Claudia, la zia del mio amico...

di
genere
etero

Storia vera accaduta nel 2011, i nomi ovviamente non sono reali anche se mantengono la stessa iniziale...
Il mio amico Luca, che lavorava fuori dalla nostra regione, era rientrato per qualche giorno e mi invitò a pranzo un sabato a casa sua... amici fin dall'adolescenza eravamo sempre rimasti in contatto...coetanei, 26 anni, lui lavorava per un'azienda che gli aveva assegnato una sede fuori... io lavoratore indipendente nonchè impegnato col sindacato della mia categoria.... la sera spesso lavoravo a casa portandomi dall'associazione le pratiche da sbrigare.
A casa dei genitori, invitati a pranzo c'era una coppia, suo zio (fratello della madre) e sua moglie Claudia, lei 42 anni e lui 2-3 anni più grande. Lei lavorava in un centro commerciale part-time la mattina, lui per un'impresa che aveva varie sedi e che in quel periodo lavorava fuori e rientrava ogni 2 settimane il venerdì e ripartiva il lunedì. Avevano due figli, un maschio ed una femmina che studiavano fuori sede all'università. Durante il pranzo, chiacchierando, si parlò della necessità da parte degli zii di Luca di portare avanti una pratica per la quale dovevano rivolgersi a qualche professionista.... Io, malgrado non interessasse il mio campo, ma con la possibilità di avere i mezzi o comunque chiedere in associazione l'aiuto di qualcuno più ferrato , mi offrii di dar loro una mano e chiesi di mandarmi tutti i dati e le informazioni tramite mail.
Il lunedì, ricevuta la mail con tutte le informazioni utili, portai avanti la loro pratica ed il mercoledì, dopo due giorni, inviai il tutto. Ricevetti un messaggio whatsapp (essendoci scambiati ovviamente i numeri di telefono) da parte della sig.ra Claudia: Grazie mille, mi fai sapere quanto ti dobbiamo dare per il disturbo?
Io risposi: Signora Claudia, non mi dovete assolutamente niente, non fa parte del mio lavoro ed ho fatto tutto con piacere essendo gli zii di Luca. Anzi, per qualsiasi necessità non esitate a chiedere....
Due giorni dopo, il pomeriggio ,ricevetti un messaggio da parte di Claudia che mi chiedeva se poteva passare in serata per portarmi un pensierino per ringraziarmi, visto che lei era solita andare il pomeriggio a trovare la madre ed io abitavo, salvo una piccola deviazione, tra casa loro e quella dei suoi genitori.
Ovviamente le dissi che non c'erano problemi e che poteva passare, anche se non c'era bisogno di disturbarsi e che non dovevano sentirsi in debito...
Verso le 19 suonò il campanello ed aprii... era signora Claudia (così la chiamavo, ovviamente). La invitai ad entrare, mi aveva portato una bottiglia di vino rosso.... Ve la descrivo, alta circa 1,70 mora, occhi neri, occhiali da vista ed un corpo snello, forse un paio di chili in più che non guastavano... seno di una terza misura circa che sembrava abbastanza su.... vestita con pantaloni blu ed una felpa primaverile beige.... diciamo che era una bella donna, un bel culetto gambe affusolate ed un trucco leggero... magari non era la classica donna che ti faceva sbavare incontrandola per strada, più che altro perchè vestita in modo sobrio.
La ringraziai sottolineando che non era necessario, ma lei disse che era un piacere anche per loro, un modo per ringraziarmi per il favore... Due chiacchiere riguardo la pratica presentata e dopo aver rimarcato il fatto che sicuramente, se la domanda fosse stata a posto, avrebbero chiesto delle integrazioni di documenti.... A questo punto vista anche l'ora le chiesi se le avesse fatto piacere rimanere a cena, visto che stavo per ordinarmi una pizza e così mi avrebbe fatto compagnia. Dopo qualche piccola titubanza riuscii a convincerla a rimanere a patto che avessi smesso di chiamarla signora Claudia e le dessi del tu ed ordinai anche per lei.
