Coppia al cinema xxx play movie
di
Gino lollobrigido
genere
trio
Ero entrato per un momento di relax al Play Movie, cinema a luci rosse, tranquillo e fuori mano. A volte mi prende un desiderio di trasgressione, di eccitazion,che proprio non riesco a smorzare.
Scostati i tendoni doppi che separano la realtà da questo mondo, entro, e fatti pochi passi, cerco nell oscurità un posto libero.
Dopo qualche momento inizio a percepire i presenti, e rendermi conto che aria tira quel pomeriggio.
Un film davvero eccitante, con una Selen in formissima in calze nere e abitino da cameriera e un Roberto Malone così porco che più porco non si può, che riesce solo con una certa difficoltà ad incularla, lentamente.
Preso dalle scene, solo dopo un bel momento mi accorgo di una coppia nella corsia alla mia sinistra, perché lo sguardo della sua lei luccica verso di me, di tanto in tanto. Non ero abituato a questa presenza, femminile e il cuore comincia a battermi forte.
Lei è bionda, capelli mossi morbidi sulle spalle, formosetta. Mi sorride di tanto in tanto, mentre il suo lui, pizzetto e baffi curati, pelato, china la testa ad osservare cosa faccio.
Il fatto di non essere soli, di essere in una platea dove c è almeno una dozzina di uomini eccitata, mi fa un effetto incredibile. Un anzianotto si sposta e siede accanto a loro, ma poi viene allontanato con fermezza.
Non so cosa mi prende...
L urgenza delle mie cose!
Mi alzo e faccio un segno di richiesta.
Lei sorride, contenta, e il marito mi osserva, e annuisce.
Mi siedo accanto a lei. Il cuore che batte all impazzata. Ha un vestito leggero a fiori rosa e verde. Scarpe mezzo tacco, verdi. Un fiocco fucsia sui capelli e un eccitantissimo nastro nero intorno al lungo collo. Io non capisco più niente, non mi pare vero. Lei si carezza dolcemente e gentilmente le gambe, il marito le bisbiglia qualcosa all orecchio. Io sono eccitatissimo e confuso, un groviglio allo stomaco, non so che fare.
Le mormoro all orecchio che ha un profumo inebriante, e lei ride piano.
Poi mi prende la mano, e guardandomi negli occhi, la guida sotto il vestito, passandola piano lungo le cosce lucide. Mi chino, a baciarle la bianca spalla, e lei ride, più forte. Allora le bacio sensualmente il collo, col cuore a mille.
" Hey !! Ma come corri!" Mi dice.
Io non capisco più nulla.
" Sei tu! Le dico.
" È colpa tua, sei fantastica! "
Il marito mi guarda e sorride, e malizioso, mi indica di continuare.
Lei allora sgancia piano piano il bottone del decolté, mostrando le sue belle tette, no, tettone rosee, sode, compresse in un reggiseno nero semitrasparente!
Mi chino, impazzito, e con le mani lentamente palpo ed estraggo quel ben di Dio.
Escono fuori le due meravigliose poppe, ballonzolando. Sono belle grosse e imponenti, e mi riempiono le mani.
Io subito le bacio, avidamente, felice, mentre lei un po' in imbarazzo si guarda intorno. Ma il marito la tranquillizza, e la bacia, mentre io godo di quel suo corpo femminile, e sempre più preso, lecco avidamente le grandi aureole. Sono poste leggermente esterne, eccitantissime ! Le lecco, di continuo, come impazzito. I capezzoli ora sono grandi e duri, tra i miei denti, e lei comincia a gemere. Li stuzzico con la lingua, li succhio piano, li bacio. Può avere cinquant'anni, questa signora, ma le tettone sono senz'altro il suo punto forte, con il nastro che le adorna il collo sottile, e la loro pienezza, sono belle grandi, che sento tra le dita.
Forse stringo un po' troppo, perché le esce un " Hey !!! " improvviso.
