Lezioni di nuoto
di
barbablù
genere
corna
Ora è tutto facilissimo anche se abiti a 50 km e vuoi trascorrere una giornata al mare con la famiglia, prendi la macchina e vai, non devi portare il pranzo perché di ristoranti ce ne sono a iosa. Qualche decina di anni fa non era cosi, era un sacrificio anche arrivarci. Allora il mezzo più comune di locomozione era la bicicletta, a casa ne avevamo due, una da maschio (con la canna) che papà usava anche per andare al lavoro, l’altra da donna per mamma che usava per fare la spesa. Abitavamo a poco meno di 10 km dal mare, spesso la domenica ci si organizzava per passarci tutta la giornata, questo prevedeva una certa organizzazione, mamma preparava tutto dal giorno prima, la domenica partivamo, io con papà seduto sulla canna, mamma con la sua portava gli alimenti. Per arrivare prima prendevamo delle scorciatoie, stradine sconnesse tra le campagne, andavamo direttamente con i costumi perché la polvere ed il sudore avrebbero impregnato tutto. Già da allora mamma come costume indossava un due pezzi, come si chiamava allora. Appena arrivati sulla spiaggia ci dovevamo dare una lavata per quello che avevamo addosso, poi papà piazzava l’ombrellone, sistemava le vettovaglie, predisponeva tre grossi teli per distenderci, spalmava di olio d’oliva me e la mamma, che poi lo spalmava a lui e tutti al sole ad abbronzarci. Nelle prime ore si stava bene, verso le undici eravamo costretti a bagnarci sulla riva perché altrimenti non si resisteva. Nessuno di noi sapeva nuotare
quindi per bagnarci lo facevamo sulla riva. Poco distante c’era un ragazzo che nuotava tranquillamente, quando è uscito papà gli ha chiesto dove aveva imparato a nuotare così bene, lui ha risposto che ha imparato da solo, perché abitava poco distante, quindi era comodo per lui stare spesso al mare. E’ intervenuta mamma che gli ha chiesto se era difficile, Mario questo il suo nome l’ha invitata a provare, papà ha dato il suo assenso. Loro due sono entrati in acqua io e papà siamo tornati sui teli. Sono andati dove l’acqua era alta, si vedevano solo le teste molto vicine. Papà ogni tanto li guardava, richiudeva gli occhi per prendere il sole. Sono stati oltre un’ora in acqua, sono usciti mano nella mano, sono venuti presso l’ombrellone, papà ha invitato Mario a pranzare con noi, cosa che ha accettato. Mamma e Mario sullo stesso telo, molto vicini, quasi attaccati. Papà ha fatto mangiare tutti, ha rimesso tutto a posto, ci siamo distesi ancora al sole. Mamma
e Mario distesi vicini, addirittura mamma ha messo la testa sulla sua spalla. Ho visto il costume di papà deformarsi, anche il mio cominciava a muoversi, Il pomeriggio è trascorso normalmente, mamma e Mario sono stati sempre vicini. All’ora di salutarci mamma ha chiesto a papà se poteva venire qualche giorno, anche se lui lavorava in modo che Mario poteva finire le lezioni, io dovevo andare con lei. Papà come al solito diceva sempre di si. Il lunedì è venuto Mario a prenderci a casa con la Vespa, il mezzo che usava lui per spostarsi. Sono andati in camera perché mamma non riusciva ad allacciarsi il costume, visto che impiegavano tempo mi sono avvicinato alla porta della camera senza farmi vedere, erano nudi sul letto a scopare. Li ho attesi in cucina, quando hanno finito siamo partiti. Sulla vespa in tre passando sempre per le strade di campagna. Siamo stati tutta la giornata, lo facevano un po’ in acqua per le lezioni di nuoto ed un po' distesi al sole. Ogni tanto anche se c’ero io mamma saliva su Mario e si baciavano. Siamo tornati la domenica successiva con papà, ormai erano entrati tutti in confidenza, Mario ci aspettava, appena arrivati mentre papà sistemava la roba Mario ha spalmato l’olio d’oliva sul corpo di mamma, anche su quello di papà mentre lui lo ha messo a me. Non c’era nessuno quella mattina, eravamo arrivati molto presto, mamma non vedeva l’ora di partire da casa. Dopo aver sistemato tutto papà mi ha chiamato per fare una passeggiata, ci siamo allontanati lasciando soli mamma e Mario. Ho capito anch’io, li ha lasciati per farli scopare. Al ritorno la sorpresa Mario ha portato papà in acqua per insegnare a nuotare anche a lui, io sono rimasto con mamma. Li vedevo in acqua con le teste vicine come faceva con mamma, difficile da interpretare, sta di fatto che era tutto eccitante, a me stava bene tutto, mamma, papà e Mario potevano scopare anche sotto i miei occhi, conoscendo mamma non mi sarei scandalizzato. Anche Mario e papà sono usciti dall’acqua mano nella mano. Poi come al solito papà ha provveduto a far mangiare tutti, ha sistemato la roba, mamma si è messa con Mario poi stranamente anche papà si è messo con loro, praticamente mamma tra due uomini. Io da solo fingevo di stare ad occhi chiusi, se solo avessero guardato il mio costume si sarebbero accorti che ero sveglissimo, il cazzo
mi scoppiava. Mario aveva un braccio sotto il collo di mamma ed uno sotto il collo di papà, li stringeva entrambi, ogni tanto si baciavano, Si stava facendo tardi forse era l’ora di ripartire, non volevano, le prime ombre della sera, papà si è messa a scopare
con mamma, dopo aver finito è stato Mario a scopare mamma. Non ho resistito, mi sono fatto una sega davanti a loro. Era buio ormai, la strada la conoscevamo, ci siamo rimessi sulle bici, abbiamo salutato Mario, loro si sono baciati insieme papà, mamma e Mario. Ho sperato che la volta in cui saremmo tornati al mare Mario poteva insegnare anche a me a nuotare. La giornata appena trascorsa è stata bellissima sotto tutti i punti di vista.