Mentre aspettavamo le pizze e chiacchieravamo del più e del meno squillò il suo cellulare, era Marco il marito. Rispose e sentii lei dire che era stata dalla madre, che era passata a portarmi la bottiglia di vino e che era appena rientrata a casa e che stava per prepararsi qualcosa per cena... Quando chiuse la telefonata, notai un certo imbarazzo e mi disse che le scocciava dire al marito che era rimasta a cena, anche se non c'era nulla di male non voleva che si preoccupasse con pensieri strani. Mangiammo la pizza, lei bevve una coca perché poi doveva guidare e chiacchierammo raccontandoci qualche particolare delle nostre vite e scherzando sul fatto che a volte le davo del tu ed a volte del lei, causando occhiatacce e rimproveri da parte sua, disse che malgrado la differenza d'età (16 anni) non poteva essere mia madre ma al massimo mia zia, ed anche questa battuta fu oggetto di scherzo durante la serata. Mi disse che le loro uscite erano circoscritte a qualche coppia di amici ed una sua cugina sposata con i quali il sabato uscivano o si incontravano in qualche casa, ed i fine settimana che rimaneva sola comunque frequentava loro. Ad un certo punto, mentre aspettavo che salisse il caffè mi disse che era stata bene e che le avrebbe fatto piacere se non avessi parlato con nessuno del fatto che fosse rimasta, per non dare adito a cattivi pensieri.... disse che non aveva mai tradito il marito e non aveva nessuna intenzione di farlo, ma voleva evitare equivoci..... Io le risposi che era una bella donna ma che rispettavo il fatto che fosse sposata ed il suo pensiero e non avrei mai fatto parola con nessuno, che sarebbe rimasto un nostro segreto.
Dopo il caffè, lei andò via ringraziandomi e dandomi un bacetto sulla guancia. Dopo circa mezzora mi arrivò un messaggio da parte sua col quale mi ringraziava per la bella serata e mi dava la buonanotte. Io le risposi che era stato un piacere anche per me e che poteva venire quando voleva, sarebbe rimasto un nostro segreto.
La mattina dopo mi mandò un messaggio: buongiorno caro nipote :-)
Io: buongiorno zietta
La sera messaggio di buonanotte e così per tutta la settimana fino al giovedì.
Dal venerdì silenzio, nessun messaggio, era arrivato il marito per il weekend.
Il lunedì successivo nuovamente il buongiorno e così fino al giovedì, quando mi chiamò per dirmi che era arrivata una mail con la quale si chiedeva integrazione di documenti per la pratica e mi spiegò anche del silenzio dei giorni precedenti dovuto all'arrivo di Marco. Con l'occasione le proposi di venire il venerdì pomeriggio a casa mia per integrare e poi cenare insieme. Accettò dicendomi che sarebbe venuta perché con me si sentiva a suo agio e le piaceva la mia compagnia, che la facevo ridere. Il pomeriggio di venerdì arrivò, vestita diversamente dalla prima volta, con una gonna sotto il ginocchio, una camicetta ed un coprispalle, vestita sempre in modo sobrio ma più intrigante, con il trucco sempre leggero. Entrata e bacetto sulla guancia, finimmo di inviare la documentazione e preparai una pasta. Mentre la preparavo mi chiese: Durante lo scorso fine settimana mi hai pensato?
Io risposi: certamente, mi ero abituato ai tuoi buongiorno e buonanotte, ma non lo dire a nessuno, fa parte dei nostri segreti!. Lei sorrise.
Mentre cenavano le rigirai la domanda: e tu mi hai pensato?
E lei, con un leggero imbarazzo: si, certo.... anche quando non avrei dovuto....
Quando sentii quelle parole mi passarono in pochi attimi una marea di pensieri.... mi domandavo se l'aveva detta di getto senza rendersene conto, senza nessun calcolo, oppure era una tattica per vedere come reagivo, oppure detta perché si era resa conto che ero affidabile e voleva giocare senza che si andasse oltre.... io non potevo fare una figura di merda, soprattutto perché era la zia di un caro amico.... preferivo far fare a lei i passi e vedere fin dove osava spingersi o comunque lavorarla lentamente. Ovviamente avevo intuito che i momenti in cui avevo pensato a me ' anche quando non avrebbe dovuto' si riferivano ai momenti passati col marito arrivato per il weekend... Cambiai apposta discorso, dopo cena andò via salutandomi col bacetto sulla guancia.... Cominciavo a farci un pensierino su Claudia, mentre all'inizio mi era quasi indifferente, ora mi intrigava sempre più... Quando la pensavo sentivo salire l'eccitazione, la immaginavo vestita sempre più sexy oppure in desabillé a casa sua... Decisi di provare a buttare qualche esca per vedere fin dove poteva spingersi... La mattina dopo, come di consueto, mi arriva il suo buongiorno e riprendiamo a mandarci qualche messaggio. dopo qualche giorno nel tardo pomeriggio mi mandò un messaggio:
C: Ciao, che fai di bello?