Allora mi alzo a guardarla. Gli occhi blu ridenti mi mandano fuori di testa. È carina, e ha un' aria piuttosto porcellina ... così inizio, col cuore che martella, a scendere con la mano, mentre con l'altra salgo lento lungo le cosce setose. Mi fermo, e ad un tratto appoggio tutto il palmo sulle mutandine, premendo, sul pube, e poi scendo con due dita, scostando gli slip, a carezzarle la vagina. È leggermente umida, e la titillo con le dita. Le scappa un gemito, poi un altro. Le mordicchio un capezzolo, e lei, che si è sfilata le scarpe, senza ritegno apre le gambe, appoggiandole allo schienale delle poltroncine davanti.
" ...Vuoi? " Mi chiede deciso il marito.
" Eh, si....Si ! Dico tremando.
Lei intanto apre la sua patta e stringe l uccello del marito, già abbastanza duro. Glielo mena velocemente, con i braccialetti al polso, che tintinnano. Si dicono all orecchio cose che non riesco a capire.
Di colpo, l'emozione al petto mi diventa un calore viscerale, come mai prima mi era capitato. Mi sento infuocato, elettrico. Il cazzo mi è diventato qualcosa di gigante, sono tutto concentrato li, pulsa con forza e mi detta legge.
Lei ride divertita, e con un cenno mi dice di liberarlo. Lui esce svettante. Ho una cappella veramente di tutto rispetto, ma l'asta....quella volta, era una cosa assurda. Enorme. Serpentesca. Tiratissima. Mi scoppiava letteralmente l uccello.
Lei lo vede, e facendosi di colpo seria, dice qualcosa all orecchio del marito.
Lui annuisce, e le allora mi dice di alzarmi. Mi metto di fronte a lei. Vedo tutta la platea che ci guarda, non mi interessa più nulla, non capisco più niente. Ho il cazzo svettante davanti al suo volto. Non posso credere che stia per fare quello che penso, che desidero...
Mi carezza i fianchi, e poi, con uno sguardo trionfale, mi tira a sé.
Di un solo colpo mi prende la cappella enorme tra le labbra. Ma non riesce a farlo tutto, subito. Trasalisce, e gettando un occhiata al marito dice "cazzo!" e poi, dalla boccuccia a cuore che inizialmente aveva fatto, spalancando la bocca con un mugolio osceno e lunghissimo mi prende il cazzo lentamente, tutto, fino alla gola.
Il marito mormora qualcosa tipo " che troia" eccitatissimo, infatti lei sempre smanettando lo scappella più lentamente con più forza.
Io ho le gambe che tremano, tutti i muscoli sono li, tesi per lei.
Tenendomelo tra le labbra mi slinguetta saettante sul filetto.
Io le dico con voce rotta : " guarda...guarda che... se continui così..." E mentre guardo lo schermo vedo quella grandissima figa di Selen che succhia il grasso cazzone di Malone, non mi trattengo. Lei, intanto, non fa una piega. Le soppeso volgarmente quelle grosse tettone che
sono ormai mie e poi, sento una dolorosa sferzata alla schiena, mentre mi parte una sborrata a fiume, colossale, enorme. Sento la sua bocca stringersi attorno all uccello, una morsa, e continuo a venire, gridando come un disperato, senza ritegno.
Il marito geme e viene disordinatamente, anche lui, e lei, succhiando via tutto lo sperma dal mio cazzone, si volta a baciare il marito, col quale si scambiano il mio abbondante liquido seminale, che cola terminando con uno schiocco di golosità.
"Che troia! Che grande, che grandissima Gran Troia che sei !! "le dice eccitatissimo, ad alta voce il marito.
Lei ridendo, contenta e felice, si china a toccarlo e poi, spatasciata sul divanetto, si spalma il seme del marito sulla vagina e si lascia colare il resto del loro bacio sulle ampie e placide bianche e sode tettone.
Le mie gambe tremano come foglie. Lui mi chiede: " vieni, andiamo in bagno"..ma io sono su un altro pianeta, non ho mai sborrato così violentemente e così abbondantemente, come un vero porco.
