserta. Nessuna macchina, solo qualche tir parcheggiato, lasciandomi la curiosità sul fatto che qualcuno sia davvero dentro al mezzo a dormire con questo caldo afoso. Faccio alcuni metri a piedi con il mio zaino in spalla per raggiungere il luogo che mi è stato indicato in chat, dovrei incontrarmi con Paolo una guardia giurata. Mi guardo intorno e un cancello automatico si apre. Mi viene in contro un tizio molto alto sui sessanta, ha una divisa di un istituto di vigilanza nero che però non nasconde la sua pancetta. “Sei arrivato puntualissimo, bene” e mi fa un cenno di seguirlo. Entriamo in quella che è la guardiola del capannone industriale. Sembra nemmeno guardarmi e mi indica una stanza in fondo ad un piccolo corridoio “Quello è il bagno vatti a cambiare”. Mi incammino. Il luogo è davvero stretto, ma mi spoglio e poi inizio a rivestirmi. Indosso un perizoma nero, autoreggenti, una maglietta a top rossa e una minigonna scozzese. Infine le scarpe con i tacchi, un velo di rossetto e mi sciolgo i lunghi capelli neri che acconcio in due codini sui lati della testa. Esco dal bagno dopo aver messo i miei abiti maschili nello zaino. Vado verso di lui, che ora a differenza di prima mi squadra dalla testa ai piedi. “Sei una bella troia, più bella che in foto”. Mi fa cenno di seguirlo. Entriamo nel capannone deserto. Andiamo in una stanza. Le luci al neon si accendono a scatti. “Cammina per me troia, fammi vedere come sculetti”, ordina in tono perentorio, eseguo mi pace da morire questo ruolo. Mi muovo per la stanza sculettando sui tacchi. “Alzati la gonna e fammi veder il culo mentre cammini” e ancora ubbidisco. Lo vedo con la coda dell’occhio toccarsi il pacco e afferrare la torcia col manico lungo dal cinturone. “Appoggiati al tavolo, mani sul tavolo e gambe divaricate”, appoggio la pancia e braccia sul tavolo e gli mostro il mio culo. Sento la torcia scivolarmi sull’interno delle cosce, fino a sotto il ginocchio e spingere “Divarica di più troia” – grugnisce perentoriamente. Eseguendo l’ordine ricevo un sonoro sculaccione “Ahia!” esclamo ma in tutta risposta ne ricevo un altro e un altro ancora. Ansimo lasciando che l’eccitazione di quel momento rude s’impossessi di me. Lo sento armeggiare, mi afferra un polso e me lo ammanetta e poi l’altro. Ora sono davvero completamente alla sua mercé, inerme ed eccitato fino all’ultima fibra del mio corpo. Mi schiaccia sul tavolo e con le mani mi scosta le mutandine “Ti piace vero troia, hai addirittura il cazzetto duro!” si china e mi bacia le natiche arrossate e il buchetto. Ansimo mentre le sue mani senza nessuna delicatezza mi allargano le natiche e la sua lingua mi lecca profondamente. “Inginocchiati troia!” mi dice afferrandomi e spingendomi verso il basso. Mi trovo cosi davanti al suo cazzo eretto e scappellato. “Succhia! Avanti” e inizio a leccarlo per poi prenderlo in bocca mentre lui mi tiene la testa dai codini. “Avanti leccami bene anche le palle altrimenti ti frusto, forza troia!” Si solleva il cazzo e mi lascia scoperte le palle, che lecco e succhio avidamente. Oramai sono completamente sua. Si sposta e mi gira attorno e mi libera le mani. Torna davanti a me e dicendo “Ora togliti la gonna e le mutandine forza …”. Mi alzo in piedi e mi libero della gonnellina scozzese e del perizoma, cercando di essere il più sexy possibile, mi sbottono la gonna e con i pollici infilati nel perizoma mi sfilo tutto assieme mostrandogli il culo. “Mettiti a 4 zampe” – “Avanti o questa volta uso la cinghia”. Obbedisco ancora “Brava ora cammina come un cagnolino per me e dimmi che sei una puttana” rispondo “Sono una puttana” e lui “Più forte, puttana del cazzo ti batto come un tappeto altrimenti.” Questa volta lo urlo quasi e lui deve essere evidentemente soddisfatto. Perché si piazza dietro di me e dopo qualche istante dopo essersi infilato un preservativo inizia a spingere il suo cazzo sul buco del culo. Cerco di inarcare la schiena un po' per favorire la penetrazione, che arriva diretta completa e brutale. Comincia a scoparmi così con colpi decisi e profondi. Ansimo di piacere e caccio degli urletti mentre lui continua con foga a penetrarmi. “Ti spacco troia” grida lui mentre accelera il ritmo della scopata. Mi spinge praticamente sdraiata a terra, divaricando le chiappe con le mani continua a scoparmi. Sento goccioline scendere dal mio pene da quanto sto godendo. Si tira fuori ad un tratto e senza complimenti mi prende per i capelli e mi mette faccia al muro. Afferra la cinghia e comincia a frustarmi in modo leggero. Io agito il culetto ad ogni colpo, e scopro che la cosa mi manda fuori di testa. Ho il cazzo in tiro. Ed ogni colpo mi eccito sempre più. “Sei una lurida puttana” mi urla mentre io urlo, dimeno il culo e a questo punto mi tocco mentre lui continua a schiaffeggiarmi il culo col la sua cinghia dei pantaloni. Mi prende e mi fa abbassare seduta per terra e lo vedo dare gli ultimi colpi di mano al suo cazzo per esplodermi in faccia, sui capelli, sui vestiti. Anche io non sono da meno e mi sego fino a venire pochi istanti dopo di lui. Pochi istanti dopo si sta risistemando. Mi passa la gonna e il perizoma. “Rivestiti puttana”. Lo faccio, dopodiché torniamo verso la guardiola, mi tiene per un braccio. Mi porta in bagno e prende il mio zaino e me lo porge, “Ora te ne vai a casa vestita da zoccola e sborrata, se vorrai tornare devi venire già vestita da zoccola o niente” faccio per protestare e lui mi afferra la faccia con irruenza e mi limona. “Sei una puttana meravigliosa, io quello che è venuto qui non lo voglio conoscere e te ne vai come sei come la puttana che sei”. Mi lascia e apre il cancello alle mie spalle, comprendo che protestare sarebbe inutile. “Se torni la prossima settimana ti faccio divertire ancora di più troia” mi urla mentre mi avvio alla macchina. Mi siedo in macchina, e mi pulisco con dei fazzoletti di carta che ho nel cruscotto. Poi vincendo ogni pudore mi svesto e mi rivesto, ma le sue parole mi hanno lasciato il segno e sono già eccitata all’idea di tornare da lui.
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