Io: Sono al pc in chat con mio cugino che abita fuori
C: Io non sono molto pratica di pc, come ci si entra nella chat, così qualche volta possiamo farci una chiacchierata.
La chiamai e le spiegai come fare e così entrò... parlando mi disse che il giorno era stata dalla parrucchiera e le dissi che ero curioso di vedere come aveva fatto i capelli, così la convinsi ad aprire la webcam in un'altra chat, le spiegai come fare e così fece, capelli mossi ed accorciati un pochino, un minuto di cam poi tornammo sull'altra chat..... mi accorsi però (essendo lei poco pratica) che aveva lasciato la cam aperta. Chattavamo ma io potevo vederla, aveva una camicia color panna e le potevo vedere il busto ed il viso. Azzardai e le scrissi che anche io quando la pensavo lo facevo quando non avrei dovuto e da lì iniziammo un giochino di battute.
C: Ah si? e quand'è che non dovresti? mentre cucini?
Io: No no..... Segreto
C: ma può essere un segreto tra noi, adesso sono curiosa.
Io: ok, però siccome sono curioso anche io, anche tu mi dici in che momenti non avresti dovuto pensarmi. Saranno i nostri segreti.
C: ok, però premetto che malgrado quello che dico sono solo fantasie e che non andrei oltre quelle.
Io: mi hai pensato mentre facevi l'amore con tuo marito?
C: Indovinato
Io: e ti è dispiaciuto o piaciuto?
C: Mi sono eccitata più del solito, un pò mi sono sentita in colpa e cercavo di non pensarci, ma ritornava il pensiero e mi eccitavo di più, ma comunque sapevo che facevo l'amore con mio marito
Io: Immaginavi di farlo con me?
C: (dopo qualche momento di pausa) Si.... ma tu non mi hai ancora detto
Io: (nel frattempo guardavo la cam e notavo un rossore sul viso e lei che si mordicchiava leggermente il labbro inferiore, lo sguardo languido) Mentre ti pensavo mi sono eccitato e non ho potuto fare a meno di masturbarmi.
La vidi che aprì un'altro bottone della camicetta (2 erano già aperti) e si accarezzò il collo ed il petto
C: e sei venuto pensando a me?
Io: certamente
lei in silenzio e vedevo in cam che si accarezzava sotto la camicetta il seno, infilando le dita sotto il reggiseno.
IO: ci sei rimasta male? perché questo silenzio
C: non me l'aspettavo, un po mi imbarazza e un po mi lusinga
Io: ricordati che fa parte dei nostri segreti :-)
C: SI certamente, e a te che effetto fa sapere che ti ho pensato in quei momenti?
Io: Lo trovo intrigante ed eccitante e mi fa piacere che ti confidi. Ma in che momenti esattamente mi hai pensato?
C: in che senso?
Io: in quali momenti della scopata... mentre limonavate, mentre era dentro di te, in quali posizioni?
C: ma ne vuoi sapere di cose! porcellino
io:porcellino? un pochetto si, dai! però anche tu! lo facevi mentre ti leccava?
c:veramente lui non lo fa mai.... mi accarezza lì solo con le dita mentre mi bacia...
Io: anche tu ti limiti con la mano?
C: no.... non solo
Nel frattempo spiavo la cam ancora aperta e lei si era slacciata il reggiseno, ma potevo vedere oltre al viso solo le spalle e la parte superiore del seno, speravo facesse qualche movimento che facesse intravvedere almeno i capezzoli, ma niente... lei continuava ad accarezzarsi il seno, questo lo intuivo e potevo vedere le smorfie sul viso arrossato.... io mi masturbavo e facevo la spola tra la chat e la cam....Immaginavo quelle labbra e quella lingua sul mio cazzo e quando ci pensavo mi si rizzava.