Mentre mi alzavo, ho borbottato un " siete fantastici" e me ne sono
andato a riprendermi, fuori da quel luogo fantastico.
Scostati i tendoni doppi che separano la realtà da questo mondo, entro, e fatti pochi passi, cerco nell oscurità un posto libero.
Dopo qualche momento inizio a percepire i presenti, e rendermi conto che aria tira quel pomeriggio.
Un film davvero eccitante, con una Selen in formissima in calze nere e abitino da cameriera e un Roberto Malone così porco che più porco non si può, che riesce solo con una certa difficoltà ad incularla, lentamente.
Preso dalle scene, solo dopo un bel momento mi accorgo di una coppia nella corsia alla mia sinistra, perché lo sguardo della sua lei luccica verso di me, di tanto in tanto. Non ero abituato a questa presenza, femminile e il cuore comincia a battermi forte.
Lei è bionda, capelli mossi morbidi sulle spalle, formosetta. Mi sorride di tanto in tanto, mentre il suo lui, pizzetto e baffi curati, pelato, china la testa ad osservare cosa faccio.
Il fatto di non essere soli, di essere in una platea dove c è almeno una dozzina di uomini eccitata, mi fa un effetto incredibile. Un anzianotto si sposta e siede accanto a loro, ma poi viene allontanato con fermezza.
Non so cosa mi prende...
L urgenza delle mie cose!
Mi alzo e faccio un segno di richiesta.
Lei sorride, contenta, e il marito mi osserva, e annuisce.
Mi siedo accanto a lei. Il cuore che batte all impazzata. Ha un vestito leggero a fiori rosa e verde. Scarpe mezzo tacco, verdi. Un fiocco fucsia sui capelli e un eccitantissimo nastro nero intorno al lungo collo. Io non capisco più niente, non mi pare vero. Lei si carezza dolcemente e gentilmente le gambe, il marito le bisbiglia qualcosa all orecchio. Io sono eccitatissimo e confuso, un groviglio allo stomaco, non so che fare.
Le mormoro all orecchio che ha un profumo inebriante, e lei ride piano.
Poi mi prende la mano, e guardandomi negli occhi, la guida sotto il vestito, passandola piano lungo le cosce lucide. Mi chino, a baciarle la bianca spalla, e lei ride, più forte. Allora le bacio sensualmente il collo, col cuore a mille.
" Hey !! Ma come corri!" Mi dice.
Io non capisco più nulla.
" Sei tu! Le dico.
" È colpa tua, sei fantastica! "
Il marito mi guarda e sorride, e malizioso, mi indica di continuare.
Lei allora sgancia piano piano il bottone del decolté, mostrando le sue belle tette, no, tettone rosee, sode, compresse in un reggiseno nero semitrasparente!
Mi chino, impazzito, e con le mani lentamente palpo ed estraggo quel ben di Dio.
Escono fuori le due meravigliose poppe, ballonzolando. Sono belle grosse e imponenti, e mi riempiono le mani.
Io subito le bacio, avidamente, felice, mentre lei un po' in imbarazzo si guarda intorno. Ma il marito la tranquillizza, e la bacia, mentre io godo di quel suo corpo femminile, e sempre più preso, lecco avidamente le grandi aureole. Sono poste leggermente esterne, eccitantissime ! Le lecco, di continuo, come impazzito. I capezzoli ora sono grandi e duri, tra i miei denti, e lei comincia a gemere. Li stuzzico con la lingua, li succhio piano, li bacio. Può avere cinquant'anni, questa signora, ma le tettone sono senz'altro il suo punto forte, con il nastro che le adorna il collo sottile, e la loro pienezza, sono belle grandi, che sento tra le dita.
Forse stringo un po' troppo, perché le esce un " Hey !!! " improvviso.