Nei giorni successivi Mario veniva spesso a casa a fare l’amore con mamma, era papà a chiederlo, non c’era più bisogno di nascondersi, sapevo tutto, aspiravo a toccare il cazzo di Mario. Non ci sono riuscito. Chiedo scusa per qualche strafalcione ma ho scritto senza farlo vedere a mia moglie, perché per lei già sono un porco, figuriamoci se mi avesse scoperto.
quindi per bagnarci lo facevamo sulla riva. Poco distante c’era un ragazzo che nuotava tranquillamente, quando è uscito papà gli ha chiesto dove aveva imparato a nuotare così bene, lui ha risposto che ha imparato da solo, perché abitava poco distante, quindi era comodo per lui stare spesso al mare. E’ intervenuta mamma che gli ha chiesto se era difficile, Mario questo il suo nome l’ha invitata a provare, papà ha dato il suo assenso. Loro due sono entrati in acqua io e papà siamo tornati sui teli. Sono andati dove l’acqua era alta, si vedevano solo le teste molto vicine. Papà ogni tanto li guardava, richiudeva gli occhi per prendere il sole. Sono stati oltre un’ora in acqua, sono usciti mano nella mano, sono venuti presso l’ombrellone, papà ha invitato Mario a pranzare con noi, cosa che ha accettato. Mamma e Mario sullo stesso telo, molto vicini, quasi attaccati. Papà ha fatto mangiare tutti, ha rimesso tutto a posto, ci siamo distesi ancora al sole. Mamma
e Mario distesi vicini, addirittura mamma ha messo la testa sulla sua spalla. Ho visto il costume di papà deformarsi, anche il mio cominciava a muoversi, Il pomeriggio è trascorso normalmente, mamma e Mario sono stati sempre vicini. All’ora di salutarci mamma ha chiesto a papà se poteva venire qualche giorno, anche se lui lavorava in modo che Mario poteva finire le lezioni, io dovevo andare con lei. Papà come al solito diceva sempre di si. Il lunedì è venuto Mario a prenderci a casa con la Vespa, il mezzo che usava lui per spostarsi. Sono andati in camera perché mamma non riusciva ad allacciarsi il costume, visto che impiegavano tempo mi sono avvicinato alla porta della camera senza farmi vedere, erano nudi sul letto a scopare. Li ho attesi in cucina, quando hanno finito siamo partiti. Sulla vespa in tre passando sempre per le strade di campagna. Siamo stati tutta la giornata, lo facevano un po’ in acqua per le lezioni di nuoto ed un po' distesi al sole. Ogni tanto anche se c’ero io mamma saliva su Mario e si baciavano. Siamo tornati la domenica successiva con papà, ormai erano entrati tutti in confidenza, Mario ci aspettava, appena arrivati mentre papà sistemava la roba Mario ha spalmato l’olio d’oliva sul corpo di mamma, anche su quello di papà mentre lui lo ha messo a me. Non c’era nessuno quella mattina, eravamo arrivati molto presto, mamma non vedeva l’ora di partire da casa. Dopo aver sistemato tutto papà mi ha chiamato per fare una passeggiata, ci siamo allontanati lasciando soli mamma e Mario. Ho capito anch’io, li ha lasciati per farli scopare. Al ritorno la sorpresa Mario ha portato papà in acqua per insegnare a nuotare anche a lui, io sono rimasto con mamma. Li vedevo in acqua con le teste vicine come faceva con mamma, difficile da interpretare, sta di fatto che era tutto eccitante, a me stava bene tutto, mamma, papà e Mario potevano scopare anche sotto i miei occhi, conoscendo mamma non mi sarei scandalizzato. Anche Mario e papà sono usciti dall’acqua mano nella mano. Poi come al solito papà ha provveduto a far mangiare tutti, ha sistemato la roba, mamma si è messa con Mario poi stranamente anche papà si è messo con loro, praticamente mamma tra due uomini. Io da solo fingevo di stare ad occhi chiusi, se solo avessero guardato il mio costume si sarebbero accorti che ero sveglissimo, il cazzo
mi scoppiava. Mario aveva un braccio sotto il collo di mamma ed uno sotto il collo di papà, li stringeva entrambi, ogni tanto si baciavano, Si stava facendo tardi forse era l’ora di ripartire, non volevano, le prime ombre della sera, papà si è messa a scopare
con mamma, dopo aver finito è stato Mario a scopare mamma. Non ho resistito, mi sono fatto una sega davanti a loro. Era buio ormai, la strada la conoscevamo, ci siamo rimessi sulle bici, abbiamo salutato Mario, loro si sono baciati insieme papà, mamma e Mario. Ho sperato che la volta in cui saremmo tornati al mare Mario poteva insegnare anche a me a nuotare. La giornata appena trascorsa è stata bellissima sotto tutti i punti di vista.
Nei giorni successivi Mario veniva spesso a casa a fare l’amore con mamma, era papà a chiederlo, non c’era più bisogno di nascondersi, sapevo tutto, aspiravo a toccare il cazzo di Mario. Non ci sono riuscito. Chiedo scusa per qualche strafalcione ma ho scritto senza farlo vedere a mia moglie, perché per lei già sono un porco, figuriamoci se mi avesse scoperto.
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Commenti dei lettori al racconto erotico