Nei giorni successivi continuammo a mandarci qualche messaggio ed era diventata abitudine che lei passasse a trovarmi 2-3 volte la settimana nel tardo pomeriggio...mi diceva che le piaceva vedermi (come spesso capitava se non potevo staccare subito) lavorare al pc, ma oltre qualche battutina e chiacchierate del più e del meno non si andava oltre...scoprii anche che mentre scopava colmarito si limitavano ai gemiti' ah si si così oh' e basta e pensai ' che allegria! . Io aspettavo che fosse lei a fare il primo passo o comunque cercavo di intuire quando poter agire e prendere qualche iniziativa.... non volevo sbilanciarmi più di tanto e cercavo di capire se lei avesse piacere solo a 'giocare' oppure fosse predisposta ad andare oltre.. il suo intento era fermarsi al gioco oppure era una tattica per andare oltre…. Io ero convinto che davvero amasse il marito e non avesse mai superato certi limiti… si era trovata in mezzo a questa situazione e complice la lontananza del marito periodicamente aveva trovato il modo per evadere la routine…. intanto mi intrigava sempre più e cercavo di capire se c'era la possibilità di osare, senza rovinare tutto ovviamente.
Arrivò il 30 maggio, giorno del mio compleanno, lei non lo sapeva; ricordo che era un lunedì ed il marito la mattina presto era ripartito.... nel primo pomeriggio mi arriva un suo messaggio ' posso passare più tardi'? ed io 'certo'
Suonò il campanello mentre ero al telefono con una cugina che mi aveva chiamato per farmi gli auguri... lei capì che era il mio compleanno e mi rimproverò per non averglielo detto prima perchè le avrebbe fatto piacere farmi un regalo... io le dissi che la sua presenza bastava ed in tono scherzoso che al limite poteva regalarmi uno spogliarello, lei fece una pernacchia e si mise a ridere raccogliendo la battuta.... rimase con me circa 3/4 d'ora e mentre risistemavo le tazzine da caffè nell'angolo cottura mi disse cha sarebbe andata via e che dovevo prometterle che sarei stato buono e tenere le mani a posto.... la guardai con un'espressione interrogativa e le risposi che certamente, sarei stato buono... lei si avvicinò, midiede un bacio sulla guancia come sempre... si avvicinò alla porta, si sbottonò la camicetta ed abbassò il reggiseno tirando fuori le tette.... non me l'aspettavo e sbavavo due bei capezzoli con l'areola scura e grande...teneva lo sguardo basso, pochi secondi e si rimise in ordine, aprì la porta e se ne andò... la sera mi masturbai rivedendo quella scena....
dopo 2 giorni venne a trovarmi, sembrava imbarazzata, stavo al pc e facevo fonta di lavorare, lei seduta nel divanetto... la ringraziai del regalo di due giorni prima e le dissi che mi ero fatto una sega la sera stessa pensando alle sue tette.... le chiesi se si era eccitata anche lei nel farlo e se si era masturbata la sera... non rispondeva, la vedevo arrossarsi in volto, le labbra che si gonfiavano, lo sguardo languido, si stava eccitando, ma non rispondeva... cercai di approfittare della situazione e le chiesi se aveva voglia di toccarsi ora, che era evidente che si stava eccitando... si alzò e scappò via senza rispondere.... mi sono detto 'Andrea hai fatto una cazzata'.... aspettai un suo messaggio, inutilmente. La domenica le mandai la buonanotte, senza risposta... Ormai ero convinto di aver rovinato tutto, il mercoledì pomeriggio mi arriva un messaggio da parte sua ' posso passare?' ed io 'certo, lo sai che puoi'.
Dovevo osare, se aveva deciso di venire a trovarmi sapeva che poteva succedere qualcosa. Poco prima delle 18 suonò il campanello, mi misi al pc facendo finta di finire un lavoro, lei entrò mi salutò e si sedette sul divanetto... guardava me e poi intorno nervosamente, una sorta di imbarazzo ed impazienza... Spensi il pc e mi alzai dicendole 'Claudia, come mai sei tornata dopo questo silenzio?' non rispose...allora azzardai… '
mi avvicinai a lei e mi inchinai poggiando le mani sulle sue ginocchia...'che fai?'