Allora mi alzo a guardarla. Gli occhi blu ridenti mi mandano fuori di testa. È carina, e ha un' aria piuttosto porcellina ... così inizio, col cuore che martella, a scendere con la mano, mentre con l'altra salgo lento lungo le cosce setose. Mi fermo, e ad un tratto appoggio tutto il palmo sulle mutandine, premendo, sul pube, e poi scendo con due dita, scostando gli slip, a carezzarle la vagina. È leggermente umida, e la titillo con le dita. Le scappa un gemito, poi un altro. Le mordicchio un capezzolo, e lei, che si è sfilata le scarpe, senza ritegno apre le gambe, appoggiandole allo schienale delle poltroncine davanti.
" ...Vuoi? " Mi chiede deciso il marito.
" Eh, si....Si ! Dico tremando.
Lei intanto apre la sua patta e stringe l uccello del marito, già abbastanza duro. Glielo mena velocemente, con i braccialetti al polso, che tintinnano. Si dicono all orecchio cose che non riesco a capire.
Di colpo, l'emozione al petto mi diventa un calore viscerale, come mai prima mi era capitato. Mi sento infuocato, elettrico. Il cazzo mi è diventato qualcosa di gigante, sono tutto concentrato li, pulsa con forza e mi detta legge.
Lei ride divertita, e con un cenno mi dice di liberarlo. Lui esce svettante. Ho una cappella veramente di tutto rispetto, ma l'asta....quella volta, era una cosa assurda. Enorme. Serpentesca. Tiratissima. Mi scoppiava letteralmente l uccello.
Lei lo vede, e facendosi di colpo seria, dice qualcosa all orecchio del marito.
Lui annuisce, e le allora mi dice di alzarmi. Mi metto di fronte a lei. Vedo tutta la platea che ci guarda, non mi interessa più nulla, non capisco più niente. Ho il cazzo svettante davanti al suo volto. Non posso credere che stia per fare quello che penso, che desidero...
Mi carezza i fianchi, e poi, con uno sguardo trionfale, mi tira a sé.
Di un solo colpo mi prende la cappella enorme tra le labbra. Ma non riesce a farlo tutto, subito. Trasalisce, e gettando un occhiata al marito dice "cazzo!" e poi, dalla boccuccia a cuore che inizialmente aveva fatto, spalancando la bocca con un mugolio osceno e lunghissimo mi prende il cazzo lentamente, tutto, fino alla gola.
Il marito mormora qualcosa tipo " che troia" eccitatissimo, infatti lei sempre smanettando lo scappella più lentamente con più forza.
Io ho le gambe che tremano, tutti i muscoli sono li, tesi per lei.
Tenendomelo tra le labbra mi slinguetta saettante sul filetto.
Io le dico con voce rotta : " guarda...guarda che... se continui così..." E mentre guardo lo schermo vedo quella grandissima figa di Selen che succhia il grasso cazzone di Malone, non mi trattengo. Lei, intanto, non fa una piega. Le soppeso volgarmente quelle grosse tettone che
sono ormai mie e poi, sento una dolorosa sferzata alla schiena, mentre mi parte una sborrata a fiume, colossale, enorme. Sento la sua bocca stringersi attorno all uccello, una morsa, e continuo a venire, gridando come un disperato, senza ritegno.
Il marito geme e viene disordinatamente, anche lui, e lei, succhiando via tutto lo sperma dal mio cazzone, si volta a baciare il marito, col quale si scambiano il mio abbondante liquido seminale, che cola terminando con uno schiocco di golosità.
"Che troia! Che grande, che grandissima Gran Troia che sei !! "le dice eccitatissimo, ad alta voce il marito.
Lei ridendo, contenta e felice, si china a toccarlo e poi, spatasciata sul divanetto, si spalma il seme del marito sulla vagina e si lascia colare il resto del loro bacio sulle ampie e placide bianche e sode tettone.
Le mie gambe tremano come foglie. Lui mi chiede: " vieni, andiamo in bagno"..ma io sono su un altro pianeta, non ho mai sborrato così violentemente e così abbondantemente, come un vero porco.
Mentre mi alzavo, ho borbottato un " siete fantastici" e me ne sono
andato a riprendermi, fuori da quel luogo fantastico.
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Commenti dei lettori al racconto erotico