Ai piedi di un giovane tecnico dei termosifoni

di
genere
feticismo

Ho scoperto da poco questa pagina e mi sono divertito a leggere racconti fantasiosi su esperienze di sesso, feticismo gay e non. Ho 27 anni, sono un ragazzo romano, bisessuale con una forte inclinazione feticista verso i piedi e le mani maschili. Sono alto, moro, carnagione scura un po’ olivastra, sono abbronzato anche in inverno. Volevo raccontarvi un’esperienza avuta ieri mattina, reale, purtroppo non aspettatevi scenari impensabili, mi atterrò a ciò che è successo. In sintesi il nostro condominio aveva fissato un appuntamento per cambiare i termosifoni dalle 8 alle 12, chi non avesse potuto farsi trovare a casa avrebbe pagato a parte e di più la chiamata e l’intervento conseguente. Fortunatamente ieri avevo giornata libera e potevo attendere il tecnico a qualsiasi orario. Verso le 11:45 ancora non si era fatto vivo nessuno, mi affacciai al balcone e vidi un ragazzo con in mano degli attrezzi, lo vidi da lontano, ma quel poco bastò a farmi venir voglia di riuscire a sedurlo in qualche maniera. Andai a mettermi qualcosa di più sexy perché indossavo una tuta davvero antisesso. Mi misi una camicia bianca di lino, un paio di pantaloni corti neri e mi misi le infradito nere per vedere se indugiasse almeno un po’ sui miei bei piedi nudi numero 44 e mezzo con cui ho conquistato un bel pò di ragazzi e uomini. Verso le 12 il tecnico mi suonò e andai ad aprirgli. Rimasi folgorato dalla sua bellezza, non so come farvi capire quanto fosse bello: giovane più o meno 30 anni, alto credo 1.80, carnagione scura anche lui, sapete i classici ragazzi romani sempre abbronzati con quel tipo di pelle così sexy? Aveva delle mani grandi, mi sembravano anche belle morbide e possenti come piacciono a me, unghie curate, mai visto un tecnico più sexy di lui… Capii subito però fosse etero al 100%, anche fidanzato avendo risposto al volo penso alla ragazza. Lo accompagnai per casa a cambiare ogni termosifone e mi soffermai a guardare le sue gambe. Indossava un pantalone corto blu, calzini lunghi grigi e rossi e scarpe da lavoro, non così attraenti. Avrei voluto togliergli quelle scarpe per vedere i suoi piedi, anche perché in genere chi ha delle mani che mi piacciono poi ha anche dei piedi super sexy. Lui era molto alla mano, faceva qualche battuta riferendosi ai posti scomodi dove avevo i termosifoni, che faceva fatica a cambiarli in alcuni parti come in cucina e in bagno. Mi venne in mente un’idea pazzesca: nella mi camera da letto avevo un termosifone in alto, avrebbe dovuto salire su una scaletta, che avevo, ma che decisi di non prendere perché facendolo salire invece su una poltroncina che avevo in camera, mi avrebbe consentito di chiedergli quanto meno di togliersi le scarpe per salirci. Arrivammo in camera e mi disse notando il termosifone che non sapeva purtroppo ancora volare, ridendo mi chiese se potessi portargli una scaletta. Gli risposi di non averla ma avvicinai a lui una poltroncina, dicendogli che avrebbe retto. Lui mi ringraziò e mise una scarpa sopra la poltrona, prima che potessi chiedergli di togliersi le scarpe. Gli dissi di aspettare, che avrei preferito si togliesse le scarpe per una questione d’igiene. Mi chiese scusa e si tolse gli scarponi rimanendo in calzini grigi e rossi. Avrei voluto chiedergli di togliersi anche quelli ma ovviamente non mi sembrò il caso perché non c’era motivo di farlo, avrebbe capito evidentemente le mie intenzioni. Ammirai però la lunghezza e larghezza dei suoi piedi, avrà avuto un 45 con pianta bella larga e dita allineate, un piede latino di tutto rispetto, essendo depilato mi aspettavo avesse dei piedi pazzeschi, potevo vedere avesse degli alluci belli grandi. Quando scese dalla scala continuai a guardagli i piedi, tanto che accorgendosene mi disse scherzando che non avesse i piedi sporchi e sudati, che potevo stare tranquillo per la mia poltrona. Non so come mai ma mi venne in mente di dirgli avesse proprio dei piedi enormi, che avrei voluto confrontarli con i miei. Lui si guardò i piedi, poi guardò me che mi avvicinavo senza dire niente, osservò il mio piede nudo accanto al suo, continuando a non dire niente. Il suo stare in silenzio avrebbe dovuto forse farmi evitare quella parte così imbarazzante per entrambi e salutarlo, ma ormai in gioco gli chiesi di togliersi i calzini, che solo così avrei potuto vedere se avesse i piedi uguali ai miei. Mi disse che doveva andare, che non gli cambiava nulla sapere di avere i piedi uguali ai miei. Lì non sapendo più cosa rispondere gli confidai mi sarebbe piaciuto vedere i suoi piedi nudi, perché sono attratto dai piedi maschili. Lui mi guardò un po’ in imbarazzo, più che altro era in imbarazzo per me, ma mi disse con mio enorme piacere che non gli costasse nulla farlo se mi poteva far piacere. Si levò i calzini e avvicinò prima un piede al mio, poi un altro all’altro e mi disse che effettivamente avevamo i piedi uguali, solo che i suoi erano più larghi. Gli chiese di confrontarci anche le piante e sedendomi io sul mio letto, lui sulla poltroncina, ci toccammo le nostre piante dei piedi, confrontandoceli, effettivamente della stessa misura, ma lui con pianta più larga. Gli chiesi se potessi fare una foto (per chi non ci crede può scrivermi su ig a gen.lode18). Continuai un po’ a strusciare i miei piedi ai suoi, chiedendogli infine se potessi leccarglieli. Avevano un sapore forte, purtroppo durò poco perché dopo 3/4 minuti si ricompose e mi disse doveva andare via… Purtroppo non posso raccontarvi altro, spero vi possa aver fatto piacere questa mia condivisione, seppur molto piccola, forse innocua, a me ancora fa eccitare alle stelle.
scritto il
2025-06-18
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