ed io 'puoi fermarmi quando vuoi', le allargai le gambe con una spinta leggera, le accarezzai le gambe, dall'esterno verso l'interno, poi a salire, lei ansimava nervosamente ma si lasciava andare. Feci per sfilarle le mutandine e lei disse con voce bassa ' non si scopa ed io niente bocca' ed io 'ok'
Iniziai a baciarle l'interno delle cosce e salìi fino alla sua fica, cominciai a leccarla dolcemente, era bagnata e le labbra si aprivano sotto la spinta della mia lingua... poi cominciai a leccarle il clitoride e dopo un pò le infilai dapprima un dito, poi due.... alzai lo sguardo e la vidi con gli occhi socchiusi, ansimava e si contorceva.
mi sbottonai i pantaloni ed abbassai la cerniera, tirai fuori il cazzo e cominciai lentamente a masturbarmi senza smettere di leccarla... ebbe un'orgasmo ed a quel punto mi alzai presentandole il cazzo davanti... con lo sguardo basso lo prese in mano e cominciò un lento movimento. Io la guardavo ma lei non sollevava lo sguardo... guardava la mia asta ogni tanto spuntava la punta della sua lingua tra le labbra, la accarezzai nella nuca e nel collo... aveva lo sguardo fisso sul mio cazzo, cercai di accarezzarle il seno ma lei tolse la mia mano. Ero in piedi davanti a lei seduta sul divanetto che continuava a menarlo, col viso ad un palmo dal mio cazzo.
dopo un po' le chiesi ' hai voglia di prenderlo in bocca?'. Senza rispondere avvicinò la bocca e tolse fuori la lingua… iniziò con una leccata delicata della cappella, poi i primi contatti con le labbra… teneva sempre lo sguardo basso, dopo qualche bacetto cominciò ad infilarsi l'asta in bocca, sempre muovendo la lingua vellutata e calda... cominciai ad esternare i primi apprezzamenti... 'brava, muovi ancora la lingua così, lo succhi proprio bene', lei sempre in silenzio continuava il sontuoso pompino...senza farle staccare la bocca mi sedetti al suo fianco in modo da poterle accarezzare il culo ed infilarle un dito nella fica fradicia. Il suo ritmo era lento e ad un certo punto sollevò lo sguardo e mi disse 'non venirmi in bocca, avvisami prima' ed io' ok, tranquilla.. ti piace il cazzo?' e lei nulla, silenzio, ma dopo quella domanda sentii la fica fremere e bagnarsi di più.. ' allora? non rispondi? ti piace il cazzo?' Lei mosse la testa come per dire si.... ' lasciati andare, partecipare anche con la voce aumenta il piacere (ovvio che non era abituata al dirty talk).. e vedo che ti bagni tantissimo quando ti parlo... infilai due dita nella sua fica e ripetei la domanda 'allora? ti piace il cazzo?' ...lei stacco un secondo e sibilò un si senza sollevare lo sguardo... 'si cosa?' e lei ' si, mi piace' ... 'ti piace cosa?' ed aumentai il ritmo del ditalino, 'mi piace il tuo cazzo'... 'sei bravissima con la bocca' e lei sbrodolava. La fermai, ' aspetta, se continui così ti vengo in bocca, voglio leccarti un'altro pò'. Mi rituffai tra le sue gambe e ripresi a leccarle la fica, riprovai ad allungare una mano verso il seno ma appena sentì il contatto me la spostò.. dopo un pò mi sollevai e le dissi ' voglio accarezzarti il clitoride con la mia cappella', lei ansimava, cominciai a strusciarmi ed accarezzai col mio cazzo le labbra della fica. Lei si c0ntorceva e spinse in avanti il bacino penetrandosi... 'no, Andrea, ti avevo detto che non si scopava'. Io ero fermo e si muoveva solo lei e pensai 'ma guarda che troia,sta facendo tutto lei e vuole discolparsi', a quel punto le dissi 'Claudia, ti stai scopando da sola, io sono fermo e ti muovi solo tu' lei mi si aggrappò e cominciammo a scopare, abbassai il mio volto e presi a leccarle i capezzoli... dopo pochi minuti stavo per venire e l'avvisai... mi sfilai e le venni sul ventre. Lei pronunciò un 'Ufff' come a dire che si era pentita... si alzò, andò in bagno a lavarsi, quando uscì si rivestì prese la borsa e mi salutò evitando il mio sguardo.....

di
scritto il
2025-06-17
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