Racconti erotici di Albert.gi

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Il DiversivoFanculo tutto e tutti, pensa Marina quel sabato sera. Non continuerà a piangersi addosso, non ha nessuna intenzione di rinchiudersi in casa col suo dolore in attesa che la soffochi e la distrugga. L’ha già fatto, ha già sprecato troppo della sua giovane vita. È ora di viverla, tira su col naso e asciuga gli occhi lucidi, fanculo tutti. Non ha tempo da perdere, deve ricominciare a vivere il prima possibile; oggi, stasera stessa, adesso. Deve togliersi dalla testa quel ...genere eteroscritto il 2016-12-23Non era un giocoIl suono del campanello la fa trasalire, il cuore balza prepotente in gola bloccandole il respiro. Le quindici e quarantatré minuti, quasi un quarto d’ora di ritardo. Aveva iniziato a temere… o forse a sperare… È un po’ confusa. Si alza dal divano con gambe tremanti, cerca di abbassare la gonna ma più di così non scende, avrebbe dovuto sceglierne una più lunga. Da troppi giorni aspetta questo momento e da troppi lo teme, non è più sicura di nulla. La ...genere tradimentiscritto il 2016-09-20Come in un vecchio film“Il film è già iniziato”, disse con voce atona la scialba signora seduta oltre il vetro. Sorrisi fingendomi dispiaciuto. “Fa niente, entro comunque.” Mi guardò dal basso all’alto con una smorfia di disapprovazione prima di darmi il biglietto. Fossi stato in una moderna multisala non me l’avrebbero concesso, ne ero consapevole, ma in quel vecchio cinema del centro, uno dei pochi rimasti, tutto funzionava come una volta, si poteva entrare a film iniziato e riguardare l’inizio alla proiezione ...genere eteroscritto il 2016-09-19Il marchio di fabbricaMiracoli del web, mi dico sorridente mentre appoggio i piedi nudi sulla sabbia tiepida. Chi l’avrebbe mai detto. Mi guardo attorno, è tutto cambiato e allo stesso tempo è tutto come allora. Stessa struttura, stessa disposizione, è lo stesso stabilimento balneare di allora, sì è solo adeguato alla modernità. I lettini sono in alluminio anziché in legno, gli ombrelloni hanno il dispositivo antivento e il tavolino in resina e ci sono un paio di nuovi campi da beach tennis, sport sconosciuto all'epoca sulla ...genere eteroscritto il 2016-09-16Lui chi èEra la prima volta che andavo da lei, in quel quartiere degradato alla periferia est di Bologna. Il condominio aveva sicuramente più di cent’anni e li dimostrava tutti, i muri esterni erano scrostati e di un colore indefinito e le persiane necessitavano di essere sostituite. Salii due alla volta i gradini della vecchia scala in graniglia col corrimano in ferro battuto, ovviamente l’ascensore non c’era e ovviamente lei abitava al terzo piano, l’ultimo. Arrivai col fiatone, ...genere trioscritto il 2016-09-10Miss Ce-l'ho-solo-ioFu il secondo giorno di vacanza che la vidi. Era dietro al banco bar dello stabilimento balneare, canotta scollata da cui sbirciava un seno scolpito nel marmo, carnagione ambrata e due occhi verdi che illuminavano uno stupendo viso imbronciato. Quando si girò verso la macchina del caffè per preparare i cappuccini sentii una gomitata al costato. “Che stragnocca galattica!” sussurrò Mirco sogghignando. Mi limitai ad annuire con enfasi, davvero notevole. Avrà avuto una ventina d’anni, poco di più, e ...genere eteroscritto il 2016-08-13La vicina di ombrelloneEccola, la vedo percorrere la passerella con la figlioletta per mano e il cagnolino al guinzaglio, sono solo le nove di mattina, non era mai scesa in spiaggia così presto. Sotto al corto prendisole trasparente noto il bikini bianco, il mio preferito. È davvero sexy con quel costume. Guarda cosa mi sono ridotto a fare per passare il tempo, penso sorridendo fra me, a volte mi sento un ragazzino segaiolo. D’altra parte non è che abbia grandi alternative in questa desolazione, ...genere tradimentiscritto il 2016-08-12Standing-OvationI venerdì sera sul Porto Canale di Cervia, un classico ormai, da alcune estati il luogo di ritrovo per eccellenza sulla riviera romagnola. La sponda destra del canale è un susseguirsi di locali e baretti affollatissimi di giovani e meno giovani –quelli come me, per intenderci, quelli attorno ai quaranta-, i tavolini sono sempre strapieni, c’è assembramento in strada e gente seduta ovunque, sul muretto del canale, su panche improvvisate, persino su balle di fieno e casse di legno messe per ...genere eteroscritto il 2016-08-11Sara 'Rose'All’interno dell’abitacolo regna un silenzio strano, imbarazzato, rotto solo dal fruscio dell’aria condizionata e dal rumore provocato dall’asfalto sconnesso della banchina. Dopotutto è comprensibile, fino a meno di un’ora fa eravamo due perfetti sconosciuti, che dialogo può esserci fra di noi? Avrei potuto accendere l’autoradio, lo so, ma farlo ora è come ammettere un senso di disagio. Con la coda dell’occhio osservo il suo profilo illuminato a intermittenza dai lampioni che si susseguono lungo la ...genere eteroscritto il 2016-08-07Doppi SensiDa oltre un minuto ho il dito appoggiato sul tasto del mouse, basta una lieve pressione e la mail partirà, il nostro solito scambio di battute. Ma oggi non è come le altre volte. Oggi è diverso perché lei è diversa. Ancora non riesco a credere a ciò che è successo poco fa eppure non l’ho sognato. Non è stata neppure una casualità, un gesto involontario o inconsapevole, no, l’ha fatto di proposito, deliberatamente, devo solo capire a che scopo. Più ci ripenso ...genere eteroscritto il 2016-07-07InsignificanteRiccardo abbracciò il gruppetto di colleghi, cominciò ovviamente dalle colleghe, con tanto di baci sulle guance e scherzose strizzatine sulle natiche, poi un caloroso saluto anche a Sandro. “Dovremo ripeterlo più spesso,” gli disse con una cameratesca pacca sulla spalla, “non possiamo stare altri nove anni senza vederci!” “Guarda che dipende solo da te. Noi quattro lavoriamo nei paraggi, basta un giro di telefonate, troviamo il modo di liberarci da figli e consorti e si organizza in un baleno. Invece ...genere eteroscritto il 2016-07-05Ostriche a volontà“Vado pazza per le ostriche!” affermò Daniela appoggiando sul piatto l’ennesimo guscio vuoto. “Noto,” le sorrisi. Mi sa che andasse pazza anche per il vino, eravamo solo al termine degli antipasti e si era già scolata tre calici di Ribolla ghiacciata. Ma era di origini venete, aveva precisato, era abituata a darci dentro con l’alcool e lo reggeva benissimo. Intanto però aveva tolto la giacca del tailleur restando solo con la canotta in seta nera a spallina stretta, ...genere orgescritto il 2016-07-05
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